UN ANNO
CON DON BOSCO
25° Ottobre

CAPO IV
EUCARISTIA
§ 1. - Sacramento: istituzione, fine.
316) Che cos'è l'Eucaristia?
L'Eucaristia è il Sacramento che, sotto le apparenze
del pane e del vino, contiene realmente Corpo, Sangue,
Anima e Divinità del Nostro Signor Gesù Cristo per nutrimento delle anime.
(...)
54. Miracolo del SS. Sacramento.
La storia ecclesiastica riferisce molti miracoli da Dio operati in
conferma della reale presenza di Nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento. Di questi uno pubblico e solenne avvenne in Torino,
e le meritò il titolo di Città del Sacramento.
La sera del 6 giugno 1453 passavano per Torino alcuni ladri non
conosciuti per tali, che conducevano un mulo, sul dorso del quale
erano involti, come di masserizie. Essi venivano da Exilles, fortezza
vicino a Susa, che in mezzo a gravi trambusti di guerra era stata messa
a sacco. La stessa chiesa era stata derubata d'ogni cosa, sino dell'ostensorio
con l'ostia sacra, il quale insieme con altri effetti rubati fu
posto su quel giumento.
Passando per Torino, quando furono innanzi alla chiesa di San
Silvestro, il mulo diviene restìo, si ferma e cade a terra. I condottieri
battendo a furia si adoperano invano perchè si alzi e cammini, ma
esso non si muove; e in quel mentre rottesi la fasce di un involto, s'innalza in aria il sacro vaso, e l'Ostia santa risplendente più che il
sole apparve alla vista di tutti gli astanti. Avvisato il vescovo Lodovico dei marchesi di
Romagnano accorre col clero e con grande
folla di popolo, alla cui presenza si aprì e cadde l'ostensorio, rimanendo
raggiante e sospesa in aria l'Ostia divina. Allora da tutte le parti si
udì la moltitudine esclamare: « Restate con noi, o Signore ». Novello
prodigio! L'ostia santa fino allora sospesa in aria a poco a poco scende
nel calice apprestatole dal vescovo e viene solennemente portata al
duomo.
Nel luogo dove seguì questo prodigio fu eretta la chiesa intitolata
del Corpus Domini. Ecco d'onde ebbe origine la singolare devozione
che i Torinesi mostrano verso il SS. Sacramento. Per mantenere ed
accrescere questa devozione l'arcivescovo Luigi Fransoni istituì in
questa città le Quarant'ore perpetue, le quali successivamente e ripetutamente hanno luogo in ciascheduna delle chiese; e mai non
manca
uno stuolo eletto d'anime che adorano Gesù Sacramentato esposto
alla pubblica venerazione. (Bosco, Storia Eccl.).
55. Due ali.
Il 20 giugno 1864, Don Bosco disse ai giovani: « Voglio che scuotiate due
ali spirituali. Una, Se vuoi le ali del fervore — sia la Vergine
il tuo amore. L'altra è la devozione a Gesù Sacramentato. Con queste
due ali, state certi che non tarderete a sollevarvi verso il cielo. Notate
che gli uccelli quando spiccano il volo non volano mai in basso, ma
sempre in alto. Così sia di voi: guardatevi dal volare per terra con
quelle ali, cioè guardatevi dal praticare queste due devozioni con fini
mondani e malamente per acquistar stima e per far solamente piacere ai superiori. Oh! se io potessi un poco mettere in voi questo grande
amore a Maria e a Gesù Sacramentato, quanto sarei felice! Vedete,
dirò uno sproposito, ma importa niente. Sarei disposto, per ottener
questo, a strisciare con la lingua per terra di qui fino al colle di
Superga.
È uno sproposito, ma io sarei disposto a farlo. La mia lingua andrebbe a pezzi, ma importa niente: io avrei allora tanti giovani santi! ».
(M. B. VII, 680-681).
FRASE BIBLICA.
- Ti amo, Signore, mia forza.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO.
La venerazione al SS. Sacramento e la devozione alla B. vergine sono due ancore di salute per la misera umanità.
PREGHIERA
DEL MESE. - Santissima Vergine, Madre di Dio Maria, io (nome), quantunque peccatore
indegnissimo, prostrato ai vostri piedi, alla presenza dell'onnipotente Iddio e di tutta la Corte celeste, vi presento e vi offro questo mio cuore con tutti gli affetti suoi: a voi lo consacro, e voglio che sia sempre vostro e del vostro caro Gesù. Accettate, o benignissima Madre, da questo vostro povero servo la
devota offerta unita al cuore di tutti i santi, e fate che da questo punto io incominci, e segua a vivere in avvenire
unitamente a Voi, al vostro santissimo Figliuolo e mio Dio. Col suo divino aiuto e
con la vostra amorosa assistenza spero di farlo, e dal canto mio lo prometto. Fra i vostri due cuori Gesù e
Maria, mettete il mio povero cuore, perchè s'infiammi tutto del vostro amore purissimo, onde vivendo del vostro bel fuoco in terra, arda poi di eterno amore per Voi lassù nel cielo, in compagnia degli angeli e dei santi.
FIORETTO: — Fa qualche atto di contrizione; fermati su quelle parole: Non voglio più commetterne in avvenire.