UN ANNO
CON DON BOSCO
2° Novembre

328) Quando diventano Corpo e Sangue di Gesù il pane e
il vino?
Il pane e il vino diventano Corpo e Sangue di Gesù
al momento della consacrazione.
68. Due furberie.
Il 25 febbraio 1861 Don Bosco promise ai suoi giovani di insegnar
loro tutte le sere una furberia. 1a furberia: Qual è il maggior mezzo e più sicuro, per non cadere mai in peccato1? — È mettere in pratica tutti gli avvisi del
confessore.
2a furberia: Qual è il tempo più propizio in cui, domandando
grazie al Signore, siamo sicuri di ottenerle? — È il tempo dell'elevazione dell'Ostia e del calice. {M. B.
VI, 852).
329) Dopo la consacrazione non c'è più niente del pane e
del vino?
Dopo la consacrazione non c'è più nè pane nè vino,
ma ne restano solamente le specie o apparenze, senza
la sostanza.
330) Che cosa sono le specie o apparenze?
Le specie o apparenze sono tutto ciò che cade sotto
i sensi, come la figura, il colore, l'odore, il sapore del
pane e del vino.
331) Sotto le apparenze del pane c'è solo il corpo di Gesù
Cristo, e sotto quelle del vino c'è solo il suo Sangue?
No, sotto le apparenze del pane c'è tutto Gesù Cristo, in Corpo, Sangue, Anima e Divinità; e così sotto
quelle del vino.
332) Quando si rompe l'ostia in più parti, si rompe il Corpo di Gesù Cristo?
Quando si rompe l'ostia in più parti, non si rompe il
Corpo di Gesù Cristo, ma solamente le specie del pane ;
e il Corpo del Signore rimane intero in ciascuna parte.
FRASE BIBLICA.
— Sono certo di contemplare la bontà del Signore.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO.
— Divenuti membra del santissimo Corpo di Gesù, dobbiamo tenerci a Lui strettamente uniti, non in astratto, ma in concreto, nel credere e nell’operare.
PREGHIERA
DEL MESE. — «O Signore Onnipotente, il quale per l'amore, che portaste agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, vi prego di volgere uno sguardo pietoso
ai tormenti che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che partendo da questa valle di pianto in grazia vostra soffrono gli ardori di quelle fiamme per
scontare i debiti che hanno tuttora verso della vostra Divina Giustizia. Accettate
dunque, o pietosissimo Iddio, le preghiere che per esse vi porgo, traetele da quel carcere tenebroso, e chiamatele alla gloria del Paradiso. Vi raccomando particolarmente le anime
dei miei parenti, benefattori spirituali e temporali, e in special modo quelle a cui posso essere stato occasione di peccato col mio mal esempio. Vergine SS. Madre pietosa, consolatrice degli afflitti, intercedete voi per quelle anime, affinchè per la vostra potentissima intercessione volino a godere quel Paradiso che loro sta
preparato.».
(Da Il giovane provveduto, San Giovani Bosco)
FIORETTO: — Recita la terza parte del Rosario, o almeno tre De profundis
in suffragio delle anime.