UN ANNO
CON DON BOSCO
29° Dicembre

423) Quali cose dobbiamo chiedere a Dio?
Dobbiamo chiedere a Dio la gloria sua, e per noi
la vita eterna e le grazie anche temporali, come ci ha
insegnato Gesù Cristo nel Pater noster.
318. La preghiera dà gloria a Dio.
A Parigi, Don Bosco, dopo aver celebrato la Santa Messa, per liberarsi dalla folla che lo stringeva da ogni parte, si ritirò in una
stanzetta. Appena entrato gli apparve Luigi Colle che passeggiava in
silenzio. Don Bosco lo pregò di dirgli qualche cosa. — Non è tempo di parlare, ma di pregare, — rispose Luigi.
— Ma dimmi qualche cosa per i tuoi genitori — insistette Don
Bosco. — Che continuino a pregare, a servir Dio e la Vergine
Maria.
Con la preghiera noi diamo gloria a Dio. (M. B. XV, 88-89).
424) Che cos'è il Pater noster?
Il Pater noster è la preghiera insegnata e raccomandata da Gesù Cristo, la quale perciò si dice Orazione
domenicale o del Signore, ed è la più eccellente di tutte.
319. Il « Pater » di Don Bosco.
Don Ascanio Savio era persuaso che Don Bosco vegliasse molte
ore della notte e talora la notte intera, pregando, e notò che quando
recitava le orazioni in comune pronunciava con un gusto tutto speciale le parole del Pater noster; e la sua voce, spiccando in mezzo a
quella dei giovani, aveva in quel momento un suono armonioso,
indefinibile, che muoveva a terenezza chi udiva. (M. B. III, 589).
425) Perchè il Pater noster è la preghiera più eccellente?
Il Pater noster è la preghiera più eccellente, perchè
è uscita dalla mente e dal Cuore di Gesù, e racchiude
in sette brevi domande ciò che dobbiamo chiedere a
Dio come suoi figliuoli e come fratelli tra noi.
320. Padre nostro.
Si udì più volte Don Bosco esclamare: « Don Bosco è povero, ma
tutto possiamo in Dio; la Provvidenza farà tutto; non facciamo peccati e poi quel Dio che provvede agli uccelli dell'aria provvederà pure
a noi ». Diceva ancora: « Come è mai consolante quel Padre nostro
che recitiamo mattino e sera; come fa piacere il pensare che abbiamo
in cielo un Padre che pensa a noi ». (M. B. V, 456).
426) Che cosa dobbiamo chiedere come buoni figliuoli di
Dio?
Come buoni figliuoli di Dio dobbiamo chiedere che
in tutto il mondo si conosca e si onori il suo nome e si
propaghi il suo regno, la Chiesa, e che da tutti si compia
la sua santissima volontà; e questo si chiede nelle prime
tre domande del Pater noster.
a) Venga il tuo regno
321. Visioni nel futuro.
Don Bosco, nonostante la penuria di personale, vagheggiava sempre nuove
imprese apostoliche su vasta scala. Il suo segretario lo
vedeva con l'occhio attentamente fisso sulle carte geografiche a studiarvi
terre da conquistare al Vangelo. Fu udito anche esclamare: — Che bel giorno sarà quello, quando i missionari salesiani, salendo su per il Congo, di stazione in stazione, s'incontreranno con i
loro confratelli che saranno venuti su per il Nilo e si stringeranno la
mano lodando il Signore!
Un altro salesiano depose d'averlo udito più volte esclamare: — Quando i nostri Missionari andranno a evangelizzare le varie
regioni d'America, dell'Australia, dell'India, dell'Egitto e in più altri
luoghi, che bel giorno sarà quello! Io già li vedo avanzarsi nell'Africa
e nell'Asia ed entrare nella Cina e proprio in Pechino avranno una
casa! (M. B. XI, 409-410).
322. Come un fazzoletto.
Una sera del mese di maggio del 1858, Don Bosco stava in mezzo
ai suoi giovani in tempo di ricreazione. Dopo averli fatti camminare
per un poco, trasse tutti insieme quelli che si erano raccolti attorno
a lui e li fece sedere por terra. Dopo aver detto del gran bene che v'era
da fare alle anime nel mondo, ed il bisogno di farlo presto e come
il Signore desiderasse che i figli dell'Oratorio lo aiutassero, disse loro:
— Quanto bene si farebbe se io avessi dieci o dodici bravi preti
da mandare in mezzo al mondo! — Io! Io! — esclamarono tutti a una voce.
Don Bosco sorrise e continuò: — Ma se volete venire con me bisogna che voi siate al mio cenno,
e mi concediate che io faccia di voi come faccio di questa pezzuola che
ho tra mano.
In così dire aveva tirato fuori di tasca un bianco fazzoletto
che piegava ora in un modo ora in un altro. Se lo metteva nella mano
sinistra e lo stropicciava, lo aggomitolava e poi gli faceva qualche
nodo ovvero lo sciorinava all'aria per ripiegarlo di nuovo in altra
foggia. I giovani guardavano meravigliati quella strana mimica di
Don Bosco e molti non la intendevano; ed egli riprese: — Ogni cosa sarà possibile, se
lascerete che io faccia con voi
ciò che avete veduto aver io fatto del fazzoletto! Se mi obbedirete,
se farete la mia volontà, la volontà del Signore, vedrete che Egli farà
miracoli per mezzo dei giovani dell'Oratorio.
E molti di questi si misero risolutamente alla sua sequela per cooperare alla grande missione di glorificare Iddio salvando le anime.
(M. B. VI, 11-12).
(...)
b) Sia fatta la tua volontà
(...)
326. Il volere di Dio.
Suor Celestina Torretta, che aveva a casa ancor un'altra sorella
più giovane, si sentì dire da Don Bosco: — Ebbene verrà anche la più giovane con voi.
Intanto la madre di questa giovane, ammalatasi gravemente,
venne a Valdocco per ricevere la benedizione di Don Bosco. Il Santo
le disse: — Ecco, voi guarirete quando lascerete che quest'altra vostra
figlia vada a farsi suora.
La mamma, che non si sentiva di fare questo distacco, non disse
mai nulla di questo. Ma la figlia per attuare la sua vocazione, all'insaputa della madre combinò ogni cosa colla superiora generale e quando
tutto fu pronto, salutata la madre, se ne partì. La madre tre giorni
dopo incominciò a migliorare e guarì perfettamente. (M. B. XIV, 656).
327. Per il Signore.
Mentre Don Bosco era a Parigi nel 1883, una signora gli si fece
innanzi chiedendogli una benedizione per due figli presenti e per altri
dimoranti in collegio. Don Bosco disse che li benediceva tutti insieme
col loro padre. Indi posò la mano sul capo del più piccolo soggiungendo:
— Questo è per il Signore.
Desiderosa com'era che alcuno dei figli si facesse prete, la donna
interpretò in quel senso le parole di Don Bosco e: — Anche tutti, padre mio — rispose — se Dio vuole.
Ma Don Bosco rivolgendo a lei uno sguardo di tanta dolcezza,
che dopo cinquant'anni essa ricordava ancora: — No — ripigliò — basta uno.
Passarono pochi mesi e quel giovanetto pieno di vita e di salute
ammalò per un accidente improvviso e dopo otto giorni di malattia
morì. La Signora comprese allora che cosa volessero significare e la
frase misteriosa e lo sguardo di tanta commiserazione. (M. B. XVI, 205).
FRASE BIBLICA.
— Gloria nei cieli e gioia sulla terra.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO.
— Il demonio si adopera sempre per impedire la preghiera.
PREGHIERA
DEL MESE. — Onnipotente ed eterno Iddio, usate misericordia al vostro servo, nostro sommo Pontefice
(Nome), e secondo la vostra misericordia guidatelo sulla via dell'eterna salute, affinchè per la grazia vostra desideri con ardore e compia con fortezza quanto vi piace. O Signore, conservatelo, fortificatelo e rendetelo felice sulla terra, e non permettete mai che egli cada nelle mani dei suoi nemici. Fate che ei si adoperi a promuovere con apostolico zelo il bene delle anime, ad estendere il vostro regno nel cuore di tutti gli uomini; difenda con fortezza i diritti della vostra Chiesa, e da esperto nocchiero nel procelloso mare di questo mondo guidi al porto della salute la navicella di Pietro. Concedete che egli possa vedere giorni felici per la Chiesa, distrutti gli errori, cessati gli scandali, umiliati, convertiti i suoi nemici e a capo di numerosissimo gregge giungere al cielo, e ricevere da voi, supremo Pastore, l'eterno
premio. Per Gesù Cristo nostro Salvatore. Così sia.
(Don Bosco)
FIORETTO: - Fuggì i peccati veniali: recita un
atto di contrizione.