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UN ANNO CON MARIA

19° Marzo

IL DISCEPOLO LA PRESE NELLA SUA CASA 

Nel Vangelo le parole rivolte da Gesù in croce rispettivamente alla propria Madre ed al discepolo che Egli amava, consegnano l'una all'altro in uno scambio di rapporti insieme materni e filiali (cf. Gv 19, 2627) Il testo evangelico appena citato ci offre il modello della nostra devozione mariana. « Da quel momento il discepolo la prese nella sua casa » (ibid. 19, 27). Si può dire altrettanto di noi? Accogliamo anche noi Maria nella nostra casa? Infatti, dovremmo inserirla a pieno titolo nella casa della nostra vita, della nostra fede, dei nostri affetti, dei nostri impegni, e riconoscerle il ruolo materno che le è proprio, cioè una funzione di guida, di ammonimento, di esortazione, o anche solo di silenziosa presenza, che da sola a volte può bastare per infondere forza e coraggio. 

 

Giovanni Paolo II

 

 

MARIA CON NOI

 

Un certo Domenico Nocchi la fece dipingere sul muro della sua casa, nel 1754, un affresco che rappresenta la Vergine Madre con il Bambino e S. Antonio di Padova in preghiera. Alla sua morte la casa fu venduta e in seguito del tutto abbandonata, così che la sacra immagine rimase coperta di rovi tra i quercioli. Il 19 settembre 1831, tre donne, recatesi per una passeggiata in quella località, rimasero colpite alla vista di quella bella immagine tutta sorridente, e, ai primi giorni del marzo dell'anno seguente, una delle tre donne condusse nella stessa località una nipote gravemente inferma che, dopo aver pregato, fu improvvisamente guarita. Il vero culto iniziò il lunedì di Pasqua del 1832 quando la fama del miracolo si diffuse. Si pensò subito a erigere una Chiesa che fu terminata l'anno successivo. Il 25 maggio 1835 avvenne un fatto prodigioso: un certo Giuseppe Bertozzi, soldato dell'esercito ducale, completamente cieco, riacquistò la vista dopo aver pregato la Madonna dei Quercioli. L'immagine fu solennemente incoronata il 6 giugno 1948.

 

Santuario Madonna dei Quercioli Maria Ausiliatrice - Massa

 

 

FIORETTO: - Le sette allegrezze e i sette dolori di S. Giuseppe; fa una visita al suo altare.

 

 

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