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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

4° Gennaio

FRECCE D'AMORE 

 

Eccomi a recare a voi la nuova di una grande allegrezza che avrà tutto il popolo: perchè è nato oggi a voi un Salvatore ch'è il Cristo Signore, nella città di David (S. Luca, II, 10). 

 

1° Preludio. Mentre il bambino Gesù è ancora a Betlem, andiamo a lui per imparare noi pure a conoscerlo ed amarlo. 

 

2° Preludio. O Gesù, la buona notizia della vostra nascita non è solo per i pastori, ma per tutto il popolo, per cui vengo anch'io a riscaldare il mio cuore vicino al vostro. 

 

1° PUNTO. Quanto ci ha amato Iddio! I pagani si erano fatti dell'amor profano un Dio che lanciava le frecce al cuore degli uomini. Era una profanazione dell'amore. Solo il nostro Dio è amore: Deus charitas est. Egli e il suo divin Figliuolo Gesù lanciano frecce ai nostri cuori per ferirli d'amore. Il Salvatore non dice di se stesso: « Dio mi ha preso per sua freccia eletta, posuit me sicut sagittam electam » ? (Isaia XLIX, 2). E qual è questa freccia se non una freccia d'amore? Gesù è il dardo amoroso uscito dalla faretra di suo Padre. « Dio ha tanto amato il mondo, dice S. Giovanni, che gli ha dato il suo Figliuolo unigenito » (San Giov. III). La misericordia divina si struggeva di salvarci e sembrava rimpiangere la nostra amicizia. Non è Gesù che ha detto: «Io formo le mie delizie nello stare con i figli degli uomini » ? (Prov. IX). Proprio come il padre del figliuol prodigo, che corre incontro al colpevole, proprio come un padre od una madre che piangono di desolazione perchè hanno perduto il loro figliuolo diletto. La santissima Trinità scelse l'incarnazione come mezzo di riguadagnare i nostri cuori; e ci lanciò questa freccia d'amore: il bambino di Betlemme. Ora chi non amerà questa freccia, questo bambino amoroso? 

 

2° PUNTO: Gesù e le sue frecce amorose. Non solo Gesù incarnato è il dardo d'amore di suo Padre, ma egli stesso non cessò di lanciare frecce d'amore nei nostri cuori. Il salmo quarantaquattro dice al Salvatore: «Le vostre frecce sono d'acciaio e vinceranno i popoli». Con queste frecce amorose egli si offre al Padre per salvarci (ai Gal. II). E dal presepio dice anzi: «Voi siete i privilegiati; poichè i Profeti ed i Re dell'Antica Legge hanno desiderato di vedere questi giorni di salute, e non li hanno veduti.» (S. Matt. XIII). Ci dice ancora: «Figlio mio, dammi il tuo cuore» (Prov. XXIII). Quanto è amabile questo divin Bambinello nella sua culla, o sulle braccia di Maria! Qui ci è veramente apparsa l'umanità e la benignità del nostro Salvatore (Ep. a Tito III). Che dolce sorriso egli ha! Come protende le sue manine per accarezzarci e le sue braccia per stringerci a sè! Con quanta tenerezza il suo cuore palpita per noi! Sono molti secoli che questa dolce visione ispira gli artisti cristiani e rallegra i fedeli; ma le dolci attrattive del bambinello Gesù e della tenera Madre sua sono infinite, e basteranno a commuovere gli artisti e le anime pie fino alla fine dei secoli. Sotto questi pochi panni io suppongo di vedere il Cuore del divino Infante che batte d'amore per me. E se la santa liturgia ci dice: «Non amerete colui che vi ama tanto?», noi risponderemo con Davide: «Io vi amerò, Signore; voi siete la mia forza, il mio coraggio, il mio rifugio, il mio Salvatore». (Sal. XVII). 

 

3° PUNTO: Gli angeli ed i santi ci lanciano a loro volta frecce d'amore. – «Io vi annuncio una grande gioia, dice l'angelo di Betlemme, andate a vedere l'amabile bambino del presepio» Ciò che un angelo ha fatto visibilmente per il cuore di santa Teresa, gli angeli lo fanno sempre invisibilmente per i nostri cuori. I profeti ci avevano insegnato a desiderare questo bambinello: «Un ramo uscirà dalla radice di Jesse ed un fiore uscirà da questo ramo» (Isaia XI). «Un bambino nascerà, un figlio vi sarà dato, egli regnerà: lo chiameranno l'Ammirabile, il Dio forte, il Padre dei tempi avvenire, il Principe della pace...» (Isaia IX). «Cieli, inviateci la vostra rugiada, e il Giusto discenda dalle nubi» (Is. XLV). «Dio consolerà Sion, verranno giorni di gioia e di allegrezza» (Is. LI). «Come una madre accarezza il suo bambino, così io vi consolerò» (Is. LXVI). Non finiremmo più se volessimo raccogliere tutti i dardi d'amore lanciati ai cuori nostri dai profeti, dai Padri della Chiesa, e dai santi. «Il Verbo si è fatto carne, ed abitò fra noi» : e per corrispondere, dice sant'Agostino, cerchiamo di abitare spiritualmente in lui con il nostro amore (Ep. CXX ad On.). San Bernardo grida: «Perchè il nostro amore sonnecchia ancora? Il nostro cuore è veramente morto se non si lascia vincere da un tale beneficio!». Ascoltiamo san Francesco gridare: «L'amore non è amato! L'amore non è amato!». Sant'Antonio di Padova, san Gaetano, santa Teresa, san Stanislao devono ben averlo amato spassionatamente il Bambino Gesù, se hanno meritata la grazia insigne di portarlo fra le loro braccia ! 

 

Risoluzioni. O Gesù bambino, il vostro sorriso m'incoraggia, le vostre braccia si protendono verso di me, il vostro Cuore di bambino palpita di tenerezza per me! Io voglio amarvi e consolarvi con la purità del mio cuore, con il distacco dalle creature e con la fedele e perseverante unione con voi. 

 

 

FIORETTO: - Scegli, col consiglio del direttore spirituale, un Santo a tuo patrono, e, fin da oggi, seguine gli esempi. - Un Pater ed Ave al Santo eletto.

 

 

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