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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

11° Gennaio

ANCORA DELLA SEMPLICITA' DI SPIRITO 

 

E Gesù chiamato a sè un fanciullo lo pose in mezzo di essi e disse: In verità vi dico: Se non vi convertirete e non diventerete come pargoli, non entrerete nel regno dei cieli. Chiunque pertanto si farà piccolo come questo pargolo, quegli sarà il più grande nel regno dei Cieli (s. Matt., XVIII, 2). 

 

1° Preludio. Più tardi Gesù mostrando un bambino ai suoi apostoli li inviterà ad imitarne la semplicità. 

 

2° Preludio. Signore, confermatomi in quella semplicità che deve essere la prerogativa degli amici del Sacro Cuore.

 

1° PUNTO. Elogio alla semplicità e sua definizione. È più facile sentirla che spiegarla. La sacra Scrittura loda sovente l'innocenza e la rettitudine del cuore. « Giobbe non ebbe uguali, perchè fu semplice e retto » (Giob. I). Un uomo semplice, secondo lo spirito del Vangelo, è un uomo che non ha che un modo di vedere, che non vuole che Dio, e che lo cerca per la via più diretta. La semplicità, dice Cassiano, un'abitudine dell'anima che la rende incapace di tutte le doppiezze. L'anima semplice non cerca di conciliare Dio e il mondo; cerca di fare ciò che Dio vuole, senza preoccuparsi se gli altri la trovano singolare. Tobia appariva singolare quando fuggiva il commercio degli idolatri, ed andava da solo a Gerusalemme per rendere i suoi omaggi al vero Dio (Tob. I, 6). Daniele appariva singolare quando, in mezzo ad un coro di idolatri, si volgeva tre volte al giorno verso la città santa per offrire le preghiere al Signore (Dan. vi, 10). Tuttavia all'infuori delle cose necessarie e di regola, la semplicità evita lo straordinario nella vita esteriore. Essa fa consistere la vera santità soprattutto nelle virtù interiori: la dolcezza, la pazienza, la mortificazione. I più grandi santi amavano meno la prudenza del serpente che la semplicità della colomba. «Io non so, diceva san Francesco di Sales, ciò che mi abbia giovato questa virtù della prudenza; stento ad amarla, e se l'amo è per forza e per necessità; mentre le piccole colombe mi sembrano così amabili, che io darei cento serpenti per una colomba » San Francesco aveva eminentemente lo spirito infantile, quello spirito tanto raccomandato da nostro Signore ai suoi apostoli.

 

2° PUNTO: Segni della vera semplicità. Eccone qualcuno: 1. Sottomettere i propri lumi a quelli che ne hanno l'autorità. Nostro Signore non ha forse insegnato a Nicodemo che per divenire suo discepolo bisogna ridiventare bambino e praticare il candore e la docilità? (San Giov. III). 2. La semplicità fugge la preoccupazione, e non imita quelle anime che credono, dice san Francesco di Sales, poter arrivare alla perfezione in un quarto d'ora. 3. Porta con sè la pace e la tranquillità; va a Dio con confidenza; sa che Dio si comunica a quelli che vanno a lui con la semplicità del loro cuore. (Prov. III, 32). 4. Non rifiuta a Dio i sacrifici che gli domanda. «Nella semplicità del mio cuore, io ho dato tutto» (Paral. XXVII). 5. È socievole, dolce e modesta con il prossimo: «senza dispute, semplice come i figliuoli di Dio» (Filip. II, 15). «Senza dissimulazione» (S. Giac. III, 17). 6. L'anima semplice è dolce ed umile di cuore; proprio come il ritratto che nostro Signore fece di sè nei lunghi anni passati nella semplicità a Nazareth: «Imparate da me che sono dolce ed umile di cuore» (San Matt. XI). 

 

3° PUNTO: I frutti della semplicità. Dio si compiace di coloro che camminano davanti a lui nella semplicità del cuore (Libro dei Proverbi XI). Dio detesta i cuori doppi ed ipocriti e quelli poi che usano dissimulazione e scaltrezza provocano addirittura la sua collera (Giob. XXXVI). Lo Spirito Santo si ritira dai dissimulatori (Sap. I, 5). E con la semplicità e con la rettitudine del cuore che Nathanael guadagnò il cuore di nostro Signore (San Giov. I, 47). Giobbe dice che Dio non rimprovererà mai e non rigetterà mai coloro che vengono a lui con semplicità (Giob. VIII, 10). Lo Spirito Santo ci assicura che se saremo semplici egli ci colmerà di doni e di benedizioni» (Prov. XXVIII, 10). Il semplice riuscì nel suo disegno, e Dio lo benedisse. Egli seguì le vie di Dio che è la sua forza, ed ora può camminare con confidenza (Prov. X, 9 e 29). Dio sventerà coloro che agiscono con doppiezza e darà la sua grazia agli umili (Prov. III, 34). I semplici sono accarezzati, prediletti da Gesù come i bambini del Vangelo che egli attirava a sè malgrado le proteste dei suoi apostoli. Egli disse: «È imitando quest'innocenza e questo candore di bambini, che voi vi renderete cari al mio cuore» (San Matt. XVIII). Esiteremo ancora ad amare ed a praticare la semplicità? 

 

Risoluzione. Signore, voglio venire a Voi con la semplicità d'un bambino e per pregarvi, per offrirvi tutte le mie azioni mi presenterò sempre come un bimbo semplice, affettuoso e confidente. Sarà questo il modo migliore di accontentare il vostro divin Cuore e di ottenere le vostre benedizioni e le vostre grazie. 

 

 

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