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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

20° Febbraio

VITA DI REGOLA

 

E soddisfatto che ebbero a tutto quello che ordinava la legge del Signore, se ne tornarono nella Galilea alla loro città di Nazareth. Il Bambinello cresceva... ed i suoi genitori andavano ogni anno a Gerusalemme pel di solenne della Pasqua (S. Luca, II, 39). 

 

1° Preludio. La preoccupazione di Gesù, di Maria e di Giuseppe è questa: — compiere ogni azione secondo la legge di Dio.

 

2° Preludio. Signore, mettete nel mio cuore l'amore alla santa regola, affinchè compia tutto secondo la vostra santa volontà. 

 

1° PUNTO: La regola a Nazareth e nel Tabernacolo. — Lo spirito di regola praticato dalla Sacra Famiglia si manifesta a più riprese nel santo Evangelo. Tutto essa compie secondo la legge di Dio e le usanze dei giorni di festa. Legge, usanze e regola erano le preoccupazioni costanti di questa Famiglia santa. Tutti obbedivano per un divino istinto. « Dio dispone tutto con peso e misura » dice il libro della Sapienza (xi, 21). Pure non è a Nazareth che Margherita Maria contempla la regolarità di nostro Signore, ma nel tabernacolo. « Uniamo le nostre osservanze, dice, a quelle di Gesù nel SS. Sacramento. Domandiamogli che, poichè egli non ha mai trasgredito le leggi che il suo amore gli ha prescritte in questo divin Sacramento, non permetta che noi trasgrediamo o compiamo con negligenza l'osservanza delle nostre sante regole » (Av. VIII, 9, 41, 58). Quali regole si è dunque prescritto nostro Signore nel Santissimo Sacramento ? Egli viene quando il sacerdote lo chiama: rimane finchè rimangono le sacre specie: è sempre abbandonato alla discrezione dei sacerdoti: resta continuamente a disposizione dei fedeli giorno e notte: si sottopone alle umiliazioni ed agli oltraggi che gli vengono inflitti. Ecco la regola che egli mai trasgredisce. Per conformarci a questa divina regolarità procuriamo di essere fedeli a tutte le prescrizioni che convengono al nostro stato: regole religiose o regolamento di vita approvato dal direttore. Il grande mezzo per arrivarvi, dice la Santa, è d'amare molto il Sacro Cuore di Gesù: se noi l'amiamo assai, non lo vorremo rattristare trascurando l'osservanza della regola. 

 

2° PUNTO: Importanza della fedeltà alle regole ed osservanze proprie alla nostra vocazione. — Margherita Maria ci dice: «Bisogna essere fedelissimi alla pratica di tutte le nostre sante osservanze: regole, costituzioni, abitudini e direttive. E' solamente grazie a questa fedeltà, che noi possiamo guadagnare il Sacro Cuore dell'adorabile Gesù ed ottenere favori e grazie divine. E' sopra le nostre regole, costituzioni e buoni ordini che noi verremo giudicati e dalla loro osservanza dipenderà la nostra giustificazione o condanna» (Sua vita per i cont. p. 297). Dice ancora: «In un ritiro il mio divin Maestro mi disse: Tu non saprai meglio piacermi che con una costante fedeltà nell'osservanza della regola, di cui le minime infrazioni sono gravi davanti a me: non illuderti di potermi trovare in altro modo» (Ivi p. 125). Alle sue novizie diceva: «Vi supplico, e vi scongiuro per tutto l'amore che voi portate al Sacro Cuore di Gesù Cristo, di mantenervi fedeli fortemente e costantemente a lui ed alle vostro sante regole, non risparmiandovi giammai. Per giungere ad una grande santità non vi occorre che di rendervi inviolabilmente fedeli nella pratica di tutte le vostre osservanze... Sì, siate fedeli alle vostre regole preferendole a tutto il resto; non trascuratene alcuna per piccola che essa sia... Spesse volte, a ciò che a noi sembra ben piccolo, sono annesse grazie assai grandi» «Il vostro nome è scritto nel Cuor di Gesù, e se voi siete infedeli alle vostre regole, voi gettate in certo modo il fango su questo nome». Ecco dunque i frutti di questa regolarità: essa ci rende cari al Cuor di Gesù, lo rallegra, ci prepara le grazie ed i favori divini: è il solo mezzo che ci conduce alla santità. Bastano questi motivi per suggerirmi serie risoluzioni. 

 

3° PUNTO: L'esempio della fedele disciplina del Sacro Cuore. — Nostro Signore ha guidato Margherita Maria nella via della perfetta regolarità. «La serva di Dio si fa ammirare per la grande attenzione con la quale osserva la minime regole» leggiamo nel Breve della sua beatificazione. «Persuasa che la fedeltà alla santa regola era il più sicuro mezzo per giungere alla perfezione, dice Monsig. Lanquet, suo pio biografo, essa riguardava le più piccole osservanze come tanti precetti. Così dall'entrata in comunità si fece una legge inviolabile di praticarle per tutta la vita con un'estrema esattezza. E le osservava infatti così bene ed alla lettera, che si poteva dire che, qualche volta, vi sarebbe stata esagerazione, se si può esagerare nella semplicità e nell'ubbidienza. Al primo tocco di campana essa interrompeva immediatamente qualunque azione per obbedire all'ordine che Dio le manifestava mediante quel suono. Lasciare incominciata una sillaba, o una lettera scritta a metà, troncare una parola nella conversazione appena la campana l'interrompeva, erano per lei pratiche giornaliere ed abituali». Questi particolari rivelano in quell'anima una disposizione abituale, una convinzione profonda. La regola! La regola! ecco quale era l'ideale di Margherita Maria e quale deve essere l'ideale mio. Devo osservare la regola, il mio regolamento di vita, perchè tale è la volontà di Dio: per mancarvi occorre un motivo grave di necessità, o di carità, dice la Santa. E' questa la mia disposizione abituale? E via, no! Me ne umilio, e vi voglio rimediare. 

 

Risoluzione. — La mia regola è il compiacimento del Cuor di Gesù, è il mio interesse spirituale, è la sorgente delle grazie e dei favori divini. Mi ci voglio conformare più fedelmente d'or innanzi per ciascuna delle azioni della mia giornata. 

 

 

FIORETTO: — Ravviva la tua confidenza in Maria, invocandola: Salve, mia dolce speranza: Spes nostra, salve.

 

 

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