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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

20° Marzo

GESU' DAVANTI AL SINEDRIO 

 

Fatto giorno si adunarono gli anziani della plebe, i principi dei sacerdoti e gli scribi e lo condussero nel loro concilio dicendo: Se tu sei il Cristo, dillo a noi. E disse loro: se a voi lo dirò non mi crederete (S. Luca, XXII, 66). 

 

1° Preludio. Tutti gli odi e tutte le brame congiurano contro la verità e la santità stessa. 

 

2° Preludio. Sì, Signore, voi siete il Cristo, Figlio di Dio, gradite i miei deboli omaggi in riparazione di offese così indegne.

 

1° PUNTO: Il giudice divino. — Hanno preparata la sentenza durante la notte, e si riuniscono al mattino presto per formularla. Queste anime sacrificano il sonno all'odio contro Gesù Cristo; ed io non so sacrificare il mio al suo amore. Spinti da vedute naturali e terrene i tre stati della nazione: sacerdoti, dottori, anziani, si sono riuniti tutti. I sacerdoti si aspettavano un Messia che li glorificasse, che distruggesse tutti gli altri culti, e facesse loro pagare la decima dal mondo intero. I dottori attendevano un Messia che rivelasse loro i segreti della scienza, e che attirasse i re della terra come fece una volta Salomone. Gli anziani (l'aristocrazia), attendevano un Messia che elevasse le loro famiglie, e le conducesse alla conquista del mondo. Nessuno di essi volle riconoscere in questo uomo umile e dolce che si dedicava ai piccoli ed ai deboli, il Cristo promesso. Vogliono giudicarlo e disfarsene: ma Gesù dichiara loro che sarà lui il loro giudice, quando, nell'ultimo giorno, sarà seduto alla destra del Padre suo. Le stesse passioni sono quelle che allontanano sovente anche me dai doveri e dalla vocazione, cioè: la vanità, la cupidigia, la sensualità. Ma quando Gesù verrà a giudicarmi, dato che solo gli umili, i mortificati, i caritativi avranno un giudizio favorevole, che posso io sperare se non mi converto? 

 

2° PUNTO: La testimonianza divina. — Durante la riunione della notte nostro Signore aveva già confermata la sua divinità, ma nei disegni della Provvidenza era deciso che egli avrebbe reso una nuova testimonianza più formale e più fulgida. Siccome i giudei erano obbligati a far confermare la loro sentenza dal governatore romano, vollero trasformare la questione religiosa, che non aveva alcuna importanza per Pilato, in una questione politica. Vollero rappresentargli Gesù come un ambizioso che, per giocare la sua parte di Messia, voleva farsi proclamare re e sollevare il popolo contro i romani. Di qui la necessità di un nuovo interrogatorio. «Se tu sei il Cristo, confessalo chiaramente». Gesù, leggendo nei loro cuori e vedendo che non cercavano la verità, rispose loro dignitosamente: «Perchè quest'interrogazione? Se ve lo dico, non mi credete: se ve lo provo con le mie domande, non vi ricrederete, e non mi lascerete libero. La vostra decisione è presa, voi mi condannerete; ma la mia morte sarà la mia gloria, e sarò poi io il vostro giudice tremendo». Irritati gli risposero con sdegno: «Tu sei dunque Figlio di Dio?» e Gesù rispose con una calma, e con una maestà che valse a turbarli: «Voi lo dite, io lo sono». Allora essi finsero lo scandalo, e ripeterono la triste condanna. Di tutta questa scena io rilevo soprattutto la vostra testimonianza. Voi siete il Figlio di Dio. Lo credo, e protesto contro questi giudici iniqui che non ammettono nè la vostra testimonianza, nè le vostre prove. Sì, voi siete il Figlio di Dio. Lo credo, e perchè lo credo, mi metto ai vostri piedi, vi adoro, vi faccio ammenda onorevole per l'odio e l'orgoglio di questi giudici. Ma riflettendo seriamente, devo domandarmi se anch'io non sono stato fin qui il loro complice. Ho creduto alla vostra divinità; ma non ho poi vissuto come se non vi credessi? Come mi sono comportato di fronte al Vangelo, ai suoi precetti, ai suoi consigli? In qual conto ho tenuto la vostra presenza in cielo e nell'Eucaristia, le vostre grazie e le vostre chiamate? Non ho mai mancato di fede pratica? 

 

3° PUNTO : La croce prepara il trionfo. — Nostro Signore dice ai nemici: «Voi non mi credete, e neppure mi date risposta, voi non mi lascerete libero». Vale a dire, andrete fino alla fine del vostro odio e della vostra ingiustizia. State per condannarmi a morte e per eseguire la sentenza: ebbene! è precisamente per questo che il Padre mi glorificherà, e mi farà sedere alla destra in tutto lo splendore della sua gloria e della sua potenza. E' appunto perché Gesù ha voluto soffrire e morire per la gloria del Padre suo e per la nostra salute, che il Padre lo corona, e che noi lo acclamiamo nostro Redentore.. 0h, come tutto, questo è contrario alle nostre vedute naturali e terrene! Gesù volgendosi a Giuda gli disse: «Fa presto» e continuò parlando agli apostoli: «Ho desiderato mangiare l'ultima pasqua, durante la quale comincerò la Passione. — Ho fretta d'essere battezzato nel mio sangue...». Se noi amassimo almeno i nostri piccoli sacrifici quotidiani: la regola, l'obbedienza, la modestia... quest'amore ci condurrebbe poi ad amare la penitenza e la mortificazione. Per nostro Signore quale cosa ci può costare? 

 

Risoluzione. — Lo credo e lo confesso, Signore, voi siete il Cristo Figlio di Dio; ma questa fede esige che io vi serva, che vi ami, che sia docile ai vostri consigli, fedele a tutte le esigenze della mia vocazione e della mia missione, e consacrato al regno del vostro Sacro Cuore alla venuta del quale devo contribuire. Credo, Signore, ma aumentate voi la mia fede sempre debole e vacillante. 

 

FIORETTO: - Imprimi un forte bacio sul Crocifisso, dicendo: O mio caro e buon Gesù, non vi voglio offendere più.

 

 

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