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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

4° Aprile

SAN GIOVANNI E IL SACRO CUORE 

 

Ma quando furono a Gesù, quando videro che era già morto, non gli ruppero le gambe. Ma uno dei soldati apri il di lui fianco con una lancia e subito ne uscì sangue e acqua. E chi scrive l'ha attestato ed è vera la sua testimonianza. Ed egli sa che dice il vero, affinchè voi pure crediate (San Giov., XIX, 33). 

 

1° Preludio. È S; Giovanni che ci ha rivelato l'apertura del Cuor di Gesù: lui, l'evangelista del Sacro Cuore. 

 

2° Preludio. Apostolo carissimo, fatemi conoscere ed amare sempre più il Cuore sacratissimo dl Gesù. 

 

1° PUNTO: Al Cenacolo. — Nessun altro evangelista ha parlato del Cuore di Gesù come ne ha parlato san Giovanni. San Matteo ci ha ricordato assai bene una parola deliziosa del Salvatore: «Imparate da me che sono dolce ed umile di Cuore». Ma san Giovanni si è dipinto con compiacenza nell'atto di riposare sul Cuore di Gesù, e ci ha rivelato l'apertura del Sacro Cuore sul Calvario. Come variano le sue espressioni quando ci descrive la felicità che ha provato nel riposare sul Cuore di Gesù! Ci dice prima che si è addormentato sul seno di Gesù, poi che ha riposato sul suo petto. E più tardi, dopo la risurrezione, quando nostro Signore predisse a san Pietro il martirio ed a san Giovanni la lunga vita, l'apostolo dà questa descrizione così caratteristica: è l'apostolo che Gesù amava, quello che nell'ultima Cena riposò sul Cuore di Gesù. Questo scambio d'amicizia fra il Maestro ed il discepolo forma una delle più commoventi rivelazioni del Sacro Cuore. E' nello stesso tempo il cenno degli stretti rapporti che uniscono la devozione al Sacro Cuore a quella dell'Eucaristia. Nostro Signore doveva poi confermare quest'insegnamento nelle rivelazioni a santa Margherita Maria: la devozione al Sacro Cuore è sopratutto eucaristica. 

 

2° PUNTO: Al Calvario. — San Giovanni promulgherà l'apertura del Cuor di Gesù. «I soldati ruppero le gambe ai due ladroni, secondo l'usanza, ma quando giunsero a Gesù, vedendolo già morto, non gli ruppero le membra, ma uno di essi gli aperse il Costato con un colpo di lancia che gli fece uscire immediatamente sangue ed acqua». Questo è fatto che è stato la causa lontana del culto del Sacro Cuore e la via provvidenziale per la quale, i veri servi ed amici di Gesù sono stati iniziati e condotti a questo culto. La piaga del sacro costato annunciò quella del cuore: lo stesso colpo di lancia ha aperto l'uno e l'altro. Ma siccome la sola visibile fu quella del costato, essa ha fermato per prima gli sguardi dei fedeli. Poi la pietà delle anime cristiane è penetrata per questo sacro costato mediante l'orazione, e vi ha riscontrato il Sacro Cuore; lo ha fatto uscire con lo stesso pensiero, ne ha studiato i battiti, la ferita, l'amore. E così a poco a poco, sotto la direzione della Provvidenza, la devozione al Sacro Cuore ha preso forma, si è sviluppata, si è completata. A fornirne i primi elementi è proprio giovato il racconto di san Giovanni. E nelle apparizioni a santa Margherita Maria nostro Signore ha completato questo lavoro secolare delle anime mistiche, ha tratto egli stesso il suo Cuore sacratissimo dal petto, e lo ha proposto alla nostra venerazione ed alla nostra contemplazione. San Giovanni aveva previsto questo culto formale del Sacro Cuore? Infallibilmente egli ne ebbe qualche intuizione come venne lasciato interpretare a santa Geltrude. E noi possiamo pensare quali saranno state le sue emozioni, quando riposò il capo su questo, divin Cuore, quando lo vide aprire sul Calvario, quando potè vedere, lavare ed imbalsamare questa piaga ai piedi della croce, ed infine quando l'ha ritrovato nel corpo glorificato di Gesù dopo la risurrezione. 

 

3° PUNTO: Al cielo. — Gesù in cielo conserva le stigmate. Le mostrò agli apostoli, a san Tommaso, a san Giovanni e più tardi a san Francesco d'Assisi. Ed il Cuore di Gesù è anche il riposo di san Giovanni in cielo. San Giovanni nell'Apocalisse parla ventotto volte dell'Agnello celeste, dell'Agnello immolato, dell'Agnelo che sparse il sangue. In cielo quindi, egli lo vede ancora con la piaga del cuore. San Giovanni si mostra a santa Geltrude e a santa Margherita Maria nella stessa attitudine, in cui era al Cenacolo, quando riposava sul Cuore di Gesù. Si conoscono i dialoghi deliziosi con santa Geltrude: indirizzandosi a lei, Giovanni diceva: «O sposa del mio Maestro; venite, e posiamo insieme il nostro capo sul petto dolcissimo del Salvatore; in esso sono rinchiusi tutti i tesori del cielo. — O diletto del Signore, rispondeva la santa, questi battiti armoniosi che rendono tanto gioconda l'anima mia, rallegravano anche la vostra, quando voi riposavate, durante la Cena, sul petto del Salvatore? — Oh, sì; io li intendevo, e la loro soavità penetrava l'anima mia fino al midollo...». Poi, il nostro santo apostolo, aggiungeva che non aveva ricevuto ordine di dirne di più, e che era stato riservato ai nostri poveri tempi così tiepidi e così ingrati di intendere la voce eloquente del Cuor di Gesù, che verrebbe a riaccendere la carità nel mondo. 

 

Risoluzioni. — Santo Apostolo, quanto siete amabile in questo meraviglioso privilegio d'essere l'amico di Gesù, il discepolo del Sacro Cuore ed il predicatore dell'inizio di questa devozione! Accettatemi per vostro discepolo. Insegnatemi, illuminatemi, toccate il mio cuore. Conducetemi al cuor di Gesù, e permettetemi, come l'avete permesso a santa Geltrude, di prendere in esso il mio riposo. 

 

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