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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

5° Giugno

VISITE EUCARISTICHE: IL BUON PASTORE, IL REDENTORE, IL MODELLO DI OGNI SANTITÀ.

 

Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecorelle, e le mie conoscono me. Come il Padre conosce me, io conosco il Padre, e dà la mia vita per le mie pecorelle. Ed ho altre pecorelle che non sono di questo gregge, anche queste fa d'uopo che io raduni, e ascolteranno la mia voce, e sarà un solo gregge e un solo pastore (S. Giov., X, 14). 

 

1° Preludio. E' il Redentore che sta nel tabernacolo, è il pastore amante e devoto, è il modello della santità. 

 

2° Preludio. Signore, applicatemi il prezzo del vostro sangue. Prendetemi sulle spalle, per portarmi all'ovile: io sono la pecorella smarrita. 

 

1° PUNTO: Chi viene? E' il buon pastore con tutta la tenerezza per le sue pecorelle. Il buon Pastore ha un cuore ripieno d'affetto e di devozione per le sue pecorelle (San Giov. X). Egli le conosce per nome, ed esse intendono, e ne comprendono la voce. Egli cammina davanti a loro ed esse lo seguono: egli dà la vita per salvarle: «Io do la vita per la gloria del Padre, dice il Salvatore, perchè io lo amo, ed egli mi ama perchè io do la vita per la sua gloria (San Giov. X, 17). Ebbene, anch'io do la vita per le mie pecore, per la loro salvezza eterna. Così le mie vere pecore mi conoscono, e mi amano». Sono anch'io del numero di queste vere pecorelle che amano ardentemente il buon Pastore del tabernacolo ? Ohimè, no, io sono una povera pecora imprudente, che va errando per i boschi in preda alle bestie feroci. E il Buon Pastore vuol cercarmi, mi chiama, vuol prendermi sulle spalle, vicino al cuore. Sarà una gioia per lui il potermi ritrovare, la comunicherà questa gioia agli amici, e li inviterà a godere con lui (San Luca XV). Ma posso leggere questa parabola del Salvatore e restare indifferente? Egli mi chiama, mi attende, è triste per l'assenza, la freddezza, e la mia indelicatezza. Oh! quanto è amante il Cuore del Salvatore, e quanto è duro il mio! Signore, fate violenza al mio cuore! 

 

2° PUNTO: Chi viene? E' il Redentore con il prezzo del suo sangue. — S. Pietro (Ep.I) si compiace di spiegarcelo: «Non siamo stati riscattati dalla schiavitù del peccato a prezzo di oro o di argento, ma a prezzo del sangue prezioso dell'Agnello immacolato, predestinato dal principio e manifestato in questi ultimi tempi per la nostra salute, se siamo fedeli nell'obbedienza, amanti verso Dio, e viviamo nella carità del prossimo». La nostra anima era triste come le figlie di Sionne prigioniere e desolate sulle rive dell'Eufrate a Babilonia. «Alzati, Sion (canta Isaia), rallegrati, o Gerusalemme, sciogli le catene dal collo, o figlia di Sion, poichè il Salvatore ti riscatta gratuitamente» (Is.LII). E David ci dice: «Cantate la vostra riconoscenza, perchè la misericordia divina viene a voi con l'abbondanza dei suoi doni che non si possono confrontare che coll'altezza del cielo e con la profondità della terra» (Salm. CII). Sì, esprimiamo la riconoscenza al Cuore eucaristico di Gesù, che ha dato tutto il sangue per riscattarci. 

 

3° PUNTO: Chi è? È il modello di ogni santità e di ogni virtù. — Ecco Gesù con tutto il cuore, con le virtù ammirabili che praticò durante la vita mortale. Egli può dirci anche: «Imparate da me che sono mite ed umile di cuore. — Vi ho dato l'esempio, affinchè facciate come ho fatto io. — Amo il Padre, e ne faccio sempre la volontà». Non vi è differenza che per la pazienza, che era allora unita a sofferenze reali, e che oggi non è unita che a sofferenze e ad umiliazioni mistiche. Nostro Signore non ci ama meno di allora; egli è sempre nella disposizione di soffrire, se occorresse, tanto e più ancora di quello che ha sofferto per la salute delle anime. Gesù-Ostia è Gesù vivente, ardente d'amore per il Padre e per le nostre anime. È Gesù amante l'umiltà, la dolcezza, la pazienza: Gesù appassionato per la purità, l'obbedienza, la preghiera. E come posso presentarmi davanti a lui con i miei affetti tutti terreni? La mia anima è tutta sfigurata: io sono divenuto, come dice il Salmista, simile agli animali che non hanno intelligenza. Ma Gesù è precisamente là per trasformarmi con l'esempio e con le grazie, e per rialzarmi di virtù in virtù mediante razione dello Spirito Santo (II ai Cor. III. 

 

Risoluzioni. — Signore, presentate ancora al divin Padre il sangue del vostro divin Cuore per riscattarmi e purificarmi. — Amabile e buon Pastore, accogliete la pecorella smarrita, perdonatemi, non mi rifiutate le vostre carezze. Riprendetemi al vostro servizio. — Divin modello di ogni virtù, istruitemi, trasformatemi, unitemi a voi. 

 

FIORETTO: — Lungo il giorno ripeti: Gesù mio, misericordia (300 g. o. v.).

 

 

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