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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

13° Giugno

SANT'ANTONIO DA PADOVA 

 

Beato il ricco che è trovato senza colpa, ed il quale non va dietro all'oro nè sua speranza ripone nel danaro e nei tesori. Ma chi è costui? e gli daremo lode perchè egli ha fatto cose mirabili nella sua vita (Eccl., XXXI, 8). 

 

1° Preludio. S. Antonio era di nobile famiglia, eppure abbracciò la povertà per un ardente amore verso nostro Signore, e per ricompensarlo nostro Signore l'ha amato, visitato, e gli ha accordato il dono dei miracoli. 

 

2° Preludio. Grande santo, voi siete, per l'amore ardente verso nostro Signore, un santo del Sacro Cuore, aiutateci quindi a far regnare il Cuor di Gesù nei nostri cuori e nella società. 

 

1° PUNTO: Egli ha amato nostro Signore fino a desiderare il martirio. — Sant'Antonio di Padova è stato uno dei santi più amanti di nostro Signore, per cui nostro Signore si è compiaciuto di darne un fulgore grandissimo al culto nel momento stesso in cui si propagava la devozione al Sacro Cuore. Antonio di Padova, al mondo Ferdinando di Bouillon, era d'una famiglia di santi; il nipote più piccolo di Goffredo di Bouillon, il quale era figlio di santa Ida, contessa di Boulogne. Nacque a Lisbona nel palazzo di sua famiglia vicino alla cattedrale. A cinque anni già tutto penetrato di santità, fece voto di verginità: a dieci venne posto alla scuola dei chierici di Nostra Signora del Pilar, ove divenne in breve il modello degli scolari. Un giorno che il giovine chierico si vide tentato dal demonio venuto a lui sotto laido aspetto, tracciò sul suolo un segno di croce che mise in fuga il nemico, mentre il segno di croce rimase miracolosamente segnato sul marmo. Divenne poi religioso agostiniano nel convento di Santa Croce a Coimbra nel Portogallo. Il suo amore per nostro Signore cresceva sempre più fino a suscitargli una specie d'invidia per i religiosi Francescani che andavano a predicare la fede ed il Vangelo nel Marocco con sommo pericolo della vita. Quando poi le spoglie venerate di questi religiosi martirizzati vennero portate a Coimbra, Antonio arse dal desiderio di morire per il Salvatore morto per noi, e per poter andar missionario nel Marocco si fece francescano. — E noi sentiamo abbastanza l'amore di nostro Signore nei nostri cuori, per desiderare di fare per lui qualche sacrificio? 

 

2° PUNTO: L'apostolo del Sacro Cuore. — La Provvidenza non ha voluto che S. Antonio approdasse al Marocco, e lo gettò sulle coste della Sicilia. E così Antonio andò a riscaldarsi sempre meglio il cuore vicino a quello di san Francesco d'Assisi. Il suo ingegno si rivelò ben presto; lo fecero professore prima e poi missionario. Guadagnò in questo modo innumerevoli anime all'amore di nostro Signore. Nel secolo XIII egli fu, come dice il padre Maria-Antonio, il dottore e lo scrittore del Cuore di Gesù: conducendo sempre gli uditori al pensiero dell'amore, come scopo finale della vita cristiana, e indicando nel Cuore del Salvatore la sorgente ed il trono di quest'amore. E dice: «Sì, la ferita del costato di Gesù è un sole che rischiara ogni uomo. Per l'apertura del Sacro Cuore ci venne aperta la porta del Paradiso, da cui ci viene ogni luce. E' quello l'asilo sicuro dell'arca di pace e di salute. Il Salvatore aperse il costato ed il Cuore alla colomba, cioè all'anima religiosa, affinchè essa vi trovasse un ritiro. «Siate come la colomba che stabilisce il nido nel più profondo della pietra. Se Gesù Cristo è la pietra, il cavo della pietra è la piaga del costato di Gesù, quella piaga che conduce al suo Cuore. «Nell'antica legge vi erario due altari; l'altare di bronzo o degli olocausti, il quale era fuori del santuario, e l'altare d'oro nello stesso santuario. L'altare di bronzo della legge nuova è il corpo sanguinante del Cristo immolato alla presenza del popolo; l'altare d'oro è il suo Cuore ardente d'amore, nel quale è l'incenso che sale al cielo». I successi di sant'Antonio non potevano a meno di essere meravigliosi. Se noi vogliamo guadagnare anime a nostro Signore dobbiamo prima eccitarci al suo amore: il fervore del nostro cuore si comunicherà facilmente a coloro che saranno in relazione con noi. 

 

3° PUNTO: I suoi miracoli bellissimi sono una ricompensa al suo amore per nostro Signore. — I prodigi di S. Antonio sono innumerevoli, il loro carattere stesso dimostra com'egli fosse unito a nostro Signore con un tenero amore. — Una volta, ed era la notte di Natale, egli era trattenuto in infermeria a Coimbra per soddisfare ai doveri dell'officio, quando udì suonare il campanello dell'elevazione. Per il desiderio di vedere l'Ostia santa e d'adorare il Salvatore nascente, si pose in ginocchio: in quella i muri s'aprirono, ed egli potè assistere all'elevazione. Un'altra volta, era a Puy, e nel cuore della notte mentre egli pregava, il Bambino Gesù discese a lui, si pose fra le braccia di Antonio, e gli fece mille carezze. L'ospite che passava davanti alla camera vide questo fatto; e lo propagò. Questo è il miracolo che si rappresenta ordinariamente. Tali prodigi mostrano il tenero amore reciproco di Gesù e di Antonio. Ora poi sant'Antonio è il provveditore dei poveri; il suo cuore si è identificato con quello di Gesù: egli ha pietà delle folle come Gesù aveva pietà di quelle di Galilea. Per un miracolo di vera provvidenza egli distribuisce il pane secondo quello che disse agli uditori: «Datemi pane per i poveri, ed io otterrò per voi presso Dio tutte quelle grazie, di cui avete bisogno». Abbiamo confidenza in questo grande amico del Sacro Cuore; domandiamogli di sedare i dissensi sociali che regnano ai nostri giorni; preghiamolo di aiutarci a far regnare il Cuor di Gesù. 

 

Risoluzioni. — Cerchiamo d'avere una grande devozione a sant'Antonio, riportandola poi al Sacro Cuore. Egli ha l'incarico di far amare il Sacro Cuore, e chiaramente manifesta la bontà per le anime e per i poveri. Arricchiamoci dunque della sua potente protezione presso il Cuor di Gesù. 

 

FIORETTO: — Ascolta una Messa, o recita tre De profundis per l'anima più vicina ad entrare in Paradiso.

 

 

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