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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

15° Giugno

VISITE EUCARISTICHE: IL RE, IL PADRONE E IL DOTTORE

 

E avendo principiato a riveder la ragione, gli fu presentato uno che gli andava debitore di dieci mila talenti. E non avendo costui il modo di pagare comandò il padrone che fosse venduto... Ma il servo prostrato lo supplicava con dire: Abbi con me pazienza, e ti soddisferò interamente. Mosso il padrone a pietà di quel servo gli fece grazia, lo liberò condonandogli il debito (S. Matteo, XVIII, 24). 

 

1° Preludio. Gesù è un Padrone dal Cuore tenero e compassionevole, il quale perdona, e rimette i nostri debiti. 

 

2° Preludio. Signore, abbiate pazienza con me, io vi restituirò tutto, o meglio, condonatemi tutto. 

 

1° PUNTO: Chi viene? Il Re dal Cuore così buono e pietoso che ci rimetterà tutti i debiti. — Chi viene? E' il Re dei re e il Padrone dei padroni. Egli è potente e terribile: in cielo la sua veste è splendente, gli occhi brillanti come il fuoco, la parola è come spada a due tagli; ma nella vita mortale e nell'Eucaristia è dolce come un agnello ed affabile come un fanciullo. Egli viene a domandarmi i conti: io sono spaventato; gli debbo mille talenti; ho meritato gli ultimi castighi. — Perdono, Signore, attendete ancora, abbiate pazienza. — Egli perdonerà tutto, ci rimetterà tutto, perchè il suo cuore è buono e misericordioso. Al Cuor di Gesù mi rivolgerò nell'Eucaristia. Ho tanti debiti! Bisogna ch'io trovi un Padrone infinitamente misericordioso e generoso. Ma nel Cuor di Gesù questa misericordia non è illimitata? 

 

2° PUNTO: Chi viene? Il Padrone amante al servo infedele, per riprenderlo al servizio per mezzo dell'amore. — Il Padrone è buono, è dolce e trattabile. «Venite a me, dice, voi tutti che siete affaticati dal giogo del demonio e della natura, il mio giogo è leggero, e il mio servizio è soave. Per questo servizio dolce in se stesso, e che darà alle anime la pace, io vi prometto poi ricompense infinite...» (San MatteoXI). Ma, o buon Padrone, finora io non sono stato che un servo infedele; ho preferito il giogo odioso delle creature e delle passioni alla vostra autorità così dolce e così amabile; ho detto il non serviam che voi rimproveraste a Israele. Voi mi avete tolto dall'Egitto per mezzo del battesimo, della conversione, della vocazione, ed io vi ho abbandonato ed ho servito Satana. Voi potete chiamare in testimonianza contro di me il cielo e la terra, ed essi mi accuseranno, e chiederanno vendetta. Io ho abbandonato le sorgenti della vita, ed ho cercato cisterne vuote, acque torbide, e non oso più ritornare a voi (Geremia II). Tuttavia voi mi cercate, e mi chiamate; voi venite per guadagnarmi col vostro amore, a ricondurmi al vostro servizio il quale è più dolce di tutte le sovranità della terra. Voi venite con i legami d'Adamo, i legami umani che sono i legami del cuore. E mi renderete il vostro Cuore, giacchè voi dimenticate la severità. Voi avete un Cuore divino, e il Cuor di Dio, non è come quello degli uomini. Oh, sì, mio buon Pastore, nell'Eucaristia io trovo il Cuore di un Dio, ed io m'indirizzo, con confidenza, alla sua infinita bontà. 

 

3° PUNTO: Chi viene? Il maestro, il dottore il quale insegna la via, e dà la grazia per seguirla. — Il Maestro ha molte ragioni per lamentarsi di noi; egli può dirci come diceva ad Israele per bocca del profeta Isaia: «Voi vi gloriate d'essere della città santa, ma non vivete coerentemente; mi onorate con le labbra, mentre il vostro cuore è lontano da me ». Pur tuttavia egli ha voluto perdonare a Israele, affinchè non si dicesse che il Dio d'Israele è impotente e duro, e vuol perdonare a noi, perché non si dica che il suo Cuore non è misericordioso e compassionevole. Egli sa che noi abbiamo un cuor duro, un collo inflessibile ed una fronte di bronzo (Isaia XLVIII, 4), ma per i meriti del suo nome e per il titolo del suo Cuore misericordioso egli stornerà la collera. Egli correggerà, e poi ci risparmierà. Ci aveva mostrata la via da seguire; se noi fossimo stati fedeli, ci avrebbe colmato di consolazioni, e ci avrebbe moltiplicati come la sabbia del deserto. Ed ora, malgrado le nostre offese, ci dice ancora: «Uscite dalla schiavitù e rallegratevi. Come altra volta gli Israeliti, voi non soffrirete la sete del deserto, poiché io farò scaturire l'acqua dalla roccia, e ne berrete in abbondanza» (Isaia XLVIII, 20 e 21). 

 

Risoluzioni. — Queste parole sembrano dette per noi, o Signore. Voi volete perdonarci ancora ed aprirci le sorgenti del'Cuore. Verrò con confidenza e costantemente a voi nell'Eucaristia con visite e pensiero frequente. 

 

FIORETTO: — Recita sette Pater o almeno sette Gloria Patri ad onore delle allegrezze di S. Giuseppe.

 

 

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