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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

30° Giugno

SAN PAOLO

 

Ma lungi da me il gloriarmi d'altro che della croce di nostro Signor Gesù Cristo, per cui il mondo è a me crocifisso ed io al mondo... Del rimanente nessuno mi inquieti, perchè io porto le stimmate del Signore Gesù nel mio corpo (Ai Gal., VI, 14). 

 

l° Preludio. S. Paolo è per Gesù l'apostolo ardente, l'amico devoto, la vittima generosa. 

 

2° Preludio. Grande apostolo, ottenetemi la grazia di camminare dietro di voi nella via dell'amore e dell'immolazione. 

 

1° PUNTO: Apostolato. — San Paolo è della tribù di Beniamino: nato a Tarso, studiò a Gerusalemme sotto i rabbini nel tempo del martirio di santo Stefano. Convertito a Damasco, mercè a quel miracolo tanto noto, divenne alla sua volta apostolo, ed il mondo intero bastò appena al suo zelo. Amava tanto Gesù! e ne ricevette una potente grazia d'apostolato: «Questo, ha detto Gesù ad Anania, è un vaso d'elezione che porterà il mio nome alle nazioni, ai re ed ai figli d'Israele». Al suo zelo occorreva un grande teatro. I soggiorni più lunghi furono ad Antiochia, Corinto ed a Roma, le metropoli di quel tempo. In tre anni convertì una buona parte d'Antiochia, poi andò parecchie volte, e sempre più avanti, verso l'occidente. La prima volta evangelizzò Cipro e la Pisidia; ed ebbe discepoli illustri: Sergio Paolo e santa Tecla. La seconda volta, dopo il concilio di Gerusalemme, ripassa nell'Asia Minore, ove guadagna il giovane Timoteo, indi va in Macedonia ed in Grecia: a Filippi, Salonicco, ad Atene, ove guadagna Dionigi l'areopagita, a Corinto ove predica due anni, dove lascia una grande cristianità; finalmente ritorna ad Antiochia. La terza volta rivede l'Asia Minore, passa tre anni ad Efeso, poi ripassa a Corinto, e rientra a Gerusalemme, ove l'attende la persecuzione. Condotto a Roma in catene, trasforma, per due anni, la prigione in una scuola di evangelizzazione. Ridivenuto libero, eccolo che va a predicare in Spagna, poi ritorna in Oriente, finché ritorna a Roma a dare la vita per il Cristo. 

 

2° PUNTO: Carità. — San Paolo è appassionato d'amore per il Cristo. Il nome di Gesù è sempre sulle sue labbra e sulla sua penna. La sua vita è il Cristo. Le estasi e le visioni sono state il frutto del fervore: l'amore per il Cristo è indomabile ed invincibile: «Chi potrebbe, dice, separarci dall'amore del Cristo? Le tribolazioni? le angosce? la fame? lo spogliamento? i pericoli? le persecuzioni? la spada? No, noi vinceremo tutto questo per amore di colui che ci ha amati per primo. — Io sono sicuro, che, nè la morte, nè la vita, nè gli angeli, nè i principati, nè le virtù, nè il presente, nè l'avvenire, nè la forza, nè l'altezza, nè la profondità, nè alcuna altra creatura potrà mai separarmi dall'amore di Cristo» (Ai Rom. VIII). Nessun uomo ha mai pronunciato un atto d'amore più vivamente appassionato. Egli ci ha dato anche il codice della santa carità verso il prossimo! La carità è paziente, è benevola; è senza invidia, senza malevolenza, senza orgoglio, senza ambizione, senza egoismo e senza collera, non pensa male, non gode del male altrui: soffre tutto, crede tutto, tutto spera, tutto sopporta. Essa è senza defezioni (I ai Cor. XIII). Che soggetto di meditazione prezioso e ricco!

 

3° PUNTO: Riparazione. — San Paolo è stato una vittima sempre immolata per la gloria di Dio e la salvezza delle anime. Nostro Signore aveva detto: «Gli mostrerò tutto ciò che dovrà soffrire per il mio nome» (Atti I, 16). Ed egli sapeva di essere una vittima, e diceva: «Non voglio gloriarmi che nella croce di Gesù. — Ne porto sul corpo le stigmate» (Ai Gal., VI). «Darò me stesso e darò tutto per la salute delle vostre anime» (II ai Cor. XII, 15). Nella seconda lettera ai Corinti, enumera tutto ciò che ha sofferto per il Cristo: è stato flagellato dai Giudei; è stato tre volte battuto con le verghe e tre volte lapidato; ha fatto tre naufragi; ha passato un giorno ed una notte in fondo al mare; ha sofferto la fame, la sete, il freddo, la nudità. Ha poi dato la formula del più puro amore, quando ha detto: «Sia che voi mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualunque altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio» (I Ai Cor. X, 31). Finalmente egli è morto per il Cristo, proprio come desiderava, felice di dare la vita per colui che è morto per noi. San Paolo aveva in grado eminente lo spirito della devozione al Cuore di Gesù. 

 

Risoluzioni. — Grande apostolo, ammettetemi nel numero dei vostri discepoli. Insegnatemi quest'amore invincibile che aveste per Dio e questa carità eminente che praticaste verso il prossimo. Fate di me, come l'avete desiderato, un'ostia viva, santa e grata a Dio (Ai Rom. XII, 1). 

 

FIORETTO: — Recita tre atti d'amor di Dio: "Mio Dio, io vi amo!", e proponi di ripetere tutti i venerdì un ossequio al Sacro Cuore. 

 

 

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