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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

20° Luglio

VIRTU' CRISTIANE DOTTRINA SOCIALE: RESTAURAZIONE DELLA FAMIGLIA 

 

E' stato pur detto: Chiunque rimanda la propria moglie, le dia il libello di ripudio. Ma io dico, che chiunque rimanda la sua moglie eccetto per ragioni di adulterio la fa divenire adultera, e chi sposa la donna ripudiata commette adulterio (S. Matteo, V, 32). 

 

1° Preludio. Nostro Signore ha voluto fin da questi primi discorsi ricordare il dovere della castità e restaurare l'indissolubilità del matrimonio. 

 

2° Preludio. Grazie, Signore, d'aver ristabilito la santità della famiglia e di averci mostrata la via angelica della verginità. 

 

1° PUNTO: Il dovere della castità. Nostro Signore ristabilì in tutta la integrità la regola della castità: «Voi sapete, dice, che è stato detto agli antichi Non commettete adulterio». — Ed io vi dico: Chiunque guarda una donna con concupiscenza, ha già commesso l'adulterio nel cuore (S. Matt. V, 27). Nostro Signore non ammette scuse nè accomodamenti. La legge è formale ed inflessibile. Il sacrificio, sia pur grande, s'impone subito appena noi ci troviamo alle prese con un'occasione prossima di peccato. L'occhio destro, la mano destra, cioè ciò che noi abbiamo di più caro e di più prezioso, deve essere immolato senza indugio, altrimenti c'è l'inferno. Non sapete che i corpi sono le membra del Cristo? dice san Paolo. Andrò dunque a prendere le membra del Cristo per farne le membra d'una prostituta? Dio ce ne liberi!... Chi resta unito al Signore è uno stesso spirito con lui. Fuggite la fornicazione... il corpo è il tempio dello Spirito santo che risiede in voi, e che voi avete ricevuto da Dio; e voi non siete più vostri, giacchè siete stati riscattati ad un grande prezzo. Glorificate Dio e portatelo nel vostro corpo (I ai Cor. VI, 15). 

 

2° PUNTO: Il matrimonio e l'indissolubilità. — Nostro Signore proclama sulla montagna l'indissolubilità del matrimonio. Il divorzio è un delitto. — San Paolo commenta il precetto del Signore: «Per quelli che sono nel matrimonio, non sono io, ma il Signore che fa loro questo comandamento: la moglie non si separi dal marito; se essa se ne separa, resti senza rimaritarsi, o si riconcigli con suo marito» (Ai Cor. VII, 10). Ed ancora: «Una donna maritata è legata al marito finchè vive; ma se egli viene a morire, essa è libera da questo legame, e può contrarne un altro» (Ai Rom. VII, 2). Nostro Signore ritornerà su questa legge caratteristica del Nuovo Testamento rispondendo ai farisei. — «Mose, dicevano essi, ha permesso di allontanare la propria moglie con un atto di ripudio. — E Gesù risponde: Non avete letto che in principio, colui che fece la razza umana creò un sol uomo ed una sola donna, e disse poi: L'uomo abbandonerà il padre e la madre per unirsi alla propria sposa; ed essi saranno due in una stessa carne... L'uomo non separi dunque, ciò che Dio ha unito!» (S. Matt. XIX). E per la vita di famiglia, san Paolo, ispirandosi a nostro Signore ha tracciato queste regole: «Gli uomini preghino in ogni luogo, alzando verso il cielo le mani pure senza collera e senza contestazione. Ed anche le donne preghino vestite come l'onestà richiede; esse si vestano con onestà e riserbo, non con abiti sontuosi, ma con buone opere come conviene a persone pie... La donna deve essere sottomessa al marito, perchè essa è stata creata dopo l'uomo, ed è stata quella che si è lasciata sedurre per la prima. Nondimeno si salverà ancora per i figliuoli che nasceranno da lei, se essa persevererà nella fede, nella carità, nella santità e nella temperanza» (I a Tim. II, 8-15). 

 

3° PUNTO: La verginità. — Nostro Signore ce ne dà brevemente il consiglio, giacchè non era ancor venuto il momento di parlarne più apertamente. — «V'è chi s'allontana dal matrimonio per il regno dei cieli, ma è una via che non sarà compresa che da quelli che ne avranno la grazia» (S. Matt. XIX, 12). Fu S. Paolo che ebbe la missione di proporci la verginità. «Non è un precetto del Signore; è un consiglio che do in suo nome, avendo ricevuto dalla sua misericordia la grazia di essergli fedele... Il tempo è breve, ed io vorrei liberarvi da ogni sollecitudine. Chi non è sposato non ha altre cure che dedicarsi alle cose del Signore e piacere a Dio... Io non condanno il matrimonio, ma voglio proporvi una via più santa ed un mezzo più facile di pregare Dio senza ostacolo» (I Cor. VII, 25). San Giovanni ha attinto al Cuor di Gesù l'amore della verginità: egli esalta i vergini nelle ammirabili visioni apocalistiche «Vidi l'Agnello sulla montagna di Sion, circondato da centoquarantaquattromila eletti, che non si sono macchiati sulla terra, e che sono rimasti vergini. Essi seguono l'Agnello ovunque egli vada, e gli cantano un cantico riservato ai vergini, e lo cantano con voci armoniose come arpe, e riempiono il cielo delle loro sinfonie» (Apoc. XIV, 1). 

 

Risoluzioni. — Ammiriamo la santità della famiglia cristiana; predichiamone le leggi sante. — Nella vita comune, imitiamo la pia gerarchia delle famiglie, obbediamo ai superiori, siamo per loro come figli docili, obbedienti, confidenti. — Stimiamo la verginità come essa merita; amiamola come il Cuor di Gesù l'ha amata. Se noi vi siamo chiamati, stiamo lontani da ogni sozzura più che dal fuoco. 

 

FIORETTO: — Esamina quale delle tre armi ti è più necessaria; recita tre Angele Dei all'Angelo Custode.

 

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