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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

14° Agosto

LA SAMARITANA - IL DONO DI DIO È DI CONOSCERE NOSTRO SIGNORE PER AMARLO 

 

Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere, tu ne avresti forse chiesto a lui, ed egli ti avrebbe dato un'acqua viva... Tutti quelli che bevono di quest'acqua torneranno ad aver sete, chi poi beve quell'acqua che gli darò io non avrà più sete in eterno. Ma l'acqua che io gli darò diventerà in esso fontana di acqua che zampillerà fino alla vita eterna (S. Giov., IV, 10). 

 

1° Preludio. È nostro Signore il dono di Dio; andiamo a bere alle sorgenti del suo Cuore. 

 

2° Preludio. Datemi, Signore, l'acqua preziosa della vostra grazia e del vostro amore. 

 

1° PUNTO: Gesù e il suo Cuore sono i doni di Dio. — Nostro Signore è il dono di Dio: il Padre ha tanto amato gli uomini che ha dato loro il Figlio unigenito per riscattarli, per comunicar loro la sua grazia, e ricondurli a lui. È dunque solamente per lui che possiamo andare al Padre. Nostro Signore stesso ama tanto gli uomini per i quali il Padre l'ha sacrificato che cerca lui stesso di prevenirli per guadagnarli al suo amore. Noi restiamo frequentemente sordi a queste cure che sono le dolci ispirazioni, è la grazia dei sacramenti. Se lo conoscessimo meglio, se sapessimo meglio chi è quest'amico che ci parla nel segreto del nostro cuore, e che sollecita il nostro amore, ci affretteremmo d'andare a lui, e gli domanderemmo di queste acque vive della grazia che egli desidera tanto di spandere. Egli desidera fortemente di possedere il cuore degli uomini, e noi, noi pensiamo così poco a lui! Se lo conoscessimo meglio, tutti i cuori si aprirebbero a lui! 

 

2° PUNTO: Per conoscere bene nostro Signore, bisogna studiarne il Cuore e i prodigi dell'amore. — Bisogna penetrare il più possibile nella conoscenza di nostro Signore, dei misteri, dei benefici, dei sacrifici e soprattutto dell'amore del suo Cuore, solo ispiratore di tutto ciò che egli ha fatto per noi. Chi non conosce il Cuor di Gesù pretenderà invano di conoscere nostro Signore, egli non ne avrà che una conoscenza superficiale. Per studiare il Cuore di Gesù, bisogna vedere e riconoscere in tutto ciò che ha fatto per gli uomini l'amore che l'ha ispirato. Egli si fa mendico per sollecitare l'affetto dei cuori. — Per il primo egli ci dice: «Datemi da bere». E che gli danno per estinguere la sete d'amore? Null'altro che indifferenza, freddezza, dimenticanza, quando non è offesa ed oltraggio. Per ben conoscere nostro Signore bisogna esser penetrati da queste verità: che egli ama gli uomini, che tutto ciò che egli ha fatto, lo ha fatto per loro amore, e che non ha desiderio maggiore che d'essere riamato da loro; che ha sete d'entrare nei nostri cuori, di possederli, di riempirli interamente di se stesso. L'amore del Cuor di Gesù per noi è la sola luce che possa guidarci con sicurezza, se noi vogliamo applicare l'intelligenza allo studio della sua vita e delle sue opere. Colui che studia nostro Signore in questo modo, lo conosce meglio di tutti gli altri. Per conoscere nostro Signore in questa maniera che eccita il cuore ad amarlo, basta un po' di semplicità e di bontà di cuore (Sap. I, 1). E' il primo consiglio che ci dà il libro della Sapienza. Dopo aver studiato nostro Signore in questo modo noi esclameremo come il salmista: «Confessiamo altamente la bontà del Signore» (Salmo CXVII). 

 

3° PUNTO: Chi conosce nostro Signore, beve con allegrezza a questa sorgente d'acqua viva. — Quando si conosce il Sacro Cuore, comincia l'amore ed altresì la sete d'amore. Quelli che non conoscono nostro Signore che alla luce della ragione, hanno ancora sete come quelli che bevono l'acqua del pozzo di Samaria; ma quelli che lo conoscono con il cuore non hanno più sete d'altre cose. Unico loro desiderio è quello di unirsi sempre più a Gesù (Salmo XXVI). I loro cuori sono guadagnati: essi vanno da soli a questa sorgente che deve estinguerne la sete per tutta l'eternità. Essi vanno direttamente all'amore di nostro Signore, perchè comprendono che la sua sete è di esser amato. Una volta acceso, l'amore s'infiamma gradatamente, il cuore diventa un focolaio ardente, ove la grazia penetra sempre più, e porta con sè questa sorgente d'acqua viva che zampilla fino alla vita eterna. Se noi vogliamo un oggetto al quale poter dare tutto il nostro affetto, andiamo a Gesù, andiamo a bere alla sorgente dell'amore: egli calmerà tutti i desideri. Il cuore dell'uomo è fatto per amare lui solo: andando a nostro Signore per affetto noi raggiungiamo il fine di questa stessa vita. Ogni altra affezione stancherà il cuore nell'inquietudine e nel turbamento. 

 

Risoluzioni. — Studierò nostro Signore nel suo Cuore considerando i motivi d'amore che ne hanno ispirato tutti gli atti. Oggi poi farò frequenti atti d'amore, e manifesterò il mio amore accettando allegramente tutti i piccoli sacrifici che domandano la mia regola e il mio impiego. Vi domando con semplicità, o Signore, la grazia d'amarvi e di sentir vivamente la sete del vostro amore. 

 

FIORETTO: — Passa una giornata di mortificazione; recita le Litanie della Madonna.

 

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