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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

22° Settembre

IL MATRIMONIO - ISTITUZIONE 

 

Andarono a trovarlo i farisei per tentarlo e gli dissero: È lecito all'uomo di ripudiare per qualunque motivo la propria moglie? Egli rispose loro e disse: Non avete voi letto come colui che da principio creò l'uomo, li creò maschio e femmina? e disse: Per questo lascerà l'uomo il padre e la madre, e starà unito con la sua moglie. Non divida pertanto l'uomo quel che Dio ha congiunto (S. Matteo, XIX, 3). 

 

1° Preludio. Noi non abbiamo le parole precise dell'istituzione del matrimonio, ma vediamo nostro Signore che ce ne dà qui le leggi. 

 

2° Preludio. Datemi, Signore, la grazia di comprendere la grandezza di questo sacramento. 

 

1° PUNTO: La famiglia. — Oggi Gesù ci descrive la famiglia cristiana, e dice: «Non avete letto che Dio in principio creò l'uomo e la donna, e li unì in matrimonio perchè formassero un solo corpo morale, una famiglia? Mose ha permesso il divorzio, ad duritiam cordis, ma bisogna ritornare «alla purità primitiva del matrimonio». La famiglia fondata sul matrimonio cristiano è un legame d'onore, è la condizione del lavoro fecondo, della prosperità, dell'educazione dei figli. Se essa ha giorni di prova, ha pure le grazie dello stato, grazie di pazienza, di vicendevole compatimento, d'affetto e d'unione. Il divorzio è la distruzione della famiglia, lo scandalo dei figli, la contraddizione del piano divino. La benedizione non può discendere che sulla famiglia legittima e fedele ai doveri. Onoriamo le famiglie cristiane: ringraziamo Dio di averci dato quest'imitazione della vita intima nella Santissima Trinità. 

 

2° PUNTO: Il senso mistico del matrimonio e la verginità. — I Farisei dissero allora al Signore: «Se è così, allora è meglio non maritarsi». Gesù rispose: «Vi è infatti una via più eletta, quella della verginità, ma non tutti vi sono chiamati». San Paolo ha avuto la missione di spiegarci il senso mistico del matrimonio e la superiorità della verginità. Egli dice: «Il matrimonio è un grande sacramento, o un grande mistero in Cristo e nella Chiesa» (Efesi V, 13). Il matrimonio è stato innalzato a questa dignità di rappresentare, di figurare l'unione del Cristo con la Chiesa, e partecipa delle grazie che rappresenta. Lo sposo è il capo della donna, come il Cristo è il capo della Chiesa. Fra di essi deve regnare un'unione d'affetti, di confidenza e di rispetto. La donna onora il Cristo nello sposo. Essa gli è sottomessa in tutto ciò che è secondo Dio, onora in lui il capo e il protettore della famiglia. Lo sposo ama la sposa come il Cristo ama la Chiesa; si consacra a lei; l'aiuta in tutto e soprattutto nella santificazione. Il matrimonio è dunque la nobile immagine dell'unione del Cristo con la Chiesa. Ma le anime che conservano la verginità hanno qualche cosa di più; si uniscono al Cristo stesso, ne diventano spose. Vivono per lui e con lui. Inoltro la verginità supera il matrimonio, quanto la realtà supera la figura. Ma non tutti vi sono chiamati. Stimiamo la verginità al giusto prezzo, e se vi siamo chiamati, cerchiamo di comprendere la grandezza di questa grazia e siamone riconoscenti. 

 

3° PUNTO: I figli. — Dopo aver parlato delle grandezze della famiglia, Gesù chiama l'attenzione sui figli, frutto del matrimonio. Il dovere degli sposi è di condurli a Gesù Cristo e di mostrar loro il cammino della santità. Gesù accoglieva i bambini, e li benediceva dopo il discorso sul matrimonio; il pensiero era allora tutto per loro. Gli apostoli volevano allontanare i bambini, ma egli non l'ha permesso: «Lasciateli venire a me; essi somigliano agli angeli del cielo. Il bambino è docile, semplice, obbediente, credulo; invece di allontanarlo imitatene le qualità». E li abbracciava, imponeva loro le mani e li benediceva. È una breve lezione d'educazione cristiana; bisogna incoraggiare i bimbi alla pietà, benedirli e farli pregare. Qualche giorno prima Gesù aveva già presentato un fanciullino agli apostoli come un modello da imitare, perchè il bambino è semplice, umile, docile. «Se voi non avete, diceva, queste disposizioni dell'infanzia spirituale, voi non entrerete nel regno dei cieli». E raccomandava loro questi bambini: «Chi li riceve in mio nome, riceve me; io tengo per fatto a me ciò che si fa per uno di loro. Disgrazia a quelli che li scandalizzano! Sarebbe meglio per loro che non fossero nati! 

 

Risoluzioni. — Stimerò nel giusto valore la famiglia cristiana e la verginità. Considererò l'educazione cristiana dei bambini come un nobile lavoro; datemi, Signore, lo spirito infantile che voi amate tanto! Vi prego per i bambini che il vostro divin Cuore predilige, e vi faccio ammenda onorevole per gli scandali che ho potuto dar loro. 

 

FIORETTO: — Impara a vivere alla giornata; non stare ozioso; nel resto: Mio Dio, fate voi.

 

 

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