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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

6° Ottobre

SECONDA GRANDE RIVELAZIONE FATTA A SANTA MARGHERITA MARIA - IL SACRO CUORE DOMANDA RIPARAZIONE 

 

A te sono noti gli obbrobri che io soffro e la confusione mia e la mia ignominia. Sotto gli occhi tuoi sono tutti quelli che mi tormentano; il mio cuore si aspettò obbrobri e miserie. E aspettai chi entrasse a partecipare della mia tristezza e non vi fu, e chi mi porgesse consolazione e non lo trovai (Salmo LXVIII, 23). 

 

1° Preludio. Come David, nostro Signore domanda dei cuori che sappiano compatire e consolare. 

 

2° Preludio. Signore, ferite il mio cuore con il vostro amore, perché egli si risvegli dalla sua indifferenza. 

 

1° PUNTO : Lamenti di nostro Signore. Nella prima rivelazione, come dice Mons. Bougaud, era l'amico, il padre, facente uno sforzo di tenerezza per salvare i figliuoli, in questa è il re sconosciuto, oltraggiato, che domanda riparazione. Il primo venerdì del mese di giugno nel 1674, dopo l'ottava del Corpus Domini, avveniva uno dei fatti più grandi e più straordinari che mai si siano avverati. Lasciamolo raccontare dalla stessa santa: Vi era esposto il Santissimo Sacramento, ed io mi sentii tutta concentrata in me stessa per un raccoglimento straordinario di tutti i sensi e di tutte le potenze. Allora Gesù Cristo, mio dolce Maestro, si presentò a me tutto sfolgorante di gloria, con le cinque piaghe brillanti come cinque soli, da cui uscivano fiamme che si spandevano da tutte le parti, specialmente dall'adorabile petto che somigliava ad una fornace. Dal petto aperto mi scoprì l'amabilissimo ed amatissimo suo Cuore che era la viva sorgente di tutte quelle fiamme. «Fu allora che mi scoperse le meraviglie inesplicabili del suo amore e fino a quale eccesso l'aveva portato ad amare gli uomini, dai quali non riceveva che ingratitudini. Mi disse: " Questo mi riesce ancor più doloroso di quanto ho sofferto nella mia Passione, tanto più che se gli uomini mi rendessero qualche corrispondenza d'amore, io stimerei ben poco tutto ciò che ho fatto per loro, e vorrei, se fosse possibile, farne maggiormente; ma essi non hanno che freddezze e rifiuti per tutti gl'inviti che io indirizzo loro, perchè facciano del bene. Tu, almeno, fammi questo piacere di supplire quanto più potrai alla loro ingratitudine „» 

 

2° PUNTO : Ove sarà la nostra forza? — La prima impressione di S. Margherita Maria fu la cognizione dell'incapacità di poter presentare a nostro Signore la riparazione e la consolazione che le domandava. Egli però la fortificò miracolosamente. E per noi non compirà lo stesso miracolo, ma ci aiuterà spiritualmente, se glielo chiederemo con'umiltà. La cara santa racconta anche la grazia che ha ottenuto: «Gli manifestai la mia incapacità, ed egli mi rispose: Ecco, questo supplirà a quanto ti manca; e così dicendo s'aperse quel divin Cuore, e ne uscì una fiamma così ardente, che io credetti di rimanerne consumata, poichè ne fui tutta penetrata, e non potevo più sostenerla, tanto che gli domandai d'aver pietà della mia debolezza. — Egli mi rispose di non temere che sarebbe lui stesso la mia forza; ma mi raccomandò di essere attenta alla sua voce, ed a ciò che mi domanderebbe per il compimento dei suoi disegni». E noi che offendiamo tanto frequentemente nostro Signore che facciamo come riparazione? Che faremo per consolarlo, noi che lo contristiamo tutti i giorni? Andremo al suo Cuore, vi prenderemo gli stessi meriti, le stesse sue riparazioni, e gliele offriremo. I suoi meriti sono nostri; sono la nostra eredità e noi vi abbiamo diritto. Egli ci ha dato tutto, ci ha sacrificato tutto. Noi gli offriremo le sue proprie riparazioni, come Egli ha insegnato a santa Margherita e a santa Geltrude. 

 

3° PUNTO: Pratiche riparatrici. — Nostro Signore fin da questa seconda rivelazione, ha tracciato a santa Margherita tutto un programma di riparazione. Prima la comunione frequente e riparatrice: «Anzitutto tu mi riceverai nel cuore tutte le volte che l'obbedienza te lo permetterà». Si tratta specialmente della comunione del primo venerdì del mese. «In più, ti comunicherai ogni primo venerdì di tutti i mesi». Poi abbiamo l'Ora Santa: «Tutte le notti dal giovedì al venerdì io ti farò partecipare a quella mortale tristezza che ho sofferto nell'Orto degli Ulivi, la qual tristezza ti porterà, senza che tu lo possa comprendere, a una specie d'agonia più crudele della stessa morte. Per accompagnarmi in quest'umile preghiera che io presenterò allora al Padre insieme a tutte le mie angosce, tu ti alzerai fra le undici e mezzanotte per prostrarti un'ora con me, con la faccia a terra, per placare la collera divina, domandando misericordia per i peccatori, non solo, ma anche per addolcire in qualche modo l'amarezza che io sentivo per l'abbandono degli apostoli, quell'abbandono che mi obbligò a rimproverarli di non aver potuto vegliare un'ora sola con me, e durante quest'ora tu farai ciò che t'insegnerò. Nostro Signore chiede a noi le stesse pratiche: la comunione riparatrice frequente, la riparazione del primo venerdì del mese e l'Ora Santa. Se noi vogliamo essere riparatori dobbiamo usare questi mezzi. La grazia ci aiuterà. 

 

Risoluzioni. — Signore Gesù, ascolto la vostra chiamata. Voi mi domandate lo spirito abituale della riparazione, e questo spirito lo tratterrò con le pratiche che voi mi avete raccomandate, la comunione riparatrice e l'Ora Santa. Io prenderò in queste pratiche la forza di accettare le croci quotidiane in spirito di riparazione. 

 

FIORETTO: — Ripeti lungo il giorno: Gesù mio, misericordia.

 

 

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