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UN ANNO CON IL SACRO CUORE

9° Novembre

DEVOZIONE GELTRUDIANA - LA SANTA MESSA 

 

E venne un altro angelo, e si fermò davanti all'altare tenendo un turibolo d'oro: e gli fu data gran quantità d'incenso, affinchè offrisse le orazioni di tutti i santi sopra l'altare d'oro ch'è dinanzi al trono di Dio. E salì il fumo degli incensi delle orazioni dei santi dalla mano dell'angelo davanti a Dio (Apoc., VIII, 3)

 

1°Preludio. L'altare d'oro, che è davanti al trono di Dio, è il Cuore di Gesù, sul quale il Salvatore presenta al Padre tutti i sacrifici offerti dagli uomini. 

 

2° Preludio. Presentate in particolare, o Gesù, e fecondate le sante messe, alle quali io partecipo sia celebrandole, sia assistendovi. 

 

1° PUNTO: Il Sacro Cuore è il mediatore fra Dio e gli uomini. — Il Cristo è il mediatore naturale fra Dio e gli uomini, è anche il sovrano sacerdote. Con questo doppio titolo egli dà a Dio, e dà agli uomini: a Dio dà la gloria, l'adorazione, la lode, il ringraziamento; agli uomini dà la grazia, il perdono, la risurrezione, la vita eterna. Queste funzioni sublimi hanno cominciato nel giorno dell'Incarnazione, hanno continuato per tutta la vita del Salvatore, hanno avuta in modo particolare il pieno esercizio negli ultimi giorni della sua vita, quando offriva il sangue, la vita sull'altare della croce e che istituiva l'Eucaristia ed il sacerdozio della legge nuova per perpetuare il suo sacrificio. Ma il centro, da cui si slanciano le sue adorazioni ed i suoi omaggi verso Dio, e da cui zampillano le grazie del perdono e della santificazione per le nostre anime, era il sua Cuore sacratissimo, altare veramente del sacrificio. Queste due funzioni continuano sempre, ed il Cuor di Gesù è in cielo l'altare d'oro, da cui s'elevano verso Dio tutte le glorificazioni, e da cui discendono sugli uomini tutte le grazie. 

 

2° PUNTO: La messa in cielo. — Era una domenica d'Avvento, e santa Geltrude per una malattia rimase priva della messa. Nostro Signore si degnò elevarla fino al cielo per farla assistere ad una messa che avrebbe celebrato lui stesso. Ora, mentre si cantava l'offertorio, il preziosissimo Cuore del Signore Gesù uscì dal suo petto adorabile. Aveva la forma di un altare d'oro, e brillava come fiamma. Tutti gli angeli preposti alla custodia degli uomini, prendendo il volo, vennero ad offrire giocondamente sopra questo altare del Cuor di Gesù tutte le buone opere e tutte le preghiere compiute dalle anime che avevano in custodia. Tutti i santi avvicinandosi in seguito, offrirono ciascuno i loro meriti per la lode di Dio e la salute di Geltrude. Finalmente giunse il suo buon angelo con un calice d'oro che offerse pure sull'altare del divin Cuore. Questo calice conteneva tutte le tribolazioni e le pene che Geltrude aveva sopportate fin dall'infanzia. Il Signore benedisse subito questo calice, poi disse con voce armoniosa: Sursum corda! e tutti i santi avanzandosi si avvicinarono all'altare d'oro, ed attesero che il calice benedetto e consacrato dal Signore con tanto affetto sgorgasse, per raccoglierne qualche goccia, e così accrescere la loro gioia e la loro gloria. In seguito nostro Signore, alzandosi dal trono presentò all'Eterno Padre il suo Cuore sacratissimo che Geltrude aveva visto sotto forma d'un altare d'oro, e l'offerse per la Chiesa immolandolo e sacrificandolo in una maniera ineffabile, che nessuna creatura potrebbe comprendere. È così che si compì in cielo il sacrificio dell'Agnello, il sacrificio del Cuor di Gesù, unito alle offerte dei santi e dei giusti per la gloria di Dio e la salute delle anime (IV, 69). 

 

3° PUNTO: La messa sulla terra. — Alla stessa ora in cui, in questa visione, nostro Signore offriva al suo Eterno Padre il suo Cuore divino, suonò la campana in Chiesa per l'elevazione e santa Geltrude notò che nello stesso momento nostro Signore compiva in cielo ciò che si operava nella Chiesa per il ministero dei sacerdoti. Provò una gioia profonda notando questa meravigliosa coincidenza, e nostro Signore l'invitò allora a recitare il Pater in unione e con i sentimenti che aveva lui pure quando preparava questa preghiera nel suo Cuore, e la recitava e la insegnava sulla terra. Poi ordinò di pregare per la Chiesa e per le persone che essa voleva raccomandare, nello stesso tempo distribuiva alle anime i frutti dei suoi meriti, delle sue sofferenze, delle sue preghiere, e disse a Geltrude: «Questa preghiera che tu mi hai offerta per la Chiesa sarà per lei di salvezza». Visione consolante! per adorare e pregare la Maestà infinita di Dio noi non siamo dunque soli con la nostra debolezza: il Sacro Cuore riceve i nostri omaggi, li offre lui stesso, e così dà loro un valore infinito. Quale incoraggiamento per unirci al cielo e particolarmente al Cuor di Gesù, quando partecipiamo alla santa Messa! Potremmo compiere con freddezza un atto al quale nostro Signore unisce tanta importanza in cielo? 

 

Risoluzioni. — Signore, io non ci pensavo; cambiate le mie disposizioni, fatemi assistere alla messa con la fede ed i lumi di santa Geltrude. È per vostra misericordia che ho conosciuto questa visione, voglio quindi approfittarne unendomi ogni mattina ed anche qualche volta lungo il giorno alle vostre messe in cielo. 

 

FIORETTO: — Recita tre Pater, Ave e Gloria allo Spirito Santo, per ottenere il dono del Timor di Dio.

 

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