.

.

Cappellina Home  

 

UN ANNO CON IL SACRO CUORE

18° Novembre

DEVOZIONE GELTRUDIANA - LA VITA DI RIPARAZIONE

 

Gli diedero una cena: e Maria serviva, e Lazzaro era uno dei convitati. Maria dunque acquistò una libbra di unguento di nardo prezioso, ed unse i piedi di Gesù e con i suoi capelli asciugò i piedi di lui, e la casa si riempì dell'odore del profumo (S. Giov., XII, 2). 

 

1° Preludio. Maddalena è il modello delle anime riparatrici, quando versa i profumi sui piedi di Gesù. 

 

2° Preludio. Signore, io mi unisco a Maddalena nel pentimento, e propongo di offrirvi un ricco profumo di riparazione. 

 

1° PUNTO: Santa Geltrude, modello di riparazione. — La riparazione al Sacro Cuore domina specialmente nella vita di santa Margherita, ma regna anche in quella di santa Geltrude. Come S. Margherita Maria, santa Geltrude si applica particolarmente alla riparazione nel tempo di carnevale, in cui gli uomini si abbandonano all'ebbrezza ed alla dissolutezza. Essa offre anche riparazioni speciali per gli oltraggi fatti al Santissimo Sacramento e per le colpe delle anime consacrate. Santa Geltrude si fa anche l'araldo della riparazione nella sua comunità. Le due care sante sono veramente anime sorelle e viventi dello stesso spirito. Nei diversi giorni di carnevale Geltrude vede nostro Signore sofferente, e gli offre riparazioni: egli le apparve in figura di Ecce homo come apparirà altra volta a Margherita Maria (IV, 15). Nostro Signore ha per Geltrude parole di lode perchè si è fatta l'araldo della riparazione, e le dice: «Per ciò che tu farai fare agli altri avrai da me un compenso, come se l'avessi fatto tu stessa». E poi viene a lei come più tardi verrà a Margherita Maria per domandare riparazione e consolazione. «Sii la mia protettrice, tu, o mia diletta, proponiti di difendermi, per quanto sta da te, contro gli insulti, di cui sono colmato specie in questo tempo. Ecco che ora sono respinto dagli altri, ed io che desidero di riposarmi, corro a rifugiarmi presso di te». E la santa si sforzava di nasconderlo nel suo cuore. Che commovente soggetto di contemplazione! (IV, 15). 

 

2° PUNTO: Nostro Signore è afflitto per gli eccessi dei secolari, dei sacerdoti, dei religiosi. — Nostro Signore apparve alla santa nello stato in cui era, quando venne flagellato. Due carnefici lo flagellavano al viso, uno con le spine, l'altro con una fune nodosa. La faccia ne era tutta lacerata e gli occhi feriti. Geltrude piangeva, e capiva che il primo carnefice rappresentava i laici che peccano pubblicamente, e l'altro i religiosi che trasgrediscono la loro regola. Nostro Signore le disse: «Non hai letto che sta scritto di me: noi l'abbiamo visto come un lebbroso»? (Isaia LXXXIII). — «Ah, Signore, esclamava, come si potrà calmare il dolore della vostra faccia così delicata?» Un'altra volta mentre la comunità faceva un atto di riparazione verso l'Eucaristia, la santa disse a nostro Signore: «Molte volte gli oltraggi vengono commessi contro di voi non solo dai vostri nemici, come i giudei ed i pagani, ma ancora, ohimè! dai vostri amici, cioè dai fedeli riscattati dal vostro sangue prezioso, e, lo dico con le lacrime agli occhi, anche dai sacerdoti e dai religiosi...». 

 

3° PUNTO: Mezzi di riparazione insegnali da nostro Signore. — Il primo mezzo consiste nel far bene e con spirito soprannaturale, ed in unione a nostro Signore, gli atti comuni, come il mangiare, il bere, il dormire, ai quali i mondani si abbandonano con passione. «Chi fa così, dice nostro Signore, mi difende, come uno scudo, contro gli attacchi dei mondani». San Giovanni è il segretario del Sacro Cuore incaricato di scrivere le nostre opere sul gran libro del cielo. Egli scrive in nero le opere fatte con viste interessate, e scrive in oro le opere fatte per puro amore: per queste, intinge la sua penna nel Cuor di Gesù, e sono opere veramente riparatrici. «Un altro mezzo, dice nostro Signore, è di sopportare pazientemente ed in memoria della Passione, tutte le pene interiori ed esteriori che possono affliggerci e di rassegnarci a fare ciò che maggiormente ci ripugna». Un grande mezzo di riparazione è d'offrire i meriti di nostro Signore: al mattino durante la messa, offriamo la sua immolazione eucaristica; durante il giorno i meriti della sua santa vita; ed alla sera le sofferenze della sua Passione. — Offriamo le cinque piaghe del Salvatore, per espiare le colpe commesse dagli uomini mediante i cinque sensi; le intenzioni del suo Cuore divino per espiare tutti i peccati di pensieri, di desideri, di volontà, d'affetti; tutti gli atti così puri della sua bocca, preghiere, predicazioni, temperanze, per riparare gli atti di golosità e i peccati di parole (IV, 15). Finalmente per consolare nostro Signore, offriamogli le carezze spirituali e le dolci lodi. Appagato dal nostro amore, egli perdonerà a moltissimi peccatori. «Un cuor contrito, dice nostro Signore, un cuore che prova una compassione amorosa per me, mette sotto la mia faccia ferita un balsamo che cancella tutti i miei dolori». Abbracciamo le piaghe benedette, soprattutto quella del suo Cuore, offrendo al Padre tutto ciò che egli ha fatto per la riparazione. 

 

Risoluzioni. — Io provo veramente, o Signore, questa compassione amorosa. Soffro per tutti gli oltraggi che vi vengono fatti: offro oggi, ed offrirò frequentemente tutte le vostre espiazioni e tutti i meriti della vostra Passione. 

 

FIORETTO: — Impegna ogni tua energia per vivere e morire in grazia di Dio.

 

Oggi hai fatto il fioretto? scrivi il tuo nome e offri una rosa a Gesù e Maria SS. CLICCA QUI

 

 

il Chiostro: indice meditazioni