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UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

17° Maggio

UBBIDIENZA SEMPLICE, UMILE, PRONTA 

 

Da ciò che dice il santo Vangelo noi ne abbiamo abbastanza per constatare la semplicità, l'umiltà e la prontezza dell'ubbidienza di S. Giuseppe. Quando l'Angelo gli disse: Giuseppe, figliuolo di Davide, non temere di prender Maria tua consorte. Giuseppe, risvegliatosi dal sonno, fece come gli aveva ordinato l'Angelo del Signore e prese con sé la sua consorte, sebbene poco prima si fosse accorto della sua gravidanza, ed ora l'umiltà lo consigliasse a non convivere con Colei che aveva conosciuto esser madre di Dio. Allorché, per la persecuzione di Erode, l'Angelo gli comandò: Levati, prendi il Bambino e la sua Madre e fuggi in Egitto e fermati là fintantoché io t'avviserò (Matt. 2, 13), il Vangelo subito soggiunge l'ubbidienza esatta al comando angelico: ed egli svegliatosi prese il Bambino e la Madre di nottetempo e si ritirò in Egitto (Matt. 2, 14); nelle quali parole la circostanza del nottetempo indica la prontezza di Giuseppe nell'ubbidire. Nell'Egitto aspettò paziente una nuova ambasciata per il ritorno, e come questa venne, alle parole del comando corrisposero ancora con esattezza quella dell'esecuzione: ...prese il Bambino e la Madre, e andò nella terra d'Israele (Matt. 2, 21); corrispondenza non segnata a caso dall'autore ispirato, ma per rilevare la perfezione dell'ubbidienza di San Giuseppe. Fu questa umile e semplice: non indagò la durata dell'esilio; non richiese neppure in qual parte della terra d'Israele dovesse riparare al ritorno. Così, dopo avere con tanto affanno ricercato e trovato Gesù nel Tempio non richiese il mistero delle sue parole che Egli e Maria non compresero, adorò la sapienza di Gesù, e tornò senza parlare a Nazareth, conservando come Maria, in cuor suo tutte queste cose (Luc. 2, 50-51), lieto di ubbidire tacendo, senza recriminare, senza discutere e senza curiosamente investigare. 

 

PREGHIERA PER TUTTO IL MESE DI MAGGIO

 

San Giuseppe, eletto da Dio per essere lo sposo purissimo di Maria e il padre putativo di Gesù, intercedi per noi che ci rivolgiamo a te. Tu che fosti il fedele custode della sacra famiglia, benedici e proteggi la nostra famiglia e tutte le famiglie cristiane. Tu che hai sperimentato nella vita la prova, la fatica e la stanchezza, aiuta tutti i lavoratori e tutti i sofferenti. Tu che avesti la grazia di morire tra le braccia di Gesù e di Maria, assisti e conforta tutti i moribondi. Tu che sei il patrono della santa Chiesa, intercedi per il Papa, i Vescovi e tutti i fedeli sparsi nel mondo, specialmente per coloro che sono oppressi e che soffrono persecuzione per il nome di Cristo.

 

FIORETTO: - Fa oggi, o proponi di fare al più presto, una Comunione con tutta purezza e umiltà.

 

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