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UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

6° Agosto

PAROLE D'UN GRAN VESCOVO

 

Un gran vescovo così ragiona della dignità di S. Giuseppe. — L'essere fatto depositario dei beni altrui implica attestato di stima, segno di fiducia: ora; se per affidare un deposito noi scegliamo, tra i nostri amici, quello, la cui virtù è più sicura; la cui fedeltà è più sperimentata, il più intimo, infine, il più confidente; quale non deve essere la gloria di S. Giuseppe, cui l' Eterno ebbe eletto depositario fedele non solo di quel Vaso sacratissimo, ch'è la Vergine Maria, ma del figliuol suo stesso, oggetto di tutte le sue compiacenze e causa unica di nostra salute? Chi non vede che, per tale incarico, S.Giuseppe viene, in modo legittimo, posto Custode di quel tesoro, che, e a Dio e agli uomini, è comune. Quale gloria. Quale onore.

 

Preghiera 
O avventuratissimo S. Giuseppe, io mi congratulo di tutto cuore con voi per tanta gloria vostra; e vi supplico ad ottenermi da Gesù e Maria che possa io ancora, sempre e gelosamente, custodire in me quell'incomparabile tesoro della grazia divina, per cui solo mi è dato e pervenire a grandezza verace nel tempo e conseguire il bene sommo nella eternità.

 

PRATICA Detestare, sovente volte al giorno, i propri peccati.

 

GIACULATORIA O dilettissimo S. Giuseppe, deh! tenete monda dal peccato l'anima mia!

 

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