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OPERA DEI TABERNACOLI VIVENTI

Il grande dono di Gesù agli uomini tramite Vera Grita

 

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Nulla osta Savona 7 dicembre 1989 Mons. Giulio Sanguineti (Vescovo di Savona e Noli)

 

INTRODUZIONE

 

Vera Grita seconda di quattro sorelle nasce a Roma il 28.1.1923 da Amleto (fotografo da generazioni e vero artista) e da Zacco Marianna della Pirrera (di famiglia nobile), ben presto si trasferisce con la famiglia in Liguria, Savona. Muore a Pietra Ligure (SV) presso l'Ospedale di Santo Corona il 22.12.1969. La famiglia di Vera subì vari dissesti finanziari a causa della crisi incombente negli anni '30. Nel 1935, Vera con la sorella Liliana, viene mandata dai genitori in Sicilia (Modica) presso le zie paterne (tutte signorine, anzi una di loro si era fatta suora di Carità). Poco tempo dopo saranno raggiunte dalla maggiore delle sorelle: Pina, mentre Rosa, la più piccola, rimarrà con i genitori. A Modica, presso le sue care zie, Vera con le sorelle aveva proseguito gli studi fino al 1940, anno in cui si riunirà ai genitori che, nel frattempo, si erano trasferiti in Liguria (Savona). A Modica, presso le zie, signorine di alto rigore morale, Vera aveva completato la sua formazione religiosa su solide basi. Nel 1941 si diplomò a Savona, presso l'Istituto Magistrale locale. Il 25/9/1943, dopo lunghissime sofferenze, veniva a mancare il papà di Vera in seguito ad un male incurabile. Fu un vero immenso dolore in quanto quel papà che tanto aveva desiderato, non ebbe il tempo di starle accanto. "Sia fatta la Tua, non la Mia Volontà, Signore!" Così Vera rinunziava al proseguimento negli studi ed iniziava ad entrare nel mondo del lavoro. L'umile, sconosciuta maestrina savonese è la messaggera dell'Opera dei Tabernacoli Viventi. Un silenzioso, sofferente strumento nelle Mani dell'unico Grande Maestro: Gesù, il quale le dettò un'Opera d'amore sublime che in santa obbedienza scrisse e trasmise al suo padre spirituale e ad altri due sacerdoti salesiani designati dallo stesso Gesù. È un messaggio essenzialmente eucaristico, una donazione completa di Gesù ai fratelli disposti a divenire tempio nel quale Lui decide di abitare. L'Opera è diretta, soprattutto, ai Sacerdoti, perché essi sono: "Altri me stesso. Offriti per i Miei Sacerdoti" (mess. del 10.11.67). Ma chi era Vera Grita? Seconda di quattro sorelle si dimostrò sempre docile e sensibile ai problemi altrui. Fino ai vent'anni di età ebbe un fisico forte e robusto, ma nel settembre del 1943, in seguito ad un bombardamento aereo sulla città di Savona, venne calpestata e travolta da una marea di persone in preda al panico dinnanzi all'imbocco di una galleria-rifugio. Riportò lesioni irrimediabili dalle quali non guarì più; dapprima la pleurite traumatica, malcurata per mancanza di farmaci idonei all'epoca, in seguito risultò allergica a diverse cure. E fu un via via di complicazioni inspiegabili. Le malattie si moltiplicarono e così pure le operazioni. Nei periodi di apparente tregua, avendo conseguito il diploma magistrale ed essendo orfana di padre, si diede all'insegnamento elementare che ottenne in disagiate zone dell'entroterra ligure. Tutto accettava nella Santa Volontà di Dio. Alternava la scuola ai ricoveri ospedalieri e viceversa. Aveva da tempo rinunziato al suo fidanzato, rinunziò anche alla famiglia e agli affetti delle nipotine che adorava senza ribellarsi al crudele destino, ma in silenzio, senza mai un lamento guardò alto, verso Colui che la chiamava e la voleva tutta per sé. Così cresceva la sua fede ed aumentavano le sue malattie. Furono molti i pellegrinaggi a Lourdes e le offerte delle sue sofferenze per la conversione dei peccatori, ma soprattutto per i Sacerdoti, fino alla grande offerta di Vittima nella Grande Vittima. 

 

 

6.10.1959 (Alpicella - Frazione Varazze) 

 

Ad Alpicella, (una fra le prime sedi scolastiche) il 6.10.1959 ricevette un primo "dettato". C'è una chiamata dal cielo: il cielo che si china su una sua creatura per donarle nella tristezza la più grande Grazia. C'è Dio Padre, puro Spirito, che nella Sua Perfezione volge il Suo Sguardo di misericordia sulla più sconcertante imperfezione e la guarda attraverso un Lago d'oro: il Sacrificio della Vittima innocente, la S. Messa. Il cielo, manto dolce e tenero di Maria Santissima, si schiude e attira un'anima e Lassù, intanto, è gran vigilia di festa, festa dell'Amore, perché nessuna cosa trionfa in alto che non venga dall'Amore. Una povera anima avverte questo ineffabile dono e si smarrisce. Lontano e pur vicino si avvicina, si distingue il Divino che si appressa. La povera anima trema nella sua miseria che è forte e immenso è il suo Dio che la desta e a lei s'appressa. Altro non sa l'imperfetto che questa forza dolce che l'ha presa oggi più di ieri, che la chiama e la conduce là dove Egli è su questa terra, che la conduce a guardare lassù, lassù. Ed è lassù che il Padre emana, indefinito ma possente, la Sua Forza, il Suo richiamo. Infinito come Lui, infinito il Suo linguaggio: scava nell'anima e lascia il Suo Segno. Non sa nulla, l'anima cosa sia: sa che il Suo Padre l'ha degnata, l'ha guardata. Qui è il punto travolgente. Sospesa al Suo richiamo l'anima non sa guardare, ma là dove il misterioso linguaggio, fatto di motivi indicibili, è sceso a lei. E allora vorrebbe dire: cosa è, Padre mio, tutto questo? "È’ Amore, Figlia, Amore promessoti per Mio Figlio". Perché mi guardi così, Padre mio? "Perché nel Lago d'oro io ho visto la tua anima". Perché vivo, Signore? "Per morire due volte nel Mio Figliolo. Io sono Colui che è stato, è e sarà; chi osserva la Mia legge e mi segue avrà la vita eterna che Eterno e l'Eterno sono lo. Io sono il tuo Padre, il tuo Dio, lo sono la Voce che in te parla, ti scuote, ti salva. Benedetto Colui che viene nel Mio Nome e nel Nome del Mio Figliolo: lo gli aprirò le Mie Braccia e lo chiamerò Figlio e lo metterò a tavola con Me. Costui dovrà essere umile e pietoso, povero di sé stesso e ricco solo di Me. Costui dovrà presentarsi come un povero perché povero Egli è, Io lo pulirò e gli darò una veste nuova e lo introdurrò nella Mia Gloria. Allora sarà la grande festa. Oggi è incominciata solo la vigilia di questa. Umiliati e innalza lodi al Cielo che grande grazia sta venendo a te in Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, nel Nome di Colei che pianse tanto per te". Per anni non lo comprese a fondo, o, forse, l'anima già intuiva. Vera portò con sé molti segreti... Poi nel 1967 la "Voce" tornò a lei, povero, fragile strumento nelle Mani di Colui che la volle "Sposa di Sangue" per un disegno d'amore infinitamente grande da donare a tutti. Vera scriveva sotto dettatura spinta da una volontà superiore alla sua. Vera, anima infinitamente religiosa fin dall'infanzia, con fiducia si recò a Lourdes per chiedere alla Mamma Celeste un po' di sollievo ai suoi malanni, ma giunta là si offerse per i sofferenti e per l'umanità tutta. Ma la Santa Vergine in quell'occasione non la lasciò a mani vuote, e le donò qualcosa di veramente grande: il suo sorriso. "Lo credi possibile? - mi chiese. lo, allora, ero talmente lontana dal soprannaturale, con tristezza, pensai che le tante sofferenze cominciavano a darle alla testa. Solamente più tardi, alla sua morte, compresi a quale "segno" di grazia era stata chiamata ai piedi della grotta di Lourdes. Intanto il suo fisico deperiva sempre più, seguirono anni ed anni di dolori fisici e spirituali vissuti ed offerti in abbandono totale e di solitudine (le lettere che scriveva al suo padre spirituale sono il diario del suo lungo calvario e raggiungono vertici d'eccezionale espressione, nonché ci mettono a conoscenza delle sue estasi in Chiesa). "Vera di Gesù", (Ti voglio dare il Mio Nome - mess. 1.12.68) si consacra vittima per l'umanità e per la realizzazione dell'Opera dei Tabernacoli Viventi fino al "consumatum est" quando, dopo un'ennesima operazione, un ascesso al centro dello stomaco, diventa un foro dal quale versò tutto il suo sangue (non servirono le trasfusioni) e diventa, così "sposa di sangue" come Gesù stesso aveva predetto nel mess. dell'1 .7.68. La "voce" di Gesù a Vera si fece sentire negli ultimi tre anni della sua vita. Prima fu preparazione, rinunzia, sofferenza offerta e chiesta nel silenzio. Tuttavia, già nel 1959 era stato l'annuncio della "chiamata": "il Divino che si appressa". Vera, allora, non comprese, ma Dio, sappiamo, sceglie chi vuole e il messaggio profetico si sviluppa attraverso i "Suoi dettati" che operano nell'anima di Vera volontà di obbedienza, sacrificio e maggior consapevolezza del suo essere nulla. L'Opera dei Tabernacoli Viventi supera ogni concezione d'amore umano. Ma la Croce di Cristo non fu una follia d'infinito amore? La spiritualità dei Tabernacoli Viventi, da qualche anno, viene portata avanti mensilmente, da un gruppo di anime presso la Basilica dell'Ausiliatrice di Torino (Valdocco) alla guida di un sacerdote. Si realizza, così, quanto la Madonna aveva detto a Vera presso la stessa Basilica in data 18.5.68: "Dì alle folle della gente che il momento è grave. Si salveranno solo per la mia intercessione. La Via ai Tabernacoli Vivente sono lo, l'Ausiliatrice. I superiori Salesiani debbono portare nel mondo e far trionfare la devozione a Gesù Eucarestia". Gesù raccomanda a Vera di mandare i Suoi messaggi lontano, lontano, perché dice: "Il tempo è breve. Tutto bisogna fare in fretta perché la umanità non può attendere. Gesù si immola e si consuma con le Sue anime perché la misericordia salvi, perdoni, raduni". Vivere, insomma, la Divina Realtà Eucaristica con Gesù sul cuore ogni attimo, ogni respiro per farlo ritornare in noi e con noi fra le genti, fra i popoli, presenza viva in ogni angolo della terra. Tutto sempre sotto la guida di Maria Nostra Madre che ci rincuora dicendo: "Al mondo sconvolto voglio dare Colui che è salvezza: Gesù. Tu, figlia mia, - dice a Vera - non temere. lo ti ascolto, lo ti vedo e ti seguo. So che temi l'inganno, ma lo, l'immacolata, schiaccio il capo del nemico" (mess. del 22.8.68). Di Vera Grita è stata già scritta la biografia dal direttore di un Istituto don Bosco di Roma: Don Giuseppe Borra (non più vivente. Cf. "Grita Vera", G. Borra, Editrice "Terzo Millennio", S. Maria Capua V. 194). Si spera, quanto prima, di fare conoscere l'Opera dei Tabernacoli Viventi, nonché le sue lettere e quelle dei suoi sacerdoti e le testimonianza per meglio comprendere, alla Luce della Verità, quale effusione di Spirito Santo è stata donata a "Vera di Gesù" vittima e martire dell'Opera alla quale è stata chiamata fin dall'eternità. Infatti così le disse un giorno Gesù in un messaggio: "La Mia Voce è dono dello Spirito Santo. Se tu non sai spiegarlo né a te, né agli altri, dì, quando sarai interrogata, le parole del Santo Vangelo: "...e il Verbo si fece Carne ed abitò fra di noi". Gli altri capiranno!..."               Liliana Grita Freccero 

 

 

Ricoveri di Vera Grita nei vari ospedali e cliniche: 

 

Ospedali Civili di Genova: dal 20.2.49 al 1.3.49 dal 5.11.49 al 29.11.49 dal 27.10.51 al 28.10.51 dall'8.4.57 al 12.4.57 dal 25.10.57 al 20.11.57 dal 6.10.60 al 27.10.60 per sospetto morbo di Addison' e iposurreanalismo. Clinica Villa dei Pini di Anzio: dal 22.8.55 al 23.11.56 (morbo di Addison). Istituto ospedalieri Santa Corona - Pietra Ligure (SV): dal 31.1.58 al 10.8.58 dal 14.7.59 al 20.8.59 dal 7.11.60 al 20.2.61 diagnosi: processo morboso cenitale avendo come punto di partenza una lesione pleurica di vecchia data. Ospedale Civico S. Paolo di Savona: febbraio 1959 intervento chirurgico di laparatomia. Ospedale Carlo Forlarini di Roma: brevi periodi estate 1961, aprile 1962, sempre il morbo di Addison, dimostrava scarsissima tolleranza ai farmaci. Clinica Due Riviere di Savona: Nel febbraio 1967 le viene tolto il dente del giudizio perché incluso e le viene spaccata la mascella. Le legano la bocca e può nutrirsi con una cannuccia. Vuole fare la S. Comunione e, non si sa come, i legamenti che le saldano i denti durante la notte si erano rotti. Prende la S. Comunione e poi le fanno un caschetto di gesso. Quando glielo tolgono la mascella si è saldata in modo che non può più aprire la bocca e, quindi, masticare. Così altre sofferenze per riuscire a nutrirsi normalmente. Ospedali Riuniti di S. Corona - Pietra Ligure (SV): dal dicembre 68 al febbraio 69 (operazione) dal giugno 69 al 22 dicembre 69 (operazione liquido dal ginocchio); in quest'ultima data Vera muore dopo essere stata ripetutamente operata. Un ascesso al centro dello stomaco aprirà un foro che non si richiuderà più e causerà incessante emorragia, malgrado ogni trasfusione. 

 

 

TESTIMONIANZE

 

Alcune note di Liliana.

 

La sottoscritta Liliana Grita in Freccero per l'affetto che da sempre l'ha particolarmente unita alla sorella Vera, non desidera porre in risalto le sue doti di grande virtù e di grande fede che da sempre la distinsero, ma desidera testimoniare, per amore della Verità, soprattutto la sua "obbedienza" ai disegni di Dio. Il suo "si" incondizionato sull'esempio di Maria, Nostra Madre. Vera non si pose domande, non si chiese a cosa poteva condurre questa "chiamata". Si mise in ascolto con umiltà e abbandono offrendo tutta se stessa, rinunciando anche al conforto delle sorelle che pìu amava. Solamente con l'ultima delle sorelle (Rosa) ebbe il permesso di confidarsi. Desidero testimoniare la sua solitudine, il suo "Deserto" come sede e come incomprensione intorno. Il silenzio imposto nel desiderio di comunicare. Desidero testimoniare che il suo stipendio di insegnante elementare bastava appena per il suo mantenimento e per le medicine, eppure, non chiese mai niente a nessuno, anzi, se poteva, aiutava gli alunni più bisognosi e faceva dei piccoli regalini ai suoi nipotini nelle ricorrenze. Desidero testimoniare il suo sobrio parlare e, come mi disse un sacerdote che la conosceva, essa aveva il dono d'introdurre il pensiero religioso nel suo comune conversare senza eccedere nell'esibizionismo o nel fanatismo. Vera, mi disse, aveva un attaccamento profondissimo per voi tutti della sua famiglia e questa rinunzia le costò molto dolore, senza contare le lunghe soste negli ospedali che la tenevano ancora più distante dai suoi affetti. Infatti, nel frattempo, noi sorelle ci eravamo tutte sposate ed avendo dei figli da crescere, ben poco tempo ci restava per le visite negli ospedali fuori Savona. Brevi colloqui e tanto dolore, a ciò si aggiunge la mamma sempre ammalata. Ora, miracolosamente, vive ed ha quasi 100 anni (li compirà nel mese di maggio). Gesù aveva detto a Vera: "Lasciala ai piedi della Mia Croce con la Mia Mamma, a lei penserò lo". Infatti Lui ha sempre provveduto a mantenerla sana come non mai, ma sempre nella sofferenza per la perdita delle sue due figlie (anche Rosa, nel 1974 è deceduta). Oltre all'affetto e al ricordo che mi lega a mia sorella Vera, è, soprattutto, per dare gloria a Dio e ringraziarlo di quanto ha operato nella nostra famiglia che ho scritto tutto ciò. Sono grata a mia sorella perché tramite la sua immolazione la Parola di Dio ci è stata trasmessa e recepita. Molte sono le conversioni avvenute in casa e, fuori, grazie all'esempio di "Vera di Gesù". Ora, nell'umiltà e nell'abbandono più completo nel Signore, lavoro e prego insieme a Vera affinché la Verità sia la sola Luce a splendere ovunque. In fede Liliana Grita 

 

 

In estasi. 

 

Confermo quanto ho affermato nella testimonianza riguardante la mia amica Vera Grita inviata, tramite la signora Liliana Freccero, al rev.do don Borra. Nel 1969 nella Chiesa dei Salesiani a Savona da un sacerdote presente mi fu riferito questo riguardo a Vera: - E veramente un'Anima bella, dicono che sia stata vista in estasi davanti a Gesù nel tabernacolo -. Sono trascorsi parecchi anni e non ricordo il nome di quel sacerdote. Maria Mattalia 

 

 

Qualche notizia. 

 

AI termine del mio lavoro di ricerca, di raccolta e di copiato per la presentazione di tutto o, quasi tutta la documentazione relativa a Vera Grita ed alla sua Opera dei "Tabernacoli Viventi" (qualche lettera e qualche testimonianza, nel tempo è andata smarrita) è mio dovere aggiungere che oltre ad avvertire il dovere di testimoniare la Parola di Gesù che tanta luce e grazia ha portato nella mia modesta famiglia ed all'affetto che nutro per la mia cara, indimenticabile sorella Vera, fu lo stesso don Giuseppe Borra a volere che proseguissi nel cammino dei Tabernacoli Viventi. (Don Borra, come già detto, fu l'estensore della biografia di Vera e suo padre spirituale: deceduto nel luglio 1987). Perché si è lasciato trascorrere tanto tempo dalla morte di Vera alla presentazione dei suoi messaggi? Vera mai si confidò con i suoi familiari dei doni che possedeva. Sottopose sempre tutto al giudizio dei suoi direttori spirituali. La sorella Rosa, l'unica che ne fu a conoscenza, anima di fede e di umiltà anche lei, raggiunse Vera (come già detto) nel settembre del 1974, come Io stesso Gesù aveva detto a Vera. Dopo la morte di Padre Gabriello Zucconi interessato in prima persona al Messaggio di Gesù, tanto da presentarlo personalmente al Santo Padre Paolo VI. Continuò l'altro padre spirituale di Vera, appunto don G. Borra, direttore di uno degli Istituti Salesiani di Roma. lì terzo padre spirituale che seguiva Vera, anch'egli sac. salesiano, Don Giovanni Bocchi, trovasi nel Cameroun dal 1982. Scrive sempre a noi tutti della famiglia di Vera, conserva caramente una corona che, un giorno, le donò, e la prega e le si rivolge come ad un Angelo del Cielo. In verità la famiglia Grita fidandosi dei Sacerdoti che avevano conosciuto e guidato la loro cara, lasciarono tutto nelle loro mani. Infatti fra Don G. Borra, la sottoscritta, le mie figlie, l'altra sorella di Vera, Pina, s'instaurò una fitta corrispondenza. Don Borra si proponeva, dopo avere scritto la biografia di Vera, di continuare e portare avanti l'intera pubblicazione del messaggio dei "Tabernacoli Viventi". Gravosi impegni di lavoro e la salute precaria lo fermarono anzitempo. Intanto mi affidava la missione di diffondere il messaggio, quasi avesse presentimento della sua prossima fine. Con l'aiuto di Dio e per intercessione di Maria, Nostra Madre, ho trovato presso i Salesiani di Torino (Valdocco - proprio da dove Gesù voleva che s'iniziasse) l'aiuto di un valido e disponibile Sacerdote: Don Pietro Ceresa, per cominciare le riunioni mensili e vivere la spiritualità dell'Opera. Tutto nella Volontà di Dio e nell'obbedienza alla Chiesa. Vera salendo in alto, verso la Croce di Cristo, martire per il trionfo dell'Opera di Gesù, fu subissata da sofferenze e prove d'ogni genere. Le comunicazioni divine fra luce e notte, umiliazioni e dubbi, affiancate alla tutela ed all'intercessione di Maria, affiancate dalla guida dei Santi Angeli, non la inorgoglirono mai, anzi furono per lei motivo di sgomento, o, forse, di paura. Tuttavia seppe essere obbediente fino alla fine. Scrive per obbedienza anche quando le forze le vengono meno e la febbre non le lascia riposo, e le ferite sanguinano, ma questa parola "obbedienza" la ripete continuamente nelle lettere che scrive ai suoi cari Padri spirituali che tanta forza e coraggio seppero inculcarle per sostenerla in quei tre anni di "dettati divini" costellati anche da molte prove spirituali. Lei, umilissima, l'ultima delle creature che nulla desidera per sé, s'immerge e si trasforma in Cristo Crocifisso perché la Sua Opera veda la Luce del mondo, per il trionfo di Gesù Eucaristia. In base a questi scritti soprannaturali e per testimoniare la Santa Verità, la sottoscritta, umilmente rimette ogni cosa nelle mani dei Pastori della Chiesa perché lo Spirito Santo illumini e la Verità trionfi sempre. Devotamente ossequio e chiedo benedizioni per me e per tutti coloro che mi hanno aiutata nella ricerca delle testimonianze su "Vera di Gesù".     In fede Liliana Grita 

 

 

Alcune note di Giuseppina. 

 

Parlare di mia sorella Vera per me è sempre una gioia perché un sentimento veramente meraviglioso ci ha sempre unite e questo legame sussiste tutt'oggi sebbene Lei non sia più di questa terra. Sentivo qualcosa per Lei di diverso e di più che non per le altre sorelle e dico ciò quasi provando un senso di colpa nei loro confronti. Parlavo molto con lei e le confidavo sempre anche i miei più riposti pensieri, le mie ansie, le mie fragilità. Lei sorrideva e mi consigliava nel modo migliore. Ora che non è più le cose per me non sono cambiate di molto. Mi è sempre vicina, la sento, e le parlo dicendole tutto come allora, sebbene, ora so che mi legge dentro, ma per me è sempre stata e lo è ancora, un'abitudine necessaria. Ciò succede diverse volte durante la mia giornata: ansia, sfoghi, desideri, dispiaceri, gioia è sempre la prima alla quale mi rivolgo parlandole così come facevo quando era tra noi. Ne ricevo sempre serenità e fiducia, come allora. lo non avevo molta fede e Vera se ne crucciava e spesso mi invitava a riflettere e ad accostarmi di più ai Sacramenti. Ma io non riuscivo a seguire i suoi consigli, come Lei avrebbe desiderato. Ero cristiana praticante come lo sono la maggior parte dei cristiani oggi: andavo a Messa la domenica ed, ogni tanto, la Santa Comunione. Ammiravo mia sorella per il suo modo di amare Dio. Una volta ebbi a dire: - Vera, noi due per quanto sorelle siamo completamente diverse; Tu sei così serena, dolce, tanto religiosa, invece io sono impulsiva, confusionaria, poco dedita alla Chiesa: siamo proprio il giorno e la notte. Lei sorridendo mi abbracciò dicendomi: Perché devi dire quello che non è? Tu sei buona, tanto buona ed io lo so. Le sue parole mi turbarono molto ma le reputai più che tutto, un complimento ed un incoraggiamento a migliorarmi. lo non sapevo assolutamente nulla del suo rapporto di amore mistico con Gesù e dei suoi scritti. Me lo rivelò Lei due giorni prima che morisse. Fu allora che mi fu svelato un mondo sconosciuto, mi furono dette cose che non immaginavo potessero esistere. Ne rimasi sconvolta! Dopo la sua morte fui preda di un esaurimento nervoso che mi durò due anni. Rifuggivo da tutto e tutti, piangevo continuamente. Ripensavo a Vera al suo cammino di fede e di dolore. Mi sovvenivano frasi, accenni, che ora capivo e collegavo. Ne uscii stremata, anche perché ho sempre avuto una salute molto precaria, ma riuscii a rimontare la china con la forza della mia volontà, abbandonando tutte quelle medicine, per lo più sedativi, che in gran quantità i professori mi avevano prescritto. Questa mia capacità di volere mi venne sicuramente da Vera A poco a poco, ci vollero degli anni, ritrovai anche la Fede. Mentre io mi avvicinavo a Dio, mia figlia e suo marito se ne allontanavano. In questi anni ho tanto pregato Vera perché intercedesse presso Gesù per ciò. Mia figlia, quattro anni fa dovette superare una dura prova. Fu un trauma per tutti noi e specialmente per lei. In quell'occasione, dopo tanti anni, mi chiese di recitare il Santo Rosario insieme a Lei e baciò la corona, con attaccato una piccola medaglietta della Vergine, che Vera mi regalò al ritorno di un suo viaggio a Lourdes e che mi è sacra. Le donai la medaglietta che ora porta sempre con sé. Mia figlia è molto cambiata, è più dolce anche nei nostri confronti. È lei che, quando siamo fuori e passiamo dinanzi ad una chiesa mi dice: Mamma, andiamo a dire una preghiera a Gesù e a zia Vera. Questa è una grande grazia che ho ricevuto tramite Vera e la prego sempre per questa sua prima nipote che Lei adorava, di intercedere presso Gesù affinché le dia più salute per continuare a lavorare e adempiere ai suoi doveri. Anche mio marito è molto cambiato: le spigolature del suo carattere si sono smussate. È più sereno e molto più conciliante, prega sempre Vera e quando io non posso è lui ad andare a portare i fiori sulla sua tomba. Vera è il nostro esempio e la nostra guida e lo sarà per sempre.  Giuseppina Grita 

 

 

Una lettera di Don Borra.

 

I.XI-82 Gent.le sig. Liliana, ho ricevuto la sua lettera: della straordinaria vicenda di Vera è ancora prova luminosa la mamma: 92 anni. "La Madonna e la mamma ai Piedi della Croce di Gesù". Più studio i messaggi e più vedo la grandezza di Vera. "Chi si umilia sarà esaltato". Vera nei messaggi è il nulla, poca terra che non serve, la poveretta, ecc. ecc. ... ma è stata disponibile alla Volontà di Dio. La Voce di Gesù trascinatrice, avvincente, ora dolce, ora chiara, ora triste non è una invenzione della parapsicologia di oggi. E Gesù che parla. Ho anche avuto in questi giorni le lettere di Vera a padre Gabriello: la biografia interiore di Vera ne risulta ingrandita e più ricca di accenti umani. Purtroppo ho poco tempo da dedicare allo studio di Vera; spero però col tempo di raggiungere lo scopo: E Gesù che lo vuole. Per la pubblicazione (chissà quando) non occorrono per ora, mezzi. La ringrazio per un suo eventuale sussidio: però penso non ce ne sia bisogno. Appena pronti le invierò un secondo capitolo. Preghi per me, per i miei occhi che mi danno fastidio (Vera disse a Gesù: prendi i miei occhi, ma lascia la vista alla mamma sofferente di glaucoma). La saluto tanto anche perché quando mi scrive mi è di incoraggiamento. Mi creda dev.mo:   F.TO G. Borra 

 

 

Una lettera di Padre Gabriello. 

 

Roma 12-IX-'79 Cara Signora Pina, Grazie della sua lettera. Mi perdoni se non le ho scritto prima. Sono tornato in sede due giorni fa... arrivando a Formia ho avuto la notizia che mio fratello è grave per un attacco di cuore (ha già avuto tre infarti). È ricoverato ora al S. Martino di Genova... Alla nostra Vera mi raccomando perché preghi anche per lui. Ho letto con commozione quanto lei ha scritto su Sua Sorella. Desidero ringraziare anche la sorella Liliana. Va bene così. L'opera dei T.V. è di Dio. Sarà come è stato "dettato". Quanto è costata a Vera! Intanto alcuni sacerdoti, miei confratelli sanno della cosa e di Vera. Vera che ha tanto sofferto, ci protegga. Altre domande potranno venire da fare e io Le dirò... Mi raccomandi anche lei a Vera per mio fratello ora ammalato. Grazie, saluti cari. P. Gabriello 

 

 

I MESSAGGI DELL'ANNO 1967

 

19-IX-'67 (davanti al SS. Sacramento) Gesù: "Il vino e l'acqua siamo noi: lo e te; tu ed lo. Siamo una cosa sola. Io scavo in te, scavo, scavo per costruirmi un tempio; lasciami lavorare, non pormi ostacoli. (L'anima invoca ora Io Spirito Santo). Gesù: "...e la volontà del Padre mio è questa: ch'Io rimanga in te, e tu in Me. Insieme porteremo gran frutto". 

 

20-IX-'67 Gesù: "Portami con te, portami da Pina, da tutti. Andiamo "insieme"; stiamo sempre insieme. Se sei in dubbio, rifai il segno della Croce, e dì "Gesù". 

 

22-IX-'67 (in chiesa) Gesù: "Ti terrò all'ombra delle mie ali. Sei nel mondo, ma non del mondo. Qui, nel Tabernacolo, voglio preghiere, voglio consolazioni da tutte le anime. Portami con te: nel tuo cuore". 

 

22-IX-'67 (ore 11, in casa) Gesù: "Sono con te, figlia mia. lo non ti ho lasciata. Adesso sarai tu a non lasciarmi, e non abbandonarmi nella mia solitudine: solitudine di Tabernacolo, solitudine di anime. Scrivi ancora: Voglio essere amato, voglio essere conosciuto da tutti. Voglio dare, dare, darmi alle anime. Parla loro di Me; portami, donami alle anime. Figlioletta mia, come sei piccola, come sei nulla senza Me. Lasciami parlare, lasciami fare: voglio anime, anime piccole, molto piccole; voglio conquistarle al mio Amore. Sto cercandole nel mondo, sto radunandole sotto le mie ali. Vieni con Me per il mio mondo". "Gesù. È tuo questo nome, è tuo il mio amore, tua la mia Croce, le mie sofferenze, le mie piaghe, il mio Sangue: prendi le mie ricchezze, i miei doni: sono per i peccatori, per le anime. Nasconditi in queste ricchezze, in questi doni, e offriti a Dio Padre secondo i desideri del mio Cuore. Insieme andiamo per il mondo a raccogliere anime. Ecco, tu sei in Me in ogni mia immolazione, su tutta la faccia della Terra. lo in te, e tu in Me, come il vino si unisce all'acqua; come lo sono nel Padre, e il Padre è in Me; come lo Spirito Santo, Amore, risplende in Noi. Ti faccio dono gratuito di Tutto. Sei contenta? E croce; è amore: è la mia Croce, è il mio Amore. Vieni, seguimi! O figlia mia, ho stabilito la mia dimora in te: voglio fare di te un tabernacolo vivente per andare alle anime. Dammi tutto. Gesù. Nel santo nome dell'obbedienza ascolta la mia voce: è croce, è amore. Il mio Amore e la mia Croce non ti abbandoneranno mai: così sarà la mia voce. Accettala per obbedienza, per amore, e in spirito di umiltà e di penitenza. Ecco, lo sono in te in amore e dolore, dolore e amore. Questa voce, la mia Voce, sarà il fuoco che ti purificherà. Voglio che il mio tempio arda, arda, si consumi per Me. Ringraziami, figlia mia, che l'amore del Padre mio è grande per te. Domani, alla santa Messa, porterai i miei doni, i doni del cuore della Madre mia, e li unirai alle tue miserie, alle tue nullità, al tuo cuore troppo piccolo. lo prenderò tutto. Ricorda: il vino e l'acqua. In questo mistero c'è l'unione, la donazione. Solo con Me l'offerta sale a Dio Padre. O figlia mia, inabissati nel mio amore. Solo la mia grazia ti sosterrà. Guardami nella Croce, amami nella Croce, fissati nella Croce: lo ti attiro a Me. Gesù. Fai tutto nel mio nome e per il mio amore. Quando la stanchezza ti schiaccia, invocami: Io ti aiuterò! 

 

22-IX-'67 (ore 16) Gesù. Vi ho radunati in me: p. G. (Padre Gabriello Zucconi sacerdote Salesiano padre spirituale di Vera) e d. B. (Don Borra Giuseppe, altro padre spirituale di Vera) siete nel seno del santo Padre, nelle sue sofferenze, nelle sue croci. Cercherò altre anime, vi radunerò sotto le mie ali, e vi porrò ai piedi del santo Padre. Voglio molte anime vittime: cercale! Chiedile alla mia Mamma. (Segue un'offerta dell'anima, di se stessa a Gesù). E Gesù: dammi di più. Ogni azione sia compiuta per obbedienza e per amore; tu non devi appartenere a te stessa, ma a Me per mezzo del prossimo. Non più desideri, affetti che non siano i miei; devi morire ora per ora alla vita terrena per avanzare in Me. lo, Gesù, ti prometto di non abbandonarti mai. 

 

4-X- '67 Gesù. Scrivi a p. G.: lo sono con lui, e lui è in Me. Egli porta la fiaccola del mio amore alle anime che lo attendono. Io in lui mi do alle anime, e lui in Me si dà al Padre mio. Voglio che bruci di questo amore divino. Egli é nel mio Cuore come consolatore delle mie agonie, come fratello amico, egli è Io sposo che va incontro alla Sposa. In lui mi nascondo per cercare le mie pecore, per radunare il mio gregge. In lui parlo, agisco, soffro e, soprattutto, amo. Vi ho radunati sotto le mie ali (p. G., te, povera creatura, d. B.); altre anime raccoglierò dai miei pascoli e ne farà una forza: la mia forza. Come soldati lotterete, soffrirete e da miei soldati cadrete sul campo, ma la vostra vittoria sarà scritta nei Cieli. Dì a p. G. che il suo Gesù tanto lo ama, e che non esiterebbe a ridonargli tutto il suo Sangue. Ecco, Io lo mando per il mondo come un giorno andai Io per il mondo. Egli deve portare Me, deve dare Me, perché egli, p. G., é in Me. Ecco, lo ora ti ho parlato affinché lo sia esaudito. Non sono queste parole che gli recheranno gioia, ma la grazia che metto in queste parole, perché sono, saranno Me. Tu, figlia mia, aspettami, verrò a te. 

 

16-X-'67 Gesù. Dono di Dio, dono d'amore. Il mio amore non ha confini, né barriere. Non sono le tue miserie ad impedire la mia grazia in te perché la mia grazia è amore. Sono i tuoi dubbi, le tue incertezze, i limiti che tu poni all'abbandono in Me: Gesù! Quanto sei fragile, figlia mia! Vieni a Me: Io sono la Forza, la tua forza. Pensa al Tabernacolo. Tu credi alla mia presenza nel Tabernacolo. Credi a Me. Il tuo Gesù non t'inganna. Sono Io: Gesù! Parlerei a qualsiasi peccatore se avesse fede in Me, se credesse in Me, nel mio amore. Mi mostrerei a lui come una volta; anche nella mia santa Umanità; ma egli ancora non crederebbe perché non ha fede. Se la fede è cresciuta in te, sappi che è un mio dono! Credi a Me che ti parlo e non chiederti altro, non spiegarti il perché. Così piacque al Padre mio, così piace a Me. Tu ricevi in umiltà e gratitudine la mia voce. Ritorna a Me, abbandonati al mio Amore. Senti la mia Croce, senti il mio giogo?! Lasciati penetrare da Me. 

 

20-X-'67 Gesù. lo ti ho dato luce in abbondanza: cammina su quella; non ti perderai. Cerca Me, cerca Me solo. O figlia mia, figlia della Croce, ascoltami: il cammino è lungo e breve, è lontano e vicino. Non pensare a nulla, non pensare ad altri: pensa a Me. Staccati da te stessa, da ogni preoccupazione: pensa a Me. Chiudi le finestre del mondo. Scrivi, figlia mia, perché tu non dimentichi quanto Io ti amo. Non mi vedi ancora in te, non mi scorgi?! Sono nella croce, sono nel tuo nulla: un filo sospeso che lo reggo con l'amore. La mia voce non sale a te limpida perché poni il tuo orecchio ai tuoi affanni. Cerca Maria, cerca la mia dolce Madre, cerca il suo amore, cerca le sue braccia materne. Si, ti peso; sono un peso, ma non potrai farne a meno, e sarò allora il tuo peso: Gesù! O Vera, Vera, quanto mi ami per accettarmi così?! Sei lontana dal vero amore. Eppure Io, Gesù, voglio questo amore da te. Lo voglio in ogni tuo respiro, nel giorno e nella notte, nel sereno e nella tempesta. Vieni a Me; abbandonati a Me. Domani t'aiuterò a portare la croce; ma dalla mia Croce non ti devi staccare perché per te è pane, luce, gioia, martirio. Dammi la tua compagnia: sono solo, Io, Gesù! Proprio perché non sai darmi nulla, voglio stare con te. Io ti darò tutto. Porta i miei messaggi; porta le mie parole: esse arriveranno con la mia grazia. Oggi è venerdì, e tu devi soffrire tanto per la mia voce. Scrivi a p. G. Domani alla stessa ora ti aspetto qui. Devi morire a tutto per ascoltarmi. Non temere, non aver paura: sono Gesù. Gesù. Gesù. Prega, figlia mia, prega perché lo venga in te, perché tu scompaia e lo viva in te. Scrivi, sì, scrivi per obbedienza, per penitenza. O anime sante in Me, venite al mio Cuore, venite in questo Cuore di Padre, di Sposo, di Amico, di Fratello: nel Cuore di Dio. Anime mie, bagnate dalla rugiada dalla mia grazia, purificate da una fonte che sgorga senza posa dal mio Cuore; anime mie, anime di Gesù, anime follia del mio amore: venite a Me, voglio darvi ancora molto, molto di più; lo, Gesù, sempre con voi, voi sempre con Me. Nulla separa il padre dal figlio, se non l'esilio e la carne: nulla mi separa dall'anima perché Io la immergo in Me, incessantemente, nel mio amore. Copro miserie, affanni, purifico, santifico, acciocché l'anima rimanga in Me, ed io in essa. No, nessun sollievo stasera per te. E quasi non riconosci la mia voce; eppure ho parlato a te, ed anche per te. Non temere, hai fatto la mia volontà. lo rimango in te. 

 

21-X-1967 Gesù. Domani p. G. sarà in comunione con Me, lo Io illuminerò su te. Tu ricevi i miei ordini. Nel silenzio ti parlerò; le voci del mondo non devono distoglierti da Me. Voglio operare in te con la mia Grazia. Avvicinati a Me, sempre di più a Me. lo so aspettare. L'ora della Grazia si avvicina. E prossima. Attendila con umiltà. Prega, soffri, offri in comunione con Me, con le anime, con i miei Sacerdoti. Soffri per la mia Voce; soffri a scrivere; soffri. Non ti prometto consolazioni, ma sofferenze. Tu scriverai solo per obbedienza. Nel tuo intimo, lo, Gesù, ti sosterrò. Non sono venuto Io nel mondo per gioire, ma per soffrire, per fare la volontà del Padre mio. Non ritorno in certe anime che... per soffrire con Me, per fare come Me la volontà del Padre mio. Così lo vado per il mondo... e cerco anime. Andiamo, andiamo insieme, cerchiamo anime "insieme". Fammi posto; sgombra il tuo cuore di tutto: fammi venire in te. Dammi tutto tutto, perché tu non esista, non sia che per Me. lo, il tuo Gesù, ti benedico. Ora vai! 

 

29-X-1967 (Festa di Cristo Re) Voglio che tu, figlia mia, mi obbedisca; non voglio interferenze per ora. La mia Voce è un ordine. E voce dell'anima; è Voce di Dio. A te arriva attraverso le tenebre del tuo essere, e cerco un cuore umile disposto ad ascoltarmi. Vuoi ricevermi nell'Amore?! Io non m'impongo, ma voglio essere cercato, ardentemente desiderato. lo sono Gesù: Gesù nella Voce, Gesù nella Grazia santa. Avvicinati a Me, non temere: ricevi il calore del mio Cuore. Le mie vie sono infinite, imprevedibili, ed Io non posso attuarle se non si ha fede in Me. Credi nel nome mio: Gesù; credi nel nome della SS. Trinità, dello Spirito Santo, della Madre mia dolcissima, l'Immacolata Concezione. P. G. soffre; ha bisogno di tanto amore, tanto amore tutto mio; ed Io, lo Gesù, lo donerò a lui in rapporto al suo soffrire. Voglio che accetti i miei dolori, e di questi ti lasci penetrare. Verranno a te come la rugiada sui fiori, come l'aurora che precede il mattino, come la morte che precede la vera vita. E vita voglio donare, vita, vita, vita, tutta la mia Vita. Voglio passare, attraverso anime umili e disposte, ad altre anime ancora insensibili ai miei richiami. Queste anime devono purificarsi per accogliere Me; devono offrire se stesse in Me al Padre mio Celeste, perché lo viva in loro. Ritornerò alle anime, cercherò ancora le anime così. O figlia mia diletta, cosa mi puoi dare tu? Dammi il tuo  cuore! P. G. è là, nell'attesa di Me, delle mie Parole. lo lo condurrò al sacro Monte e gli narrerò le mie bellezze: luce d'amore, luce che arde e infiamma, luce per la sua anima, luce per le altre anime: luce mia, luce di Dio! Un fuoco ardente vi penetrerà. lo penetrerò attraverso voi nelle anime; Io ritornerò a voi, lo ritornerò fra voi e vi unirò da un capo all'altro del mondo, e sarete la mia lega, il mio esercito. P. G. avrà afflizioni e dispiaceri, avrà pene e prove, ma egli avrà in compenso solo e tutto Me. lo lo amo, oh quanto lo amo! E amore gli chiedo, puro e santo; amore, tanto amore per Me; per le mie cose, per le mie anime. Il suo Gesù lo onora del suo Sacerdozio, lo investe del suo Ministero. Ecco che lo sono in lui, ma lui deve diventare come Me. Voglio servirmi di lui, del mio Sacerdozio in lui, perché "devo lavorare" per il mio Regno, per le mie anime. Egli sia nelle mia mani un giunco pieghevole, facile a piegarsi ai miei voleri ma non al mondo. lo farò presto dimora stabile in lui. Egli avvertirà la mia Forza, e lo Spirito Santo gli parlerà con lingua non umana. Sia docile sotto la mano di Dio, e confidi in Me: Gesù, Sacerdote Eterno. A te, povera figlia della Croce, sia il mio ritorno segnato dalle ferite del mio Cuore ferito e sanguinante.  Gesù nella sua gloria ti benedice! 

 

10-XI-1967 Gesù. Scrivi: lo sono il tuo Gesù. Sì, scrivi ancora per te, per gli altri, per tutti. Anime mie, anime sante, anime benedette del Padre mio, dove andate? Il mio Amore vi raggiunge, vi insegue. Fermatevi, ascoltate la mia Voce: sono Gesù, sono il vostro Gesù! Apro le mie braccia, le stendo sulla Croce, le allargo su tutta l'umanità, e vi raccolgo, vi porto al mio Cuore e vi unisco a Me. Quanto dolore e quanto amore in questo abbraccio! Chi mi dà tanto dolore? Chi mi dà tanto amore? E il mio Cuore sanguina, geme, soffre e gioisce, e non cessa di ricevervi, di accogliervi. Chi condurrà le anime al mio Cuore? Chi le introdurrà nella Piaga del Costato? Il Sacerdote sofferente in Me. Da lui accetto ogni sorta di anima e permetto che la mia Piaga si riapra soffrendo, morendo in Me. Quand'egli sarà tutto Me, lo lo riceverò nel mio Costato con le "sue" anime, attraverserà il mio petto e tosto il mio Cuore le accoglierà. Chi mi potrà più separare da lui, dalle "nostre" anime? Anche tu insegna la via dell'amore a tutti: grandi e piccoli, buoni e meno buoni. Gesù sofferente ti chiama al suo martirio: sii forte. Scriverai cose più grandi di queste, e tu soffrirai; soffrirai in nome mio, nel Nome del tuo Gesù; ti riterrai pazza e più ancora... La mia Grazia non ti abbandonerà e sarà con te. Confida figlia mia, nell'amore del tuo Gesù. Apri le braccia anche tu, stendile sulla Croce insieme a Me, e impara ad abbracciare tutta l'umanità insieme a Me. Non ti prometto aiuti, se non quelli necessari, ma un Padre sempre ti capirà, perché qualcuno sempre ti parlerà a mio Nome. P. G. riceverà queste parole a mio Nome; egli vedrà Me, perché in queste parole lo, il suo Gesù, gli parlerò. La mia Grazia lo raggiungerà con questi messaggi ed egli vi leggerà come nel mio Cuore. Non sarai tu a "dare" le mie Parole, ma ci sarà chi te le chiederà; allora tu ubbidisci. Davanti al SS. Sacramento donami il tuo cuore sempre, e lascialo nel calore del mio Cuore. Sì ritornerò a te con l'acqua della sofferenza, col Sangue del mio Sacrificio, con i frutti della mia Grazia. Dammi tutto tutto tutto perché lo, Gesù, tutto ho donato e dono a te. 

 

12-XI-1967 Gesù. Scrivi, figlia mia, un messaggio d'amore, di luce d'amore. lo, Gesù Cristo, Figlio Incarnato di Dio, amo le "mie" anime di un amore particolare. Per loro do in sovrabbondanza la mia grazia. Essi non sono i miei servi, ma i "miei amici". In loro abito con la mia grazia. E la Grazia, sono Io, Gesù. Ecco: la mia lega aumenta, il "mio piccolo esercito" sta avanzando, e avanza con Me e per Me. Noi andiamo insieme. Voi venite con Me e siete in Me. Abbandonate i richiami del mondo; deponeteli davanti al mio Altare. Voi che siete ancora nel mondo, non siate mai del mondo, perché siate per Me, perché veniate a Me: Gesù! L'anima tua è ora immersa in Me, ma tosto le tenebre la ricopriranno col loro grigiore. Guardami allora, guardami di più e fissami nella Croce. Scrivi, figlia mia, scrivi per te e per tutti. In Maria mia madre, si confidi il tuo cuore. Narrale le gioie e i dolori, le miserie e le schiavitù; solleva le tue mani a Lei; la tua mente a Lei, acciocché tu non pensi che con Lei e come Lei; la tua anima a Lei; perché appartenendo a Lei, sia di Lei, immersa in Lei. Infine, il tuo cuore. Offrimi te stessa, tutto di te, e il tuo cuore, nel Cuore della Madre mia, Maria Immacolata. Figlia mia, fammi allora soffrire in te, fammi ritornare fra le anime, fammi trattare con le anime. Vuoi tu? Chinati e ricevi la mia Croce. Il tuo Gesù. 

 

12-XI-1967 Gesù. Ti attiro a Me, non vedi?! Senti l'immensità del mio Amore? Ti accolgo nella mia Casa, sotto il mio Tetto. Ti allontano dal mondo, sei sotto le mie Ali, e la mia Ombra ti protegge. Qui con Me, devi imparare a soffrire e ad amare come voglio lo; a cercarmi, a parlarmi, a dirmi tutto. Io sono qui, con te. Sono nella Cappella, sono qui mentre scrivi, sono nella tua povera anima. Sono mie le tue lacrime: Io te le ho donate! Sono lacrime d'amore di dolore; sono lacrime che sgorgano da Me, dal mio amore. Qui, in questa Casa, ti si vuoI bene, ed Io ti ho messa vicina alle "mie anime". Insieme servite alla mia Gloria. Sì, sei nel mondo ma non più per il mondo: e a questo, sempre ti sottrarrò. Voglio costruirmi un Tempio d'amore, e ho scelto te perché sei "niente" troppo niente. Ti voglio umile, umilissima. Questa virtù, cara al mio Cuore, l'otterrai dalla Madre mia; ma tu non cessare d'invocarla. Ti voglio al servizio di tutti, pronta ad ubbidire a tutti, servire tutti: perché così servirai Me. Ti voglio misericordiosa e prudente con tutti. Ti voglio buona e generosa. Ti voglio martire del mio Amore, della mia Gloria. Ti voglio martire di Me. Il mio Sangue ti purificherà, e nel tuo martirio, il sangue versato sarà ancora e sempre il Mio. Allora ti consumerai per Me; e in Me, il sacrificio sarà offerto al Padre mio, e consumato. Non temere, hai e avrai sempre Me. 

 

16-XI-1967 Gesù. Ora, figlia mia, ascoltami: è volere del Padre mio che tu stia raccolta, umile in attesa di Me. Ti chiamo a compiere una missione. Non temere, hai la mia Forza. Ti condurrò per sentieri aspri e tortuosi, ma alla fine mi riconoscerai perché sarò là ad attenderti. Sì, è Gesù dei Tabernacoli che parla, che ti chiama: Io sono. Nulla devi fare, per ora, che attendermi. Io preparo le "mie vie", per le quali tu e molte altre anime s'incammineranno. Ti voglio per Me, ti sottraggo al mondo, agli affetti. Metti tutto e tutti nelle mie Mani di Padre, ed Io penserò a loro; ma tu pensa solo e sempre a Me. Dovrai "partire" da questo mondo, lasciarlo per Me, distaccarti per Me. Una Sposa non è dello Sposo se con esso non è crocifissa. Ti attiro alla follia della Croce. Vedi ti faccio dono delle mie ricchezze, delle mie passioni: passione d'Amore, di Dolore; sacrificio, offerta, immolazione del mio Sangue. Povera figlia mia, non vedi nulla ancora di tutto questo! Io, Gesù, Via, Verità, Vita ti annuncerò a suo tempo tante cose. Rimani nell'umiltà, nel mio Amore, nella mia Grazia. Col perdono delle tue colpe, Io ti ho redenta; nel lavacro del mio Sangue, ti ho purificata ieri, oggi, sempre. Tu hai bisogno tutti i giorni di questo battesimo di Sangue e solo nel Mio Sangue ciò avviene. Preparati, figlia mia, presto verrò a te. Piacque così al Padre mio, piace ancora, servirsi delle creature più povere e spregevoli, ma riscattate dal mio Sangue, per i suoi voleri. Sei troppo nulla e per questo temi. Ti ho detto che ti parlo nel Cuore della Madre mia, e attraverso quella spada che trapassa il suo Cuore di Madre, la mia Voce giunge a Te. Da Lei ascoltami. Ora prega, prega il Padre mio che si compiaccia di esaudire le vostre preghiere. Quando arriveranno al trono del Padre mio, dovranno avere il profumo dell'incenso. Chiedi a Me l'incenso nelle tue preghiere e poi uniscila a quelle della Chiesa, del Papa; portale a p. G. perché egli le offra a Me. Chiedi il mio Regno, la mia Volontà, il mio Amore, la mia Grazia, la mia Benedizione su tutta l'umanità. Verso sera scendo nel mondo, fra le mie anime e le guardo, le cerco. Sì, scendo con la mia Grazia nelle mani che mi hanno servito; in fondo pace e serenità nei loro cuori: sono il "mio tesoro" sulla terra. P. G. parlerà alle anime per bocca mia, e la mia Voce passerà nei cuori... Per questo il tuo cuore deve soffrire, deve sanguinare. Mandalo a p. G. perché egli me lo offra nel Cuore della Madre mia Addolorata. Scrivi questo perché egli sappia i miei desideri. Ad altre anime dirò il mio Amore, di loro mi servirò per abbracciare tutti. Concludi con questa mia particolare Benedizione: Vi voglio tutti, vi voglio salvi, vi voglio nel mio Regno. Si, figlia mia, sono il tuo amato Gesù; si, sì, sì, sono Io: Gesù. 

 

21-XI-1967 Gesù all'anima. Non mi trovi, non mi senti: sperimenti la tua nullità, i tuoi limiti, la tua incapacità a tutto. Seguimi nel buio, nelle ombre perché conosci la "via". Ti lascio per un po'. Non temere, non sei sola: c'è chi ti guida. Obbedisci, obbedisci a tutti, e così obbedirai a Me. Lascia fare al mio Amore e aumenta, aumenta la tua fede, la tua speranza. Ti darò una ricompensa: il mio Amore! Hai bisogno di Me, del mio Amore in te per amarmi dell'amore mio stesso; per amarmi negli altri, nelle anime; per amarmi nel Creato, per cercarmi quale Creatore, per innalzare al Cielo la tua lode, per adorare in spirito puro Dio, Padre tuo, Padre mio, Padre nostro. Soffri nel silenzio, nell'abbandono; offri in Maria SS. Madre mia, Madre tua, Madre nostra. Scrivi come ordine mio; se dubiti sappi soffrire con umiltà; se temi sappi confidare in Chi ti guida e ti ama; se ti smarrisci cerca Lei e cerca Me: il tuo Gesù. Rimani unita a Me. Vuoi il mio Amore? Vuoi che lo cresca in te? Sappimi attendere nel dolore umile e nascosto, nell'abbandono di te alla Madre mia; sappimi ringraziare e benedire nelle tribolazioni, nelle croci, perché sono Io che te le mando. (Dopo aver raccomandato a Gesù, secondo i desideri di Maria Ausiliatrice, d. B. e p. G., Gesù dice: lo farò di loro due grandi Sacerdoti. Consolami, figlia mia, per quanto essi ed altri come loro soffrono a causa mia. C'è chi mi offende in loro; c'è chi mi perseguita nei buoni, nei giusti. Ripara, offriti per Me, per i miei Sacerdoti, perché essi sono altri Me stesso. O Gesù, tu li amerai nelle loro croci, vero? Ma insisto: di più, assai, assai di più amerai d. B. e p. G.?). Ricevi, ricevi la mia Grazia, figlia mia; non ti limitare nell'amore. Chiedimi tanto amore, e, come hai detto, "assai, assai di più", non solo per loro due, ma, allo stesso modo, per gli altri. Un Padre non ama un figlio meno dell'altro. Verrà tempo in cui mi chiederai anime sacerdotali staccate da Me. Come la mia Grazia cresce in te, così quel seme di amore e di dolore è già in te. Deve macerare perché cresca nel terreno del tuo cuore questa pianta. Allora, solo allora per dono di amore, sarai vittima in Me; martire del mio Amore di Sacerdote, povera di tutto e ricca solo di Me. Ti ho dato una Mamma per il tuo esilio, per la tua anima, per tutto questo: non ti staccare mai da Lei. Nel suo Cuore ti incontrerò! Ora sai che sono in te, che parlo alla tua anima; sai che Gesù emerge dall'intimo e parla agli umili; e parla a te perché è la mia Mamma che ti fa dono della sua umiltà, della sua docilità. Abbi fede: sono il tuo Gesù. 

 

24-XI- 1967 Gesù. La mia Passione si riflette su dite. Il mio Cuore geme in te, Io soffro ancora in te. Sofferenze diverse, sofferenze disuguali, che Io unifico e trasformo in Me. Opera d'Amore, opera di Grazia. Lavoro meraviglioso che mente umana può appena intuire; ma l'anima che di Me già vive, sa, conosce questo mistero di fede, di purificazione, di entità di dolore. "Sposa crocifissa" in Me. Questa è la mia "via" per te; questa è la nostra meta, questa è la nostra unione. Non vedere nei dolori che Me; non lavorare che per Me; non pensare che a Me; amare in tutti Me; annullarti per Me, perché tu incontri sempre Me. Sono più per te, come vedi, che per le mie Spose (le suore), poiché le anime piccole come la tua, hanno più bisogno di Me. Con te lo vado per il mondo, lo lavoro in te per avvicinare le altre anime; lo sto preparandomi una strada particolare per la quale parlerò, avvicinerò e amerò sensibilmente le anime. Per questo lavoro tu devi affidarti alla mia Mamma, in particolare, alla Addolorata. Voglio che tu sia l'umile schiava di Maria SS. A Lei ti affido, e tu con tenerezza di figlia abbandonati a Lei. Sì, figlia mia, tutto sia per il mio Regno d'Amore. E tu ripeti sempre con Me: Fiat. Sono Io, Gesù. 

 

29-XI-1967 Gesù. Il mio colloquio con te, è una preparazione della tua anima per ricevermi ed ascoltarmi. Ora sei in Me. L'atto di fede e di abbandono in Me, mi conquista. Dì... a G. che la "Lega delle mie anime" è pronta. Si tratta di radunarla. Avverrà ai piedi del Santo Padre, a Roma. Tu non ci sarai, ma Io, Gesù, sarò con loro con le mie anime: una cosa sola; una sola anima. Tu sei una mano che scrive, un povero strumento che serve a darmi gloria. Staccati da te, e dammi tutto di te. Non importa, per ora che tu capisca tutte le mie parole. Importante è che tu obbedisca a Me, alla mia Voce. Ti dono l'aridità perché tu non t'insuperbisca, ma, al tempo stesso ti dono la mia Mamma. Non ci sono consolazioni per te se non la mia Grazia. Io verrò a te in molti sembianti, ma la SS. Vergine ti aiuterà a riconoscermi. Tutto servirà per la mia Gloria, per le mie anime. P. G. non tema: Io, il suo Gesù, lo ispirerò, lo guiderò. Se tu non soffrissi nello scrivere queste parole, non avresti merito. Io sono Gesù! Vorrei trovarti disposta ad accogliermi con più frequenza. Rimani raccolta in Me, e fai ogni sforzo per non disperdere lo spirito interiore che Io, Gesù, ti dono. Presto ti darò un conforto, un fugace conforto perché la tua fede cresca, perché la tua povera anima si apra al mio Amore alla mia Grazia, e si disponga a ricevere Me. Bisogna soffrire, soffrire molto perché i miei pensieri vengano comunicati ad altri, perché p. G. li conosca. Io ti vedo tanto poca cosa, ma a tutto quello che manca a te, supplisco Io, Gesù. Disponiti al raccoglimento; coltiva lo spirito interiore: Io ti aiuterò. La mia benedizione sia il pegno del mio amore per te. Sì, la consolazione, benché fugace, te la darò con la mia Presenza Eucaristica. Si, dammi, dammi gloria! Sono lo, sono Gesù. 

 

30-XI-1967 Gesù. Sono in te nella pena, sono nella tu angoscia, sono nella tua aridità, nel tuo dubbio. Sono, sono, sono e so... So la tua pochezza, la tua nullità, so il tuo smarrimento. So che mi ami, ma so che hai tanta paura. Io, il tuo Gesù, non basto a difenderti?! O Vera, figlia mia, se conoscessi il mio grido d'amore e di dolore che dalla Croce rivolgo alle anime tutte, come non temeresti di lottare per Me! Mi serve la tua pochezza, la tua nullità, i tuoi limiti in un cuore umile e devoto. E opera del mio Amore trarre dal nulla tutte le cose, e creare, e formare opere belle che diano gloria a Dio. Sono il divino Riparatore che non cessa di rinnovare le anime per farne cose sue da unire a Lui, a offrire al Padre celeste per le anime stesse. Accostati alla mia Sorgente e bevi l'acqua purificatrice, perché in questa ti rinnovi. Io, Gesù, voglio anime umili che vivano nel mondo, che, passate per il mondo, siano convertite a Me dalla mia Grazia. Siano persone di ceto sociale umile o alto, non importa: lo guardo l'interiore, il cuore. Queste anime, perché provate dalla vita o dai loro stessi errori da Me perdonati e dimenticati, sapranno per amore mio avvicinare altre anime a Me, distolte e lontane, sapranno comprendere, amare, aiutare, compatire. Voglio anime che riproducano il mio atteggiamento di fronte all'adultera. Nessuna delle anime da Me lontana mi accoglie spontaneamente perché non Mi cerca, perché Mi ha escluso dalla sua vita. Io sono Padre e amo, amo tutte le mie creature; Io voglio ritornare in questa terra in cerca delle anime che non cercano, non pensano al mio Ovile. Io voglio cercare loro attraverso le "anime mie", piccole, nascoste, insignificanti per il mondo. Esse devono avere Me. Adesso indico la mia vita. Per Maria, Madre mia e loro, esse si abbandonino nelle braccia materne e imparino con docilità la "schiavitù d'Amore" di questa dolcissima Madre. Si lascino lavorare da Lei, si lascino formare da questa mirabile Maestra di anime. Essa preparerà i suoi figli per Me, perché siano penetrati sempre più dalla mia Grazia, dal mio Amore accioché, come ha detto il mio Apostolo Paolo, non saranno più loro a vivere, ma Io, il Cristo in loro. Ecco, ritorno nel mondo, ritorno fra le anime, per parlare loro, per avvicinarle, per trattarle direttamente, finché il velo cadrà ed esse riconosceranno in ogni fratello Me. Tutto questo si compie con la Carità, con l'eroismo, col Martirio. Seguitemi, anime care e redente dal mio Martirio; ricordate il Sangue che vi ho donato, il Martirio che è sceso in voi quale secondo battesimo: il mio Sangue! Non chiudete i vostri cuori all'egoismo, non pensate solo alle vostre anime, ma guardate alle anime dei vostri fratelli. Fatemi ritornare nel mondo, fra voi, in voi. Vi do il mio aiuto, il mio Amore in sommo grado perché il vostro cuore arda di carità. Vi do, anima per anima, la mia Mamma tenerissima, particolare, unica. O anime che Mi ascoltate, spalancate la vostra anima alla mia Grazia, al mio ritorno nel mondo, per nascondermi in voi, per confondermi nell'Umanità. Vieni, anima mia, il tuo Sposo t'aspetta! 

 

30-XI-1967 Gesù. Tutte le anime sono chiamate a quest'Opera d'Amore, ma, in particolare, quelle che sarebbero perite senza il mio diretto intervento, ed Io le ho tratte dalla rovina per la mia Misericordia. Esse sono più grate a Me ora, più fedeli di molte anime che mi hanno seguito; e, soprattutto, sono più innamorate del mio Amore. Sono chiamate a quest'Opera tutte le anime che anelano morire a se stesse per essere trasformate in Me: Gesù in voi, ed Io, attraverso voi, ad altre anime. Il Vangelo indicherà ad ogni anima il suo atteggiamento di fronte ad un fratello peccatore. L'anima che assume Me deve annullarsi, conscia dei suoi limiti, delle sue miserie. Deve spogliarsi di sé, di tutto ciò che costituisce ostacolo alla mia dimora nella sua anima. Essa non deve perdere i contatti con il mondo e la società, ma pur vivendo in questa, deve trattare, parlare, amare, animata da uno spirito interiore che rifletta il mio Spirito. Non cerchi l'incredulo, il presuntuoso, con fare pesante e ostinato. A volte basterà che questi si senta amato da una di queste anime, perché la mia Grazia compia i suoi effetti. Come l'anima chiamata a quest'Opera avrà amato? In misura che essa avrà fatto posto al mio Amore in sé, avrà lasciato ch'Io abbia preso dimora nel suo cuore, nel suo animo. Questa che ho indicato è una Via misteriosa, un filo sottile che unirà Me all'anima chiamata alla Lega. Sì, Lega di Carità, e via d'amore. I PP. Salesiani avranno modo di diffondere fra le anime questa via d'amore per prepararle alla mia Lega. Sono essi i primi chiamati a rivivere Me, e per il mio stesso Sacerdozio e per lo spirito del Fondatore di cui è pervaso il loro apostolato. Tu sarai sempre una povera creatura salvata dal mio Amore, dalla mia misericordia. Non temere, hai la mia Grazia. Gesù: Via, Verità, Vita.  

 

2-XII- 1967 Gesù. Se tu ti disponi al raccoglimento, Io vengo. Credi, figlia mia, credi, credi a Me. Ora scrivi, scrivi per Me, scrivi per le anime. Se un'anima ascolta la mia Voce, è già consolazione per il mio Cuore. Chi Mi ascolta, chi Mi segue? Se cerco consolazioni fra gli uomini, è perché mentre cerco, Io dò. Il mio Amore è senza misura, senza uguale. Se l'anima libera dai richiami del mondo, si lasciasse penetrare dallo splendore della mia Grazia! Quanto sarebbe luminosa e felice e santa anche quaggiù. Non te ne andare, resisti alla tentazione..., e ascolta Me. No, non è una consolazione per te la mia Voce. Ti dissi che era “croce” e sempre più sarà croce, la mia Croce. questa una croce nuova per te, diversa ma tanto salutare alla tua anima perché mi darà gloria. Sì, mi hai visto, mi hai visto con gli occhi dell'anima... Adesso sai che ero Io perché Io stesso vengo, ritorno per dissipare i dubbi. Nella Via Crucis di ieri mi hai riconosciuto... Guarda la mia Tunica, guarda la mia Veste: dovrà diventarti familiare, e cara, preziosa, amata, desiderata, perché Io ti vestirò del mio stesso vestito. Ti darò un peso enorme ma santo: la mia Tunica intrisa di Sangue. Non temere, figlia mia, perché Io, Gesù, non ti abbandonerà e ti darò la forza che a te manca, ti sosterrà con le mie consolazioni, ti purificherò con le aridità. Ma tutto, tutto accetta da Me, perché tu devi vedermi e riconoscermi nei giorni di tua vita, come se Io ti fossi sensibilmente presente. Ora vai, e poi medita le mie Parole: stringile al cuore perché sono Me, di Me, del tuo Gesù. Metterà la Grazia in queste parole, anche per te perché diventino il cibo della tua anima. Riposa in Me, figlia benedetta della mia Croce, e trova in Me ciò che cerchi: il mio Amore, la mia Pace. Sono Gesù, e Gesù è per tutti, ma molto per te: Via, Verità, Vita. 

 

20-XII-1967 Gesù. Chi teme non ascolta; chi crede aderisce a Me. Non ti ho dato rose e consolazioni: ti ho dato le spine, le incertezze, le tenebre. Io non ti ho lasciata, né abbandonata; ma le tue miserie ti sommergono. Io ti stendo la mia Mano per sollevarti, attrarti a Me. Ritorni la mia Luce in te! Come l'aurora, come il giorno, la mia Luce avanza, ma... ritornerà presto la sera. Aspettami in ogni ora del giorno e della notte, perché sempre Io sono: Gesù. 

 

21-XII-1967 Gesù. (mentre scrivevo a p. G.) Tu non devi avvertire, devi obbedire. Tu devi portarmi alle anime. Se tu hai dimenticato il compito che ti ho affidato, sappi che provvedo lo con la Grazia. Scriverai a tratti la pratica della "mia via d'Amore", e i lumi che ti darò vengono e verranno solo da Me. lo ho gettato i "semi" in te, ed ora devono affondare nel terreno dell'anima tua, marcire, e mettere le radici. A poco a poco, capirai. Se ho scelto te? Perché tu rappresenti l'umanità fragile, povera di virtù, tribolata, sofferente; la misera umanità che anela a Dio, ma non potrebbe mai sollevarsi senza di Me, senza la mia Mamma. lo trarrà motivo per la mia Gloria. Gli sfiduciati potranno avvicinarsi a Me. Tutte le anime e ogni anima che mi riceve sotto le Specie Eucaristiche può diventare tabernacolo vivente. Ecco, lo sono: nell'anima che mi riceve nell'umiltà, nella carità coi fratelli ora, quest'anima faccia partecipi altre anime del mio Dono: di Me, della mia Grazia. Sono lo nell'anima, anche per donarmi ad altre anime. Fuori delle mura della chiesa mi porti, e in ogni fratello con cui tratta dia Me. Sì, sorrida per Me, con Me; parli con carità e prudenza per Me, e tutto faccia per Me. Sia la giornata di quest'anima in cui lo voglio fare dimora quale Tabernacolo Vivente, penetrata di Me ogni ora di più. A sera lo consolerà quest'anima che tanto posto mi ha fatto in essa e tanto mi avrà lasciato lavorare per mezzo suo fra le altre anime acciocché Io potessi raggiungerle, inseguirle e parlare Loro. Devono vedermi, devono conoscermi, e voi, voi anime benedette per mio santo Mezzo dal Padre mio, siete i "tralci", siete i "semi", siete i "Portatori di Gesù". A questa scuola ci si prepara ogni giorno, ora per ora, ma l'anima che vorrà ricevermi non solo per sé, ma anche per donarmi ad altre anime, deve ritornare "piccola" e simile ad un fanciullo che fiducioso si abbandona nella braccia del padre suo. Quanta umiltà deve essere in quest'ultima! Carità, amore, umiltà, obbedienza ai miei Desideri. Queste virtù sono pilastri fondamentali nel "Portatore di Gesù Eucarestia". Al resto, a tutto ciò che manca all'anima, supplirò Io. Sì, Firenze, Torino, Roma...: ecco un solco tracciato ove far cadere i "semi" della mia Parola. 

 

22-XII-1967 Gesù. Ora il mio Sguardo è su di te. Io veglio nel dolore... Poche le anime che mi seguono, poche quelle che mi aspettano. Lascia che lo gridi a te il mio dolore, che Io guardandoti possa piangere le anime perdute, i cuori che non mi amano, le menti avvolte nel buio: macchine che fabbricano idee, pensieri che combattono e mi escludono. Chi mi cerca? Chi mi attende? Ho dato la mia Vita per i miei "chiamati", per i miei eletti. Sono fuggiti, continuano a fuggire. O anime che mi ascoltate, che mi seguite, unitevi nel mio Nome, unitevi in Me, Gesù; fatemi posto nel vostro cuore, nella vostra anima, perché lo dimori sempre in voi. Ricordatevi di Me, della mia Presenza Eucaristica nella vostra anima. Siate i miei tabernacoli viventi, e fatemi andare incontro alle anime dei vostri fratelli. Tenetemi in voi Presente in tutta la mia realtà divina e umana. Quindi parlatemi, fatemi partecipe di voi, delle vostre cose; conversate con Me: sì, con Me, con Gesù. Quale amico, quale confidente, quale amore, più desiderabile del Mio? Io vi prometto la mia Parola nella vostra anima; vi prometto il mio "colloquio" con Me; Io scendo per dialogare con l'anima che mi fa posto. Quest'anima avrà sempre Me, e ogni giorno rinnoverà in essa la mia Presenza Eucaristica, l'accrescerò attraverso la S. Comunione. Se l'anima è partecipe di Me, di tutto Me stesso, anch'Io anelo partecipare di essa perché non ci siano due esseri separati, Creatore e creatura, o uniti per pochi istanti, ma un solo Essere, una sola Anima. Chi mi farà tanto posto? Oh, la mia lega! Io la vedo. Sorge dal dolore e dall'amore; sorge dai cuori che soffrono e amano; sorge fra le anime che mi stanno aspettando. Voi le radunate da ogni capo del mondo, e il Padre mio le terrà sotto le sue Ali, perché il suo unico Figlio, Gesù, dimorerà in esse, fra gli uomini, sulla Terra. Ecco i chicchi di grano: cadono nella mia Chiesa, fra le anime mie. I chicchi sono la mia Parola. Io sono il Buon Seminatore, le anime il terreno. In ogni anima che mi farà posto, farò scendere la mia Parola, e si rinnova e prenderà forza sempre più a misura che l'anima si fa mia, si lascia purificare, penetrare dall'Amore Divino. Sono Gesù, Gesù, Amore dello Spirito Santo; Gesù benedicente, Gesù che soffre e ama, Gesù fra gli uomini, Gesù con gli uomini, Gesù qui, con te; Gesù che ti chiama, ti insegue, ti cerca, ti abbandona alle tue miserie; Gesù che ritorna, Gesù che ti aspetta, Gesù che ti penetra e ti ferisce, Gesù che ti ha scelta solamente perché ti ama. Se tu realizzerai poco dei miei desideri, altri riusciranno meglio, meglio di te. Tu servi alla Gloria del Padre mio. Devi darmi l'obbedienza, i tuoi sforzi, la tua volontà, e accettare questa spada che è per te la mia Voce: la mia parola in te. Ora riposati e nasconditi in Me. Il tuo Gesù ti benedice nella sua Gloria! 

 

26-XII-1967 Gesù. Domani sarà giorno di festa in Terra e in Cielo. La mia Opera avrà la sua pietra angolare. Ecco il "mio Tempio", ecco il mio "Tabernacolo Vivente" in voi. Noi così andremo insieme verso tutte le anime. Io non rimarrò "chiuso", né dimenticato perché voi mi porterete nella pienezza della mia Grazia. L'anima che racchiude nel suo intimo il Tabernacolo Vivente deve così comportarsi nei confronti di un altro Tabernacolo Vivente, l'uno saluta l'altro adorando insieme Me, Gesù, e ringraziando di tanto dono. Ciascuna anima rimanga nell'umiltà più profonda, rinunzi a se stessa per lasciare il posto a Me. Sarò in ogni anima in misura del posto che questa lascia a Me. La mia Grazia compirà grandi cose. Io, Vivente e Presente nell'anima, entro nelle vostre famiglie, nella vostra casa, rimango con voi. Stamani ti ho detto di portarmi in seno alla tua famiglia; il tuo bacio è stato il mio bacio per ciascuno di loro. Poi saranno le "parole"; saranno le vostre parole. Io mi servirò del vostro modo di parlare, di esprimervi, per parlare, per arrivare alle altre anime. Datemi le vostre facoltà, perché Io possa incontrarmi con tutti e in ogni luogo. Sull'inizio sarà per l'anima un lavoro di attenzione, di vigilanza, per scartare da sé tutto ciò che pone ostacolo alla mia permanenza in lei. Le mie grazie nelle anime chiamate a quest'Opera, saranno graduali. Oggi tu porti di Me in famiglia, il mio bacio; un'altra volta, qualcosa di più e sempre più ancora, finché quasi all'insaputa dell'anima stessa, Io farò, agirò, parlerò, amerò, attraverso lei, quanti si avvicineranno a quest'anima, e cioè a Me. C'è chi agisce, parla, guarda, opera sentendosi guidato dal mio Spirito; ma Io sono già Tabernacolo Vivente e in quest'anima, ed essa non lo sa. Deve però saperlo, perché Io voglio la sua adesione alla mia permanenza eucaristica nella sua anima; voglio che quest'anima mi dia anche la sua voce per parlare agli altri uomini; i suoi occhi perché i Miei, incontrino lo sguardo dei fratelli; le sue braccia perché Io possa abbracciare altri; le sue mani, per carezzare i piccoli, i bambini, i sofferenti. Quest'Opera ha però per base l'amore e l'umiltà. L'anima deve avere sempre innanzi a sé le proprie miserie, le proprie nullità, e mai dimenticare di quale pasta è stata impastata. Quanto do’ all'anima, è un Dono d'Amore del Padre Mio Celeste, per mezzo mio alle anime. È ancora il Padre mio che mi manda a voi, fra voi, per confondermi fra voi, come una volta a Betlemme, per chiamarvi alle cose del Cielo. Dai tutto, tutto di te...; e quanto potrà contrariarti, non è mai opera mia. Adesso distingui gli assalti del nemico. Stai attenta. Io, Gesù, ti darò la mia Forza. Sì, le mie Parole sono semi che devono cadere nel "mio solco"; i seminatori sono i miei Sacerdoti. A p. G. consegnerai le mie Parole. Egli sa cosa fare. È necessario avviare subito le anime chiamate da Me a questa scuola. Vi do una Maestra: mia Madre. Ogni anima faccia passare se stessa dalla sua Anima, e nel suo Cuore di Madre di Dio e degli uomini, deponga preghiere, offerte, consacrazioni, grazie. Io riceverà tutto dalla Madre mia. Ogni anima si consacri a Lei nella donazione completa di se stessa a Me per mezzo suo. Quindi mi parli attraverso il Cuore della Madre mia. Deponga nel Cuore dell'immacolata le anime che va incontrando, di cui desidera con più ardore la salvezza. Io leggerò nel Cuore della Madre mia questi nomi: Voto di obbedienza, umiltà profondissima, spogliamento del proprio io, purità di spirito, purità di intenzioni, semplicità e abbandono. Tutto questo germogIia nell'Amore, dall'Amore, con l'Amore, per l'Amore. P. G. riceverà le mia Parole, lavorerà per la mia Opera. Io lo illuminerò, ed egli scriverà, parlerà, tratterà, lotterà per Me, per la mia Lega. Il suo Gesù esaudisce le sue suppliche, ed Io sono con lui perché lui fa la mia volontà. In lui devi obbedire Me, perché sono Io che ti parlo in lui. Attraverso p. G. ti chiederò quanto desidero da te. Obbedisci, obbedisci, obbedisci: è la via più semplice per la quale troverai pace; è la via per la quale ti avvicinerò alla mia Croce. Vieni, anima mia, vieni e saliremo insieme il Monte del Calvario. Io e te, tu ed Io, perché nulla ci divida in questa terra, ma tutto per amore ci unisca, e faccia di noi una sola Croce, un solo sofferente Crocifisso, sicché non si distingua più l'umana e miserabile creatura dal suo Amore, dal suo Dio: Gesù. Sposa mia diletta, Io ti conduco a questo sposalizio. Lo accetti? Domani... Domani... O figlia mia, domani, domani, domani... Io e te, tu ed Io e il Sacerdote. Domani..., nel primo Sacerdote della mia Opera porrò la mia Pietra. Esulta, figlia di Sion, il tuo Re viene a te, il tuo Sposo avanza. Non lasciarmi senza il tuo amore, senza il tuo respiro, senza te. 

 

28-XII-1967 Gesù. O figlia mia, presto, presto sarò con te. Ecco tu già partecipi della mia Gioia; tu sei già unita a Me in modo singolare. O anima mia, nulla ci dividerà mai: Io e te, tu ed Io: una cosa sola, un Amore solo, un Amore solo. Adesso i nostri sguardi si incontrano, e tu dal Tabernacolo ricevi l'ondata immensa del mio Amore. Aspetto la mia sposa ai piedi del mio Altare; Io verrò a Lei in una mistica unione. Tu non sai cosa avverrà. Povera anima, piccola, limitata, imperfetta... La mia Madre ti sarà vicina, e da Lei riceverà te; per Lei Io verrò a te; con Lei farò dimora in te. Rendi grazie al Padre mio, e in ciò unisciti a tutta la Creazione, ai miei Santi, agli Angeli, ai nove Cori, alla Chiesa purgante, alla Chiesa militante; unisciti ai miei Sacerdoti, al Papa Paolo VI. Poi vieni a Me per la via dell'Amore e del Dolore; poi andremo insieme per il mondo. Per p. G.: egli lavora già per Me, per la mia Opera, rinunciando alla sua volontà, all'apostolato che desidera. Egli è a Firenze per Volontà mia. Si trova nel periodo della prova. Quindi getterà i semi della mia Parola per i suoi Confratelli, fra coloro che lo fanno soffrire. Egli deve per mio mezzo rinnovare l'Opera salesiana di Firenze. Deve dare ai suoi Confratelli, Me. Ricopi il mio atteggiamento, tragga motivo di esempio dal Vangelo, e cioè da Me; ami, soffra, preghi per i suoi Confratelli. Egli a Firenze ha questa missione. Deve germogliare la mia Parola là ove vive, e con coloro con cui condivide la giornata, con coloro con cui siede a tavola a mangiare, con coloro che toccano le mie Specie Eucaristiche. Sopporti umilmente per Amore mio e la mia Passione gli sia sempre innanzi di ammaestramento, di insegnamento, di scuola, di lezione. Solo attraverso questa purificazione i suoi Confratelli verranno a Me nell'unione per la quale sono stati chiamati. Quindi col permesso dei suoi Superiori, diffonda la mia Opera d'Amore, la mia Lega di Anime sacerdotali. Io lo assisterò, lo consolerà; gli invierò a suo tempo un aiuto, un collaboratore. Egli deve prima passare per la "via" che gli ho indicata. Non dubiti del suo Gesù: Egli è e sarà sempre per lui. Percorrerò questa via, assistito dalla Madre mia. Perciò si rivolga a Lei e si metta nelle sue mani; a Lei si abbandoni come un fanciullo umile, ubbidiente, amorevole, puro e innocente. Voglio anche da p. G. la "schiavitù d'amore" di Maria SS., poiché in tale modo Ella sarà per lui, oltre che Madre" tenerissima, Maestra, Guida, Conforto, Riposo. Dalla Madre mia riceverà le mie ispirazioni. Alla mia Opera d'Amore, sono chiamati tutti i suoi famigliari poiché essi apparterranno alla mia lega di anime: nessuno escluso. A ciò dovranno pervenire dopo un'accurata preparazione che conduce l'anima a Me: Io l'attirerò al mio Amore con la mia Grazia. Ci sono anime sacerdotali pronte per la mia Opera. Bisognerà preparare, ed Io farò il resto. Tutto e sempre nell'amore di Maria Vergine, che quale "Maestra", oltre che Madre, dono a ciascun'anima sotto tre sembianti: Immacolata Concezione, Maria Ausiliatrice, l'Addolorata. Cioè: Purezza Castità, per i Portatori di Gesù Eucarestia; Purezza, per tutti; Aiuto e Sostegno nelle lotte, nelle difficoltà; Dolore e Sofferenza per tutti. (La mia Opera avrà in Me le sue vittime, e per molte Anime ci sarà una spada che trapasserà il loro cuore). Andate a Lei, anime mie predilette, poiché Io, il vostro Gesù Cristo Eucaristico, vi prometto un Amore indicibile e per molte, la mia Parola a conforto e sostegno nelle prove, nelle tribolazioni. P. G. trasmetterà i miei messaggi ad anime sacerdotali; ma agisca con prudenza. La mia Opera d'Amore è quasi tutta rivelata. Io, Gesù, annuncerò gli altri solchi. Chiedi preghiere, prega, offriti in Me al Padre mio per la mia Opera. Voglio anime vittime per il mio ritorno nella vita quotidiana degli uomini. Io devo andare, devo camminare per le "vie" del mondo. Sì, il mondo: poiché Io sono venuto sulla terra per tutte le anime, e per tutti ho dato la mia Vita. Sì, lotte molte lotte prima di arrivare a Roma, dal Papa. Il nemico ostacolerà, e le "mie anime" soffriranno. P. G. affidi alla S. Vergine, nel suo triplice Sembiante, la mia Opera, le mie anime. Ella vi aprirà le vie. Il Papa vi attende, il Papa approverà, il Papa sarà con voi: poiché Io sono in lui, e lui è in Me. Gesù da tutti i Tabernacoli ti benedice! Si, a p. G., le mie Parole, il mio Amore sacerdotale, la mia Dimora in lui. Tu rimani in Me, e nessun respiro sia disperso senza che sia per Me. 

 

 

I MESSAGGI DELL'ANNO 1968

 

1-I-1968 Gesù. Al Cuore del tuo Gesù, nulla sfugge, e lo vengo a te a dirti che l'amore è sofferenza, croce, aridità, santità. Crocifissa in Me è la mia Sposa, e chi porta Me porta la mia Croce. Ora ciascuno rifletta a se stesso questi pensieri, li mediti e riconosca quanto la mia Sposa già condivide con Me, quanto deve condividere per arrivare all'unione con Me. A Vera faccio un'esortazione: perseveri nell'umiltà e nell'obbedienza; non si scoraggi, no, no... A Lucia un ammonimento: sia cauta e prudente. A p. G.: il mio Dono porti frutti copiosi di anime sacerdotali. La mia Mamma Io terrà come figlio tenerissimo fra le sue sante braccia. A tutte le mie Spose il mio bacio d'amore e di perdono. A te, figlia mia, a te che soffri e gemi sotto il peso schiacciante della tua fragilità, a te la mia Forza ogni giorno di più; a te il mio Dono perché tu ricordi sempre che chi ti ama è con te e non ti abbandona mai. 

 

4-I-1968 Gesù. Adesso Io sono con te, Tabernacolo Vivente del mio Amore. Io voglio istruirti, prepararti per una missione... L'anima tua deve pertanto vivere di Me immersa in Me. Io la scioglierò dai lacci terreni, la purificherò. Ora ti aspetto al Fonte battesimale per un'altra purificazione quella del sangue. Ogni dono porta con sé una sofferenza, un'offerta, una rinuncia. Ogni anima che "veste" Me, deve scomparire in Me, deve darmi tutto, deve seguirmi nelle mie vie, fatte di sentieri scoscesi o scorciatoie, ma sempre "mie vie". L'anima si abbandoni a Me, ed Io sarò per essa fiducia, conforto, guida, appoggio. Perché ancora tu non lo fai? Si, sei nella prova, una prova d'amore. Prova è la tua aridità, prova è la tua incapacità, la tua confusione, prova... le tue ribellioni, prova la tua fragilità; Persevera nel mio Amore, amami nel silenzio della tua anima. Hai paura delle mie Parole, Vera? Scrivile, sono del tuo Gesù: del tuo Gesù che non senti più, né vicino né lontano, eppure tanto in te... No, figlia mia, voglio restare con te: non temere. 

 

6-I-1968 Gesù Eucarestia. Hai scritto giusto: sono Gesù Eucarestia, Vivo, Presente nel santo Tabernacolo; vivo, presente con te, sopra di te e in te con la mia Grazia. Appoggiati a Me, al tuo Gesù: non temere, voglio darti fiducia, forza, luce. Verrai, verrai a Me per la via che Io ho scelto per te. Lasciati guidare perché Io sono la Via, la tua Via. Non è lontano il tempo in cui cammineremo insieme per le vie dell'amore. Ora è sofferenza e tribolazione, sconforto, pena... Cosa poi non ti darà il tuo Gesù?! Sì, atti d'amore, tanti, tanti. Stamani te l'ho spiegato. Nel prossimo, nel tuo prossimo più vicino tu incontri Me. Perciò pazienza, amore, cortesia, comprensione verso chiunque. Tutto si risolva mediante atti d'amore rivolti a Me, per mezzo del tuo prossimo. Per ora occupati di quanto ti ho detto e spiegato, perché a tratti ti insegnerò come si indossa la mia "Veste". Ti aspetto, ti aspetterò per le tue debolezze. Ti ho dato un dolore che servirà a te a non dimenticare la mia Presenza Eucaristica in te. Aumenterà sempre più perché Io non voglio essere dimenticato. Sarà dolore e conforto, sarà dolore crescente che investirà tutto il tuo fisico, affinché tu non muova nessun membro del tuo corpo senza di Me. L'anima riceverà gran bene da questo soffrire e si preparerà a venire a Me. Non c'è ascesa di anima e di spirito senza sofferenze in unione amorosa con Me. Sì, come al cieco di Gerico, ti darò la vista delle cose celesti. Non temere, non temere, perché Io, il tuo Gesù, non ti lascio sola un istante. 

 

7-I-1968 Gesù Eucarestia. Come nelle grandi cose opero nelle piccole, sempre Io, con la mia Grazia. Io vi raduno, vi faccio incontrare, vi divido, ma vi ritengo sempre uniti in Me, sotto l'ombra delle mie Ali. È l'Opera mia che avanza, Io che scendo fra gli uomini, Io che vado in mezzo agli uomini, Io che sto nelle vostre famiglie, Io che vi chiamo. Gesù a p. G. vuole molto bene. Egli mi dà gloria, e in lui Io sono consolato, amato, e... dimenticato. P. G. non deve scoraggiarsi: ha la mia Grazia, ha Me. Se la lotta lo schiaccia, si appoggi a Me; ami Me, soffra con Me. Sentirà il mio abbraccio di Padre, di Fratello, di Sposo. Io sono Gesù sceso dai Cieli per stare in mezzo agli uomini, per condividere con voi la vostra vita, per vivere di voi affinché voi viviate di Me. Come i primi Cristiani, voi siete i primi portatori di Gesù, e cioè i primi Tabernacoli Viventi. Si è iniziata una nuova era di Me, di Cristianesimo, di Cristo in voi. Anche per voi, quindi, le lotte, le tribolazioni..., ma anche per voi la Vittoria; poiché Io, Gesù Eucarestia, vincerò, trionferò. Sì, i fili tessuti con la mia Grazia nelle vostre anime stanno iniziando lo stupendo lavoro di unificazione sensibile e visibile: ecco il mio lavoro nelle vostre anime. I fili della mia Grazia ora si sono incontrati nel piano della divina Provvidenza, e il mio Segreto d'Amore viene rivelato a molti: ai chiamati dal Padre mio. Sì, p. G. riceverà molte grazie da Me. Digli che la sua fiducia in Me deve essere senza limiti, poiché la mia è un'Opera di Fede e di Amore. Io, Gesù Eucarestia, lo benedico, lo custodisco, lo immergo nel mio prezioso Sangue affinché la sua anima rimanga in Me, qui, nel mio Costato. Questo il suo Gesù, Gesù sofferente, Gesù Sacerdote Eterno, Gesù Fratello, Gesù Sposo, ha dettato alla sua povera Vera, perché il mio Amore per p. G., la mia predilezione, gli sia rivelata anche attraverso l'ubbidienza e la fragilità della più povera delle mie creature. Se questa ne è stata smisuratamente indegna, essa ora è purificata dal mio Sangue, dalla mia Passione, dalla mia Grazia. Essa è sposa in Gesù nella sofferenza, perché Sorella Sofferenza sarà il mio Amore costante per lei. Tragga ciascuno motivo d'amore per Me, poiché tutto è sempre Opera della mia Misericordia. Io ho scelto Vera perché essa era il "Mondo" con dolori, peccati, sofferenza, sfiducia... la Mia madre l'ha salvata. Nel mio prezioso Sangue è stata lavata l'anima sua. Ora questa presenta agli occhi di Dio le cicatrici del passato. Sì, essa è nella sofferenza; di questa non la priverò mai, poiché è sposata alla mia Passione. Essa sa che la sofferenza è stata e sarà il primo dono di Me. Altro dirò solo a lei, perché solo da Me trovi conforto. Non altri, ma solo Io per lei, perché lei non abbia che Me. Dio Uno e Trino vi abbraccia e vi benedice. Maria SS., la mia dolce Madre, vi ama, vi benedice, vi aspetta. 

 

8-I-1968 Gesù Eucarestia per p. G. I suoi Confratelli l'ameranno in Me. Io li voglio Sacerdoti buoni, santi; egli sia fra loro Me, e cioè si comporti come Me fra i miei apostoli e discepoli, e insegni con bontà e dolcezza: ami e comprenda e compatisca. Io sono in lui per vivere fra loro, per condividere ogni ora con loro. Io voglio assumere il suo sembiante per parlare con gli altri miei Sacerdoti, poiché di loro desidero tutto il cuore, tutto l'amore. Egli, p. G., è la mia vittima in Me dei miei Sacerdoti. Io sono in lui anche per essi, poiché Io li amo dello stesso amore. Sull'Altare, nel mio Sacrificio offerto da lui stesso a Dio Padre, c'è lui in Me. Nulla ci divide perché in lui mi sono nascosto Io con la mia Divinità e Umanità. Ora egli deve riversarla sugli altri, poiché per questo tralcio voglio rinnovare i frutti del mio Sacerdozio. Sono Sacerdoti a Me cari, da Me molto amati. P. G. deve spogliarsi di sé; e cioè di sentimenti personali, umani, che Io, Gesù, non possiedo. Egli perciò deve liberarsi da queste ultime catene umane, perché Io viva e operi in lui con la mia Grazia. E’ questa la mia vittima nella Vittima immacolata, nell'Agnello di Dio. Grandi saranno le mie consolazioni per colui che per amore vuoi essere tutto Me e scomparire per se. Dì a p. G. che lo l'aspetto nella notte, per le vie... in cerca di anime, poiché Io sono il buon Pastore che va in cerca delle pecorelle smarrite. Fosse pure una sola anima, non so gioire se non l'avrò nel mio Ovile. Ciascuno di voi, Tabernacoli Viventi, ha già iniziato il mio lavoro, poichè, per quanto poco sappiate mettere in pratica i miei nuovi insegnamenti, Io ora vivo vicino a tante altre anime, e, attraverso voi poso i miei Occhi misericordiosi su tanta umanità. Chiameremo altre anime per farne altri Tabernacoli Viventi, Vera incontrerà l'altro Sacerdote da Me preparato per quest'Opera. Ella ne riceverà gran gioia e frutto, poiché crederà che Chi le detta, è stato, è, e sarà sempre il suo Gesù. Pregate per questo incontro voluto dal Padre Mio, perché Egli si compiaccia affrettare i tempi. Lavorate in amore e santità, pregate, soffrite con umiltà Io sono venuto in voi per "ripetere" la mia Vita. Tutto vi chiedo per amore poiché solo l'amore mi fece Uomo, mi fece Crocifisso, mi fece Eucaristico. Solo per amore accolgo un sacrificio, una rinuncia, una lacrima, un'offerta... L'amore del Creatore e della sua creatura vivono della mia luce, partecipando della gloria del Padre mio. È lo Spirito Santo che fonde il Divino e l'Umano, e a Dio, per mezzo mio, sale da ogni anima di quaggiù l'onore e la gloria. Dove sei, figlia mia, quando ti smarrisci? Sei nelle braccia del Padre, dello Sposo, dell'Amico, del Fratello. Perché mi temi ancora? Dammi fiducia, dammi fiducia. Io desideravo scrivere a p. G., e la tua obbedienza, sostenuta dalla mia Grazia, è diventata un'opera meritoria molto gradita a Me, alla Madre mia dolcissima. Vi unisco sotto il mio Tetto, vi farò incontrare, portatori di Me, di Gesù; e Io mi rivelerò a voi e ciascuno parlerà per bocca mia all'altro perché riconosciate che in voi, con voi, e per voi, c'è tutto Gesù. Coraggio! la Mamma mia dolcissima vi aiuta, vi benedice, è con voi; è Lei che conduce la mia Opera d'Amore, è Lei che forma la Lega delle mie Anime: i Tabernacoli Viventi. Sappiate attendere in preghiera e in umiltà quanto la divina Provvidenza, nei suoi piani misericordiosi va predisponendo e svelando. Si, il Papa sa..., il Papa soffre, il Papa aspetta, e voi con lui aspettate, come vi ho detto, il mio ritorno fra voi, nel mondo. Si, è una follia per la tua povera umanità, una prova che ti schiaccia... No, non impazzirai di ciò, ma del mio Amore si, del mio Amore, dell'Amore del tuo Dio, del tuo Gesù. E’ amore la veglia della notte e Io la permetto e spesso la permetterò poiché Io non voglio essere dimenticato. Se le occupazioni giornaliere vi hanno distolto da Me, sappiate che Io cercherò consolazioni e veglie nella notte. Ciascuno dia quel che può, ma con amore, perché Io raccoglierò ogni vostro respiro. Siate umili, siate sottomessi a Me. Io sono Gesù, Gesù con voi. 

 

9-I-1968 Gesù Eucaristico. Scrivi, scrivi e obbedisci a Me, e offri l'obbedienza alla Mamma mia. Voglio che i Tabernacoli Viventi aumentino, si diffondano nel mondo, nell'umanità. Io voglio andare lontano, per le strade del mondo, da un punto all'altro della terra, dei mari. Pregate perché si moltiplichi la mia Misericordia, perché il mio Amore si diffonda nelle anime. Andate, cercate anime da Me preparate alla mia Opera d'Amore. Parla questa sera di Me, della mia Opera d'Amore all'altra anima che ti è vicina, chiedi preghiere a questo fine: Io la unirà in spirito a voi, miei Tabernacoli, perché tutti possiate servire alla mia Causa. Dì a p. G. che approvo il suo apostolato in seno alla sua famiglia e che dai suoi congiunti trarrà, con la mia Grazia, grandi frutti. L'Opera deve essere portata a Torino, presso i Sacerdoti Salesiani sotto la protezione della Madre mia Ausiliatrice, perché Ella non manchi di donarvi gli aiuti celesti che vi devono assistere perché lo, Gesù Eucaristico, mi confonda in ogni tipo di anime in mezzo a voi. Pregate, pregate perché le anime da Me preparate ricevano Me. Voglio che a Torino la mia Opera si diffonda fra i Sacerdoti salesiani, ed essi sapranno preparare altre anime che vivono nel mondo, ma non del mondo, a ricevere Me. Queste mi porteranno nelle strade, nelle case, nelle famiglie, perché Io viva vicino ad altre anime lontane da Me, perché queste sentano costantemente la mia Presenza eucaristica. Cadrà la volontà ribelle; cederanno le idee sbagliate, alla verità; cadrà l'ostinazione al male, la menzogna, la falsità. Tutto questo avverrà perché Io, a loro insaputa, starò vicino a loro, e la mia Grazia picchierà con insistenza amorosa alla porta della loro anima finché essa si schiuderà al mio Amore, alla Fede. Da Torino dovranno partire altre anime per portarmi altrove e ovunque. Ovunque: cioè in paesi, in altre province e città. Da Firenze, alla Liguria; e quindi a Roma. Si, il Papa vi attende, il Papa lo sa. Si preparino anime sacerdotali per quest'Opera che voglio estesa in tutto il mondo. Andate a Torino. Presentate la mia Opera all'Opera salesiana. Voglio che là si cominci presto, si cominci subito. Manda questi messaggi a p. G., a Don B. lo ispirerà loro il da farsi. Tu lascerai tutto per Me, per la mia Opera, e questa ferita t'accompagnerà finché vivrai. Io ti darò allora la ferita del mio Amore ardente. Quando giungerà il momento sappimi dare il tuo Fiat, nel Fiat della Madre mia al Padre mio eterno. Prega, prega perché tu riconosca e incontri il Sacerdote che Io ti manderà per lavorare - per un tratto - insieme. Chiedi preghiere, offri sacrifici, mortificazioni, e quello che, nelle tue miserie, sai dare. I solchi devono allargarsi, perché la mia Vita vi scorra e trovi sempre sentieri preparati, pronti ad accogliermi. Per ora sono sufficienti questi messaggi che tu, figlia mia, della Croce, trasmetterai a Firenze e a Lombriasco. I due Sacerdoti da Me ora ricordati, saranno ispirati ad andare dove Io li manderà nei mio santo Nome, per la mia Gloria fra voi, anime mie benedette. Ora va, e chiedi preghiere. Maria, la mia dolce Mamma, non ti lascia, non ti lascerà mai. Maria, la mia Mamma ti perdona. Ella ti aiuterà, ti trarrà dal basso ove ancora sei, ma attraverso la sofferenza, e tu sai che sofferenza è Gesù, ché Gesù, il tuo Gesù, è tutto nella sofferenza, nella Croce, nella Croce d'Amore, nell'unione della Croce. Io vivo dite, e anelo che tu viva di Me. Sì, certo, non solo il mio saluto per p. G., per D. B., ma a loro il mio Cuore di Eterno Sacerdote, ferito, sanguinante d'Amore per loro, per tutti i miei Sacerdoti. Ecco, lo ora li nascondo in Me, e li avvolgo nella Luce del mio ardente Amore. Gesù vi ama, Gesù è felice di stare con voi, Gesù è consolato perché sta con voi. 

 

10-I-1968 Gesù. Voglio che tu legga, che ti istruisca nella mia Dottrina, nella mia Misericordia, nelle mie Opere. Ti darò i libri che devi leggere e consultare. Questo sacrificio ti è necessario, e ne comprenderai dopo i motivi. il tuo lavoro deve indirizzarsi sempre più a Me, perché tu, nella tua pochezza servi alla gloria dei Padre mio. Devi preoccuparti per ora di ubbidire a Me, alla mia Voce. Quanto ti preoccupa, sarà risolto dalla mia Misericordia. Voglio che tu faccia un atto di fede sempre crescente perché la tua vita deve essere fondata sulla Fede. E per la fede che Io ti ho donato in più di essere stata chiamata a lavorare alla mia Opera d'Amore. Tieniti salda a Me perché Io non ti abbandono e mantengo le mie promesse. Sii umile sempre; e questa virtù ti sarà data dalla Mamma mia: chiedigliela sempre, con frequenza. Non guardare il mondo, perché a te non deve interessare che come "anime". Non ti lasciare prendere dalla sfiducia perché non sai fare. Questa tua nullità fa parte del mio disegno d'amore, poiché lo me ne servo per attirare domani altre anime. Non ti basto Io? Sì, sono Gesù; Gesù che ti ricorda che è anche su te. Sono "Uno" in tante Particole: sono Uno, in una sola Particola. Avvertirai Me. Figlia mia, sapessi dove desidero condurti! Ma non posso, se tu non aderisci completamente alla mia Volontà. Ho bisogno del tuo Fiat. Io ti dono in modo specialissimo la mia Mamma, perché, per suo mezzo, tu venga a Me, per la via da Me voluta. Da figlia umile e devota della Madre mia, fin da ora dì a Lei che tu desideri metterti fra le sua braccia dille che ti prenda presto, dille che lo desidera il suo Gesù. Invoca così: "Madre di Gesù, Madre del bell'Amore, dà amore al mio povero cuore; dà purezza e santità alla mia anima; dà volontà al mio carattere; dà lumi santi alla mia mente; dammi Gesù, dammi il tuo Gesu' per sempre". Vai a Lei in nome mio, e presentati a Lei nel mio Amore, e poi rimani in Lei perché Ella fissi i suoi occhi Santi sulla tua anima, e attraverso Me, per Me che sto su te, Ella non li distolga più. Copia su un altro foglio questa invocazione mia, e recitala molte volte in un giorno e ne sentirai una santa efficacia. 

 

12-I-1968 Gesù. Io cerco anime, anime umili e ardenti per la Gloria del Padre mio. Io cerco te perché la mia Misericordia trionfi. Io solo posso darti l'eterna gloria; trarti dalle miserie, dalle tribolazioni che ancora affliggono l'anima tua. Io voglio farne un Santuario ove la tua anima stia in contemplazione della Beata Trinità; e in questo stesso Santuario che Io formerà in te, tu stessa non devi entrarvi sola, ma preceduta e accompagnata dalla Madre mia affinché tu sia ricevuta e ammessa alla divina Presenza. Questa deve essere la meta della tua anima. Quale Opera d'Amore ho preparato per te! Ringraziami, Ringraziami della Madre mia, nei miei Santi, nei miei Angeli che vedono tanta gloria preparata per te, per la sposa del mio Martirio, per la sposa del Tabernacolo Vivente. Non mancare di invocare i miei Angeli in Cielo perché preghino e intercedano per te presso il Cuore della Madre Mia affinché il mio disegno d'Amore si compia con pienezza su di te e sulle altre anime. La mia Grazia vi porta luce, e, se pur nelle tenebre, voi camminate già nella luce. Verso di Me, verso il mio Amore è l’ “esodo" della vostra Anima. Uscite dalla vostra schiavitù e venite a Me, venite alla Terra promessa anche a voi: Io, Gesù. in Me affondate le radici della vostra anima. Io darò acqua a sazietà affinché le radici affondino e si nutrino di Me. Io vi sosterrà, vi ciberò nell'inverno, nelle tenebre dello spirito. Verrà la Luce ad illuminarvi, e allora vedrete le nuove piante, i loro germogli, i fiori, i frutti copiosi. Chi di voi vuoi morire ai mondo per essere immersa in queste tenebre? Tutti, tutti chiamo, ma i primi chiamati siete voi, perché voi siete i miei primi Tabernacoli Viventi. Tu non hai alcuna forza, alcuna virtù per essere immersa nelle tenebre. Ma Io tanto, troppo ti amo per privarti di tanta grazia. Io provvederò alle tue deficienze. Io colmerò gli insondabili vuoti e abissi dell'anima tua. Cosa non può fare l'amore?! Voglio, voglio che tu arda per Me. Si, per Me solo, ed Io sono geloso dei tuo poco amore perché in questo ho riposto Me, tutto Me stesso. Si, voglio che tu scriva perché tu rilegga e non mi dimentichi. Sì, quell' "abitudine" è anche una schiavitù, è una catena che stringe i tuoi piedi. Senza di Me non riuscirai. Io voglio la perseveranza nell'orazione con l'intenzione di chiedermi la tua liberazione. Solo se perseveri, ottieni, poiché ogni grazia deve essere preceduta da una virtù. Sì, sempre la mia Mamma ti salverà. No, non pecchi, non mi offendi, ma non sei tutta mia, non sei tutta per Me perché quel "pensiero" ti distoglie. Io vedo la tua incapacità nella lotta poiché ne conosco le cause, e perciò ti ripeto: non riuscirai senza di Me. Io voglio questa tua liberazione; e tu fai quanto ti ho detto prima, per mezzo della Madre mia. Non è ancor giunto il momento che tu vada a Genova. Ancora un po', ancora un po' di giorni di attesa e poi andremo insieme da chi ci aspetta. Vorrei dettare a p. G., ma Io vedo la tua stanchezza e ne ho compassione, poiché i miei messaggi ti faranno sempre soffrire. Figlia mia, figlia mia della Croce, Io sono contento per la tua obbedienza. Tieniti sempre pronta ai miei desideri, sempre disposta, perché Io faccia sempre arrivare, attraverso te, la mia Voce d'Amore. Sì, sei il mio "portavoce", e perché la mia Voce si diffonda sull'umanità, tu devi tacere. Ti insegnerò a tacere, e ti condurrò in luoghi ove Io sono sempre vicino a te, e là, Io parlerò. Io parlerò finché tu avrai respiro, poiché tu non parlerai che per me, di Me, in Me. La mia Voce nel mondo, la mia Voce per l'umanità intera; il mio Amore per te, per l'umanità intera. Non avrai voce, che la mia Voce; non avrai parole, che le mie Parole, perché di te farò una voce: la mia Voce. Questo è dono, dono d'Amore, dono di Crocifissione. Ma allora sulla Croce saremo insieme, Io e te, un solo Essere, una sola Vittima, un solo Cuore, e attraverso te, ancora al Padre mio le parole di allora sul patibolo: "Padre, perdona loro perché non sanno cosa si fanno". Sul patibolo il mio Fiat nel tuo Fiat; sul patibolo della Croce il mio ultimo respiro in te, il mio Spirito a Dio Padre in te. Lo Sposo ama la sposa, e i suoi doni sono condivisi dalla sposa; lo Sposo trasforma la sua sposa in Sé perché non esistano due entità, ma una sola, poiché Gesù è Uno solo; poiché è sempre Gesù che si dà, si immola e, in Lui le sue Vittime; la sua povera Vera ove ha stabilito la sua dimora divina. Da questa santa dimora, Io levo la mia Voce, e correrà terra, mari, e radunerà le anime, le abbraccerà di un solo abbraccio, le rinnoverà, le amerà di un Amore che l'anima ancora non conosce; dell'Amore di un Dio, vivo e presente in essa per sempre, già da questa vita quale anticipo del Regno dei Cieli. Gesù ti ama, Gesù è contento di te. Gesù è contento dei Tabernacoli Viventi. Gesù è felice che tu gli ripeta molte volte: Sono felice, o Gesù, che tu ti degni di stare con me; sono felice e ti amo, ti amo. O Gesù, insegnami ad amarti, ad amare col tuo Cuore. Gesù ti accarezza. 

 

15-I-1968 Gesù. Dammi la tua anima, dammi la tua anima, la nasconderò nel sicuro rifugio del Cuore mio. Voglio difenderla dagli assalti del nemico. Gesù Eucarestia ti benedice. Si come meriteresti, non vuole infliggerti castighi perché Egli è buono. Viene a te Maria, la mia dolce Madre, per sorreggerti perché tu non cada ancora, non cada più. Rialzati, figlia mia, nel suo Amore materno, nella sua Misericordia. Non venire a Me nel pianto, ma nella letizia, poiché oggi è giorno di letizia in Cielo. Una madre della terra è salita nei Cieli, e ora contempla la mia Gloria. La Madre mia le ha donato l'abito di Gesù, dei suo Gesù: l'abito dell'innocenza. Ora ella è felice coi miei Santi, coi miei Angeli, in Me. Io ho chiamato anche te ai mio Regno, e da te aspetto ogni rinuncia per la mia Gloria. Dovessi pure crocifiggerti, Io voglio tutto, tutto da te. Non ti tormentare per quanto non ti ho ancora chiesto (specificatamente)... Voglio per ora da te la tua anima attraverso la Madre mia, l'immacolata; voglio che tu ricorra a Lei con frequenza così come un bimbo che, non sapendo camminare, nè sorreggersi in piedi, chiama, per timore di cadute "mamma, mamma". La tua anima crescerà nella grazia, solo attraverso Lei. Voglio che tu dipenda da Lei, e da Lei ti lasci ammaestrare. Ti voglio figlia umile e devota di Lei. In questa sottomissione Ella ti muterà il cuore, e i tuoi desideri d'amore saranno esauditi. Sì, sabato e domenica e ancora oggi, hai dubitato di Me, del mio Amore, della mia Misericordia. La paura ti ha fatto volutamente dimenticare di Me. Quale errore, figlia mia! li deserto della tua anima è stato il castigo naturale che Io non volevo darti: sì, Gesù è Forte nell'Amore, Forte nel Dolore che infligge; Gesù ti pesa nella sua Divinità. E Io sono chino su di te con la mia Croce, respiro dalla tua anima il Dolore del mio Amore. Vorrei liberarti dalle strette che ti soffocano, ma per questo martirio devi vivere e soffrire, di questo martirio devi morire al mondo, a te stessa, al tuo "io" subdolo e prepotente. Io sto lavorando in te a colpi di scalpello, poiché ho un tempio da preparare per Me. Le aridità, le croci piccole e grandi, sono il mio martello. Quindi, a intervalli arriverà il colpo, il mio Colpo. Devo portar via da te molte, molte cose: la resistenza ai mio Amore, la sfiducia, i timori, l'egoismo, ansie inutili, pensieri non cristiani, abitudini mondane. Scrivi, scrivi che Gesù è esigente con te. Scrivi, scrivi, scrivi: è volontà mia che tu scriva fino all'ultimo. 

 

19-I-1968 Gesù. Io ti guardo figlia mia negli occhi della Madre mia: sono sguardi d'amore, di fiducia, di confidenza. Non temere, non sei schiacciata da Me. Il tuo Gesù, non vuole opprimerti. Sei nella prova. Prova di fede, d'amore, di perseveranza. Lei è con te perchè Io sono con te, e dove sono Io, è Lei: la mia Mamma. Se pensi di cadere, di vacillare nella prova, Lei ti sorreggerà, perché Io ti ho donato la mia stessa Mamma. Donami la tua, perché sia attratta da Me. Verrai, Vera, verrai da Me col cuore colmo di gioia. Poi sarai felice perché possederai Me; ma ora devi credere senza sentire: amare senza sentire d'amare; rifugiarti in Me mentre sai di non trovare confronti, nè consolazioni, perché tu sentirai di non trovare Me. La fede in Me, nel tuo Gesù, deve essere la tua forza. No, non parlare se non sei interrogata: Io mi svelerò a te per la via da Me stabilita. Non hai tratto, nè trarrai confronto. Devi ritornare serena perché tu possa essere docile alla mia Voce, a quanto lo vado ispirando allorché tu ti metti a scrivere. Solo allora riprenderò a parlare della mia Opera. Voglio che tu sia tutta e solo per Me. Non ti smarrire se il Divino si china, si umilia sulla povera creatura, e scende in te, perché Io cerco ogni delicatezza per non turbare la tua piccolezza. Ed Io, Gesù, ho bisogno proprio della tua piccolezza per le altre anime. Sì, io so, preferivi amarmi nella normalità, nella tranquillità; ma non siete voi a scegliere, ma sono Io; è il Padre che vi sceglie, e l'anima, amorevolmente deve ubbidire. Ecco il tuo nuovo voto: ubbidienza. Ubbidienza a Me, per mezzo dei Sacerdoti, dei mio Sacerdote; poiché attraverso questo, manifesterò a te la mia Volontà: la via che devi seguire. Non farò violenza alla tua natura poiché lo agisco con dolcezza, e vedrai... Affidati a Me: non avrai più paura perché questa non viene da Me. Scrivi a p. G.. Egli è in pena per te, in pena per Me, per i miei Desideri. Ora ho posto un periodo di silenzio, anche se breve, per la mia Opera; ora voglio la tua serenità, la tua fiducia, il tuo abbandono poiché solo buttandoti fra le mie braccia di Padre, tu ritroverai la tua Via. E la tua via è la mia Via, poiché tu devi camminare nella mia Via, nella via di Gesù. Fuori di Me non troverai confronto né pace, nè gioia; e se questo non senti di trovare in Me, raddoppia, intensifica i tuoi atti di abbandono in Me, finché il tuo piccolo e povero cuore non mi avrà conquistato. E soprattutto credi in Me, credi che Gesù è con te, che Gesù, anche se per tante ore dimenticato da te, è con te, perché Egli, no, non ti dimentica mai. O Vera, piccola sposa mia, non senti cosa ti dico? Non è forse questa una stupenda lettera d'amore che l'Amato scrive alla sua Amata? Tu mi hai dato il braccio, la mano  per scrivere, ma Io ti ho donato il mio Cuore per dettare questa volta solo a te e per te. Ma tu non sei contenta d'avere uno Sposo così grande? Io mi rimpicciolisco per te, mi uniformo a te in tante cose perché tu non abbia timore dello Sposo, ma solo di Dio. Io sono Gesù, lo stesso Gesù che rapì il cuore della Maddalena: eppure ella non ebbe paura di Me; Io sono Gesù che si manifestò visibilmente a Margherita Alacoque: anch'essa non ebbe timore di Me. Io sono Gesù di Betlemme, di Nazareth, della Galilea, di tutta la Palestina, ma chi mi ha amato non ha avuto paura poiché Io ho nascosto la mia Divinità. Ora Io a te non la nascondo, ma nel mistero di Fede in cui mi sono velato, tu mi conosci da molto tempo, e perché non accogliere serenamente la Voce dell'Amore? Ecco, Io mi faccio Piccolo, tanto piccolo per te; ecco Io mi faccio "fanciullo", e nel sembiante dei fanciullo vengo a te per parlarti. Vuoi accogliermi come un fanciullo? Sì, voglio amarti come un fanciullo, e discorrere con te come un fanciullo e con te giocare come sanno fare i fanciulli. Preferisci pensarmi cosi?! E allora cercami fra i fanciulli, fra i cuori puri e umili, poiché fra questi mi manifesterò a te. Cercami, Io gioco; cercami, io mi nascondo; cercami finché non mi scopri là ove mi sono nascosto. Il tuo Gesù fanciullo. 

 

21-I-1968 Gesù. Voglio che la tua anima mi serva, mi glorifichi: essa è mia, appartiene a Me. Perciò in ogni tua azione abbi l'intenzione fervente di glorificarmi. Mi glorifichi se non temi, se fuggi le paure; mi glorifichi se mi ami, mi glorifichi se mi pensi, se ti ricordi di Me. Io ti ho fatto per la mia Gloria: devi darmela da quaggiù, da questa valle di lacrime. Mi glorifichi se non ti lasci turbare, se accresci la fede e la fiducia in Me. Mi glorifichi se mi servi nell'aridità, nell'abbandono. E sei poi certa che io ti abbandono? Le tue preghiere recitate vicino a Me, non sono il segno della mia Presenza? Si, quando mai ti ho lasciata, abbandonata veramente? Mai. Sì, ora vai da chi aspetta Me perché Io sarò fra voi, e Voi umili, voi, miei figli, voi miei sposi, voi mie spose, voi rimpicciolite, voi fatevi e divenite piccoli per Me, perché Io desidero crescere in Voi. Io parlo già ai cuore del mio Sacerdote: d. B. Tu da tempo sai che io sono in lui, nel suo Sacerdozio con pienezza di Grazia, perché egli è umile, perché egli mi ama, perché cerca la mia gloria, dà testimonianza di Me, egli è forte in Me, e tu sei sempre tanto fragile. La tua fragilità ti dà sofferenza, ma da questa voglio trarre il tuo bene: l'abbandono completo in Me. Rifugiati in Me, nel mio Cuore di Padre, e troverai conforto. Io oggi ti aspetterò là, poiché mi vedrai nel mio Amore di Padre, di Fratello, di Sposo. Oggi il mio Dono si manifesterà alla tua pochezza, e la tua anima esulterà nell'Anima della Madre mia, poiché nulla viene a te senza passare per Lei, e nulla Io ricevo da te senza passare dalla Madre mia e dai Sacerdote. Tu devi sempre essere sottomessa ai Sacerdoti e in particolare a coloro dei quali Io mi servo per la mia Opera. Tu in loro, nei miei Sacerdoti, sei sottomessa a Me, Eterno Sacerdote. Perciò scrivi a p. G. poiché Io voglio recare serenità a lui attraverso le lettere che Io ti detto, poiché lo ti ispirerà. Si, è il mio Spirito, e soffia dove vuole. Ti voglio nell'ubbidienza, nella docilità; ti voglio pura, ti voglio fanciulla per giocare coi tuo Gesù Fanciullo. Fra i miei scolari sii paziente, umile, svestiti del tuo "io", e pensa a loro che sono miei. Ogni scolaro è un Gesù Fanciullo: per tanti fanciulli c'è sempre un solo Maestro: Io. Perciò diventa, ritorna a essere una "fanciulla", se vuoi che anche per te ci sia il solo Maestro. No: il rimprovero amorevole, non il castigo; segui i miei suggerimenti, e non... quei consigli. Voglio i tuoi scolari nei mio Cuore: dammeli! Perché vengo con te? Perché Io sto con te? Per le anime, per i piccoli, perché non diventino... "adulti", affinché essi crescano in Me. Gesù fanciullo ora sarà a scuola in ogni scolaro... Lasciati guidare dai Divin Maestro, e vieni a Me: scorgimi e trattami in ogni fanciullo. Ora in scuola iniziamo una nuova vita: vita di amore, di incontri, di unione. La tua aridità troverà forza e sostegno in questo rinnovato incontrarci tra i fanciulli. Si, Gesù Fanciullo una volta ti venne vicino, e la tua anima lo vide. Io voglio stare coi bambini. Io vengo con voi nelle sembianza di un fanciullo, di un ragazzo. Vera, dammi amore, dammi le tue fatiche, dammi tutto in quei fanciulli, poiché se la vita umana si affievolisce, quella dell'anima va verso la Luce. Oggi c'incontreremo là, e Io sarò Gesù d'Amore, Gesù lo Sposo. Domani, invece, a scuola, sarò Gesù Fanciullo e Divin Maestro. Rimani in Me per mezzo di Maria, Regina dei cuori. Io ti abbraccio nei mio Sangue preziosissimo. Il tuo Amato Bene, a te, povera creatura mia, viene, ritorna, perché gli Occhi santi di Maria sono fissi sulla tua anima. Io, Gesù, ti abbraccio con Lei, con la mia Mamma, e da Lei ti ricevo. Questo, Gesù, alla più misera delle creature che siano mai esistite in questo mondo! Questo, Gesù Misericordioso, per la sua anima, per tutte le anime povere, povere di ogni virtù; questo, Gesù d'Amore, per questa creatura che serve per obbedienza per sé e per tutte le anime che sono e saranno nel mondo. Queste mie Parole, piene della mia grazia saranno sempre nuove, sempre mie, sempre per i cuori di buona volontà: fonte di luce di fiducia; di rinascita, di amore, poiché Io le scrivo per ogni anima che mi cerca, che spera di essere amata da Me (eppure essa è già tanto amata da Me), che cerca Me. Io vi sazierà del mio Amore, e ciascuno troverà in queste parole, le parole che aspetta da Me. Ecco, o anime mie, Io vi ho parlato prima ancora che mi cercaste, prima ancora che la Terra vi accogliesse nel suo grembo; vi ho parlato, vi parlo mentre ora voi mi cercate in questo mondo, ed Io vi rispondo. Che la mia Voce giunga presto ai confini del Mondo, poiché Io sto parlando, sto cercandovi nelle vostre miserie, sto chiamandovi e chi mi cerca dopo avermi dimenticato, non sa che Io l'ho chiamato così come ho chiamato a questo compito Vera e la sua docilità, la sua obbedienza e la sua povera mano cui ho donato la mia Mano per scrivere. Chi scrive è Gesù, Gesù che è Amore, Gesù che è Fratello, Gesù che è Sposo, Gesù che è Padre per tutti. Cosa mai non farebbe un Padre per salvare i suoi figli in pericolo?! Non vi sorprenda non vi irrigidisca la mano della creatura, perché io con lei, per lei, scrivo; poiché lei, tanto niente è tutto in Me, tutta nel suo Gesù. io, Gesù, per tutte le anime, per chi mi ama, per chi mi cerca, per chi mi vuole seguire. Porta le mie Parole, porta la mia Voce oggi. il tuo Gesù, il tuo Gesù Fanciullo, che aspetta una fanciulla per giocare: te, piccola anima mia. 

 

22-I-1968 Gesù, l'Amore. Gesù Fanciullo, o Gesù Maestro? Gesù Crocifisso, o Gesù Risorto? Se tu dovessi scegliere, come vorresti che Io venissi a Te? Si, vengo a te come mi desideri: fanciullo. Voglio farti sorridere, voglio portarti lontano fra giardini pieni di fiori, alberi ombrosi, profumi deliziosi... Vieni, fanciulla, con Me. Uno stuolo di anime ci attendono, anime fanciulle. Io sono con voi nei giardino dell'Amore. No, non ti preoccupare; tu "vedi", ed Io scrivo, scrivo per te. (Io vedo tanti "Gesù" nei loro occhi, e la mia anima non vede di più) Vieni, ti conduco più in alto: fra i miei Angeli. Vieni, Io ti faccio bella con la mia Grazia. Qui sono il piccolo Re; il Re Fanciullo, e questi Angeli giocano con Me. Vieni, ti porto altrove. Qui ci sono dei piccoli Soldati. Hanno combattuto per Me; ed Io sono il loro Piccolo Condottiero. Ti porto ove sono tanti piccoli fiorellini: profumano per Me: Io sono il Fiore per il quale si sono umiliati per Me. Dove vuoi andare? Vieni, vieni, ti mostrerò i miei Giardini. Andiamo nei giardino delle Rose. Quali rose preferisci? (Io, a Gesù: quella rosa con la goccia di rugiada). Eccola, ecco la perla che stillano tutte dai loro petali: la perla della purezza; ecco il colore rosa fatto d'amore, di delicatezza, slancio generoso verso di Me. Senti quale profumo! io sono Colui che ha loro donato la Santità: ora profumano per Me. Ti porto fra i gigli sempre bianchi e immacolati, sempre olezzanti. Accostati a loro. Essi ti guardano e vi aspettano. E poi viali, viali lunghi e alberati; e profumi e cinguettii d'uccelli. Tutti cantano la lode al Creatore. Vieni, vieni con Me, e respiri la tua anima, la tua anima, questi profumi, poiché... il tuo corpo non può. No, non sei ancora fanciulla per giocare con Me; ma Io t'insegnerò affinché tu goda nei miei giardini, e allora là Io mi nasconderò acciocché tu mi cerchi... Poi ti lascerà "adulta" per il mondo, ma per Me sempre fanciulla, affinché tu mi veda Maestro, il tuo Divin Maestro. Poi, a tratti, saliremo il Golgota con mia Madre. Vedi, tutto faremo insieme, finché il mio Cuore non sarà tutto nei tuo. Per ora ti conduco per mano; vieni a giocare nel miei giardini, fra i miei Angeli, vieni ove ci sono i miei Fiori; vieni ove si respira il mio Profumo. Vieni, ti porto lontano con Me, e rinasci in Me. Solo così ritornerai "fanciulla". Il tuo Gesù Fanciullo. 

 

23-I-1968 Gesù. Scrivi, figlia mia, quei fiume di parole che sgorga dal mio Cuore! Ecco, il mio Cuore è aperto per voi, per riversare in voi, mie creature dilette, i miei pensieri, i miei desideri. Accoglieteli con umiltà profonda, con giubilo, con gratitudine. Parlo a tutti i Tabernacoli Viventi che sono nei mondo, a quei Tabernacoli che saranno nel tempo fino all'eternità. Voi siete i miei Templi d'Amore perché voi custodite l'Amore. Voi mi portate, voi mi donate. No, non i tuoi pensieri per ora, ma i miei, poiché non parlo per ora per te, ma per tutti. Sì, i miei Tabernacoli sono il mio rifugio fra gli uomini, la mia delizia; ed essi sanno già come custodirmi. Ora Io dico a voi che mi portate: amatemi, amatemi, amatemi perché io ho scelto in voi la mia dimora già da questa terra. Non temete le croci, le aridità, le prove, poiché queste sono efficaci per la vostra santificazione. Un giorno rinascerete in Me, poiché la vostra anima sarà investita dalla mia Luce, e voi arriverete ad amare coi mio Cuore, perché di voi Io prenderò tutto. Ogni Sacerdote, Tabernacolo Vivente, prepari con pazienza e umiltà altri Sacerdoti a portare Me. Io ispirerò loro, poiché Io scelgo le anime. Essi siano ubbidienti alle mie ispirazioni. Sto rivolgendomi a d. B. e d. B., ad altri Sacerdoti che portano già Me. P. G. conosce già la sua missione. Voglio che la mia Lega di anime, si estenda anche fra le anime "consacrate", poiché è tempo che cresca... P. G. si muove ispirato da Me, e i suoi insuccessi sono per ora la mia gloria. Ma Io gli indicherò la via da seguire, poiché Io e lui siamo insieme. 

 

25-I-1968 Gesù, l'Amore, vuole che la tua anima riposi in Me; vuole che la mia Opera si diffonda. Preparate i miei sentieri ove far scendere la mia Grazia. Vi sono anime, anime belle, pronte, preparate a ricevermi. Andate, andate dai Superiori, andate a Torino, andate a Milano, andate..., preparate preparate le mie vie, e tutto sottomettete al Papa. Vi aspetta, vi aspetta e prega con voi; prega con Me. A p. G. Io ho spiegato cos'è la "notte", cosa significhi attendermi nella notte, nelle vie... Io l'ho scelto "vittima" in Me, per i miei Sacerdoti... Ma la mia ricompensa per lui sarà grande. D. B., mi cerchi fra le anime a lui affidate, mi scorga, mi veda, ed Io mi rivelerà a lui fra gli umili, i mansueti, i piccoli. Mi cerchi fra i peccatori, poiché fra questi Io soffro e piango. Egli mi dia anime, cerchi le mie anime, perché da lui aspetto un "gran raccolto". Io gli ho donato già il mio Cuore per donano alle anime. Io gli ho donato la mia stessa sete di Amore poiché il mio Amore non si esaurisce mai, ed Io in lui continuo ad avere sete di anime, in lui ho stabilito Me e in lui rivivrò. Tu manda i "miei dettati" a p. G., tutti, perché egli sappia che Gesù parla ancora, che Gesù parla a te, e a te, per tante anime che sono e saranno. Manda i miei dettati anche a quei Sacerdoti a cui mi rivolgo. Per loro Io parlo, per altri, per molti, per tutti, D. Borra deve leggere tutti i "libretti" ed essi saranno illuminati da Me a vedere. Tu sii serena e calma, poiché il tuo lavoro aumenterà. Questo piccolo sacrificio è l'atto d'amore che mi puoi offrire poiché tu sai che sei tanto povera. Ma Io tanto vi amo, molto vi amo che copro le vostre miserie. Ecco, Io, Gesù, ti chiamo, ti chiamo anche se sei nulla. No, non si arresta il mio Amore di fronte al "nulla", poiché Io supero il nulla. Non ti pare? Vieni, figlia mia, Gesù crocifisso ti perdona, ti abbraccia e ripara sempre per te, per voi tutti... E col mio Sangue che ti battezzo, col Sangue dei mio Costato. Non mi vedi? Tutto il mio Corpo è insanguinato; verso Sangue da ogni poro. Prendi questo Sangue mio è tuo, è vostro e dei miei Sacerdoti è per tutte le anime. Quando mi immolo sull'Altare ai Padre mio, voi, insieme a Me, ricevete il Battesimo di Sangue affinché il Padre mio che è nei Cieli, vi veda in Me, nei mio Sangue, e vi riceva nei suo Seno di Padre. Non mancate di aderire a Me, alla mia immolazione; non perdete i miei Doni d'Amore. Venite e immolatevi in Me. Io cerco piccole Vittime; venite e offrite in Me: Io mi offro per voi. Venite e datevi tutti a Me, poiché Io ho dato, donato tutto a voi. Amate, amatevi, dimenticatevi in Me: Gesù, vostro Fratello; Sacerdote Eterno; Vittima immolata per voi. Ai miei amati Sacerdoti mando, attraverso te, il mio Sguardo d'Amore, di dolcezza. Scrivi, scrivi a loro poiché Io voglio scrivere a loro, perché con loro desidero ardentemente parlare. Forse che non sarà gradito per loro ricevere una lettera dai loro Amore, dal loro Gesù? Gesù scrive attraverso te, e chi mi ama accoglie e aspetta e aspetterà sempre le mie lettere, finché avrò questo povero mezzo che sei tu per scrivere. Tu vivi in questo mondo per scrivere per Me. Obbediscimi, ascoltami, non temere: sono il tuo Gesù. 

 

28-I-1968 Gesù, vero Dio e vero Uomo, parla alla sua piccola sposa. (Gesù "detta", ed io Lo ascolto). Sto guardando la tua anima. Sto purificando la tua anima. Sto purificandola. Sto versando in essa le mie grazie. Io sto penetrando in essa, ed essa in Me. Ho scelto la povertà: te, la tua anima, ed Io voglio darti tutto; e tutto ti darò coi mio Sangue. Voglio coi mio Amore staccarti dalla terra, perché tu, mia sposa, t'incammini verso Me, verso la mia Luce, verso l'Alto. Quanto potrei dirti, in verità, è divino, è Paradiso. Ma anche se ti parlo di Paradiso, tu rimani turbata, e poi, senza il mio aiuto, non puoi rientrare serenamente nella tua pochezza. Io ti preparerà ai Paradiso... Le sofferenze dei giorni scorsi, ora sono un ricordo. Tu me le hai date perché ormai tutto di te è mio. Non cercare di capire i motivi delle prove, perché tu devi diventare "fanciulla". Altri capiranno, ma a te deve importare amarmi e ubbidirmi. Sì, sono qui, sono con te, sono nella tua anima e sono felice di vivere vicino a te. Io, Gesù ti guardo e mi mostrerei a te se tu non ne soffrissi molto per ora. Questa tua fragilità, data dall'umano, è il mezzo che conquisterà a Me altre anime, molte anime. Voglio comunicarti la "sete" delle anime. Verserò in te gocce dell'Acqua e dei Sangue dei mio Costato, perché voglio che tu pensi alle anime. Quando saliremo il Calvario, tu mi darai la tua aridità, la tua sete Io ti darò la mia sete. Così ci incontreremo nel Padre mio. Sì, fiducia e fede nei tuo Gesù. Fiducia nelle mie Parole, nei miei Dettati. Fede, fede, fede! Io, Gesù, Eterno Sacerdote, confermo attraverso p. G. i miei voleri, e da questo Sacerdote da Me scelto per la mia Opera d'Amore riceverai Me. Presto gli scriveremo, poiché Io desidero comunicarmi a lui per scritto. Scriveremo a D. Borra, D. Bocchi. Noi scriveremo molto perché per i miei amati Sacerdoti voglio effondere tanto amore, tanto conforto, tanto calore: il calore dei mio Cuore di Sacerdote Eterno. Anche per loro Gesù compie un'Opera d'Amore unica: Gesù scrive ai suoi Sacerdoti, ai suoi Sé stesso sulla terra. Essi mi sentiranno così, molto, molto vicino; e la mia Grazia crescente in loro, le mie lettere, saranno di conforto, di letizia, di pace. Si, figlia mia, tanto ti amo, e se vuoi farmi dono gradito, prega per loro: per tutti i miei Sacerdoti. Per essi ti ho scelta vittima in Me e tu sei per loro come essi sono per Me. Attendi in preghiera fiduciosa l'incontro del Sacerdote di Savona: verrà. Io lo manderò a Savona per la mia Opera d'Amore. lo detterei a lungo, ma sei sottomessa al tuo dovere, e questo devi compierlo con amore, finché Io lo permetterò. Per questo desidero che tu ti fermi a scrivere, ma non ti distrarre da Me. Desidero che tu rimanga immersa perché tu riceva da Me, forza, amore, calore. Io voglio la tua anima in Me, e in questa imprimere, attraverso la mia Grazia, il mio Sembiante. Amami, amami e riposa in Me. Il tuo Gesù: l'Amore. 

 

24-I-1968 Gesù. Scrivi per Me; scrivi, figlia mia, per la mia Gloria. Si diramino le mie "vie" fra voi, nei mondo, fra le anime. L'Opera deve svilupparsi fra voi che mi conoscete, e, per vostro mezzo deve arrivare alle anime che vivono nei mondo. È tempo che le anime da Me chiamate vengano istruite sui fini dei mio "messaggio". A tal fine è necessario che questo sia conosciuto al più presto dai Superiori Salesiani, e questi penseranno a presentare al Papa la mia Opera. È Opera d'Amore, di infinito e misericordioso Amore che Io, Sacerdote Eterno, riverso nei miei Sacerdoti, e per mezzo loro, nelle mie anime. Tutti i dettati sono messaggi d'amore; tutte le parole, le lettere rivolte a te sono messaggi d'Amore, del mio Amore per te, per tutte le anime. C'è in ogni mia Parola una dottrina d'Amore da leggere, da approfondire; ed Io l'ho donata a coloro che sanno far fruttare i tralci che sono uniti a Me. Riunitevi nel mio Nome; invocate ed abbiate Maria, la mia dolce Madre, luce nelle vostre incertezze, speranza e fede che Io sono, Io voglio l'Opera d'Amore, Io la voglio diffusa. Tu rimarrai nell'ombra, nella mia ombra: in Me. Tu sarai sempre la mano che scriverà sotto la mia guida quanto Io ti detterò. Voglio che si cominci; voglio che si lotti per Me, per il trionfo della mia Misericordia. Voi lottate per Me, voi che mi portate. Non esitate. Non temete le sconfitte, perché Io, Gesù, trionferà. I Sacerdoti che verranno a far parte della Lega di Anime di Gesù, dovranno preparare i giovani a "vivere" di Me, ad essere per amore, Me, perché i giovani mi diano ad altri giovani. I giovani che faranno parte della Lega, secondo il giudizio dei Sacerdoti che guidano le loro anime, potranno portare Me, e cioè divenire Tabernacoli Viventi. Se i giovani saranno da Me chiamati ad altra via, quale il Matrimonio, essi consegneranno Me ai piedi dell'Altare, ai Sacerdote: certo che Io rimarrò spiritualmente più impresso nella loro anima, nel loro sembiante. La stessa cosa valga per la gioventù femminile. Si creino gruppi di giovani; si incontrino per amarsi in Me, e si adoperino per conoscere chi è il loro vero Maestro di vita, di santità, di gioia. Ho scelto i Salesiani poiché essi vivono con i giovani, ma la loro vita di apostolato dovrà essere più intensa, più attiva, più sentita. Quest'Opera dovrà estendersi quindi anche fra gli altri Sacerdoti, nelle Parrocchie di città e di paese, poiché ivi il Sacerdote e le anime dovranno formare un luogo di pace e di riposo per Me stanco, per Me assetato, per Me affamato per il mio lungo peregrinare in cerca di anime. Il Sacerdote e le anime di un villaggio, anche se poche, dovranno essere una "Betania"; e cioè un luogo di pace, di consolazione, di riposo per il mio Cuore. Da queste anime desidero consolazioni, preghiere, offerte e il dono dei loro cuore. Verrò a loro per trovare queste consolazioni. A loro lascerà le mie "lacrime", per riprendere il cammino in cerca delle anime fuori Ovile. Presso loro, come un viandante, mi ristorerò, poiché in loro desidero trovare l'amore che non mi è dato dalle altre creature. Quindi ripartirà, ma esse mi attendino pronte e gioiose perché io Sposo ritorna alla sposa. Nella città l'Opera deve sorgere a gruppi, ma tosto deve avere carattere unitario, poiché Io vi voglio unite che vi conosciate e frequentiate poiché dovete amarvi molto in Me. Ogni Tabernacolo è fratello all'altro più che mai, perciò ciascuno si ritenga tale e agisca da fratello. Ciascuno abbia questo programma di ascesa spirituale: assumere Me, il mio Sembiante, affinché ciascuno di voi sia Me, sia Gesù. Quanto ho dettato dall'inizio (settembre-febbraio), dovrà essere letto, studiato e interpretato nella mia Luce di fede e di verità per essere trattato e messo in atto. Torino e Firenze dovranno avere un sentiero che li unisca: il Papa che vi stabilisca nella sua autorità e che aderisca quale portatore di Gesù, quale Tabernacolo Vivente già in mezzo a voi, nella mia Lega poiché della mia Lega di anime, egli, Paolo VI, è la prima anima. Egli l'ha già fondata nella sua vita di Pastore di anime; egli la diffonde già, ma è ancora solo, troppo solo e per questo egli vi aspetta. Egli sa, egli vi conosce in Me, e prega affinché voi andate a lui. Pregate e fate pregare perché l'ora della mia Misericordia non tardi a venire, ma giunga presto, per tutte le anime. Sono Gesù, Pontefice Eterno. Vittima Immacolata per le anime datemi dal Padre mio: Vittima per tutta l'Umanità che è stata, è, sarà. Sono Gesù, Divin Maestro: sono la Via, la Verità, la Vita. Sono l'Uno e trino: sono il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo. Sono Gesù: l'Amore Infinito. 

 

4-II-1968 Gesù viene a te col suo Amore. Amore di Sacerdote. Vai dai miei Sacerdoti: reca loro i miei Messaggi d'Amore; ricolma le loro mani delle mie parole: sono nella Grazia, nella mia Grazia. Mi cerchino, mi scoprano in questi messaggi, nell'Amore vivo che lo voglio portare in mezzo a loro, in mezzo alle anime. Vai da d. B., e nelle sue mani deponi i miei ultimi dettati. In lui Io opererò con la mia Grazia perché la verità sia manifesta anche a lui, e mi riceva anche attraverso gli scritti. Egli è un sentiero della mia Via, scelto dal Padre mio per il quale la "mia parola" deve passare, diffondersi, estendersi. Prepara i "copiati" anche per lui, e Io, Gesù, ti benedico nell'atto stesso che ti disponi a scrivere per Me poiché tu sei nell'obbedienza. Sì, parlerà a lui direttamente, e tu in umiltà scrivi. Don B. Giov., sono Io che ti scrivo, sono Gesù. Dammi fiducia ed Io mi rivelerà a te. Voglio che tu inizi a Sampierdarena la mia Opera d'Amore fra le anime dei Sacerdoti; voglio che tu faccia conoscere i miei messaggi d'Amore ai tuoi Confratelli; voglio che anche loro portino Me, per trasformarvi in Me. Voglio che la mia Lega d'anime si irrobustisca, voglio che diventi grande e che superi i confini dell'Italia, voglio che si formi in terre di missione, e là, ove il mio amato Giovanni Bosco ha fondato le sue opere, là ove Io in lui ho stabilito il regno dell'Amore. Devono pertanto prepararsi molti giovani, molti Sacerdoti che portino, aggiungano all'Amore mio, donato nel mondo per mezzo di Giovanni Bosco, altro Amore, altro Dono, che vi aiuterà ad assumere me, a diventare Me. Io, Gesù Eucarestia, per mezzo vostro desidero raggiungere le mie Anime nel mondo, comunicare con le anime; Io ho scelto un altro Tempio: abitazioni, strade, ovunque voi andate. Io ho scelto altri Tabernacoli; non in muratura, ma vivi: voi! Questo "dono" deve essere conosciuto dai miei amati Sacerdoti, dai Salesiani per primi, e la mia Lega crescerà con voi; e voi con altre anime, voi con la gioventù, fondete le vostre anime nel Fuoco dell'Amore mio perché la mia Lega sia forte, sana, gloriosa. D. B. Giov., Gesù ti ha chiamato: ascoltalo. D. B. Giov., Io ti ho chiamato alla mia Opera: lavora, lavora fra i Sacerdoti, lavora fra i giovani. Nella Luce dello Spirito Santo, medita queste parole: sono mie, del Divin Maestro, del Sacerdote Eterno. Io ti farò intendere di più di quanto Io faccia scrivere. Nel fervente dono di Amore Io a te e Tu a Me, Io sto rivivendo in te, ed è per te ch'Io voglio rivelarmi agli altri Sacerdoti. A te la stessa missione affidata a Padre G. Cerca l'assistenza Materna della Madre mia: Maria Ausiliatrice. Cerca in queste parole per te quell'Amore intimo e segreto ch'Io dono a te; cercami nella Verità, perché questi messaggi d'amore sono verità. Sono Me, sono Gesù. Per tutti i Salesiani, il loro Fondatore, S. Giovanni Bosco, sarà, dal luogo ove è nella Gloria mia, Padre amorevole, protettore conforto, sostegno. Sì, anche D. Bosco vuole ritornare a vivere fra voi, attraverso la mia Opera d'Amore. Sì, D. Bosco ritorna in voi perché Gesù vuole rinnovare in voi la sua vita, il suo amore, il suo Sacerdozio, tutto se stesso. Io in voi, e voi in Me, per donare "frutti" al Padre mio, per salvare le anime, per morire per le anime. Io, Gesù, vostra Vita, vostra Via, vostra Verità: a voi amati Sacerdoti; a voi tutto e sempre Me. 

 

9-II-1968 "Lascio scrivere a te nel mio Nome: Gesù". Gesù ci unisce nel suo santo Nome. Egli desidera che la Lega delle sue Anime, facciano con Lui una sola anima. Le preghiere, le offerte, i meriti che ciascuna anima può acquistare in Gesù, non sono solo per la propria anima, ma per tutte le anime della Lega; così i vuoti di un'anima più debole, vengono ricolmati dalle virtù dell'anima più forte. Ciò che soffre un'anima unita a Gesù, è perché un'altra anima riceva da Gesù le grazie particolari di cui abbisogna. Ecco, Io ti adombro della tristezza della mia Passione. In questa tristezza l'anima soffre in Me, perché partecipi della croce di un'altra anima. Ed Io vi purifico in questa sofferenza, vi faccio una sola anima, vado formandovi un solo cuore in Me. Ecco che la Lega si fonde, ed Io vi fondo in Me, e vi purifico e sono Io, Gesù, che col mio Amore sto lavorando in voi, sto trasformandovi in "tabernacoli viventi". A voi sarà dato un orientamento particolare da praticare con amore e fedeltà affinché Io, Gesù, nelle sacre Specie, riceva amore, onore e gloria da voi che mi portate. Io ti detterò quanto mi è caro, ma voglio da te umiltà, dolore e sofferenza. Si, vengo a chiederti il tuo "fiat". Ponilo nelle mani della Madre mia, ed Ella ti sosterrà. Lo unirà a sé e me lo donerà. Allora ti parlerà e ti dirò come devi onorarmi, amarmi, portarmi. Ogni mia grazia scaturirà come zampillo d'acqua pura e fresca dalla roccia, ma ogni grazia avrà la sofferenza, e dalla sofferenza crescerà l'amore. Il mio Amore vi ha redenti nel mio Sangue, ed Io l'ho donato a voi soffrendo fino alla morte. Voi ricevete il mio Battesimo di sangue attraverso l'amore e la sofferenza. O anime mie benedette, Io vi stringo al mio Cuore perché voi siate una anima sola e un cuore solo. Così vi offro al Padre mio in Me. Ricevete i miei Doni, i doni che vi ho detto, e in questi riceverete sempre più Me. Voi soffrite per i vostri insuccessi: voi poveri, voi fragili, voi piccoli. Voi andate, voi perseverate, voi sprofondatevi in Me; voi amatevi in Me, ed Io, Gesù, Io, vostro Sposo, vostro Fratello, vostro Sacerdote, vostro Missionario, lavorerà, cercherò... chi mi ascolterà. Io aprirò i cuori umani al mio Amore, le loro menti a Me, perché al Padre mio salga l'onore e la gloria dei chiamati dalla terra ai Cieli davanti al Trono di Dio. Ecco, Io sono con te. L'albero della Vita è nella vostra anima, e in questa, verso la mia Grazia. Ecco, Io la purifico, la illumino, la preparo perché sia ricevuta nel seno del Padre mio, allorché Amore e Dolore vi abbiano donato la veste dell'innocenza, e il mio Sangue vi abbia donato il mio Martirio: il mio ultimo Battesimo. Si: Amore, Incarnazione, Purificazione, Luce e Tenebra; tenebre e luci, Passione, Resurrezione, Gloria. Fortezza di spirito. Fedeltà. Fiducia. Abbandono. Ubbidienza. Umiltà. Pazienza. Innocenza. Io mi sono rimpicciolito per voi, perché voi possiate salire e venire a Me. Altra via non c'è che l'Amore. Scomparite nell'abisso del mio immenso Amore. Ha parlato Gesù. Dall'anima di Vera ha versato la sua Parola qui perché sia conosciuta. Sono Gesù nella Parola. 

 

11-II-1968 Sono Gesù. Scrivi, scrivi: ho aperto in te un canale ove far scorrere la mia Grazia, le mie Parole. tu sai che Io sono in te, che Io parlo da te. Si, è la mia Voce: sale dalla tua anima perché la mia parola ha stabilito dimora in te. Tu sarai forte in Me, e la fede nella mia Parola crescerà in te. Devi dormire ed Io taccio. Il tuo riposo mi è caro perché tu sei la mia povera e fragile creatura che nell'amore e nell'obbedienza dovrà servirmi finché al mondo la sottrarrà affinché la sua scomparsa sia per gli uomini la testimonianza della mia Parola. Tu riposa in Me. Oggi il tuo Gesù per te è stato glorificato nel seno del Padre mio, perché quanto fai per Me è gloria a Dio, ed Io ti prometto che ormai ogni tua azione, ogni tua invocazione compiuta con purezza sarà unita e legata a Me. Ora Io comincio a vivere in Te. Sposa di Sangue, del mio Sangue, abbandonati a Me: il mio Cuore è aperto; ti aspetta... Il tuo Gesù, l'Amore Divino donatosi tutto alla più povera delle sue creature. Riposa in Me. Domani ritornerà con la mia Parola, ma il mio Amore ti veglierà. Ora la tua obbedienza è mia; ora sale attraverso Me, nei Cieli... Ora sei in Me, nella mia obbedienza. Gesù ti abbraccia, Gesù ti benedice. 

 

15-II-1968 Gesù, nell'Abisso del suo Amore. Io brucio, brucio le impurità, i difetti, le resistenze alle mie grazie, brucio, e in questo fuoco attiro l'anima a Me. Quand'essa riceve questa purificazione, dono del mio Amore, soffre perché è attirata dal Divino. L'anima anela a Me, l'anima cerca ansiosa Me, il mio Amore, e mai si sazia finché sarà quaggiù. Ha iniziato così il Martirio d'Amore. Voglio la tua anima piagata. Io la immergo in Me, Io la rinnovo nel mio Sangue, Io la rendo pura, splendente, bianca. Sulla tua anima scenderà il mio Sangue, e le macchie saranno le "mie": quelle che Io dono a te. Unisco a Me, alla mia Passione, il tuo soffrire; il tuo cuore al mio Cuore, finché non ci sarà un solo Sofferente, un solo Cuore: Io, Gesù. Accoglimi, perché vengo a te come ti ho detto. Io ho iniziato il dono d'Amore, per il quale l'Amato dovrà essere incarnato dall'amata. È lo Sposo che prepara la sposa alla Unione Mistica; è lo Sposo che dona, mentre la sposa attende che lo Sposo venga a lei. Tu sei piccola per capire, ma non importa. A me basta che tu mi ubbidisca per amore, e che rimanga sempre molto umile nella tua pochezza. Abbandona il tuo "io" perché è del mondo, e tu non sei più del mondo; lasciati sollevare dal mio Amore, e ama solo in Me, nel mio Amore, affinché ogni affetto umano sia, per mio mezzo, affetto puro, santo; sia Amore mio. E così ti stacco dal mondo, così preparo il mio Tempio, così ti conduco a Me. Non passerà un anno, non passeranno due anni, non passeranno tre anni, prima che le mie Parole saranno manifeste a tutti. Chi renderà testimonianza alla mia Parola in terra, troverà nei Cieli, avanti al cospetto del Padre mio, la testimonianza del mio Amore. Chi testimonierà con la vita, avrà nei Cieli la corona dei Martiri della mia Parola. Chi mi testimonierà nell'apostolato, seminando la mia Parola, avrà nei Cieli Me, Sacerdote Eterno, nella visione gloriosa di Padre, di Figlio, di Spirito Santo. Io dico, dunque, a Vera, povera e umile sposa mia (più povera non c'era sulla terra) di testimoniare dinanzi agli uomini la mia Parola, ricevendo in umiltà ed obbedienza quanto lo Spirito Santo detta, per volontà di Dio, a lei: di testimoniare la mia Parola con fede e fiducia che il suo Sposo la sorregge, la sostiene, la difende; di rendere testimonianza alla mia Parola, accettando nell'obbedienza quanto Io, Gesù, desidero che ella faccia per Me, per la mia Opera d'Amore; accettando per amore ogni dolore e sacrificio, ogni derisione o beffa, ogni gioia e dolore. Tu scrivi, tu ubbidisci, tu ama, tu aspetta... Io Sposo. Io, Gesù, ho accettato dalla Madre mia la tua vita e se questa la prenderà presto per la mia Gloria, sappi che questa ti verrà trasformata nella Vita che dono Io: la Vita nei Cieli. Ora lavora: scrivi, scrivi, porta e invia i miei Messaggi, finché avrò rivelato ai miei amati Sacerdoti l'immensità del mio Amore. Noi, Io e te, dovremo sostenerli, incoraggiarli nelle lotte che attendono loro perché la mia Opera venga conosciuta. Io detterò le mie lettere, tu scriverai ed Io inseguirò i miei Sacerdoti finché la mia Grazia sarà accolta con gratitudine da essi. Tu sei qui in questa piccola stanza per scrivere per Me. Io avrà cura che ti sia sempre assegnato un posto tranquillo per ascoltare Me. Tu, te l'ho detto, ora vivi per Me, per scrivere. Questo è il tuo compito; e quando sarà terminato tu saluterai la terra per i Cieli. Ti darà la forza per copiare, ma Io, Gesù, voglio rimanere con te anche nella sofferenza, perché tu devi in Me divenire la mia sposa di Sangue. Un giorno ti accolsi sposa della mia Passione, un giorno verrà che Io, Sacerdote Eterno, offrirà al Padre mio, nel mio Sangue, il sangue della creatura per la quale sulla Croce donai ogni goccia del mio Sangue. La creatura in me sarà la mia Sposa, e il Padre mio l'accoglierà in Me. "Io ti prego, Padre mio, di accoglierla in Me, poiché Io a Te l'offro in Me per la tua Gloria. Io ti prego di riconoscere in Me l'anima che Io ho lavato nel mio Sangue, e quel povero mezzo di cui Io mi sono servito per rendere manifesto agli uomini il mio messaggio d'Amore al mondo. Padre mio, Io le ho donato tutto perché povera; Io le ho donato le mie grazie e la mia Parola. Padre mio accoglila nella tua Gloria, perché essa in Me mi ha dato l'obbedienza, l'umiltà; mi ha dato il suo povero braccio. Padre mio, ora ti prego accoglila in Te perché Io la offro in Me, con Me, per Me, a Te, Padre mio, perché quest'offerta renda Gloria a Te e testimonianza della mia Parola quaggiù ai Sacerdoti, agli uomini, alle Nazioni, al mondo intero. Accoglila in Me, Padre mio, per la maggior Gloria tua e l'avvento del mio Regno d'Amore fra le anime. Io, Gesù, ti ringrazio per avermi esaudito". Io, Gesù, ti ho rivelato il mio Amore per te. Attendi con fiducia nelle mie Parole, e disponiti a scrivere, a copiare per amore mio. Tu non sarai sola nello sforzo, ma avrai sempre la mia Mamma vicina che guiderà la tua vita portandola sempre più a Me. Ricorda: Fiducia nel tuo Gesù; fiducia nella Madre mia; fiducia nella mia parola. Inizia a ricopiare per D. B. Non desidero altri sacrifici che questi, e offerti per amore e obbedienza. Altri sacrifici ti verranno risparmiati poiché tu servi a Me, in questo modo, per la Gloria del Padre mio e la salvezza delle anime. Scriveremo presto ai Sacerdoti. Quando mi immolo sull'Altare, offrimi i tuoi scritti: i miei dettati, assieme all'obbedienza e all'amore. A D. B., a p. G. di la stessa cosa poiché dai miei amati Sacerdoti, tutto accolgo. Devi dire loro così: "È Gesù che lo desidera, ed io lo desidero tanto come Lui". Raccogliti in Me, nel mio Amore, perché Io ti difenda da te stessa, dal mondo, dalle tentazioni. Rimani fra le braccia divine: non avrai paura perché Io sono forza, coraggio, serenità, fiducia, verità. Presto ti manderà un conforto: un mio amato Sacerdote, quale dono d'Amore. Gesù che ti ama e ti benedice. 

 

18-II-1968 Gesù. Scrivi il mio Nome! In questo santo nome, Gesù, Io ti parlo; Io detto la mia Parola. Ti ho guidata per sentieri aspri, ed ho sostenuto la tua fragilità; ti ho alimentata con la mia Grazia, ti ho difesa da te stessa, ti ho aiutata a camminare verso di Me. Tutto è stato compiuto nel mio Nome: Gesù! Ora hai visto la Luce nelle mie Parole; ricevile sempre nel mio Nome: Gesù. Ora le mie Parole devono cadere nei solchi quali semi che devono marcire nel terreno delle vostre anime. Ho chiamato, pertanto, le anime preparate, capaci ad intendere la mia Parola. Il "manoscritto" deve essere preparato presto e trasmesso a D. B. Allo stesso modo deve essere preparato un altro per d. B. Egli riceverà col manoscritto la mia grazia. Avrei molto da dettare ma Io desidero che tu copi e doni a Me questo lavoro che serve e servirà per la maggior Gloria. Tu sei in famiglia per mia Volontà. Io ti aiuterà a portare la Croce, poiché è tempo di riparazione, di rinunce, di offerte. La mia Opera ha la sua Vittima in Me; ma vedrà la luce fra i peccatori; donerà la pace agli umili, conforto ai tribolati, sollievo ai sofferenti, forza e coraggio ai deboli, fiducia agli oppressi. Ma Io vi dico che chi accoglie queste Parole, accoglie Me: Gesù. Io sono il Seminatore, e i "semi" che vengono da Me sono la Parola di Dio. Ora è tempo che voi chiamati, mi ascoltiate, mi riceviate, mi accogliate. Voglio che tu copi, figlia mia, il tempo stringe. Voglio che tu ti congeda da Me per copiare. Io rimarrò in te con la mia Grazia. Questo è il mio desiderio: eseguilo per obbedienza, ed Io ti donerò Me, Gesù. Nel mio Nome, Gesù, ti benedico. 

 

27-II-1968 Gesù. È da tanto che voglio dettare... Ma tu mi sei sfuggita. Ora agisco in te più direttamente, e i miei richiami saranno più continui, frequenti. Non ti accorgi come ti inseguo? Ora è la mia grazia, ora la mia disapprovazione. Ora, io in te, voglio correre presso altre anime: visitarle... e solo a tarda sera... Vedi. Vedi la verità. Vedi Me in te che corre all'insaputa di te stessa, e va da tua sorella sofferente. Non sai perché sei lì, non sai perché ti trovi al suo capezzale a baciarla, mentre ignoravi tutto. E ancora non vedi, non vedi Me che agisco attraverso te. Quando hai intuito, per timore di essere ironizzata, non hai detto: "È stato Gesù che mi ha portato da Pina. Hai riferito a te, e mi hai tolto la Gloria." O misera e povera creatura! Che farà Io di te?! Ora scrivi perché tu non dimentichi! Ti darà dolore, dolore cocente per purificarti. E la mia Voce sarà una spada che ti passerà l'anima. Scrivi, scrivi in ginocchio e manifesta ai Sacerdoti la tua indegnità. Chiudi con queste parole: Io, Gesù, non voglio molte preghiere ma opere, opere d'amore. Voglio da Vera l'umiltà, la bontà. Voglio che si umilii, e renda conto del suo operato a Me, a p. G. confessandosi per scritto. Io la rialzerà dopo aver compiuto quest'atto di umiltà. Gesù offeso. 

 

28-II-1968 Gesù. Scrivi ugualmente anche se non mi senti. Vengo a te nell'umiltà del tuo cuore. Io l'ho visto e ora sono consolato. Ora hai capito che i tuoi difetti sono le tue miserie. Non sarai mai capace a correggerti senza di Me! Fissati su questo monosillabo che è tutto: Me! Me, cioè, la mia Grazia. Ti ho illuminata nella confessione, ti ho parlato versando nel tuo spirito la mia Luce. Ora sai cosa devi chiedere: la mia Grazia. Devi chiederla come l'assetato cerca l'acqua; l'affamato, il pane; il sofferente, il sollievo; il cieco, la luce; il viandante, il riposo. O Vera, figlia mia diletta, solo la mia Grazia ti salverà; solo la mia Grazia ti darà la forza per scrivere, per obbedire; solo la mia Grazia trasformerà il mio Dono in atto d'amore vissuto e praticato; solo la mia Grazia imprimerà Me nella tua anima. Allora Io vivrò nella tua anima. Io ti spoglierò di te perché, con la mia Grazia, la mia Dimora in te sia completa. Sai cos'è la mia Grazia? E’ l'Amore del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. È Dio che scende nella "sua" anima prigioniera del corpo, e vi dimora e l'attira a Sé, al suo Amore, al suo Olocausto. Tutto fai chiedendo la mia Grazia. Oh! Io soffro nel maltrattarti..., ma ti amo troppo, e non voglio rinunciare ai Doni che ho stabiliti per te! Vieni anima mia; vieni anima piccola piccola, e riposa sul mio Cuore. Oh, sì, vedo il tuo soffrire... e mi è caro! Cos'è che cerchi? Sì, è l'Amore; è la mia Gloria; è il tuo Gesù. 

 

28-II-1968 (ore 21,30) Gesù. Ti chiamo al tuo compito. C'è un orizzonte lontano a cui lo voglio arrivare per immergervi le mie Piaghe, per effondervi il mio Sangue: Sangue dell'Agnello Immacolato. Il mio Sangue deve essere versato dove c'è odio, rivalità, ambizioni. Gli uomini versano sugli uomini il loro sangue, sacrificano la loro vita, e l'odio non si spegne. Io, Gesù, andrà a visitare quei luoghi nella rovina, quegli uomini affranti. Io voglio donare anche a loro il Sangue dell'Agnello Immacolato. Andremo davanti a Dio Padre e ci offriremo a Lui per la Pace fra i popoli. Se gli uomini hanno ordito le loro leghe per nutrire odi e scatenare guerre se essi si combattono e si distruggono, Io ho pena, ho pena dei poveretti, degli infelici che soffrono le tirannie delle leghe. A questo voglio opporre la mia Lega di Amore. Sì, vi radunerà, anime mie benedette, intorno a Me, e voi in Me vi offrirete al Padre mio per la Pace fra i popoli, fra le Nazioni, fra le Genti. Voi sarete sempre il mio esercito d'Amore che voglio opporre all'esercito degli uomini: voi l'esercito che avanza in Me davanti al Padre mio, ed Io, quale Agnello Immacolato, voglio impetrare con voi, con la mia Lega d'Anime, la Pace, quale messaggio d'Amore agli umili, ai poveri, ai diseredati di beni, a coloro che amano e sperano in Me. La mia Lega è esercito, esercito che combatte e lotta con Me, ed Io sarò sempre con voi il vostro Condottiero. I confini della Terra sono estesi, e tutti li comprendono e li contengo nella mia Misericordia. Io, Gesù, quale Dio e Padre, rivolgo la mia Voce al Mondo, ai Popoli, ai Fratelli. Io passerò presto a visitarvi da un capo all'altro della Terra, perché il mio messaggio d'Amore sia rivolto a tutti, perché le anime si rivolgano a Me che sono l'Autore della Vita. Passerà ancora la mia Vita fra voi, quale fremito d'Amore e di Perdono. Oh! preparate le mie Vie perché mi aspettiate, mi riceviate, mi accogliate! Anime mie benedette, che aspettate a far conoscere le mie Parole? Al Papa portate il mio Messaggio d'Amore, e dal Papa fatevi consacrare, stabilire nell'Ordine che è: Ordine di Grazia, di Salvezza; Ordine di Pace e di Amore. Ecco, Io vi manderà poi come una volta mandai i miei Apostoli, fra le genti, fra i Popoli, perché ad essi giunga il Messaggio Nuovo: Il Vangelo, l'ultimo Messaggio d'Amore di Gesù, attraverso i Tabernacoli Viventi. Ecco, Io vi manderò, e in voi, con voi, per voi, Io andrò a compiere l'Opera di Redenzione di tutta l'Umanità. Inizia la Quaresima, il tempo che mi condurrà all'Immolazione. Cerco anime vittime, perché la mia Lega cresca, l'esercito aumenti; perché in Me voi siate offerte a Dio per il riscatto dell'umanità. Presto verrà sera, poi la notte, e resteremo noi soli a lottare: Io e la mia Lega; Gesù col suo esercito; la mia Madre con le anime per suo mezzo a Me consacrate. Presto sarà buio, e finché c'è luce cerco anime, anime vittime: cerco voi che mi aspettate, che mi cercate. Io mi dono completamente a voi, e voi a Me, e insieme ci offriremo nell'Amore del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Si, dono la mia Grazia in queste Parole: la Grazia di Gesù Eucarestia che vuole divenire il Cibo di tutte le anime contenute nel mondo; l'alimento dell'anima, il conforto e la pace del mondo. Ha parlato Gesù, Gesù Eucarestia che vuole essere conosciuto, amato, portato. Gesù, il Re delle anime; Gesù, Re dei cuori. Gesù Re delle sue creature. 

 

2-III-1968 Gesù. E adesso scrivi. Io risponderà a p. G. in particolare. Voglio la sua adesione perfetta alla mia Santa Volontà. Io sono Gesù che vi guida, che rimane con voi perché voi siate sempre mossi da Me. Io sono in p. G. per parlare alle anime; alle anime: i Sacerdoti. Nella mia Immolazione si abbandoni in Me, perché Io attiri la sua anima e l'investa della mia Grazia. Nell'Offerta di Me al Padre mio mi dia tutto se stesso, e le anime che pascolano nel mio Cuore per suo mezzo. Mi offra la povera Vera, mi offra i miei Sacerdoti e le anime vittime. Io laverò le vostre anime nel mio Sangue; e in questo Battesimo di Grazia vi offrirò al Padre mio per la sua Gloria, per la mia Opera d'Amore. Poi, p. G., rimanga in Me, nel mio Cuore di Sacerdote Eterno, ed Io guiderà i suoi passi, Io muoverò i figli del mio Amore ferito perché si accostino alla Luce della mia chiamata. Egli parli, parli nel mio Nome, mentre riporrà fiducioso la sua anima di Sacerdote, di Apostolo, nell'Anima luminosa della Madre Mia. Gli sarà vicina la Mamma dei Fanciulli: Maria Ausiliatrice. Gli sarà di esempio, gli infonderà fiducia il mio San Giovanni Bosco. Io lo sosterrà con la mia Grazia, e il mio Spirito, Spirito d'Amore, sarà, per mio Volere, come colomba sul suo cuore di Sacerdote. Parli quindi, parli... e dica di Me, che cerco e voglio anime "vittime" in Me, anime sacerdotali che aumentino la mia Lega. Dica quanto ho dettato; faccia leggere tutto, poiché la mia Volontà, i miei desideri non sono manifestati in un "dettato", ma tutti contengono ed esprimono nella loro continuità il mio Messaggio d'Amore per le anime tutte, per le anime sacerdotali e consacrate, e per loro mezzo, al mondo. Ho desiderato che la povera creatura, da Me scelta nell'obbedienza a scrivere i dettati, ricopiasse per ordine di data quanto via via ho detto a lei, perché chi legge, deve leggere tutto: meditare, riflettere e chiedere i miei Lumi in santa umiltà. P. G. deve avere un manoscritto senza il quale non può completamente manifestare i miei Divini Desideri. A Vera chiederò questo sacrificio quaresimale. Non vi stupisca la forma semplice e puerile delle mie Parole. Io, Gesù, ho parlato ad una povera creatura, e a questa mi sono livellato. Chi viene a Me non fede sa vedere la profondità della mia Dottrina d'Amore. E chi vedrà, sarà l'umile, il fanciullo, il puro, che nel mio Cuore ha già il suo posto. Io, Gesù, Sacerdote Eterno, detterò ancora, ancora, perché la mia Voce giunga ai confini del Mondo. Si, scriverà a p. G., e presto. Scriverò a d. B. perché la mia Voce lo scuota, lo attiri a Me. Scriverò, detterò Io, Gesù, per mezzo dell'ultima creatura che esista, perché anch'essa nella sua povertà serve già, e servirà per la mia Gloria. La mia Voce è sofferenza quando l'anima è nel buio. Vieni, figlia mia, saliamo insieme quel monte del Dolore, perché la mia Croce emani la sua Luce di Grazia nei mondo. Gesù, nel Dono ti ama; nel Dono, ti perdona; nel Dono, ti abbraccia. Io benedico con la mia Mamma la tua obbedienza, e per questa attiro la tua anima a Me: Gesù. 

 

3-III-1968 Gesù. Io parlo del mio Tabernacolo Vivente: sono Gesù Eucarestia! Tutte le Parole che Io ho dettato sono i miei "semi", ma i terreni capaci ad accoglierli non hanno sufficiente grazia. Io chiedo offerte, anime vittime, perché nei "chiamati" discenda abbondante la mia Grazia. Chi accoglie le Parole del mio Messaggio e si immola in Me, per la mia Causa, è stato investito della mia Grazia, e questi a sua volta preghi perché tutte le anime sacerdotali ricevano ed aderiscano alla mia Opera d'Amore. Mi rivolgo ai Sacerdoti salesiani; a coloro che sono nell'autorità, poiché essi devono ricevermi nell'umiltà, nella gratitudine, nella lode a Dio Padre per mezzo di Me: Gesù. Io, dai Tabernacoli, effonderò la Luce dello Spirito affinché le vostre menti vedano. I miei solchi rimarranno gli stessi, poiché tale è la Volontà dei Padre mio. Dio Padre ha guardato per mezzo mio Torino, Firenze, Sampierdarena, Roma. Da questi luoghi devono aprirsi gli altri sentieri, le altre vie; ma chi è chiamato non deve resistere alla mia Grazia. Io Gesù vi scriverò, vi rassicurerò; e quando lo sarò venuto a bussare al vostro cuore, non respingete il Mio: è il Cuore del vostro Gesù. Pregate, pregate invece, perché Io mi riveli sempre più a voi; perché possiate conoscere tutti i miei desideri di salvezza per l'umanità intera. Io, Gesù, Pontefice Eterno, e voi, miei amati Sacerdoti, in questa Pasqua di Passione, di Morte, di Resurrezione, rinnoverà il mio Olocausto per voi al Padre; e accetterà, e unirà in Me le anime vittime: quelle che la Madre mia mi offre. Questa è la Pasqua, il Sacrificio, l'immolazione dei Sacerdoti, per i Sacerdoti. Presto verrà a voi, verrò e sarò Gesù Sofferente, Gesù incoronato di spine, ricoperto di sputi, di flagelli, Gesù con la Croce, Gesù sulla Croce, Gesù che spira, muore, Gesù col Costato aperto... per voi, amati Sacerdoti. Voglio il vostro amore, voglio essere in voi, voglio che mi portiate, mi diate, poiché Io vi ho fatti altri Me stessi, perché Io raggiunga tutte le mie anime. Leggete, meditate tutte le mie Parole e vedete Me, vedete Gesù nella sua completezza divina e umana. Portatemi, datemi; fate posto a me nel vostro cuore; lasciate agire Me nel vostro Sacerdozio. Io desidero ardentemente fare dimora stabile in voi, affinché il mio Fuoco purificatore vi riscaldi sempre, perché Sacerdote Eterno e Sacerdote siano un solo Essere, un solo cuore, un solo Sacerdote. Pregate anime mie che mi aspettate, perché i miei Sacerdoti vedano l'Abisso dell'Amore del loro Divin Maestro, del loro Sposo, del loro Gesù Eucaristico che essi offrono, consacrano, immolano. Questa povera creatura scomparirà. Ma le mie Parole, Parole di Dio, non passeranno come il mio Amore per voi. Gesù che soffre. 

 

4-III-1968 Gesù. Hai guardato la notte. È scesa sugli uomini. Hai guardato il cielo: è notte, è buio; ma le stelle brillano come fiamme d'amore; Le stelle, il cielo, la notte sono Ordine: sono Me. I miei Tabernacoli Viventi sono stelle sulla terra; sono Ordine: sono Me. Essi andranno nella "notte" quali fiamme d'amore, perché porteranno Chi è l'Amore; e la notte dello spirito trascorrerà nella Luce che vi dono Io. Voi siete nella notte, nella notte stellata. Voi rimanete in Me, abbandonatevi a Me, e datemi fiducia, fiducia sempre più crescente, cieca, poiché questa voi la riponete nel vostro Gesù, Gesù Eucarestia. Perché, dunque, Io ho desiderato venire a voi? Perché ho desiderato fare di voi, anime mie benedette, i "miei Tabernacoli"? Perché voi, i primi a iniziare in questi tempi il "Dono d'Amore di Gesù", riceviate la mia Luce, il mio Conforto, il mio Calore che vi purifichi, vi infiammi di Me. A voi sono venuto Io, senza preparazione, poiché lo preparo voi. Io vi sarò di Maestro, di Amico, di Padre; ed Io farò, giorno per giorno, comprendere a voi ciò che di voi desidero, accetto, e ciò che di voi rigetto. Io vi renderò sensibili ai miei desideri, alle mie chiamate, poiché lo desidero formare in voi il mio Tempio. Altre anime, in seguito, riceveranno una particolare preparazione; ma per i primi "Portatori" di Gesù, Io offro e dono tutto, perché tutto desidero operare Io con la mia Grazia. Per ora si cominci così. La mia Opera avrà le sue Vittime in Me. Ripeto l'invito rivolto all'inizio dei "dettati": desidero anime piccole, vittime, e tante. Cercale; chiedile alla mia Mamma, Maria Ausiliatrice. Non temere la derisione umana, poiché Io la permetto, e serve alla mia Gloria. Dammi tutto: Io, il tuo Gesù, ti conforterò. Altri come te soffriranno la stessa pena, ma è allora che Io trionferò. Ti ripeto: non passerà un anno, due anni, tre anni, prima che la mia Opera veda la Luce. Si, voi siete nella notte, miei Tabernacoli Viventi, ma è una notte con le stelle, poiché avete, portate Me, quale Dono d'Amore. No, Io non andrò via dal vostro petto, perché la mia Divina Presenza vuole versare nella vostra anima, ogni giorno e ogni ora, la mia Grazia; perché Io desidero trasformare i vostri cuori e a questi donare la ferita del mio Amore. Voi andate, andate e donate le mie Parole. Io, Gesù Eucarestia, vi prometto Me e la Forza dello Spirito Santo. Tutte le tue povere sofferenze mi sono gradite e care: esse sono già in Me, nel mio Sacrificio, nel mio Sangue, ed Io le purifico e le offro al Padre mio in Me. Sono piccoli fiori che profumano di Me. Il Padre mio le gradisce, e ti unisce ai Sacerdoti per i quali tu le offri in Me. Io e il Padre verremo nello Spirito Santo e chiederti altri fiori affinché la piccola vittima possa essere immolata nell'Agnello Immacolato. Sei sposa di sangue e non lo sai! Gesù Sacerdote Eterno ti benedice. Gesù chiede, Gesù dona, Gesù troppo ti ama! 

 

7-III-1968 Gesù. Voglio che Egli (l'ispettore) non guardi alla creatura ma "veda" solo la mia Misericordia. La creatura è debole, è difettosa, ma ad essa comunico il mio Pensiero, la mia Parola; ad essa rivelo e continuerà a rivelare il mio Amore per voi, per le anime tutte. La creatura umana esprima come può il mio Amore Eucaristico. Io, in essa Io effondo con pienezza perché essa lo riveli a voi, miei Sacerdoti. Io, Gesù, ho donato alla povera creatura nessuna capacità: ella è sempre povera. A lei Io, Gesù, mi chino, e, a lei, quale soffio di vita, arriva la grazia della mia Parola. Ella soffre quando scrive, perché il mio Pensiero è Dio, ed ella non sa tradurlo... Si, sono Io, sono Gesù Eucarestia che opero in lei, nel contrasto fra il Divino e l'Umano, fra il Perfetto e l'imperfetto. Io, Gesù, tutto armonizzo, tutto unisco, tutto unifico per virtù del mio Amore. Ella ha scritto per obbedienza a Me nel Sacerdote. Delle mie miserie, delle sue incapacità, Io farò, trarrò motivi di misericordia per altre anime. Vera sarà per altre anime povere, la Fiducia, la mia Fiducia. Io, Gesù, Eterno Sacerdote, desidero che voi, Sacerdoti salesiani, meditiate sulle parole della creatura, e, in queste, leggiate l'Abisso del mio Amore e riconosciate, attraverso l'umano, la Via che Io, Eucarestia, vi ho aperto e donato. Voi, miei amati Sacerdoti, mettete in pratica il mio Messaggio d'Amore per le anime. Sono Gesù Eucarestia che parlo dai Tabernacoli. "Voglio uscire dalle chiese, voglio andare per le vie, per le strade, nelle vostre famiglie, per avvicinare, cercare quelle anime che non mi cercano, non vengono a Me, non vengono nella mia Casa. Voglio raggiungere queste anime per mezzo dei miei Sacerdoti, per mezzo di Anime consacrate. Portatemi con voi, portatemi fuori: che la mia Presenza Eucaristica effonda Fede, Amore, Pace all'umanità. Voi in Me sarete forti; voi con Me amerete di più, amerete meglio; voi per Me sarete Templi santi. Solo la mia Grazia vi rivelerà la profondità del mio Amore Eucaristico. Cercate nel povero, nel misero, sempre Me; perché al povero, al misero, lo dono tutte Me. lo, Gesù, ve ne ho dato l'esempio". Gesù Eucaristia. 

 

8-III-1968 Gesù. Scrivi, non temere, fai la mia Volontà. Lasciami parlare in te. Lasciami ripetere mille e mille volte il mio Amore per te, per le anime. Vieni nella "notte". È quasi notte, ma le stelle brillano. Rimane nella notte la mia Luce. La notte è necessaria perché ad altri giunga la luce dell'aurora. Appoggiati a Me, e rimani nel mio Amore. Io ti confermerò l'obbedienza attraverso p. G.; e nell'obbedienza sarai con Me unita per sempre, per l'eternità. Gesù vuole da te ora la prova del tuo amore nell'obbedienza. Sii serena, sii umile, sii sempre per Me disposta ad accogliermi. Io ti ho donato e ti donerò le mie Consolazioni perché Io vengo a te e la tua anima vede Me. Non ti basta? Ora riposa in Me e ama la mia Parola resa facile per te; ama i miei Pensieri d'Amore ripetuti per te, per tutte le anime; ama Gesù che non si stanca di cercare, di chiamare attraverso te, le anime sue. La Madre mia vi aiuterà: Io ve la ho donata. La mia Mamma vi sorride: andate a Lei! Io, Gesù, ti benedico. Io ti do la mia Pace: la Pace del mio Cuore Eucaristico. Il tuo amore per Me, è il Dono ch'Io faccio e accresco in te. Gesù amato da te. 

 

12-III-968 Gesù e la sua Santa Volontà. Voglio un altro manoscritto, unico, da far pervenire a p. G. Sarà l'ultimo scritto a mano da te. 

 

13-III-1968 Gesù nel silenzio. Scrivi. Inizia. Io ti aiuto a superare le barriere degli uomini. Nel mare tempestoso spira la mia Grazia. Io vengo dal mare a voi che naufragate nella tempesta dell'anima. Ora discendo nella vostra anima con la Grazia, e vi infondo Luce e Calore. Nel viaggio della notte Io vi condurrò all'Amore del Padre. Immolazione, purificazione, redenzione nei Tabernacoli Viventi per ospitare Me. Ora va nel linguaggio d'Amore la mia Parola per le anime,e spira come alito di vento ove riposa... Io sono Gesù nel Cuore amato, ascoso; e in voi cerco riposo. Gesù non parla ai vostri cuori afflitti, ma in voi rimane: fiamma che arde, illumina, divampa. Sono Gesù che costruisce il Tempio! Gesù ai Tabernacoli Viventi nel silenzio della "notte". Guardate Maria! 

 

14-III-1968 Gesù. Scrivi, figlia mia, sono qui; taci e ascoltami. Io ti dono il Cuore: il mio Cuore; la mia Vita. Devi scrivere quanto senti. Tu partecipi di Me. Io ti guiderò. Coraggio, fiducia... è Gesù! Spirito Santo è qui, nella Luce e nell'Amore. Devi scrivere, devi... Verso in te la mia Grazia; nutro e alimento la tua anima di Me, e a Me l'attiro. Io ti attraggo, ti rapisco a Me. Stacco la tua anima dalla carne e questa sanguinerà. Io voglio che sia qui, in Me, nella mia Carne e nel mio Sangue: una sola Anima. Piccola e povera vittima immolata in Me: vittima per te, per le anime mie! Abbandonati a Me, al tuo Gesù. Lo Spirito Santo viene a te, discende dai Cieli e il Padre mio te lo dona. Tu non pensare più al mondo, alla vita del mondo; ma alla vita del Cielo. Vivi per il mio Amore e per il mio Regno. Finché lo avrò detto tutto. lo sono qui con te, e l'anima "vede" -. Sono venuto dal mare a te. Lo ora rimango con te: Luce d'Amore, Messaggio del Padre mio a voi, a te, alle anime. Io rimango in te nella Luce dello Spirito Santo. Ora arderai. Tutto si muterà. Ora tutto cambierà. Io rimango in te, e tu sarai rapita a Me. Non c'è saluto, perché non ti lascio, non mi allontano da te. Io in te, e tu in Me: il Vino e l'Acqua. Gesù e l'anima. Una sola Offerta, una sola Immolazione, un solo Sacrificio. 

 

15-III-1968 Gesù. Voglio che tu scriva, che tu mi obbedisca, che tu soffra in Me dell'Amore del tuo Gesù. Io sono Fuoco, fuoco d'amore. Voglio che il mio Tempio bruci; bruci del mio stesso Amore. Voglio rapirti al mondo, alle preoccupazioni, ai pensieri, perché ti voglio per Me: nel mondo, non del mondo! Vengo a te come Luce, come Forza, come Fuoco che arde: Amore che strugge. Si, Io ti rapisco perché la tua anima venga a Me. Io, Gesù, ho immerso la tua anima nel mio Costato... e ti introdurrà presto nella ferita del mio Cuore. lo ti sosterrà nell'Amore della Madre Mia. Presto verrà a te: aspettami. Gesù che arde. 

 

20-III-1968 Gesù. Scrivi, figlia mia, il mio Nome: Gesù. Scrivi, figlia mia, il mio Nome: Gesù. Cerca riposo e pace nel mio Nome; cerca la mia Grazia; cerca l'abbandono. Ora è tempo che tu soffra questo, e nell'abbandono mi ami, mi serva e mi glorifichi. Io verrò a te di tanto in tanto: è prova per te, prova per le anime sacerdotali. Si, voglio che si leggano i miei Messaggi; si meditino, perché questi produrranno "grazie". Ritornate a leggere, a meditare... finché Io, Gesù, non ritornerò a voi. L'amore, per essere ricevuto deve essere desiderato. L'Amore che discende in voi, è attesa di Me, della mia Parola. L'Amore che cerco in voi è continuità di pensieri, di opere, di sacrifici, di gioie donate da Me a voi, e per voi alle anime. Scrivi ai miei Sacerdoti che Gesù Eucarestia pone le sue anime ad una prova d'amore per la quale esse passeranno. E ad una prova di Fede. Non sarai esclusa nemmeno tu, ma Fede e Amore con la mia Grazia saranno Luce nelle tenebre, porto sicuro ove devi già rifugiarti: Braccia paterne protese a te, alle anime nella prova, che vi accoglieranno nelle ore difficili. Ora lo vado. E tempo di Passione, di Penitenza. Ma con Me, dietro di Me, venite voi, anime mie perché tanto di Me partecipi nel mio Amore eucaristico, lo siate della mia Passione. Io non ti ho detto che non ritorno, ma è bene che tu, che i miei Sacerdoti mi riconosciate nei travagli, nelle lotte, negli ostacoli, nei dolori che andate incontrando, ricevendo, provando poiché, come vi ho detto prima, la mia Parola per voi, per le anime è Dolore e Amore. Ora voi vivete quanto vi ho annunziato perché riconosciate Me. Tu, figlia mia, bramerai la mia Parola, ed essa tornerà a te dopo la prova, come acqua sulla terra arsa, come lacrima a lungo desiderata. Ora è tempo di silenzio, di raccoglimento, di preghiera. Quando bramerai la mia Parola, ricordati che Io te ne ho donate tante: tante per te, per tutti. Quando ritornerà a voi, amati Sacerdoti, effonderà con larghezza il mio Spirito perché voi "vediate" Me. Pregate, pregate perché Io, Gesù, mi riveli a voi. Pregate per la "poverina" che scrive perché la mia Misericordia e il mio Amore non vengano meno; pregate per l'umanità intera; per la pace, per i deboli, per i buoni e per i "tristi"; pregate per voi stessi perché vi amiate, vi comprendiate, vi perdoniate. Noi rimarremo vivi nella Immolazione, Vittima e Sacerdote e Anime: incontro d'Amore, di Sacrificio. Unione di Anime. Unione e Fusione di Padre con i figli per mezzo del suo unico Figlio. Cielo e terra fra le Braccia del Padre mio: attimi di Amore in cui Dio è nelle anime, e le anime in Dio per Me. Questa è l'effusione del mio Cuore che Gesù, Sacerdote Eterno, lascia a voi, ai Sacerdoti "Tabernacoli Viventi" e alle anime Portatori di Gesù Eucarestia. Ora vado, e a Vera lascio un Messaggio d'Amore. Portati al mio Cuore con umiltà, e aspetta alla porta finché lo Sposo non aprirà. Io, Gesù, gioirà se saprai attendere con fiducia l'arrivo dell'Amato. Ti ho detto stamani ai piedi della Croce: "Dove è la tua Fede?" Tutto devi fondare sulla Fede. Coraggio, coraggio! Io ti aspetto, ogni giorno, nella mia Offerta; ti ricevo, ti unisco a Me per mezzo del mio Sacerdote. Coraggio! Sono con te, su te. Dimmi, figlia mia, quando mai Gesù ti ha lasciata sola? Mai! Ora è scesa la sera. Ora è notte: la notte per te, per i Tabernacoli Viventi. Siate sempre lampade accese avanti a Me. Lampade d'Amore. Gesù Eucarestia. 

 

25-III-1968 Gesù. Ti ho annunziato il Dolore e non la Gioia. Ecco il segno del mio Amore per te, anima piccola; ecco la ferita del tuo cuore: ferita d'Amore, ferita eucaristica. In questa Ferita vedrai Me, ed Io porterò questa al mio Cuore, perché ti voglio attrarre a Me nel Dolore che purifica, che infiamma... Voi, Tabernacoli Viventi, siete le "vittime" del trionfo di Me: del trionfo di Me! Io, Gesù, rivelo il mio ardente desiderio: voglio "essere portato" da anime sacerdotali e consacrate. Io, Gesù voglio andare per le strade del mondo. Io, Gesù, voglio che le anime diano tutto per Me; affinché Io viva in esse, e per esse Io cerchi, ami altre anime. Gesù in voi e su voi! Io mi rivelerà ancora. Il mio Messaggio è sulla terra, e voglio che sia accolto perché da questo si irradi nuova Luce per l'umanità. (Parla la SS. Vergine): Sono Maria, la Mamma di Gesù; sono la S. Vergine: l'immacolata Concezione. Vai in Confessione e fatti confermare nell'obbedienza alla Voce e alle ispirazioni dello Spirito Santo. Mettiti nell'obbedienza autorizzata, senza la quale non saranno rivelati i pensieri e i desideri d'Amore e di salvezza per voi del Figlio mio. Gesù nelle Specie eucaristiche, ritornerà a voi..., e la Chiesa si orienterà a Gesù umanato nell'anima: nell'anima trasformata nel mio Gesù. I Tabernacoli si moltiplicheranno per la salvezza delle anime; i Tabernacoli saranno templi sacri per i quali il mio Gesù visiterà altre anime. I Tabernacoli non vivranno per se stessi, ma per portare e dare Gesù alle anime; e perciò non apparteranno più a se stessi ma al Padre, a Dio, per mezzo del mio Gesù. Io, Maria, l'immacolata Concezione, vi ho fatto un dono, quale "segno" del mio Amore e della mia predilezione per voi che avete portato il mio Gesù sotto le Specie Eucaristiche. Un Angelo del Paradiso è sceso su voi, ed ora la vostra anima è allietata dalla presenza pura di due Angeli: l'Angelo Custode e l'Angelo dell'Amore Eucaristico. Questo, per tutti i Tabernacoli Viventi. Io, Maria SS. vostra Madre, oggi ho donato a voi un Conforto; una Guida, un segno del mio amore materno. Rimanete nel mio Tempio sacro. Rasserenati, figlia mia, sono Maria: la Mamma di Gesù. Sono l'immacolata Concezione. Io ti benedico, vi benedico. Confida, figlia mia, Io sono la tua Mamma: la Mamma della tua anima. In Me troverai forza e fiducia; ed Io ti chiamerà a corrispondere al Pensiero di Dio. Prima della S. Pasqua va, presentati in confessione perchè l'obbedienza ha valore se legata dal Sacerdote. Io aprirò la via. Sono Maria, la Mamma di Gesù. L'immacolata Concezione, per la gloria di Dio e per la Redenzione delle anime. 

 

18-IV-1968 (Varazze) Seguimi! Scrivi, non temere. Sono qui. Sono Gesù con te. Io ti ho fatto soffrire per la mia gloria, per il mio trionfo. La mia Croce è pesante, ma è Croce d'Amore. Io voglio donarla a te, che sei nulla senza di Me perché lo gioisco nel ricolmare i poveri di beni, di ricchezze. Tu sei ora partecipe di Me. Ricevi da Me ogni sofferenza per amore. Io ho continuato e continuerà a costruirmi il mio Tempio in te perché desidero ritornare a voi. Voi aspettatemi... nell'accettazione della sofferenza, della rinuncia. Aspettatemi in preghiera fiduciosa; aspettatemi nell'offerta di voi a Me. La mia Opera avrà le sue vittime, piccole vittime in Me. lo vi accolgo nella mia Immolazione al Padre per la Gloria sua, perché dal Cielo discenda copiosa la mia Benedizione per i Tabernacoli Viventi. Questa effusione d'Amore del Padre mio alle anime per mezzo mio deve percorrere la terra, i mari, i cieli... Deve raggiungere le mie anime ovunque si trovino. Va il mio invito al Papa, al Santo Padre Paolo VI, al quale Gesù comunica la sua grazia, i suoi favori, i suoi desideri. Il Papa è preparato ad accogliere il mio Messaggio. Pregate! ripeto: pregate! Si, questa sera ti svelerà altri desideri; desideri che tu non conosci. Preparazione dell'Anima aspirante a divenire "Tabernacolo Vivente". L'Anima consacrata a Me riceverà un Amore particolare, un'attrazione tutta mia verso Me, Vivo e Presente nell'Altare. li Sacerdote che seguirà quest'anima, rileverà un segno di chiamata e, pertanto, la porterà a gradi alla conoscenza del "dono". Inizierà la preparazione dell'anima coi distacco dalle cose del mondo e delle creature. Egli deve attendere ad un lavoro di purificazione che conduca l'anima a Me, alla mia dimora sensibile su di essa. Il periodo di preparazione varia secondo l'anima e l'amore. Sull'inizio porterà Me per qualche ora. Poi la durata del tempo varierà. L'anima divenuta per mia Grazia Tabernacolo Vivente. Mi porterà con sé per molte, molte ore del giorno e, a volte, secondo i casi, della notte. Mi deporrà nel Tabernacolo della chiesa in altre ore dei giorno. Però lo desidero condividere con l'anima ogni lavoro ogni occupazione, perché Io sia la guida dell'anima che a Me tutta si dona. L'agonia del Tabernacolo, l'agonia della solitudine in cui sono abbandonato da tante anime, deve essere condivisa dall'anima di Me amante e che di Me desidera divenire l'angelo confortatore, consolatore. Portatori di Gesù Eucarestia sono Angeli che non abbandonano mai Me; ed Io non abbandono loro. In seguito, nel segreto e con approvazioni speciali, quando le anime consacrate aumenteranno, diventeranno i miei Templi, mi deporranno nella loro abitazione con incenso e preghiera. No, il mio Dono non ha limiti nel tempo. Io desidero che sia per sempre. Quando scenderà dal Cielo con tutta la mia Gloria, Io cercherò, col mio Cuore ferito d'Amore per tutta l'umanità, i miei Tabernacoli viventi per i quali, a loro mezzo, Io, Gesù Eucarestia, mi sarò donato a tante, tante altre anime. Essi, i Tabernacoli Viventi, saranno quei Calici nei quali Io, fino alla fine, mi offrirà per la salvezza delle anime, della umanità. Mi hai ora compreso Vera?... Comprendi il mio Messaggio d'Amore, di salvezza per le anime? No, il mio Messaggio non è proiettato nel tempo: Io parlo dell'ora attuale. Voi che lavorate per Me, unitevi; vi voglio uniti: una sola anima in Me. Pregate, offrite, soffrite per amore del mio Regno; perché la mia Misericordia trionfi. Voglio che mi aspettiate con fiducia, umiltà, abbandono. Io verrò a te perché il Padre mio manda Me nella tua anima nell'Amore dello Spirito Santo. Tu obbedisci alla chiamata come Io, Gesù, obbedisco sempre al Padre mio. Sì, ho preso le tue povere mani nelle Mie. Le ho prese da te, da P. G…. Desidero ancora altre mani consacrate per unirle alle mie, per deporvi i miei Doni. Quanto hai sofferto nel recente passato è stato permesso dal Padre mio. Si, hai fatto la mia Volontà anche se non vedevi Me. Tutto ora è come Io ho desiderato per te, per la tua serenità. Voglio che tu mi segua fino alla fine. Ora, Io, in te; tu vivi in Me. Gesù per Vera, per tutte le mie anime piccole, piccole, alle quali dona di più perché non hanno nulla: dona tutto. A queste anime apro le mie Braccia se esse corrono a Me come un fanciullo che diffidando di sé cerca il Padre suo, la sua Forza, il suo Amore, e nel suo cuore si abbandona sicuro che egli sa, e può dargli tutto. Anime piccole, tanto piccole, venite a Me. Le mie Braccia sono a voi protese per accogliervi. Vieni, piccola anima, vieni; nutriti di Me, ed lo vivrà in eterno in te. Gesù che ama senza fine i suoi piccoli. 

 

19-IV- 1968 (Varazze) Gesù. Io ti do i miei Lumi affinché tu scriva. I due pani sono il simbolo delle due confessioni. Quello grigio, simile alla cenere, si riferisce alla prima confessione: ed ora non esiste più. Il pane che Io modellavo è il simbolo della seconda confessione. Nel mio Cuore vive quest'ultima, ed Io ti ho unita a Me nell'obbedienza della mia Parola. Ora sei legata a Me nel Sacramento, ed Io mi servirà ancora di te per "parlare" attraverso te ai Sacerdoti, alle anime mie. Accoglimi sempre con umiltà. Devi comunicare i miei Favori agli uomini di buona volontà, e tu vivrai solo per questo. I Sacerdoti da Me scelti sono tanti, ed ad essi giungerà il felice annuncio. Portami con te; portami nel dolore e nella gioia in te, portami nella vita di tutti i giorni, portami alle altre anime. Portami ai Sacerdoti nei miei Messaggi affinché mi aspettino. Dove sono sconfitto Io trionfo, dove non mi cercano e non mi aspettano, Io vado. Dove c'è l'incredulità, donerò la Fede che Io sono. Voglio guidare lo la tua anima affinché essa passi per i sentieri da Me tracciati, e mi segua per dirupi e per strade pianeggianti. Alla tua anima porgerà la mia Forza. Vieni, figlia mia, seguimi. Il cammino è cominciato e noi già andiamo insieme. Io vi conduco. Seguitemi! 

 

22-IV-1968 (Varazze) Gesù. Pasqua di Resurrezione! Ora tu risorgi con Me alla vita nuova della Grazia, della Sofferenza e dell'Amore. Figlia mia, il mio Amore è cieco: non vede i difetti, le miserie della creatura. È il mio Amore che trabocca, e vuole donare... donare. Ti dono il mio Amore, il mio Cuore ferito, le mie Mani...; porgimi le tue perché le unisca alle mie. Io, Gesù Crocifisso e Risorto, donerà santità alle tue povere mani; le legherà con l'Amore e la Donazione alla Chiesa, a Me. Tu scriverai per la Chiesa, per Me, per le anime. Sì, questa è la Voce di Gesù nello Spirito Santo. Io ti dono questi lumi. Io attiro l'anima a Me affinché tu mi oda. Verranno ancora giorni per te di tristezza, di dolore, affinché la tua anima sia purificata in questo lavacro. Raccogliti nel mio Cuore quale nido d'amore e di conforto e di sollievo. Nell'attesa scrivi per il tuo Gesù. Voglio parlare ai miei Sacerdoti Salesiani perché da essi lo desidero il sorgere e il rifiorire della mia Opera d'Amore. Desidero che essi vengano a conoscenza dei miei Messaggi d'Amore, poiché Io, Gesù, donerò grazie spirituali a quanti mediteranno sulle mie Parole. Essi quindi preghino affinché il Santo Padre vi leghi alla mia Opera d'Amore. Voglio che la mia Effusione d'Amore passi dai Sacerdoti alle anime; voglio che i Salesiani mi donino alla gioventù; voglio far dimora anche in essa, anche se breve; perché chiunque mi avrà portato con spirito d'Amore, di riparazione, di donazione di sé ai fratelli per mio Mezzo, riceverà la Ferita del mio Amore. Quando il "manoscritto" verrà conosciuto dai miei Sacerdoti, lo mi comunicherà a chi voglio per mezzo di te, delle mie mani in te. Poi scomparirai, figlia mia, perché la mia Parola viva. Ora offriti a Me nella mia Immolazione. lo ti ricevo. 

 

26-IV-1968 (Varazze) Gesù. Non devi fare nulla senza di Me. Io ti avvertirà quando voglio parlare a te e alle anime. Ora tu hai il permesso, il mio consenso per scrivere. Nessuno verrà a te e chiederà la mia parola se non colui che sarà ispirato da Me. Lo Spirito Santo guida te e le mie anime. Tu devi rivolgerti a Me nei tuoi affanni. lo vedo, lo so... Confida in Me! Tutto attorno a te deve essere silenzio. Non luce, non conforto, non altro che Me. È Gesù che va isolandoti da tutti, perché tu cerchi il mio conforto il mio aiuto, il mio perdono, il mio amore. Voglio che mi cerchi! Non sei sola; non ti ho lasciata sola. (Dopo una pausa). Scrivi, scrivi figlia mia. Non guardare intorno chi ascolta o crede in Me. Io voglio la tua fede, la tua fiducia. Entra in Me, nel mio Pensiero d'Amore. Non devi affliggèrti se le mie Parole non scorrono come l'acqua del fiume. Hai mai visto la terra sollevarsi e andare in alto?, E i mari, e la natura? Hai visto il cielo chinarsi per stare sulla terra? E le stelle e i pianeti e il sole? Se ciò avvenisse l'armonia della creazione sarebbe spezzata. Ma ciò non avviene perché ogni cosa segue un ordine: l'ordine di Dio. Ogni cosa obbedisce a una Voce: la Voce di Dio. Ogni cosa obbedisce a Dio. In te l'armonia dell'anima è confusa: non sai obbedire alla voce della Chiesa, e perciò a Me. Devi abituarti alle prove, perché attraverso queste vedrai Me. Devi lottare contro te stessa, i dubbi le tentazioni, perché tu possa correre a Me. Sì, il vuoto è intorno a te. No, non è finito nulla perché lo comincio a costruire... in te, fuori di te. Voglio formare nel tuo povero cuore un Tempio ove senta che tu mi accogli sempre. Quando è vuoto: cercami, prega perché lo venga ad occupano. Quando lo sono in te abbi cura di cercare la compagnia degli Angeli perché suppliscano all'adorazione che non sai fare tu. Quando l'Amato parla alla piccola amata, ascolta con umiltà e gratitudine, e fa che il mondo non penetri e turbi il nostro colloquio. Se tu mi ricevi così lo posso manifestare il mio Amore perché Io voglio l'anima tua solamente nel mio Cuore, senza turbamenti, senza timori. Allora sarà il vero incontro: Io e l'anima. E l'anima riceve da Me la mia Luce. Ogni giorno proponiti questo programma: devo vivere per Gesù. Perciò cerca, procura quelle circostanze che ti possano rendere libera e dedita solo a Me. Chiedimi il tempo perchè tu possa donano tutto a Me: per la Gloria mia. Chiedi, insisti finché lo concederà... Offrimi i propositi, perché con Me diventino Immolazione alla Volontà divina. Ora aspettami; lavora nei tuo cuore per prepararmi un posto fatto di tanto amore. Io tornerò. 

 

3-V-1968 (Varazze) Gesù. Devi scrivere per amore mio. Devi parlare agli uomini con le mie Parole. Io sono il Messaggero della Pace in voi e fuori di voi. Io desidero che tu prenda questa croce che ti offro con le mie Piaghe, perché da queste tu sia rigenerata a nuova vita. Solo attraverso le mie Piaghe arriverai al mio Cuore ferito d'amore per te e per le anime tutte. In ogni piaga deponi i tuoi difetti i tuoi vizi e le tue miserie. Io, nel tuo sforzo prenderà tutto. Devo lavorare molto nella tua anima perché veda la Luce. Tu sei ancora nelle tenebre, che per te sono prolungate a causa della purificazione di cui abbisogna l'anima tua. Non devi confidare che in Me e nella Madre mia; poiché il Bene, la Forza, l'Amore, la Luce ti verranno da Me, dalla Madre mia. Non ti fermare lungo la via, e non smarrirti per gli ostacoli: sono permessi da Me, e tu con la mia Grazia devi lottare per superarli. Ti voglio buona, umile, paziente. Taci con gli uomini, e parla con Me. Voglio confidenza, confidenza da te. Devi dirmi tutto: abbi la certezza che lo sempre ti ascolto. Io ti raccomando l'incontro con la mia Mamma. In ogni creatura tratta la mia Mamma; parla come se parlassi alla mia Mamma; dà come se dessi alla mia Mamma. Difficile sarà iniziare, ma Ella teneramente ti verrà in aiuto. Fissati in questa via: la via di Maria, Madre di Dio. Inizia subito, ed Ella ti aiuterà ad assolvere quei compiti che il Cielo ha stabilito per te. Attraverso Lei Io verrò a te affinché tu abbia fiducia e creda che Gesù ti ama, ti ispira, ti parla. Io non ti lascerei nell'errore dopo tante prove; non permetterei la tua rovina: Io che ti amo fino all'impossibile per l'uomo. Se oggi tu scrivi è perché Io lo voglio, lo desidero, lo permetto. Vieni, anima mia, vieni al tuo Gesù: lo Sposo Eucaristico promesso a te, ai miei Tabernacoli. Voi sarete i Calici che lo verrò a colmare; Voi le Membra del mio stesso Corpo. Io sono Gesù, e nel mio Nome santo ricevete il mio Dono: ricevete Me. Prega, anche senza fervore, senza luce, senza sollievo. Io ti ascolto sempre. Rasserenati perché Io ti do la mia Pace. Verrà nelle consolazioni, ma queste sono fugaci; devi passare per altre prove. Poi, Noi due ci parleremo, ed Io non avrò più segreti per te. Ora vai a Maria, vai dalla mia Mamma e comincia la sua Via, nella quale con Lei ti incontrerai sempre sempre. Il mio "dono" per te è la mia Maria, la "via di Maria". Io ti prometto la mia Grazia. Cammina con Lei: pensa, credi, abbi fede di incontrare Lei, ma tu in ogni uomo tratta Lei, finché verrà giorno in cui vivrai per la mia Mamma, con la mia Mamma. Gesù, Amore dello Spirito Santo, ti ha parlato; e ora accogli queste Parole mie, nel Nome della mia Mamma, Madre di Dio. L'immacolata Concezione è vicina a Te, ed è Lei che ha fugato le tue paure. Un giorno la vedrai perché è la tua Mamma. Io, Gesù, voglio il tuo amore: tanto amore. Voglio tutto da te. Aspetto tanto amore. 

 

8-V-1968 (Varazze) Gesù. Voglio che tu dica a p. G. quanto segue: Non si lasci trascinare da facili entusiasmi, ma persegua il fine con amorevole sforzo e pazienza. Le prove non sono finite; ma oltre queste sorgerà la Luce. Non desista, ma perseveri. Devo esortano ad essere anche più cauto, poiché per ora gli occhi di molti sono chiusi per mio volere. Deve mirare a Me; deve essere certo che Io ho voluto le prove, le incertezze, perché la vostra fede trionfi. Anche Vera ha subito la stessa scossa, ma se confidate in Me, trionferete con Me. Io verrò a voi con la mia Parola, e tu scriverai, perché questa è la mia Volontà. Per entrambi non ci sarà conforto, perché voi siete le "vittime" della mia Opera. Vera scriverà perché Io detterò, e tu G. rassicurati: la mia Parola giungerà a te perché tu la custodisca. Per ora fai così. Infine aprirà le mie Vie, e tu sarai felice del mio trionfo, felice di avermi servito nelle prove. G., rassicurati: Gesù ti ha parlato. Io ti benedico e aspetto il tuo amore, la tua fede in Me. Vera scriverà, ti scriverà per desiderio mio, per la Gloria mia. Gesù Sacerdote a te, G.! 

 

8-V-1968 Gesù. Per te, figlia mia, si sono Padre, ed ho pena per te che sei la mia creatura. Io voglio renderti felice, tanto felice nel mio Regno. È bene per ora che tu soffra le agonie del mio Cuore; che tu condivida con Me il dolore causato dal peccato. Ora devi soffrire per te stessa, per la purificazione della tua anima. Domani soffrirai le stesse sofferenze per altre anime. Ma allora sarai più forte, e saprai vedere, pur tra le croci e le aridità, il mio Volto. Asseconda la Grazia perché Io sono per te, soprattutto, Padre. Perché a te parlo, e ad altre anime, anche se belle e pure, non parlo? Io sono venuto per i poveri, per i malati, per i peccatori. C'è un punto dal quale tu ti senta esclusa? Sei povera, sei malata, sei peccatrice. Il mio Amore è così immenso, che ha cercato in questo mondo piagato chi era più bisognoso delle mie Cure. Io sono il Medico della tua anima: voglio curarla! Io sono ricco, e voglio farti partecipe delle mie Ricchezze, dei miei Doni, poiché tu non hai nulla. Io sono la Vittima Santa che può cancellare le tue colpe col mio stesso Sangue. Ora sai perché ho cercato te senza alcun merito da parte tua, e tutto ti è stato dato e ti si dà per dono gratuito. Io ti affido alla mia Mamma. Ti porterò a Lei sempre più vicino, e tu, Vera, tu, figlia mia, amami e confida in Me: impara a fidarti di Me. Io non ti inganno perché queste parole scorrono dal fiume della mia Grazia. La mia Opera sorgerà: Io te lo prometto. Arriverà in ogni parte del mondo, perché fa parte della mia Redenzione: perché è la Volontà. Nel riposo custodirò la tua anima come un Padre la sua creatura. Ora Gesù è con te: riposa anima mia; povera e piccola! Sono con te: non ti lascio in questo mese, perché Io so sempre obbedire alla mia Mamma. Io ti mando a Lei, e Lei ti dà Me. Amala, amala molto; onorala, falla conoscere e amare. Ella ti amerà di più. Io ti benedico dalla Croce, dal S. Tabernacolo, dalla mano del Sacerdote, perché tu venga a Me.

 

9-V-1968 Gesù: e non ti lascio te l'ho promesso! Ora, pur tra i dolori e le sofferenze, sei più serena; sei meno debole; senti che Io veglio su di te. Ti guido; e tu sii docile ai miei richiami. Lasciati guidare anche dal tuo Angelo; ed Io verserò tanto amore nella tua anima per gli Angeli. Ti infonderanno forza nelle prove, ti difenderanno nei pericoli. L'Angelo che ti è vicino ti parla a mio Nome, e ti rivela quanto Io desidero che tu faccia per Me. Obbedisci con amore. Verrai a Torino. Io ti aspetto con la mia Mamma. Là ci incontreremo per sua materna mediazione. Io sarò là, e tu mi riconoscerai... Fiducia, fede, amore in Me! Ora riposa. Io ho accettato l'obbedienza alla mia ispirazione. Dovrai molto scrivere, e portare a termine il tuo compito: il tempo per te non è lungo, e hai ancora molto da fare. (La scrivente, Vera, Vera G., lascerà questa terra il 22 dicembre 1969). Tu confida in Me e in Lei: la mia Mamma! Ora riposa. Io rimango con te! E Vita ti dono: la mia Vita. Dammi la tua: lo la desidero. Donamela. Giorno per giorno, ora per ora... Impara a donare a Me la tua vita così, ed Io verserà in te la mia Vita. Vita per te è Gesù: Dono. 

 

14-V-1968 Gesù. I Tabernacoli Viventi si moltiplicano nel mio Pensiero. Sono avanti a te nella mia Visione, e attendono la mia Parola. Io ti aspetto a Torino, nella terra benedetta, e là, fra i miei Martiri, attingerai la forza e la fede. Va' ad essi perché ciascuno di loro dia a te fede, coraggio, santità. Essi sono ricchi di Me! Poi porta le mie Parole ai miei Sacerdoti, porta l'annuncio del mio Dono perché non si ritardi. Il Tabernacolo Vivente, presto, deve essere Gesù fra gli uomini, Gesù nella vostra vita quotidiana, affinché non mi dimentichiate, ma mi comunichiate agli altri uomini. Io in voi, nella vostra anima. Io su voi, in comunione costante con l'anima! Quando sarete in molti, vi manderà lontano perché il mio Dono giunga a tutti gli uomini. Si faccia un'accurata scelta dei miei "Dettati", e si facciano pervenire al Santo Padre. Io sarò con voi con la mia Grazia. Al Papa Paolo VI, mio amatissimo pastore. Paolo, figlio mio dilettissimo, scelto dalla Beatissima Trinità, quale Nocchiero della mia Barca fra le tempeste dell'umanità percossa, metto nelle tue mani il mio Messaggio d'Amore e di Salvezza per tutte le anime. La mia Opera d'Amore diretta da Me, Gesù, deve essere diffusa presto, e da te devono scaturire quei lumi la cui luce deve abbracciare l'umanità. Io mi dono alle anime a Me consacrate, e per esse Io sarò, Io andrò per le vie del mondo. Io ho scelto nuovi Templi: Templi viventi. Io prediligo l'anima piccola perché mi consoli e mi ami e mi doni. Io anelo l'anima forte perché muoia in Me e sia solo Me. Io formo nuovi Templi, nuove chiese che vivano, che partano, che lavorino insieme a Me: perché Io sono sempre il Maestro, la Guida, il Redentore. Sono Salvatore e voglio salvare tutte le anime. Ogni anima che porterà Me, avrà la via dischiusa alla santità. Io, Gesù, vi ho dato una vocazione: pescatori di anime. Voi non pescate senza di Me le anime lontane. Io, Gesù, verrò con voi, su voi, in voi! Gesù, Uno e Trino, si spande nell'immensità del suo Amore. Vado sotto le Specie Eucaristiche a cercare ciò che sta per perdersi; vado a cercare le pecorelle che non vogliono cercare il mio Ovile; vado a chiamare coloro che non mi odono più. Si formino presto i miei Templi, affinché Io prenda dimora in loro. Tu, mio primo Tabernacolo Vivente, componi la mia Lega di Anime, perché con te sia la forza e l'esercito che combatte per la mia Gloria e la salvezza dell'umanità. Ecco, Io ritorno fra voi quale inizio che precede la mia venuta sulla terra. Conferma la mia divina Volontà: donala alle anime consacrate, donala al mondo, e tutto affida a Colei che con Me tu ami tanto. Gesù, Sacerdote Eterno, al Primo Sacerdote della sua Chiesa: Paolo VI Pontefice. Nel Padre, nel Figlio, nello Spirito Santo, si compia la mia Volontà anche sulla Terra". Angeli che porgete a Dio i Calici perché Gesù vi abiti, offriteli con Lui ai Dio Padre, avanti al suo altissimo Trono perché Io, Gesù, mai sia separato dalla mia creatura: creatura umana e creatura divina. Si fondi l'amore, si spanda la grazia, si ricopra la terra di Misericordia, perché Io, Agnello Immacolato, ho coperto l'umanità di Templi, di Me. E Io, Io alzerò nelle piccole Ostie le mie Mani al Cielo per gridare ancora, dei miei Tabernacoli Viventi: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno". E il Padre per mezzo vostro vedrà in ciascuno di voi Me: il Figlio suo; vedrà per Me, tanti Gesù, tanti Figli; vedrà un Agnello immacolato in tutti: la sua Vittima: Me! Amo i miei Tabernacoli; li amo ora; li ho amati dal momento che mi sono dato a voi quale cibo dell'anima. Vi ho visti, vi vedo, vi cerco. Accoglietemi: sono Gesù Eucarestia, sono l'Amore che dona e dà. Sono Gesù, e guardo il mio gregge attraverso il mio Pastore Paolo VI. Gesù, sommo Sacerdote, a te, che mi leggi e conosci e mi aspetti e sai... Guardami: sono Gesù nell'Amore, nella Misericordia, nella Grazia, nel Perdono. Guardami: tu sei ferito di Me; e in te Io sono per donarmi; Guardami: sono Gesù e a te chiede il tuo. Sì, Signore! Per la Gloria del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo; che tutto è Opera d'Amore. Mamma! invocate: Mamma! Mamma! Le braccia aperte sono protese a voi: chiamatela! Io vi dono, Io vi dono per quest'Opera d'Amore la mia Mamma, quale mai Essa è stata per l'umanità Madre di figli perduti, e per Lei trovati, salvati, redenti. Gesù a voi, miei Tabernacoli amati, per mezzo della Mamma mia a voi, per mezzo del vostro amato Papa, poiché egli legherà in terra quanto in Cielo è volontà, amore, perdono di Dio, Creatore e Padre per tutte le creature sue. Così sia. N.b. La scrivente annota: 14 maggio Festa della Beata Madre Maddalena Gabriella di Canossa. 

 

14-V-1968 Gesù. Ti sorride, ti guarda, ti ama...; ti attira a Sé, vuole che tu incontri i suoi Occhi, il suo Sguardo. Ti porge la sua Mano: prendila e lasciati guidare da Lui. Egli non brama che questo... Ti ha incontrata nella Valle dell'Amore ov'eri ferita e umiliata. Ora ti ha presa con Sé; ora vuole te nel respiro, nel battito del cuore, nel giorno, nella notte, nel tempo, per l'eternità. Ora vi siete "visti"; tu hai riconosciuto il tuo Gesù: Colui che la tua anima "vede". Ora lo vedi, ora sai che era Gesù. Non dubitare. (Qui, chi scrive, annota tra parentesi: "Ho chiesto chi dettava"). Sono Gesù nella voce dell'Angelo che ti è vicino: Egli ti riferisce per Me. Confida...; verrai a Torino. Io ti aspetto là. Ti voglio là perché devi abituarti a conoscermi, a riconoscermi. Ti difendo dai pericoli. Confida! Sì, verrai a Torino: te lo prometto! Verrai per Me, e ai piedi dell'Altare della mia Mamma, tu incontrerai Me! Nel mio Dono è la tua forza, la tua vita, nel mio Dono è la ferita d'amore che Io ti donerò. Brama il mio Dono; annullati nelle mie ferite. Ti porto la mia Croce; questa Croce nuova e santa per te: il libro dei dettati, dei copiati; il libro del mio Amore per le anime. In questo libro Io vi porrò il mio Nome, Gesù, se tu l'avrai scritto con amore e pazienza. Da questo libro saranno raccolti tanti fiori: fiori di prato per le piccole anime; fiori di giardino per anime coltivate nel mio servizio. Devi ricevere ancora molta Luce, molta intelligenza. Lo Spirito Santo ti inonderà di beni a motivo della mia Opera. Ora tu sei rimasta là ove i miei Santi, con la mamma mia ti hanno vista, e sei anche nel loro pensiero, perché Io sono Pensiero in essi. Vivi con i miei Santi, con i miei Martiri e da loro ricevi la forza e il coraggio. Impara ad amarli di più, perché il loro Martirio sia la ricchezza che essi ti offrono. Ove sono essi, là rimani tu: voglio la tua anima martire del mio Amore. Rimani in loro per venire a Me. Vieni alla Terra benedetta: la S. Vergine t'aspetta! Chiedi in mio nome questo favore unico per te alla S. Vergine, ai S.S. Martiri, a S. Tarcisio. Aspettami. lo non ti lascio più... Tanto è il mio Amore da non lasciarti più nelle tenebre. Ti do altri Santi come vedi, perciò altri aiuti, altri intercessori in Cielo per te. Ama Gesù; tu l'hai incontrato così come Egli ti aveva promesso. Ancora ci incontreremo in forme diverse, fino a che tu non distoglierai lo sguardo da Me, perché il mio sarà sempre su di Te. Il Padre guarda il piccolo e lo sorregge, perché non cada più. Ora l'abbraccia perché era scoraggiato; forse s'era ritenuto orfano... senza l'amore strappatogli dal petto. Ora ti do altri due doni perché ti siano quali ali da preparare i voli che precedono il ritorno del "dono" eucaristico. Stringimi forte al tuo cuore. Io sono in te! Gesù, Gesù, Gesù! 

 

17-V-1968 (Torino) (Nel Santuario di Maria Ausiliatrice). Gesù. (davanti al dipinto del S. Cuore). "Non temere: sono con te". 

 

18-V-1968 (Torino) (Nella Cappella delle Reliquie: ai piedi del dipinto dell'Apparizione). Dì alle genti che il momento è grave. Sono venuta a propagare e a diffondere la devozione al mio Cuore Materno e l'Amore al mio Figlio nella SS. Eucarestia. I Tabernacoli vedranno la luce nel mio Cuore di Madre. Apritevi all'Amore, alla Grazia, al Dono di Dio per divenire Templi del mio Gesù. La via ai Tabernacoli Viventi, sono Io: l'Ausiliatrice. Da Torino, nell'Opera di S. Giovanni Bosco, sorga l'Opera! Dal Papa, la luce e l'approvazione. Si facciano preghiere e voti perché lo venga presto su voi per sempre. Maria Ausiliatrice a Vera per intercessione di S. Giovanni Bosco, in questa Cappella dell'Apparizione. (Vicino a Gesù Crocifisso, nella Cappella delle Reliquie), Gesù. E qui la culla del mio Messaggio, dal mio Trionfo perché l'opera salesiana porterà al mondo la mia luce. Da qui partiranno i primi Tabernacoli Viventi con approvazione ecclesiastica: martiri della Fede e di Me! Io, Gesù ho detto tutto. Scrivi, prima di partire, per il Santo Padre. Roma venga donata e offerta a Me, nel Sacrificio Eucaristico, e da te, Pontefice Massimo, partano e si moltiplichino per le vie del mondo le Fiamme del mio Amore, il mio Pane di Vita, vivo e presente in ogni angolo della terra. Torino mandi i suoi Missionari, i suoi Giovani, là ove lo soffro, ove gemo sotto le ingiustizie. Preparate i miei Templi, perché Io, Gesù, vada a visitare, a consolare, a soffrire con voi nell'amore. Gesù nell'Amore, con la sua Grazia. Gesù su voi perché voi offriate il vostro corpo a Me: unione di creatura umana e divina a Gesù Maestro, a Gesù Eucaristico. Possa ogni Tabernacolo Vivente dire al termine del suo esilio terreno: non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive e opera nella mia anima, che muove il mio cuore alla consumazione della carità; è Cristo che porto agli altri, che dono ai miei fratelli, che comunico. Io gli ho donato il cuore e l'anima; Io gli ho prestato il mio povero corpo quale tempio che Egli ha eretto fin dall'eternità per la sua dimora fra gli uomini. Piccola Chiesa che va: ma tutta la Chiesa; perché Io, Cristo, lo sono il vostro Capo, e ciascuna anima è parte del mio Corpo. A te, Vera. Quando il quaderno sarà ultimato, verrà consegnato e depositato nelle mani di un Superiore per la scelta dei mezzi più eucaristici da portare al Papa. Io mi rivelerò nella mia Volontà, perché ogni Sacerdote che conoscerà la mia Opera, mi amerà di ardente amore. Io, nella grazia della Parola, della comunione intima con l'anima (ore 12,30 - annota chi scrive - devo uscire perché si chiude la Cappella delle Reliquie. - Davanti al dipinto del S. Cuore, prima di lasciare la Basilica). Tu sei qui per mia Volontà e Desiderio. Domani sorgeranno i frutti di grazia per la Gloria mia. Gesù ti benedice e ti segue... 

 

21-V-1968 (Varazze)  Gesù. Vieni a Me perché ti attiro all'Amore, alla Grazia. Sei in Me. Fiducia nel tuo Gesù! Anima mia prediletta dal mio Sangue, avremo presto la stessa Ferita di amore. Guardala: sarà tua con la Croce che ti porgo. Vuoi prenderla con Me? La porteremo insieme, perché tutto faremo insieme: Io, te e le anime. Dimmi che mi ami, che aspetti sempre e solo Me. L'obbedienza ti salva dai timori, dagli scrupoli. Sarà un'arma potente di difesa. Io te l'ho donata perché sono Obbediente. Sii serena, sii contenta. Gesù è con te, fa dimora in te per mezzo della sua Mamma. Ti aiuterò a copiare. Non temere: non sarai mai sola; Gesù tua Vita te lo promette. Domani, e presto, verrà la luce, verrà l'alba del "nuovo giorno". Raccogliti, prega, attendimi: Gesù verrà a visitarti. Aspetta l'Amore nell'umiltà della Mamma del Cielo. Rimani vicina a Lei, e Lei ti custodirà per Me, per te. Gesù che ama ciò che era perduto. 

 

23-V-1968 (Varazze) Alla mia Mamma Maria Ausiliatrice. Figlio mio, ti ho ascoltato. Quanto tu mi dici nel cuore della piccola Vera, è bontà, è umiltà, è pazienza. Se lo mi servo di lei, tu ami servirti dello stesso povero strumento. Io, Gesù, metto questo strumento nel Cuore della Madre mia; tu, per suo mezzo, nel mio Sacrificio, perché in Me sia offerto e consumato per la Gloria mia nel trionfo della mia Opera d'Amore. Ora a te, G., figlio mio, amato dal Padre, dal Figlio, dallo Spirito Santo in grande, grande misura. Tu, dopo la Novena allo Spirito Santo, dedicatagli al seguente fine, farai con Vera una scelta fra i "dettati" che essa avrà raccolti nel quaderno. Sarete guidati da una saggia Maestra: Maria Ausiliatrice. Non fate nulla senza di Lei; ma con Lei attendete alla mia Opera. Tu sii paziente, e agisci con Me. Rivolgiti ai tuoi Confratelli con amore, con il mio amore; e donalo a loro. Offrilo nella mitezza del mio Cuore, e attendi con Me nella preghiera che essi "vedano". Ti manderò agli altri tuoi Confratelli con cuore umile, e ricolmo d'amore; poiché la grande, potente arma che conquista è l'Amore. Anche le vie errate sono state da Me permesse per i miei fini, e gli altri tuoi Confratelli sono stati mezzi diversi, ma utili, per la mia Opera. Vi salvi sempre l'Amore per il quale vi ho chiamati a lavorare nei miei solchi, affinché mi seguiate per i sentieri che vi ho preparati. Ti prometto il Messaggio per il Papa, ti prometto il mio aiuto. Sono Io, Gesù, che desidero i Tabernacoli Viventi; sono in Cielo, nella Gloria mia, con i miei Santi e i miei Angeli; sono sempre con la Madre mia. Sono con voi, sulla terra; sono nelle vostre anime, sono nei Tabernacoli delle chiese. La mia nuova dimora sarete voi, anime che aspettate la salvezza vostra e dei vostri Fratelli nel mio Amore di Padre. Io desidero abitare anche su di voi, e per due motivi; primo: per voi stessi, affinché Io sia Guida, Maestro più intimo della vostra anima; educatore del vostro cuore; perché vi ispiri e vi infonda quella confidenza che Io desidero da ogni creatura per Me. Secondo: perché Io, in voi e su voi, vada al mondo, alle altre anime. O. G., quanto bramo quest'unione con l'anima; quanto bramo rivelare alle mie anime questo mio ardente desiderio! A quante anime dirò, dai miei Tabernacoli Viventi: "Portami con te!" A quanti dirò, dopo la S. Comunione: "Fammi posto in te, perché Io abiti nella tua anima, perché faccia di te una piccola e grande Chiesa che va e cammina per le vie del mondo, che mi porta nella sua abitazione e mi faccia partecipare alla giornata sua ove essa va e s'incontra". "Portami con te": questo ho chiesto a Vera fin dal settembre scorso. Questo chiederò, attraverso lei, alle mie anime. Portami con te, G.! Non ti scoraggi la lotta e non permettere il turbamento alla tua anima. Questo è il mio Messaggio d'Amore. Portami con te: tu calice ove lo desidero stare; tu "ostia" a Me donata nell'Ostia che è tutto e solo Me. Vedi, l'Amore è tanto immenso che nulla vuoi serbare per sé, ma tutto vuole donare. La piccola ostia nella grande ostia: piccola vittima, nella grande, sola, unica vittima. La sua anima, nella mia Anima; il suo cuore, nel mio Cuore. Come quindi non dimorare in essa?! Perché non attrarre questa piccola anima, che tutta vorrebbe essere mia, con la potenza divina della mia Permanenza anche su di essa? perché non aiutarla nelle asprezze del giorno, non infonderle fiducia e amore con la realtà della mia Presenza divina! Oh, sì che abito nella sua anima, ma quante volte essa dimentica la mia Presenza! Io, con la mia Dimora sensibile, vi infondo, vi infondo forza, vi attiro e vi trasformo in Me. Si, G., tu sai e conosci il mio Amore: e allora lotta, lotta per me, per il mio Trionfo. Io sono, sarò sempre con Te. Quando rinnovi il mio Sacrificio sull'altare della Croce, deponi la mia Opera nel Cuore di Maria Ausiliatrice, e tutte le piccole Vittime. Non importa che tu conosca chi esse siano: Io le conosco. Tu con Vera. In una sola offerta: vita, sofferenza, dolore, lavoro. Tutto ciò donami con Amore. Datemi i vostri cuori perché vivano solo del mio Amore, perché vivano del mio Cuore. Vi voglio donare la ferita del mio Cuore: è un dono; è Me stesso nel vo-stro cuore, e voi nel Mio. Ritorna rinnovata l'offerta al Padre mio in Me. Il Cielo è aperto per accoglierla; lo Spirito Santo per donarvi i suoi doni; il Padre mio per amarvi nella sua Paternità. A G. ho già detto, per ora. A te, figlia mia, un richiamo dal Cielo attraverso la Basilica di Torino. Questa Chiesa ti accoglie con le sue braccia (i miei Santi), ti porta al suo cuore e nel Cuore di Dio, Gesù, ti introduce. Tu sarai sempre in questa Chiesa, e in ogni Sacrificio ci sarà un Angelo che dirà a Me: "Prendi Vera con te perché Tu possa donarla agli altri". "Prendi Vera con te perché Tu, Gesù, dica ancora a tante, tante anime quello che tu hai detto a lei: portami con te" Vieni in spirito là ove la mia Mamma accoglierà l'offerta perché gli Angeli, i Martiri ripetano per te nell'Offerta: "O Padre, mi dono tutta a Te, nel tuo Gesù, perché Gesù sia delle anime, e fa che queste ascoltino e accolgano anche esse la Voce di Gesù: portami con te". 

 

25-V-1968 (Savona) Gesù. Avrai tutto il mio aiuto, il mio appoggio. Sarà Gesù a dettare le parole per il Santo Padre. In nome della santa obbedienza legata in Cielo come in terra dal mio Sacerdote, scriverai il messaggio che Io, Gesù, rivolgerò al Santo Padre. Ti do la mia Pace, la serenità che viene dal mio Amore: ti do Me stesso. Sei protetta dai miei Angeli, soccorsa dai miei Santi; sei amata dalla mia Mamma. Ora la mia Croce viene a te: prendila! La innalzo sull'Altare del mio Sacrificio, e t'invito, figlia mia, vieni a Me: non devi temere, non puoi temere perché Io sono e sarò con te. Sì, ti voglio benedire col braccio della mia Misericordia. Scrivi, scrivi che ti amo; e in te, come te amo tutte le mie creature, tutte le anime. Voglio che sappiano quanto Io sappia amare... Vuoi donarmi la tua vita, Vera? Dammela ora per ora, dammela tutta tutta: per Me, per la mia Gloria, per il mio Trionfo, per la mia Opera d'Amore. Quando si andrà dal Santo Padre, tu canterai il Miserere, e in Me raccolta e unita, attenderai la "mia ora". Confida, figlia mia, nel mio Amore: Io ti salverò! Gesù, Gesù dai Tabernacoli, che desidera uscire, che cerca altri Tabernacoli, che cerca te, che cerca anime povere e desiderose di Me. Gesù ti parlerà ancora perché ti vuole solo e per sempre con Sé. Amami, Vera, Amami fino all'eroismo. Amami nel Sudano della Croce ove troverai tutto il Sangue che Io ho donato alla tua anima. Ora riposa e sappi che a Torino tu hai ricevuto grazia, grazia grande. In Cielo vedrai. Per ora ho finito. Gesù con la Croce, con l'Amore, alla sua povera Sposa. 

 

29-V-1968 (Varazze) Gesù. Vieni, vieni al mio Amore... Ti circondo di cuore, mi chino su di te... Scrivi, figlia mia cara al mio Cuore, scrivi, e nell'obbedienza Io sarò più con te: in te. La mia Opera d'Amore scaturirà dal mio Cuore, e tutti i miei desideri si realizzeranno. Ti ho chiamata a Me in questa Via e tu devi seguirla con prontezza, con generosità. Vedrai altri chiamati venire a Me; ed Io ora comincerò a rivelarmi attraverso le mie Promesse. Dammi il tuo lavoro, le tue fatiche, i tuoi disturbi, i tuoi pesi; dammi le tue piccole croci, dammi quelle cose piccole che ti costano, ed lo tutto ricevo come i fiorellini che ora sono davanti al santo Tabernacolo. Vedi, io li ho accettati. Il tuo amore è fatto di piccole cose; ma con Me diventa un grande, grande Amore. Si, ora voglio parlare della mia Opera. Coloro che sono stati già Tabernacoli Viventi devono riunirsi e pregare insieme per la realizzazione della mia Opera. Devono elevare a Dio Padre, per mio Mezzo, fervide preghiere con tridui di adorazione a Me nell'Eucarestia. Aspetto le offerte delle piccole Vittime, che a Me si danno, perché ai Santo Padre giunga il mio Messaggio e la mia Opera. Si preparino i chiamati a ricevere il mio Messaggio che lo dono al mondo quale ultima salvezza ad esso offerta e donata della mia Misericordia. I chiamati sono molti e pochi... Deve prepararsi presto l'esercito della Fede guidata da Me. Siete già una "Lega di Anime" tutte mie, ma lo voglio una sola anima nel mio Amore. Si, ritornerò a bussare ai cuore del mio Cuore: il mio Sacerdote. Andrò a lui, lo visiterò. Voi pregate perché mi riconosca. Oggi ho chiamato all'Opera mia un altro Sacerdote. Il mio Spirito d'Amore ha visitato la sua anima. Tu, aspetta con fiducia. Verranno prove e sofferenze per te, perché i chiamati odano, distinguano la mia Voce; ma questa volta sarai meno debole del passato. Anche p. G. sarà visitato dal dolore, e voi insieme offrirete a Me tutto... Tutto, tutti nelle Mani di Maria Ausiliatrice; vostro potente intercessore. S. Giovanni Bosco; vostro soccorso: il Papa Buono; vostra purezza e umiltà: l'immacolata Concezione; vostro conforto nel dolore: mia Mamma nel suo unico Dolore. E voi, Tabernacoli Viventi, preparate il Tempio, la Chiesa al vostro Gesù! io ritornerò: ve lo prometto. Gesù ti parlerà e ti spiegherà. Vivi con la mia Mamma: io lo desidero. Gesù a te, e per tuo povero mezzo, a tutti i Chiamati. 

 

7-VI-1968 (Varazze) Gesù. Io ti parlo: Gesù! Sono tanto, tanto addolorato! Io, vivo e presente in voi, cerco anime che preghino e si uniscano a Me... Voglio prepararti a ricevere Me attraverso altre grazie. Tu conosci poco, ma ti farò partecipe dei miei piani divini, perché siano rivelati a molti. Devi pregare, in Me effonderti nell'amore che Io dono a te. Nulla è per te solamente, ma per tutte le anime. Io le ho viste e le vedo attraverso te. Si, figlia mia, non ripeterò mai abbastanza la tua nullità. E tu la vedi, e la senti e ti pesa nelle difficoltà. O Vera, solo il tuo Gesù in te sa spianarti ogni via. Vieni a Me, ed Io ti aprirò le mie Braccia di Padre. Sono venuto a te per tutte le anime; sono venuto per p. G. Egli mi aspetta, aspetta Me! Io andrò a lui; lo soccorrerò. E il mio Amore che è Spirito Santo guiderà i miei Pensieri fino a raggiungerlo, a chiuderlo nel mio Amore. Qui attingerà fede, fiducia, forza, e io rinnoverò in lui la mia missione di Apostolo delle anime. Devi essere umile e sapermi attendere. Io devo illuminarti sulla Mia Missione, perché la tua piccola anima sia illuminata dei mio Spirito Divino. Devo prepararti a compiere l'ultima missione per Me, e in questo mese avrai un Dono d'Amore che viene dal mio Cuore di Sacerdote per i miei amati, amati Sacerdoti. Non finirò mai di amarli, di confondermi in loro se saranno generosi, pazienti, umili. Io vi amo, vi amo, anime mie predilette; Io consumo il mio Olocausto nelle vostre mani sacerdotali, e sono tutto vostro. Sarete tutti per Me, come Io sono per voi? Vera vi parlerà a Nome mio, e voi ricevetemi nei miei Messaggi, nelle Parole che vi perverranno. Non dimenticate che io vi cerco per tante "vie"; vi chiamo attraverso molte "voci"; vi effondo le mie grazie in forme impensate, incredibili, ma vere, perché partono da Me che sono la Verità; vi animano a nuovo apostolato che è Vita, Vita crescente di Grazia; vi indicano una via nuova, se pur sempre la mia Via. Noi dobbiamo raggiungere tutta l'umanità perché non rimanga una parte della terra, dei mari, dei cieli senza di Me. Io, Gesù, voglio coprire la terra di Me, e per questa Missione vi ho chiamati a generoso rinnovamento di apostolato fra le genti di ogni Paese. Il mio fine è quello di creare i nuovi Martiri della Fede che sappiano preparare e attendere la mia discesa dai Cieli. Il mio fine è quello di santificare l'anima che mi "porta", affinché Io con essa rinnovi l'Olocausto al Padre mio. Il mio fine è per l'anima che mi porta: essa attingerà in Me costantemente forza, coraggio, motivo perenne d'amore. Tutto da Me attingerà, tutto riceverà perché l'unione mistica, sia per quell'anima preludio della vita dei miei Cieli. Il mio fine è l'amore che voglio diffondere attraverso i portatori di Me. Io, lo ripeto, in voi santifico, con la mia divina Presenza, le abitazioni in cui sarà ricevuto; attirerò ai mio Amore le anime che incontrerò e con le quali sarò per mezzo dei miei Portatori. Io effonderò a grandi Pace, acquieterò gli animi sconvolti. Io manderò luce di Grazia su coloro che vedrò attraverso voi. Portami con te, e per te, e per le altre anime. Altri fini? Molti. Ma non tutti per ora potranno essere rivelati. A te detterò ancora. Sii tranquilla, sii serena. Io vivo con te! Non lo sai ancora?! Da molto tempo Io sono rimasto in te, e tu, quindi, sei in Me. Io non t'inganno, perché sono Gesù che tu ami, tu cerchi, tu vedi con l'anima; perché amo, ogni tanto, apparire a questa, perché, oltre al Divino che a te sfugge, tu scorga l'Umanità mia: Gesù, Maestro, Sacerdote, Fratello; Gesù Amore, Amore di Dio, Amore che salva, che perdona, Amore che dona. Diremo a Gesù di condurci nel suo Regno beato attraverso il suo Amore Eucaristico. Lo diremo insieme ogni istante; e quando dimenticherai questo, Io ti prometto che farò Io per te l'invocazione. È Voce di Dio, è Voce di Spirito Santo: non temere. Gesù ti è vicino. Gesù si fa Compagno tuo per aiutarti, per fare ciò che non fai tu, ciò che dimentichi, ciò che trascuri... È Gesù, è sempre Gesù, solo e tutto Gesù. Parleremo, parlerò. Ti preparerò alla mia venuta, ove lo Spirito dei Signore condurrà te, e le anime, alla salvezza. Io verrò. Ti condurrò con la mia Parola al Papa. Devo prepararti. Ti voglio nella Madre mia, nei suo Cuore desidero vederti, qui incontrarti perché dal suo Cuore ferito Io parlerò al Papa. Gesù, nell'Amore dello Spirito Santo, a te; alle anime tutte. Gesù, a p. G., al mio Sacerdote prediletto per l'Opera mia. Digli che l'amo, l'amo; lo amo: che confidi in Me! Io sono con lui. Voglio ritornare su di lui. Aprimi il tuo cuore, perché Io venga a te per sempre G., Gesù ti ha parlato. 

 

 11-VI-1968 Gesù si rivolge ai Nostro Sommo Pontefice Paolo VI. Sono Gesù che viene a te nei suo grande Amore Eucaristico per offrirti la Misericordia del mio Cuore di Padre, di Sacerdote, di Amico, di Fratello. Essa è per l'umanità, per la salvezza dei popoli, delle nazioni. Scaturisce come una sorgente di acqua viva dai mio Cuore ferito. Discende dai Cieli quale nuova e ultima Luce per illuminare le vie oscure del mondo, bagna la terra arrida, rinnova le anime nel servizio dell'apostolato, raduna i chiamati a Me nell'esercito della salvezza. Questa Luce, questa Acqua sono Io: Gesù! Vengo a portare una "via" nuova d'Amore sulla terra, per gli uomini che mi aspettano e mi amano. Via fondata sulla Verità, che è la mia Realtà divina e umana nella Presenza Eucaristica; via che porterà la Vita di Grazia a tante anime da Me lontane. La mia Vita sta nella Verità e dona la mia Vita. Questa Via sono Io: Gesù Eucarestia. Si, sono Gesù fra gli uomini nelle Sacre Specie; ma solo per coloro che mi cercano, che mi amano. Io desidero ardentemente essere presente nella mia Realtà Divina e Umana, in tutti i luoghi della terra; desidero percorrere le vie del mondo, solcare i cieli e i mari e andare incontro agli uomini: verso coloro che non mi cercano, non mi amano, non mi conoscono. La Chiesa custodisce nel Santo Tabernacolo le mie Specie Eucaristiche. Io abito in essa; abito nell'anima con la mia Grazia. Io dai Tabernacoli effondo il mio Spirito di Amore. Ora ho scelto nuove chiese, nuovi Tabernacoli che mi custodiscano. Tabernacoli Viventi che mi portino per le vie del mondo, che mi conducano fra quella gente che non pensa a Me, che non mi cerca, che non mi ama. Io, nell'anima da Me chiamata, a Me donata; Io con essa, in essa, su se stessa, raggiungerò altre anime, vivrò vicino a queste, condividerò le fatiche del loro vivere; Io le raggiungerò per mezzo dei miei Tabernacoli Viventi. Da questi effonderò, giorno per giorno, ora per ora, la mia Luce affinché imparino a riconoscere Dio. Verserò in larga misura la mia Grazia perché i peccatori diventino sensibili ai miei richiami. Io camminerò, come una volta nella terra di Palestina, arriverò fin all'estremo lembo della terra, e tutti visiterò, a tutti porgerò la mia Grazia, a tutti offrirò la Salvezza. Scopo: raggiungere tutte le anime, avvicinarle, toccarle, nell'intimo del loro cuore col mio amore di Padre. Fine: preparare quaggiù infiniti e santi Tabernacoli Viventi che ricoprano la terra. Essi saranno quei "Calici" che saranno offerti a Dio Padre per la salvezza dell'umanità. Io, Padre: Io, nell'Amore del Figlio; Io, nel Fuoco dello Spirito Santo, sarà in quei Calici sollevati verso il Cielo, il grido d'Amore per i miei Fratelli, l'Olocausto perenne gradito a Dio Padre: Io consumato nelle mie anime, Io portato e racchiuso nei Tabernacolo Vivente... Quando discenderò dai Cieli nella mia Gloria, il Padre mio vedrà i miei Tabernacoli, e le anime attratte, salvate dalla mia divina Presenza per mezzo dei miei nuovi Tabernacoli. Oh, coprite la terra di Tabernacoli Viventi: ricopritevi di Me! Programma: desidero che coloro che dovranno divenire Tabernacoli Viventi, siano anime consacrate. Siano Sacerdoti di fervente amore, di grande carità: di puro amore. Nei padri Salesiani che la mia Opera d'Amore nasca, si sviluppi e si diffonda, poiché la mia Mamma, Maria Ausiliatrice, sarà per ogni anima, per ogni Tabernacolo Vivente, guida e maestra. Ella sia proclamata Madre dell'Opera, madre di ogni anima, Madre della Vittoria perché con Lei ogni anima combatta e vinca; ogni Tabernacolo Vivente trionfi su se stesso, sulle insidie del nemico: Madre della Vittoria che precede il mio Ritorno, il mio Trionfo, la mia Venuta fra voi. I Tabernacoli Viventi siano preparati con umiltà estrema alla chiamata, mediante la rinuncia a se stessi, affinché Io possa vivere e agire in loro. La loro meta sia quella di scomparire per far posto a Me che voglio operare nella loro anima e nelle altre anime per mezzo loro. Si scelgano i Tabernacoli Viventi anche fra i giovani, fra i laici, affinché Io vada nelle scuole, nelle famiglie, e condivida la vita dell'umanità. I chiamati alla mia Opera riceveranno un fervore particolare al mio Amore Eucaristico, che li caratterizzerà quali prediletti dei mio Amore. Devono essere aperti i solchi per i quali Io desidero andare: Torino, Roma, Firenze, Genova, Savona... Da qui, altri sentieri, altre mete: paesi, villaggi; altre nazioni, altri continenti... il Tabernacolo Vivente riceverà con Me il dono crescente del mio Amore, e, per molti, la ferita dei mio Cuore. Egli troverà in Me, che con lui divido il Pane Divino, ogni conforto nella lotta, ogni distacco dal mondo, ogni completezza in Me. Al Tabernacolo Vivente schiuderò la via alla santità; e, nell'ascesa, egli sarà più che mai con Me. Il Tabernacolo Vivente non opererà mai senza di Me, ma a Me chiederà aiuto, lumi, consiglio, perché Io sarò in lui e su lui per operare insieme, per agire insieme... Io, in lui per la santificazione della sua anima; Io su di lui, per le altre anime. Sorgano così le anime a formare una Lega: Lega di anime, ove ciascuno in Me dà ciò che sa dare con povertà di spirito e profondissima umiltà. Io tutto unificherò, fonderò nel mio Cuore ardente. Io, Gesù, verrò per consolare chi soffre; andrò a visitare il malato nel cuore... Io dirò, anche in silenzioso linguaggio, che Dio è Amore, è Perdono, è Bontà per tutti. Nasce dal mio Cuore ferito la mia Opera d'Amore per i peccatori, per coloro che non vedono Me, non mi vogliono, non mi aspettano. A loro Io, Gesù, andrò per mezzo delle mie anime, delle anime sacerdotali, delle anime consacrate. L'Opera, quindi, deve svilupparsi fra i giovani, nelle Parrocchie, negli istituti, ma deve assumere ogni rispettoso silenzio, riserbo che sia il distintivo che caratterizza il Portatore di Me. Deve l'Opera investire la vita e l'attività salesiana, poiché "dall'opera di San Giovanni Bosco deve sbocciare la mia Opera d'Amore quale "continuazione" della prima. I Sacerdoti si adoperino con fervente amore a preparare i chiamati alla mia Lega. I miei Sacerdoti mi diano la consolazione di farmi ritornare a rivivere in loro. In ogni Tabernacolo Vivente Io, Gesù, porrò la mia "pietra", e questa sarà la mia nuova Chiesa che va, che andrà, perché Io andrò, Io sarò dovunque. E tu, Paolo VI, tu che mi rappresenti nella Chiesa, quale mio Vicario ricevi con spirito profondo di fede le mie Parole. Io, Gesù, Maestro delle anime, ho donato il mio Pensiero al povero che nulla ha di sé, ma tutto di Me. Ho rivelato il mio Messaggio d'Amore, l'ultimo mio Messaggio agli uomini, per mezzo di una creatura che è povertà, fragilità, nullità, che è... l'umanità povera, desolata, afflitta. Essa sarà per le anime piccole e generose: fiducia, esempio di fiducia in Me, confidenza, abbandono. Essa dirà nella sua povertà, nella sua miseria che io cerco anime piccole piccole, anime vittime in Me, nelle quali effondo i miei palpiti d'amore. Unione e immolazione in Me, perché Sacerdote Eterno e anima piccola piccola, siano una cosa sola come il Vino: Io, e l'acqua: l'anima, offerta al Padre in un solo olocausto. Tutto ciò che avrai legato sulla terra, sarà legato in Cielo. Tu, mio Vicario nella Chiesa, lega la mia Opera d'Amore nell'autorità della Chiesa, diffondila, emanala nei mondo intero. Tu, mio primo Tabernacolo Vivente, che vai con me a visitare le parti più lontane della Terra per donare Me, fà che aumentino, crescano i portatori di Me che, come te, sul tuo esempio segreto, raggiungano la terra, i mari e anche i cieli. O Figlio mio dilettissimo, ascolta il mio Messaggio d'Amore! A te, che soffri con Me il dolore dell'umanità, depongo nelle tue mani di Pontefice l'estremo palpito d'amore per gli uomini tutti. Nelle mie Parole c'è tutta la mia santa Grazia: c'è Me, c'è il Fuoco purificatore dello Spirito Santo. A te la mia Voce, attraverso un'immagine di quella umanità povera ma che aspetta sempre Me; a te la mia Voce fatta povera perché a te giunga dal povero che spera e crede in Me; a te la mia Parola umanizzata nelle anime piccole. Accogli tutto in Me, Gesù, e racchiudi nel tuo cuore di primo Pastore la mia Voce. Fà che giunga alle mie pecorelle, ai miei agnelli poiché essi sapranno riconoscere la mia Voce. Essi la seguiranno se tu farai giungere loro la voce del loro Pastore divino. O anima mia che Mi porti con umiltà e amore, tu Mi conosci, tu senti i miei accenti di Padre, tu vedi quanto Io sia nel mio messaggio Salvatore e Redentore. Tu mi vedi. Tu sai che sono Io: Gesù! Nella tua destra benedicente raduna i chiamati; traccia i solchi stabiliti; conferma le mie anime nell'ordine stabilito da Dio per tuo mezzo; effondi la grazia che per te, Io, Gesù, donerò alle anime tutte. Cerca Me nei miei Messaggi d'Amore; cerca la Via, la Verità, la Vita in quelle effusioni d'Amore che Io Spirito Santo ha donato al povero per tutti i poveri. Cercami nei Messaggi che a te perverranno, affinché tu, quale Vicario mio, Mi doni all'umanità: al povero, ai ricco, ai forte, al debole. È scesa la "notte", ma lo veglio con te e su di te. O Pietro, nocchiero della mia Banca, conduci a Me le mie anime, forma il mio Esercito che con te combatta e in Me trionfi. L'ora mia non è lontana nei tempo. Io desidero essere con voi. Io non voglio lasciarvi. Io sarò con voi fino all'ultimo. Portami con te: è la mia Voce d'Amore. Voglio rimanere con te: è il mio Cuore che te lo chiede. Io in te e su di te, perché tu in Me, possa portare sempre grandi frutti. Io per te, mio Vicario, a tutti i Sacerdoti, ai Salesiani, alle anime mie, alle anime piccole: piccole e umili. Io per te, a tutta l'umanità. Benedici e autorizza la mia Opera d'Amore, e raccogli ai tuoi piedi, davanti al Padre mio, le mie anime perché per tuo mezzo siano offerte in Me al Padre mio nell'Amore dello Spirito Santo. Chiedi, chiedi ed Io, Gesù, darò a te quei segni di grazia che renderanno testimonianza alla mia Parola. Essa è Verità. Essa è mia. Scenda lo Spirito d'Amore nella sua pienezza nel mio Messaggio, affinché tu in me accolga, benedica tutto quanto viene da me. Sono Gesù, via, verità, vita; a te, mio Vicario in Terra. A te, consumato nel mio amore come olocausto perenne davanti al Padre mio; a te, a cui i Cieli e la Terra si rivolgono perché tu dica loro: Sì, Padre! Si, figliuoli miei, vi dono Gesù così come Egli desidera ardentemente venire a voi per la vostra santificazione e la salvezza della altre anime. Ed Io, Gesù, potrò chiedere a tante, tante altre anime quanto ho chiesto ad una: "Portami con te". Gesù in te, con te, su te, ti benedice, e nella Ferita d'Amore che fa dei nostri Cuori un Cuore solo, versa il suo Amore e il suo Dolore. Gesù, Sommo ed Eterno Sacerdote, ai Papa Paolo VI, per la Gloria sua e l'Avvento dei suo Regno d'Amore nelle anime. 

 

15-VI-1968 (Varazze) Gesù. E tu scrivi. Scrivi nel mio santo Nome: Gesù. Ti voglio consolare perché Io vivo in te. Tu mi porti nella tua anima, nel tuo cuore. Vivo nella Luce e nell'Amore dello Spirito Santo, e vado alimentando la tua anima della mia Grazia. Ti parlo, ti offro il mio Amore; ti guido, ti richiamo, ti suggerisco. Io sono Pastore; tu la mia pecorella che Io sovente raccolgo da terra e la porto fra le mie Braccia. Mentre tu credi di stringermi al tuo cuore, Io sono che t'abbraccio, ti tengo con tenerezza di Padre vicino ai mio Cuore... Ma tu non resisti a questa gioia spirituale, a questa effusione. Quando le forze del tuo spirito prevalgono su quelle della tua natura, tu senti di mancare, ed Io velo la mia effusione. No, non ti allontano da Me. Io ho desiderato e desidero fare dimora in te. Domani questa mia immensa Bontà salverà, allieterà molte altre anime. Non temere se tutto non comprendi della mia Opera. Per ora desidero così. La mia Opera va a gradi, e solo nello spazio di tre anni sarà completamente manifestata agli uomini. Per ora desidero che si inizi, e che i chiamati si preparino, oltre che a ricevermi quale Cibo dell'anima, a portarmi, a darmi. Il Tabernacolo Vivente deve imparare a darmi, perché Io sarò su di esso per le altre anime. La missione del Tabernacolo è apostolato, è lavoro intimo e costante di spiritualizzazione, è donazione completa di sé ai fratelli per mio mezzo. Guarda la mia Croce: voglio che ti ispiri tanto amore, tutto l'Amore che mi ha portato ad abbracciarla. Per questa Croce santa e amata io mi dono sempre a voi; Io rinnovo il mio Sacrificio; Io mi offro al Padre per le anime. Per questa Croce santa Io sono con voi e verrò su di voi. Chi porterà Me, porterà la mia stessa Croce. Ora voglio che l'anima da Me chiamata sia cosciente del mio olocausto in essa e che vi aderisca con amore. Desidero che, ricevendo Me, abbracci con amore la croce nuova che Io le dono. Noi uniremo allora i palpiti d'amore e li offriremo al Padre per i cuori che non amano ancora. Si, Io nel santo Sacrificio rinnovo la mia Passione e la mia Morte, e mi dono a voi come nell'ultima Cena ai miei Apostoli; nell'Eucarestia rimango fra voi e vengo a voi. Perché le anime chiamate all'Opera mia si stabiliscano nel fine da Me voluto: devono "portarmi". Ogni anima, ricevendo Me nelle sacre Specie, dovrebbe donarmi alle altre anime, ma l'uomo è povero, l'uomo dimentica, l'uomo è debole e, se anche conosce il mio comandamento nuovo - amore verso il prossimo - si lascia deviare dai suoi pensieri e affanni. Io, nell'anima e su se stesso, avrò questa Voce: donami agli altri; portami agli altri, fammi agire in te perché altri siano partecipi, sia pure in misura minore, di quei frutti spirituali che derivano dal Sacrificio della S. Messa, per il quale il simbolo, l'Ostia che tu porti ora, è tutto e solo Me perché consacrata nel santo Sacrificio. Voce d'Amore, Voce di Dio umanizzata per le mie anime piccole; Voce che dona fiducia, confidenza, speranza per sé di santità, di redenzione e di salvezza per le anime tutte. Ora va. Il tuo Gesù ti ha parlato e ti benedice. Io rimango in te per aiutarti a venire a Me. A p. G. sto pensando Io non temere il suo silenzio. Fiducia, fiducia, fiducia. Io trionferò! Non dubitare mai di Me, delle mie grazie di Padre. Io vedo, Io ricevo i tuoi dolori, le tue offerte, la tua compagnia. Io vivo in te, e questo è un Dono ch'Io ho anticipato a te perché senza di Me non avresti più scritto. Sì, sei nel Calice che il Sacerdote offre. Sei con Me, nell'acqua e nel vino; sei nella mia Croce; sei nel mio Amore. Dammi la tua mano, Vera, perché tu ti lasci portare dalla Mia. Io non ti abbandono mai! Credi e accresci la Fede in Me: nel tuo Gesù; in Colui che vuoi fare di te una sposa, una sposa di Sangue. Gesù con te. 

 

23-VI-1968 (Varazze) Gesù. L'anima tua è visitata dalla santa Grazia, dalla mia Luce. Io vedo in te i "piccoli" i miei piccoli; e li porto al mio Cuore. Tu sei fra questi. Ad essi rivolgo le mie tenerezze, perché piccoli, e cioè bisognosi di cure. Voglio trattenerli fra le mie Braccia per difenderli perché rimangano in Me. Ora vedi perché a voi uso tanta carità, tanta dolcezza. Io vado in cerca di anime piccole, ed Io le chiamo attraverso te. Perciò le mie Parole devono essere conosciute, devono correre per le vie del mondo. Ti ho dato Me stesso. Ora dammi tutta te stessa senza riserve. Dobbiamo "tutto" compiere insieme: Io e te; Gesù e l'anima piccola; Dio Padre Creatore e la sua povera creatura. Nel seno dei Padre mio c'è Amore per tutti, e tutti esistono in Lui. In Me redime le anime; per Me vi attrae a Sé; con Me Egli vi guarda, perché insieme siamo una Unità: Cristo Gesù nell'Umanità. Ora ti avvio a comprensioni più grandi. Guarda con Me. Un povero è assiso su una barca, i venti trascinano la sua navicella alla deriva. Egli geme. Si ritiene solo. Se affonda è perché egli non ha creduto nella mia Onnipotenza, non ha sperato nella mia Bontà, non mi ha cercato, non mi ha invocato. Si, è cristiano, è battezzato; ma non crede in Me. Vedi ora dove vuoi arrivare la mia Opera d'Amore? A questo povero. A tutti i poveri. I mezzi, i tralci uniti alla vite: a Me; sarete voi: i Tabernacoli Viventi. Io, Gesù, prometto nella Gloria del Padre mio, nelle effusioni d'Amore dello Spirito Santo, quanto segue: A) Spargerò la santa Grazia della mia divina Presenza verso coloro che casualmente staranno vicino a Me per vostro mezzo. M) Le abitazioni che saranno visitate frequentemente da Me, riceveranno nei loro ospiti, l'Ospite divino. O) Le grazie essenziali che Io donerò alle anime che mi ospiteranno nello stesso tetto saranno: accrescimento di Fede, conversione ai peccatori, serenità e pace. R) Nessuno di loro morirà senza di Me, poiché Io sarò, nell'ora dell'ultima chiamata, con loro. E) Io attirerò i loro cuori umani al mio Amore divino. Prima che loro mi accolgano come loro Ospite divino desidero che quella famiglia venga consacrata nei suoi membri al Cuore Immacolato della Madre mia affinché ad accogliermi, Io, Gesù, trovi e incontri sempre la mia santa Madre. Essa purificherà le vostre anime, supplirà per le vostre miserie e vi guiderà a Me. Quando andrete con Me nelle vie già stabilite, fatevi umili, siate molto umili perché grande, immenso è l'onore che ricevete: voi poveri, voi morti una volta alla Vita di Me, voi ora siete stati salvati da Me. Questo è il mio Perdono: farvi ora partecipi di Me; "dare e portare" Me ad altri poveri. Io in voi, su voi sarò sempre il Buon Pastore in cerca delle pecorelle che vogliono stare fuori del mio Ovile. Io le cercherò, Io andrò loro incontro perché anch'esse odano la mia Voce e mi seguano. Portami con te: questa Voce che è mia, Voce di Gesù per le mie anime sacerdotali, per i miei "piccoli", per le mie piccole vittime, questa Voce echeggerà in tante anime. Ora tu mi chiedi: Gesù, portami con te. Tu non l'avresti chiesto se Io non avessi donato a te questo mio desiderio. Mentre tu nella tua miseria, potrai portare Me per mia grazia e mia volontà, pensa che non sarai mai tu a portare Me; ma Io, Gesù, che porterò te. Voglio allora l'anima umile, sensibile ai miei richiami, alle mie preferenze; voglio che essa si abbandoni fiduciosamente in Me, e soprattutto nel mio Cuore divino di Padre. Sì, chiedi, chiedimi fin da ora: Gesù portami con Te! Ed Io ti risponderò: Dammi te stessa perché tu possa camminare e percorrere con Me le vie del Cielo già da questa vita. Dammi la tua volontà, dammi il tuo cuore, dammi tutte le facoltà della tua anima, dammi le tue mani perché siano legate a Me. Dammi i giorni, le ore, i minuti, gli attimi, tutto il tempo che ti lascio, che ancora ti concedo. Dammi la sofferenza, dammi il dolore, dammi la tua vita, affinché in ultimo questa sia, per Me, un dono d'Amore ai Padre mio. Io, Gesù, ti prometto che a te, ai miei Tabernacoli Viventi, donerò la gioia della sofferenza come la donai ai mio Apostolo Paolo. Domani, dopo, verrò a te. Sii forte in Me. Gesù nella sua santa Grazia. io sono la Via, la Verità, la Vita. 

 

30-VI-1968 (Savona) Io sono la Via, la Verità, la vita. Io sono Colui che dà e riceve le anime nella sua Immolazione perenne. Io sono Gesù che redime! Voglio che le anime mie vengano al santo Altare per offrirmi i loro doni: la vita dell'anima, la loro vita, il loro cuore, la loro volontà, i loro pensieri e affanni, i loro gemiti e le loro consolazioni. Tante, molte anime in questa unione di amore, di lavoro, di preghiere, di offerte. Io vi aspetto, vi tendo le mie mani per dare e per ricevere, affinché l'unione con Me, Vittima Unica, sia perfetta in Me, insostituibile; sia Grazia che salva, Grazia che si effonde su gli altri uomini; sia Gloria che sale dalla Terra ai Cieli. Enumero i chiamati a portare Me per le vie dei mondo, e ancora li chiamo con più Voce, con più Grazia. Essi sono: Sacerdoti, Suore dedite ad opere di carità in mezzo al mondo; anime consacrate a Me; gioventù pura e preparata; poveri peccatori in Me risorti. Si prepari per i laici consacrati un piccolo tabernacolo in legno, simbolo della mia santa Morte sulla Croce, ove custodire Me nelle loro abitazioni per opportune necessità. Io, Gesù, sarò più a lungo nel Tabernacolo Vivente: per qualche ora in quello di legno. Ivi saranno accesi due ceri per richiamare qualcuno della famiglia all'adorazione. I miei santi Angeli mi faranno corona e suppliranno alla eventuale solitudine. Ogni sera il Tabernacolo Vivente dovrà dire con Me al Padre mio: io desidero consumarmi nel tuo Diletto Figliuolo Gesù, come un cero eternamente acceso davanti al SS. Sacramento dell'Amore, in ringraziamento di tanto inesprimibile Dono. Questa offerta, questa immolazione d'Amore in Me al Padre mio, dovrà attirare sull'umanità sofferente la bontà di Dio perché da voi, con Me e in Me, fiamme di Carità percorreranno le vie, i sentieri. Saranno portati, donati a chiunque i palpiti del mio Amore di Padre, di Fratello, di Amico. Voi amerete con Me, perché da Me apprenderete cos'è l'amore, la carità per i vostri fratelli. Voi dovete somigliare a Me, Gesù, e in Me scomparire... Vi do un altro Volto: il Mio; altre mani: le Mie; vi do altro cuore: il Mio. Vi do Me stesso: Gesù! Sarò prima per voi: Amico, Fratello, Sposo, Padre... tenerissimo. Voi datemi il vostro cuore e la vostra volontà. Non temete chi vi farà soffrire a causa mia, ma rendete gloria a Dio, che nella novella Pentecoste vi ha chiamati ad un martirio nuovo e santo: il Martirio dell'Amore eucaristico. Non temete, e custoditemi gelosamente su voi stessi perché la mia santa Presenza sia per voi, per l'umanità l'ultima testimonianza d'Amore che Io vengo a donare ai miei figli tutti per mezzo vostro. Voi rendetemi testimonianza davanti al Padre mio e agli uomini. Così manderò le mie anime per le strade del mondo. Così spargerò le mie grazie; così Io, Gesù, andrò; così Io, Gesù, andrò con l'anima che mi è cara, con il cuore che ama. Così noi andremo: Gesù e l'anima. Io, Dio nelle Tre Persone della Trinità Santissima; e Creatore e creatura in cerca delle mie creature: tutte! Non voglio parole, ma fatti permeati d'amore. Andate, andate al Santo Padre. Io, Gesù, preparo la sua santa anima alla Luce che sto a portare nel mondo. Io, Gesù, preparo il mio Vicario all'incontro con la mia Opera d'Amore. Io sono con voi; Io agisco già con voi. Lo Spirito Santo ti ha parlato. Egli spargerà ancora la Sua Parola nei solchi perché quali semi di grano affondino nella terra, mettano le radici e diano i frutti copiosi. Lo Spirito Santo nell'Amore col Padre e col Figlio, Cristo Gesù, dona le sue grazie ai poveri, ai piccoli e, per loro, si manifesta ai Grandi per affermare che Dio è Amore, è Perdono, è Pace. Lo Spirito Santo raccoglie i figli che erano perduti: li purifica, li salva e ne fa delle piccole vittime dell'Amore eucaristico. 

 

1-VII-1968 (Savona) Gesù. Devi essere più cauta, e pronunciare il mio santo Nome Gesù più volte in un giorno perché il mio nome, Gesù, ti sia di richiamo al compito che ti ho affidato. Il mio Spirito d'Amore deve ricoprire tutte le anime, e voglio che tu lo diffonda e faccia conoscere. Questa è la Volontà di Dio, e ai suoi divini Voleri devi piegarti. Perciò tu devi sfuggire le distrazioni. Queste sono vane e ti allontanano dal raccoglimento interiore, e cioè da Me. Non temere, alle tue miserie supplisco Io, Gesù! Voglio solo trovarti pronta per Me. Voglio che tu legga la mia Passione, e ivi mediti... perché lungo la Via dolorosa Mi incontrasti. Devi accostarti a Me, al mio Dolore, perché con questa arma d'amore purificherò la tua anima, le altre anime e, in particolare, le anime dei miei chiamati. Vi leggeremo insieme. Devi scrivere a p. G. nei mio Nome: Gesù; perché le tue lettere siano le "mie". Tu devi essere sempre un mezzo docile nelle mie sante Mani, che serva alla gloria di Dio e per i suoi piani divini. Non hai nulla di te, ma tutto di Me. Scriveremo altre lettere e, per non turbare l'anima sacerdotale, Io, Gesù, velerò Me Stesso nel tuo nome. Perciò ogni tua lettera porti subito questo scritto: Gesù viene a te. Devi vivere per Me, devi servire Me negli altri, devi cercare Me: la mia Misericordia profusa su te e sulle anime. Trattami, accoglimi servimi, nel prossimo, affinché l'unione sia costante, affinché Io viva in te con la mia Grazia e il mio Amore. Solo così arriveremo insieme, in alto, ovunque. La mia Parola d'ora in poi ti conforti e la mia Luce ti penetri. Chiedi alla mia Mamma gli aiuti spirituali, quelli temporali perché tu non sia afflitta da pesi inutili, che non devono esserci. Questi disperdono il tempo che Io ho stabilito per versare la mia Grazia e le mie Parole su te e su tutte le anime. Figlia mia, obbediscimi ed Io premierò l'obbedienza con tanto Amore. Ora rileggi e medita. Gesù ti guida, ti istruisce; Gesù ti insegna come giorno per giorno e ora per ora ci si dona a Lui negli altri. Ti benedico nella mia Santa Mamma, ti aiuto e ti proteggo: Gesù, Servo delle anime. Perché "Servo"? Non sono Io pronto a servire le mie anime nelle loro necessità? Non vengo incontro a voi nelle vostre lotte, nei vostri travagli, nella asprezza della vostra resistenza alla mia Grazia? Se Io, Gesù, Maestro, non servissi le mie anime, come fareste mai voi a poter servire Me per la vostra eterna salvezza, per la mia Opera d'Amore? Io servo voi perché voi con Me serviate il Padre mio; gli rendiate testimonianza con la vostra Fede, la vostra Carità; perché voi siate in Me strumenti di salvezza. Se Io, Gesù, vostro Padre e Padrone, mi faccio ancora, per mezzo della mia santa Umanità, vostro Servo, ancora più siate i servi di Dio, e per lui di tutte le anime. Questo servizio divino vi insegni la vera umiltà: Io, Gesù, in voi per un atto d'Amore dei Padre mio; voi in Me e per Me al Padre mio per un atto d'Amore mio. Voi siete per Me. Voi fuori di Me, siete un nulla. Nulla vi turbi, perché chi vive di Me è nella Luce, è nella Vita, è nella Verità. Vi conduco ai miei pascoli. Ascoltate la mia Voce e seguitemi. Sono Gesù. Mi rivelo a te, e per te a tutte le anime. Manda i miei Messaggi lontano lontano. Diffondi la mia Parola, il mio Amore prima che l'umanità sia ancora provata dalla fame e dai castigo. Affrettati, il tempo per voi è breve. Io rimango in te. Noi ci incontreremo nel santo Tabernacolo, nella santa Messa. Vieni, portami le tue offerte ed Io, Gesù, tutto accetto, tutto gradisco e purifico e santifico e unisco a Me, e faccio tutto Mio. Il mio Sangue vi redime, e col mio Sangue preparo le mie Spose. Tu, nel mio Sangue innocente, sarai la mia prima sposa scelta fra i poveri. Vivi di Me, Vera; vivi per Me, figlia mia; vivi in Me, nel mio eterno Sacrificio. Gesù a te, a tutte le anime che sono, che saranno e che nel tempo Io vedo e amo e aspetto. Gesù a p. G. e a tutti i Suoi Sacerdoti; Gesù ai Suoi chiamati; Gesù per tutti perché tutti siano in Me, nell'Amore dello Spirito Santo una sola anima che glorifichi il Padre mio. La Santissima Trinità vive, perdona e redime nelle anime salvate dal mio Sangue, nell'umiltà e carità... Sono Gesù, e vivo nell'anima di Vera: per lei e per le altre anime. Gesù, Sposo amatissimo delle anime. 

 

3-VII-1968 (Savona) Gesù. Non ti ho detto che se credi in Me vedrai la mia Gloria? Ora credi nel mio Amore, nel tuo Gesù! La mia Grazia è come un lievito che fermenta e dilata nella vostra anima il mio Spirito d'Amore, quasi ad accrescere la mia vita divina in voi. P. G. deve bussare ad altre porte, deve arrivare al Papa: presto! Voglio che aspetti, aspetti che gli aprino la porta. Avrà aiuti. Aiuti imprevisti. Voglio che lasci al Papa il mio Messaggio. Desidero e voglio che Egli, il Papa, lo riceva e legga prima della sua partenza per la Colombia. Desidero che Egli, il Papa, porti Me; parta con Me, operi con Me: Io, Gesù Eucarestia, in Lui e su Lui. Desidero che il Papa, Paolo Vi, venga a conoscenza di questo mio Messaggio. Non c'è tempo per gli indugi. Scrivi; scrivi per la mia Gloria. Non esitare! Il giorno 9 e li di questo mese devono portare il mio Annuncio. Affrettati! P. G. mi ascolti; confidi. Io, Gesù, sono e sarò di più con lui e in lui. Mi incontrerà, mi riconoscerà perché Gesù, il suo Gesù, non io abbandona mai. Ora obbedisci. Copia le mie Parole. Fà che partano e arrivino in tempo. Ora tu hai trovato grazia in Me per mezzo della Madre Mia. Và, affrettati; Io, Gesù, sono con te. Gesù Redentore. 

 

5-VII-1968 (Savona) Gesù. Devi dire a p. G. che la mia Opera d'Amore deve essere condotta a termine da lui. Non altri siano promotori per Me. Per ora Io voglio che sia così. Deve affidare a Me Stesso la mia Opera perché da Me devono scaturire le mie Vie. Si diriga con passo sicuro alla Diocesi, al Vescovo, ai Superiori, finché non mi incontrerà nel Santo Padre: Paolo VI. Là sarò Io ad attenderlo ed egli mi vedrà, perché Io, Gesù, mi rivelerò a lui nella pienezza della mia Grazia e dei mio Amore. Io finora ho dettato la Prima Parte della mia Opera, e desidero che venga conosciuta, studiata, accolta con immensa gratitudine. Io guiderò le mie anime, e quando saranno per me "Tabernacoli Viventi" vi istruirò ancora. Allora inizierò la Seconda Parte dell'Opera mia che vi rivelerà altri miei desideri. Nella pratica della vita quotidiana il Tabernacolo Vivente riceverà nuove guide e programmi particolari, quasi individuali: caso per caso. 

 

8-VII-1968 (Savona) Gesù. Non sei sola quando scrivi e perciò non devi temere. Pensami, ti ho detto prima, come un buon Padre, affinché Io, quale tuo Dio, non ti metta timore. Ora, figlia mia, devi scrivere i miei Pensieri d'Amore. Voglio che i Portatori di Gesù Eucarestia ricevano Gesù dopo una santa Messa nella quale essi si saranno a me donati totalmente. Le Sacre Specie Eucaristiche che essi porteranno devono essere consacrate nello stesso Sacrificio. La pisside deve essere colma di ostie da consacrare, e quelle consacrate che rimangono saranno anime piccole e anime grandi che Io chiamerò a portarmi. Possibilmente si ripeta il Santo Sacrificio ogni mese per rinnovare con Me, nel Sacerdote che celebra la sacra Offerta e la mistica Unione di Me Vita vera, con l'anima mia. Preparate ora le mie vie. Lavorate con fiducia perché Io, Gesù, sono e sarò sempre con voi, e in voi, per le altre anime. Tu, piccola, tanto piccola sposa del mio Amore Eucaristico e del mio Martirio Eucaristico, seguirai la via che Io, Bontà infinita, ti ho stabilito. Verrai a Me, te lo prometto, per questa via, e nemmeno le tue miserie potranno deviarti da Me. Ora tu sei in Me ed Io sono in te. Ora dammi alle anime; ora dai me, il mio Cuore, la mia Voce; ora dai quanto ti ho donato, alle anime tutte. Io sono qui e tu già porti Me. Amo le tue fatiche umili. Le amerò di più se le velerai col silenzio. Amo le tue preghiere perché in queste cerchi Me. Compatisco le tue insofferenze che ricordano a te la tua nullità. A Rosa, al bambino, devi dire che lo amo loro, e molto, e che voi tre siete insieme nel mio Cuore ferito d'Amore. Si, lo salverò: salverò Silvio perché nessuno della tua famiglia perisca. La tua mamma verrà a Me. Le vostre mamme vi saranno di aiuto in Cielo. P.  è benedetto, ed Io lo mando a te nel mio Nome, Gesù, e tu ascoltalo da Me. Si, il mio abbraccio di Padre e di Sposo. Ora copia perché nelle mie Parole tu veda che Io sono in te per scavare e preparare il mio Tempio d'Amore. Gesù nell'anima. Sono Gesù, sono l'Amore. Sono Gesù nella Parola e nella Grazia. Sono Gesù, Via Verità Vita. Sono la Pace, sono il Perdono. 

 

15-VII-1968 (Savona) Gesù. Sono la Sorgente d'acqua viva. In Me attingerai la santa Grazia. Ecco, Io verso nella tua anima quest'Acqua perché ti disseti, ti purifichi. Bagnata dai mio Sangue divino è la Sposa che Io conduco al mio Altare, e là siamo uniti, siamo un'Anima (sola) e un Cuore solo. Questo è il mio Dono per te, per le mie "piccole vittime" Così Noi ci prepariamo per la grande Offerta, per l'ultima immolazione. Io, Gesù, in voi! No, non vi lascerò, sarete sempre più mie. P. G. è un mio servo fedele. Io, Gesù, trovo in lui le mie compiacenze, e in lui opero nel Mistero dei mio Amore. Ora egli va con la croce nuova che Io gli ho donato. in questa Croce di salvezza, ci sono Io. Portala, Vera, con lui con amore e gratitudine. È vostra, è mia. Portando questa croce, porterete Me, ed Io sarò con voi in questa unione, in questo lento Calvario. E voi in Me, fino all'ultimo! A voi do tutto, dono tutto affinché serviate alla mia Opera. Chiedi, chiedete sofferenza e amore, amore e sofferenza, perché questi privilegi del mio Cuore, amante di anime, si identificano. Portatemi con amore. Custoditemi nel vostro intimo. Io sono in voi! Voi portate Me, ostie consacrate in Me. Voi, miei Tabernacoli, siete il mio nuovo Tempio. Voi avete Me. Scende su voi il mio Spirito d'Amore per donarvi la Fortezza. Ricevete i miei doni in umiltà. Ora date Me, date le mie Parole d'amore e di pace. Date ai Popoli, date alle nazioni il mio annunzio di altro Amore. Voglio che il mio Esercito sia preparato e presto: con esso Io, Gesù, trionferò. Anima mia, piccola e benedetta, il Padre mio, nel mio nome ti attira a Sé. Ti benedice, ti benedice. Al Sacerdote dai l'obbedienza che Io ti domanderò. Per Me, per i miei Sacerdoti, sarai la mia povera e piccola Sposa di Sangue: vi ho uniti a Me. (Dopo una interruzione di chi scrive, il "dettato" riprende così): Sempre Gesù con te. Devi approfondire il mio Messaggio d'Amore per poterlo realizzare. Devi portarmi e darmi con umiltà e semplicità. Non temere di nulla: Io, Gesù, ti proteggo. Sono Padre, e so di quante grazie hai bisogno per fare la mia Volontà. Tu seguimi, cercami, e quando mi avrai incontrato... abbracciami nel Sembiante in cui Io rivelo Me stesso a Te. Accoglimi come la Mamma mia ai piedi della Croce. Da lei impara, da lei ricevi il suo Spirito di Amore e di Immolazione per la tua e per tutte le anime. Andremo insieme ora. Andrà p. G. per la mia Opera d'Amore, e tu in spirito, tu in Me e con Me, andrai col Sacerdote; perché Noi andremo insieme. Lascia che egli offra tutto di te, e ponga la donazione totale di te stessa sull'Altare in ogni mio Santo Sacrificio da lui rinnovato perché Io mi serva della vostra offerta. Voglio che voi siete consumati dal mio Fuoco d'Amore, perché altre anime siano accese dello stesso desiderio purificatore. Amami nel silenzio. Ricevimi da tutti e in ogni modo. Si, nella santa Messa c'è l'incontro divino, l'Unione. Io ti attiro a Me, ti immergo nel mio santo Sacrificio, e tu cessi finalmente di vivere per te stessa, ma vivi, più viva che mai, per Me. Ah! Vera, a questa Unione voglio condurti perché nessuna sposa è dello Sposo se non fa così. Una santa Messa continua che non ha fine nel tempo, e che ebbe inizio con la mia Incarnazione. Al Santo Padre Paolo VI, condurrò i miei "chiamati", i miei Tabernacoli Viventi, perché Egli, nel mio Nome santo, Gesù, nel nome glorioso della SS. Trinità, benedica le mie anime, e ne faccia una corona di gloria da offrire al Padre mio. Poi Egli li affidi a Me, a Gesù divino Maestro, allo Spirito Santo Consolatore, perché Io guidi le mie anime, le istruisca ora per ora, le governi una per una, e perché per ciascuna anima lo possa dare Me Stesso ad altre anime. Voi, Tabernacoli Viventi, andrete; e tutta la Terra dovrà essere abitata da Me. Vera, dammi il tuo povero cuore; Io voglio solo per Me. Gesù chiede, chiede ai poveri perché possa dare a questi le Sue ricchezze. Ora va e porta a loro la mia Pace, il mio Perdono. Ecco, Io offro loro il mio Cuore ferito. Fà che mi ricevano. Io, Gesù, Guida delle mie anime; Io, Fuoco d'Amore che non si estingue mai. Ora và. Io sono e sarò con te; ora và nel mio santo Nome, Gesù, e dì a loro che lo sarò prodigo di grazie perché Io, Gesù, vi salverò. Gesù vi benedice. Gesù per te, Gesù per p. G., Gesù per tutte le anime. Và! Io ritornerò a parlarti. Io, Gesù, ti detterò perché la mia Parola sia la nuova Luce con la quale voglio illuminare il mondo. Gesù nella tua anima! 

 

20-VII-1968 (Savona) Gesù. Di alle anime mie consacrate che Io, Gesù, desidero una S. Messa celebrata per la mia Opera d'Amore. Le anime che sono vicine a p. G. aderiscano in spirito d'amore e si offrano a Me nel Sacerdote celebrante per lo stesso fine. Io voglio fare una Corona di anime consacrate da offrire al Padre mio nel mio Sacrificio allorché il Sacerdote giungerà ai piedi del Santo Padre. Questa corona di anime sante in Me sarà formata da coloro che sono stati i miei primi Tabernacoli Viventi, perché il Padre mio vede già in voi Me, il suo Divin Figlio. P. G. mi obbedisca, ed Io, Gesù, lo conforterò. Gli assicuro che egli è guidato e sorretto dal mio (Santo) Spirito d'Amore in tutto il lavoro che egli compie per Me. Non deve mancare di custodire nell'intimo di sé il mio Amore Eucaristico che Io gli ho donato quale premio di consolazione: quale "consumazione" di sé in Me al Padre mio. Io verrò a parlare alle anime per attirarle a Me, e perciò non si stupisca se altre sentiranno la mia Voce d'Amore finché lo ti lascerò in vita. Devi dire a Rosa che lo, Gesù, ho accolto la sua preghiera. Desidero che impari a conoscermi, ad amarmi. Desidero che lei non mi dimentichi, ma che cerchi sempre e ovunque Me. Io poggerò la mia Mano santa anche sul suo capo, ma allora essa dovrà accogliere con amore immenso la mia Volontà, affinché essa viva in Me. Desidero venire nella sua anima perché in questa lo cerco la mia Dimora Eucaristica. Ora Rosa sarà consolata perché sa che il suo Gesù ama molto, molto anche lei. Scrivi con umiltà. Non temere, non temere i miei Doni. Io darò a te la forza per riceverli e custodirli. L'anno in corso porterà i Segni della mia Grazia nel mio Amore Eucaristico. L'anno si concluderà con l'inizio della mia Opera d'Amore con la quale voi sarete autorizzati a portare Me. Con questa grazia d'Amore verrà terminata la prima Parte. Avrà inizio la seconda parte nel modo e nella via che Io, Gesù, Maestro delle anime, vi indicherò. Io traccerò poi la Via per ciascuna anima, perché Io vi voglio condurre, attraverso le vie dei mondo, a Me. Tu scriverai, te lo prometto, fino all'ultimo, fino alla fine... Sii forte! Gesù alle sue anime: alle sue povere anime. Gesù in te, nella Sua Grazia. Figlio mio, ti attiro a Me: alla Ferita del mio Costato, perché tu venga al mio Cuore. Ti benedico, ti benedico! Gesù Sacerdote, al suo Sacerdote. 

 

23-VII-1968 (Savona) Gesù. Vengo a te nella luce della santa Grazia, e ti chiamo al tuo compito. Scrivi! Le anime piccole devono soffrire pene piccole, ma profonde. Tu sei in queste pene. Io, Gesù, ti libererò da questa angoscia quando avrai imparato a tutto donarmi di te: momento per momento. Ora sei già in altre prove; ora devi servire Me con più slancio e generosità, poiché sai che Io, malgrado le tue miserie, non ti lascio. Fidati di Me. Fidati di Gesù! Vieni, povera sposa mia, e abbraccia con Me la croce che Io ti dono. Gesù, a te che soffri nell'anima! Domani raccogli le occasioni di piccole prove che Io ti andrò presentando: sono i doni che per ora Io offro a te. Ti assisterò con la mia Grazia. Ora raccogliti in Me, ed Io ti donerò forza e pazienza. Amami e cercami, cercami; chiamami, ripeti il  mio nome santo, Gesù, molte volte, ed Io sarò sempre più in te. Non temere, figlia mia, se non mi senti: Io vivo con te e nella tua anima. Gesù rimane con te! Sì, ti benedico dalla mia Croce. Gesù al povero! 

 

24-VII-1968 (Savona) Gesù.  Ripeti con Me: "O Dio, Padre nostro, Creatore dell'Universo, di tutte le tue creature, noi ti supplichiamo! Manda sugli uomini il Tuo Spirito d'Amore, di Fratellanza universale. Unisci le tue creature nel Tuo Amore di Padre, e donaci oggi e sempre, oggi più che mai il Tuo Gesù nel nostro cuore. Fà che Egli sia l'Ospite d'amore a cui ogni fratello aspira... Fà che Egli sia fra noi così come i raggi dei sole riscaldano la terra e illuminano le nostre giornate; come i raggi penetrano nelle nostre abitazioni per donarci vita e calore, fà che Gesù sia la Vita e la Luce che dà vita ai nostri cuori, luce alle nostre menti, sole che avvolge nella sua luce le nostre anime afflitte. Venga Egli nelle nostre anime; venga nelle nostre case; venga con noi per condividere gioie e dolori, fatiche e speranze. Fà, Padre amorevole e clemente, che in ogni costruzione vecchia o moderna brilli la Luce, quella Luce che Tu, dai Cieli, ci hai donato nella Chiesa: Gesù Amore Eucaristico! Fà che Egli venga fra noi, in noi, quale Padre, Amico, Fratello. Fà che noi poverini sappiamo, per i Suoi Meriti, amarlo, consolarlo, onorario. Fà che a Lui tutto sappiamo offrirgli. Fà che ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni attimo, sappiamo offrire a Te, Padre nostro clementissimo, in Gesù tuo Figlio Divino, la nostra volontà, il nostro cuore, la nostra vita. Così, quando Tu ci chiamerai, sapremo per tua Misericordia donarti gli ultimi palpiti del nostro cuore nel palpito d'Amore del tuo Divin Figlio; la nostra vita nella Vita del tuo Gesù, il nostro Fiat in Gesù. Padre, buono, guardaci, aiutaci! In Gesù solleviamo le nostre povere mani, e Tu uniscile in quelle di Gesù perché esse operino per Te, per la tua Gloria, per l'Amore di Gesù. Padre che sei nei Cieli, perdona al mondo che non sa, non comprende. Perdona i ricchi e i poveri; perdona le tue creature in Gesù, nostro Fratello. Noi ti preghiamo, ascoltaci. Noi: Gesù e le Sue povere anime che ha unite a Sé, per il suo grande Amore, nella sua immolazione di Sangue. Gesù e le anime il vino e l'acqua; Unione, Offerta e Consumazione in Gesù: per la ripartizione di tutta l'umanità che geme; dei poveri che guardano e aspettano da Te, Padre, il tuo Perdono ora e sempre". Gesù cerca anime piccole, cerca le sue piccole vittime da offrire in Lui ai Padre. Chi mi ama mi segue. Io vi aspetto nella mia Immolazione. Vera, mi ami tu? Seguimi! Io, Gesù: Vita Verità Via, aspetto la più povera: te! 

 

26-VII-1968 (Savona) Gesù. Scrivi al mio servo fedele. G., figlio mio, ti parlo da questo povero Tabernacolo. È giunta la mia ora. Devi salire con Me un Calvario lento e faticoso. Dividi la tua croce con Me. Io vengo con te; Io ti accompagno; e Vera e le anime piccole saranno tutte con Noi. La mia Mamma le dona a Me, e in Me e per Me, tu sarai, e già lo sei, partecipe di olocausti in Me: sola Vittima d'Amore! Dirigiti con fiducia ai Superiori di Torino poiché San Giovanni aprirà a te le mie Vie. La mia santa Madre ti copra col suo Marito d'Amore, e a lei tutto offri, tutto consacra. Con Lei compi i tuoi passi, con Lei parla, con Lei confidati. Di Lei fatti fedele suo schiavo. Desidero che la Madre e il figlio siano un solo Cuore, una sola anima, un solo Amore per operare insieme. Cielo e Terra sono uniti solo per mezzo Suo. Così la mia Opera d'Amore avrà la via aperta e tracciata solo per Lei: l'Aiuto dei Cristiani. Così il Cielo si china sulla Terra per Lei. Io, Gesù, in te e con te; la mia Mamma, Maria Ausiliatrice, con te per guidarti, illuminarti, confortarti. A te un Angelo che ti sorregga. A te un Angelo consolatore. Il tempo è breve: breve per voi. Per Me è il presente. Vai. Sposa la mia Causa d'Amore, sposa la mia Opera d'Amore. Ecco, Io, Gesù Sacerdote Eterno, la metto nelle tue mani di Sacerdote: è la mia Causa, il mio Dono d'Amore. E Me! (A questo punto, chi scrive, annota così: interrotta, tralascio per obbedire a Gesù nella mia mamma. Poi riprende). Gesù, ancora per p. G. La mia Venuta fra voi, anime mie inizierà nel giorno che porta il mio santo Nome: Gesù. Questo anticipo della mia Grazia è un Dono che faccio a te, G., perché tu nel mio stesso santo Nome, Gesù, sia sostenuto da questa fede. Ora vai nel mio Nome. Sia nel tuo cuore, nella tua anima di Sacerdote impresso il mio Nome: Gesù. Ora vai, ora andiamo insieme, perché Io sono con te! Sì, andrai per le vie da Me segnate. E ricorda che per ogni via devi andare e invocare la mia dolce Mamma: sì, l'Ausiliatrice per te, per tutte le anime dei chiamati. In ogni via mi sarà dolce e consolante incontrare Lei con te. Ogni via sarà la mia via, e tutte ti condurranno all'ultimo incontro della mia Opera d'Amore; dai mio Vicario, Papa Paolo VI. Non dimenticare la Corona delle mie Anime: queste devono andare con te, e voi con Me, con la Madre mia. Questa Corona di anime affidala alla Madre mia, perché Ella la presenti col suo amore puro ai Padre mio nei mio Amore e nel mio Nome. Tu la prepari, e la offri a Me nel Santo Sacrificio; la unisci a Me, ed lo, nell'Amore dello Spirito Santo, la bagnerò col mio Sangue prezioso. Io ti ho parlato, G., e il mio Cuore amante delle anime, ha cercato e cerca e cercherà sempre il tuo di Sacerdote. Donamelo sempre di più. Io voglio rivivere in te. Gesù Sacerdote, al cuore del suo Sacerdote. 

 

28-VII-1968 (Savona) Gesù. Troverai solo nel mio Nome, Gesù, pace e sicurezza. Io ti ho donato il mio Nome santo, Gesù, perché fosse per te la forza dello spirito che a te manca. Se il raccoglimento ti è sempre più difficile, Io desidero che questa sofferenza tu l'accetti con pazienza, con umiltà. E allora offrila a Me. Mettila nel calice che il Sacerdote offre, mettila in Me, affinché Io la porti al mio Cuore afflitto, e la elevi con Me fino al Padre mio. Non temere se non riesci a scrivere. Io dispongo così affinché tu arda dal desiderio della mia Parola. Ti dissi così una volta: la mia Parola è per te Vita. Senza la mia Parola ti senti spenta. La mia Parola è Me, è Gesù. È Amore, è Dolore. E tu non puoi fare a meno di Me: di Me in te. Sii paziente e umile. Io ti aiuterò. Io verrò a te, alla tua povera anima, con più Luce; verserò un fiume di Parole: grazia per te, grazia per le mie anime. Cerca me in ogni modo; ma il nostro incontro, la nostra unione, inizia, continua, è senza fine, nel mio Sacrificio. Quando tu partecipi e a Me ti unisci per mezzo del mio Sacerdote, la "nostra Messa", allora non ha avuto un inizio e né ha una fine: unione continua con Me. con le anime, col Cielo, con la Terra. Io vi abbraccio e vi contengo nell'Unità. Ora sei in Me. ed Io in te con la santa Grazia; e, per Me, tu sei nel Padre e nello Spirito Santo. Tu, in Me, sei con tutte le anime dei viventi, dei purganti. Sei nei Cieli, nella Terra; sei ovunque, perché Io sono ovunque. Sono in te per benedirti e donarti forza e perseveranza. Offrimi questa sofferenza (poco prima c'era stata un'interruzione) affinché Io faccia di te un'anima piena di fervore. Non temere e lasciati guidare da Me. Ritorna alla santa Messa, al mio Sacrificio. Là attingerai la mia Grazia, là crescerà, là Io ti attiro e ti immergo nel mio Sangue. Tu e R. aspettate Me, e, nell'attesa, cercate il mio Amore. Voi seguitemi. Io, Gesù, ti dirò molte cose allorché le prove saranno superate. Chiedi la mia Grazia e la mia Forza affinché la tua anima domani risplenda della mia Luce. Io ti ricevo nel mio Cuore di Padre, figlia mia; ti abbraccio, ti perdono, ti conforto. Spera nel tuo Gesù sempre sempre. Gesù che ama. Gesù pietoso con i poverini. Siilo tu con gli altri. Gesù per tutte le anime. 

 

31-VII-1968 (Savona) Gesù. Scrivi, figlia mia, sono qui. Devi sopportare ancora altre prove. Ma durante queste, non voglio il tuo scoraggiamento. E’ deleterio per te, per le anime! Mi basta per ora il tuo soffrire. Non temere, l'offerta sarà pura, sarà sincera in Me. Io, Gesù, ti darò la santa grazia di amare tutte le anime. Te lo prometto, e tu verrai, verrai al mio Amore come Io voglio. Domani ti conforterò. P. G. è guidato dal mio Spirito d'Amore. Egli deve confidare in Me, anche se agli uomini tutto per ora appare impossibile. Il Cielo è con voi, ed Io con te, G.! Va sulla mia Parola e nel mio Nome santo, Gesù. Getta anche tu la tua rete: Io ti darò Grazia. Per ora solo poche parole. Affidati al Rosario di Maria lungo la via, affinché Ella ti indichi la strada. Tu, Vera, và per la strada che conduce alla mia Mamma santissima, e solo con Lei non ti smarrirai. Misuro le vostre forze. Vedo G. venire a Me, e il mio Cuore di Padre è consolato dal suo zelo e dal suo amore. Vedo te cadere sotto la croce, e ne sento pena; povera figlia mia! Tu sei il "mondo" e lo ritrai nella sua miseria e nella sua sofferenza. Io, Gesù, ti amo anche così. Io amo tutte le anime: e quelle come la tua sono state il prezzo di tutto il mio Sangue divino. Rialzati, figlia mia, perché così Io desidero; e vivi nel mio Amore, della mia Misericordia. Gesù, che ama sempre e perdona. Ti benedico, vi benedico con la mia Santa Madre Maria Santissima. 

 

4-VIII-1968 (Savona) Gesù. Scrivi nel mio Nome: Gesù, Gesù, Gesù! La dolcissima e beatissima Trinità: Dio Uno e trino, gode delle effusioni d'Amore dei suoi "piccoli", e nelle loro tribolazioni li visita con maggiore Grazia. Quanto ho detto e dico a te serve e servirà per tutte le altre anime. Io, Gesù, non ho mai parlato per te sola, ma per tutti. Le tribolazioni, le afflizioni, lo sconforto dovuto alla mia apparente assenza sono il frutto del mio Amore e del mio Dolore. Tu hai parte con Me dei miei Dolori perché il mio Amore per te è grande. Tuttavia non è la tua anima il richiamo del mio Amore, ma è la santa Grazia che tu ricevi in misura crescente per mezzo di Colei che ti ha scelta e preferita per Amore mio. Io, Gesù, vedo nella tua anima le Lacrime della Madre mia; e queste perle di grazia attirano il mio Cuore ferito. Vedi quale amore puro invoca il Mio? O Amore meraviglioso della Madre mia che tutto prepari, a tutto pensi! Quale dimora non allestisci Tu, o Madre tenerissima per il Figlio tuo Gesù, e per l'anima mia! Una Dimora purificata dalle tue Lacrime di Martire, di Vergine, affinché il mio Sangue divino non fosse stato sparso invano. O figlia mia, ringraziamo insieme la nostra amata Mamma perché Io, nel suo Cuore di Madre, ti vedo, ti incontro sempre. Ora tu non devi avere dubbi sulla mia Opera d'Amore. Devi essere certa che Io, Gesù Eucarestia, trionferò... Tu sei troppo piccola per capire, ma devi accrescere la tua fede, la tua fiducia in Colui che viene a te in estrema semplicità: Io, Gesù! P. G. non tema. Io, Gesù, affretterò i tempi. Pregate, pregate perché il Santo Padre riconosca in lui il mio inviato. È tempo di preghiere, che eleverete al Cielo nel Cuore della Madre mia, Maria Ausiliatrice. Lei è la vostra guida per il Santo Padre. Io, Gesù, vi riunirò poi per ringraziare Lei, la mia Mamma. Il Cielo e la Terra si incontrano nella Persona del Santo Padre, il Papa, ed Io rivelerò Me al suo spirito di Pontefice. E’ giunta la mia Ora, quella che donerà agli uomini ancora Pace e Perdono, e ciò avverrà per il moltiplicarsi dei Tabernacoli Viventi. Fate che la mia Opera d'Amore ricopra la Terra e avvolga l'umanità della mia Misericordia. Ora scrivi e manda il mio Messaggio d'Amore ai miei amati Sacerdoti affinché preghino, mi aspettino, si preparino. Io andrò a loro. P. G. confidi! Io, Gesù, sono con lui. Scenda su te, sui tuoi cari la mia benedizione di Padre. Al piccolo F. dono il mio Cuore: Cuore di Gesù, Cuore di Sacerdote, Cuore di Amore Eucaristico per il mio amato innocente. Non tema R. l'amore di Gesù. Io dono e donerò se fede, fiducia, amore, abbandono filiale, risiedono nei cuori dei miei chiamati. Tu parla del mio amore, tu dona il mio amore: Io, Gesù lo desidero! Rimango con te nella mia santa Grazia. Gesù Benedicente. 

 

7-VIII-1968 (Savona) Gesù. Sono caduto per te, per rialzarti nella fede e nella fiducia in Me, Gesù! Credi, Vera, credi all'Amore del tuo Gesù, anche se sei tanto poco e niente senza di Me, senza il tuo Gesù. Io, nella santa Specie della Eucarestia, sono caduto in terra, su te per rialzare te e portarti a Me. Ora tu sei più in Me. Gesù non ti lascia. A Roma si lotta per Me, e tu sei una sola persona in Me e con loro: i miei Sacerdoti. Sono queste le "ore delle agonie". Tu sei nella "prima" con Me: tu, peccatore per te stesso, peccatore per i tuoi fratelli; ed Io, Gesù nella Passione, con te, con voi. Tu abbandonati a Me. Non pensare ad altro. Gli altri lottano e lotteranno per il mio trionfo di Misericordia; tu nasconditi in Me: nel mio Martirio d'Amore. Gesù Eucaristico a te, piccola sposa a Me promessa. Seguimi! La via per te è rinuncia e amore. Poi sarà abbandono ma non mai del tuo Gesù, perché troppo ama la "povera". Ed Io ora cerco, cercherò "spose povere", come te. Dillo che cerco queste spose che da te, nel tempo, prendano fede e fiducia. Tu sarai il primo esempio che svelerò agli uomini. Sarà grazia maggiore allorché per il mondo non sarai che una figura solamente rappresentativa sulla quale altre anime potranno specchiarsi e venire a Me fiduciose, poiché il vostro Dio ha rivelato un Amore inesprimibile per le creature, che dalla Terra non possono sollevarsi a Me, senza che Io, Gesù Eucarestia, non "cada" con esse per rialzarle, per farle arrivare a Me. Poi sarà il grano - le spighe dorate - il simbolo della mia predilezione; e a voi, non fiori sulle vostre tombe, non fiori vicino al corpo inanimato; ma spighe, grano che produce pane; farina di grano grezzo che produce le sacre particole: quelle che voi avrete umilmente portate su voi, e ricevute nell'anima. Io in voi nel mistero del pane ove è velato il mio Sacro Corpo, Io nel Vino frutto della vite, e voi i miei Tralci, per i quali Io ho fatto scorrere la mia Linfa vitale: il mio Sangue innocente. Lo berrete tutti, con i miei Sacerdoti, il mio Sangue, perché con i Sacerdoti sarete le mie Anime sacerdotali con le quali andrò per le vie del mondo affinché il mondo venga a Me, Gesù. Voi, Spose mie, voi sposate alla mia Causa, voi sarete altri sacerdoti che con i Sacerdoti "chiamati" andrete lontano fino a toccare ogni striscia di terra, ogni lembo di cielo. Questo è il mio Amore, che sto donando a voi, al mondo, e per voi stessi e per tutte le anime. Vieni, anima mia. Il mio Cuore ferito si apre ora per te. Domani ti chiamerò ove tu non vorrai; ma verrai perché tu non puoi più vivere senza Me, senza respirare con Me. Io, Gesù Eucarestia, ti faccio mia: per il mio Amore immenso, per la mia Gloria. Tu, in p. G., accoglierai i miei desideri, e a lui dai l'obbedienza che presto, egli in nome mio, ti chiederà. E questa una prima chiamata alla quale seguiranno le altre. E Io vi unirò in Me nella stessa offerta che egli, G., offrirà con se stesso in Me e nell'amore sublime dello Spirito Santo, a Dio Padre. Nel mio Olocausto, unirò a Me. Unificherò. E il mio Sangue vi sposerà a Me Crocifisso, a Me Apostolo, a Me Vittima pura, a Me Redentore. Gesù chino e prono sulla Terra per rialzare le sue creature, per portarle al suo Cuore Eucaristico. Gesù nelle perenne Immolazione per voi e con voi affinché Egli venga anche su voi. Portami con te, Vera, povera sposa mia; Portami con te, G., sacerdote fedele; Portatemi con voi: Io lo desidero. Gloria, Gloria, Gloria a Dio nell'alto dei Cieli. Pace agli uomini di buona volontà. Pace e perdono a te, piccola vittima del mio immenso Amore, infinito come sono Io: il tuo Dio! La mia Mamma, Maria Ausiliatrice, vi è vicina, vi benedice. Gesù per te, per tutte le anime. 

 

16-VIII-1968 (Savona) (al Duomo, nella Cappella dei SS.) Gesù. Ecco l'annuncio della mia Gloria. Io, Gesù, sono nel Papa, e la mia Opera d'Amore e di Misericordia è già manifesta a Lui mediante i vostri scritti per i quali Egli ha visto Me: Gesù Amore. Ora devi riferire a p. G. che attenda fiducioso la chiamata. La Segreteria del Vaticano lo chiamerà ad udienza privata col Santo Padre. Nell'attesa: preghiere, umiltà. Amore e adorazione eucaristica, intima unione con Me nell'abbandono filiale a Dio Padre per mezzo mio: Gesù. Scrivi per te. Gesù. O anima piccola, la mia Croce è su te e con te, ed Io sono sempre nella Croce. La mia Croce è silenzio, perché la tua sofferenza sia pura. La mia Croce è quanto tu vai sperimentando. Questa strada è stretta, angolosa. Questa è la via che conduce a Me. Nel silenzio della sofferenza scavo il mio Tempio, preparo il posto: la mia Dimora divina; e in te imprimo il mio santo Nome: Gesù! 

 

6-VIII-1968 Savona) Gesù. Ai miei amati Sacerdoti. L'ora della santa Grazia sta per giungere a Voi. Voi siete e sarete sempre di più i depositari e i custodi dei Beni della santa Chiesa. Voi distribuite con saggezza e amorevolmente i tesori di grazia che la Mano onnipotente e misericordiosa del Padre mio dona alle anime per mezzo Vostro. Voi effondete e diffondete il mio Messaggio d'Amore. Raccoglietevi e riunite i "chiamati" sotto l'autorità del mio Vicario, e quindi andate e portatemi, e donatemi ai fratelli. Da Roma, dal cuore della Cristianità, dal cuore del Santo Padre, dirigetevi verso quelle quattro direzioni (Est, Ovest, Nord, Sud), che formano la croce, quella santa Croce per la quale Io, Gesù Vittima e Redentore, vi ho salvati e vi salverò. A voi il mio Messaggio d'Amore giunga dall'amore del Santo Padre, con le sante grazie e le sante benedizioni, che Io, Gesù, per mezzo suo farò discendere dai Cieli su voi, miei Sacerdoti, e su tutti i miei chiamati. lo vi raccolgo nel mio Cuore di Padre e vi preparo. Da voi desidero amore, tanto, molto più amore; da voi carità, generosità; da voi che mi immolate, che mi offrite al Padre, mi date; da voi, tutto voi stessi: come Io, Gesù mi dono a voi, come Io, nelle vostre mani sacerdotali, voi Sacerdoti nelle mie mani di Sacerdote Eterno! Voi, docili al mio invito, voi ubbidienti nel vostro Fiat, voi umili per Me; perché voi siete stati scelti da Dio a consolare e a donare e a portare Colui che è Via Verità Vita. Ecco, Io vengo a voi per andare con voi e su voi, ovunque, affinché tutti i fratelli possano venire a Me. Gesù Salvatore! Gesù Eterno Sacerdote! Ai "chiamati" che accolgono il mio invito, ripeto le Parole che già rivolsi ai primi chiamati: "Chi vuoi venire dietro di Me, rinunzi a se stesso, riprenda la sua croce e mi segua". Gesù chiede: amore, abbandono fiducioso in Lui; fede che cresce, che forgia, che irrobustisce sotto l'azione della Sua grazia. Pertanto chiede a noi docilità perché possa operare, nell'anima nostra secondo i desideri del Suo Cuore. Gesù desidera, che ogni anima impari a parlare con Lui, perché Gesù desidera ardentemente parlare con ciascuna anima. Dica l'anima a Gesù: Gesù, parla! Gesù, insegnami a parlare con te, di te, perché vivrà solo di te. Queste sono le carezze di Gesù. 

 

18-VIII-1968 (Savona) Gesù. Ama il mio Nome, Gesù. Ama il mio Nome, Vera, perché Io te lo dono. Ama tutto di Me, tutto per Me, e tutti ama in Me. Sì, è Gesù che ti parla... Io non lascio le mie creature, le mie anime. Quanto Io sia felice nel trovare un'anima disposta ad ascoltare Me, tu non puoi ancora capire. Da dove viene a te la mia Voce? La mia Voce è Grazia. Grazia particolare che Io desidero donare a tutte le mie anime se vorranno con umiltà ascoltarla. La mia Voce è dono dello Spirito Santo. Da dove viene? È in te, è Pensiero, è Parola, è Amore, è Gesù nell'anima. Se tu non sai spiegarla né a te stessa né agli altri, dì, quando sarai interrogata, le parole del Santo Vangelo: "...e il Verbo si fece Carne ed abitò fra noi". Gli altri capiranno. Io, Gesù, mi sono infatti umanizzato per voi; e continuo a umanizzarmi per te, per tutte le anime. Io scendo in voi con la mia Grazia e vi riempio di Me; l'anima allora viene ad essere immessa in Me. La mia Parola è nella tua anima inondata dalla mia Luce; la mia Parola è nel tuo pensiero, e il tuo povero cuore vibra del mio sommo Amore. Io, Gesù, umanizzato nella mia povera creatura perché essa riceva da Me quanto le manca. Io così voglio discendere in tutte le mie anime perché ogni creatura senta il suo Creatore in sé; ogni figlio umile e fiducioso, l'amore del Padre suo Celeste che lo accarezza, lo guida, lo sorveglia. Nessuno, nessuno deve sentirsi orfano. Per costui che tale si ritenesse, Io andrò a lui col mio Tabernacolo Vivente, affinché lo possa abbracciarlo con le vostre braccia, possa farlo riposare sul mio Cuore. Cerco i miei figli perduti, smarriti attraverso voi; cerco i miei figli lontani da Me, ma tutti ancora vivi in Me finché Io, Gesù, continuo ad amarli. Io, attraverso voi, ho già cominciato a cercare le anime che non sanno cercarmi. Ora sarò Io, e sempre più, che andrò a loro finché il mondo esisterà. Vengo già a trovarvi, a visitarvi, a chiamarvi, e la mia Voce silenziosa tocca le vostre anime. Apritemi. Sono Io, Gesù, che busso. Sono la Grazia, il Perdono, il Conforto. Sono il Padre che non dimentica il proprio figlio. Sono l'Amore, lo stesso Amore di un tempo; quello che mi fece accettare l'acerbissima Passione. Sono l'Amore di Dio Creatore. Sono l'Amore che donai e manifestai ad Abramo e ai Profeti. Sono l'Amore per il quale vi ho creati, vi ho redenti. Sono l'Amore che senza interruzione nel tempo, si offre alla Gloria di Dio per voi, miei fratelli! Sono Gesù, e Gesù solo è l'Amore. Ora sai come parlo in te. Ora comprenderanno come "detto" a te. Così sarà per le anime povere e umili, che impareranno a cercare Me nella loro anima, a incontrare Me nei fratelli; a vedere ovunque lo manifesto la mia Bontà, la mia Bellezza, il mio richiamo d'Amore. Chi veramente cerca Me, sa in quanti modi e in quante vie può incontrare il suo Gesù, poiché ovunque e su tutti Io riverso il mio Sguardo. Cercatelo! È lo Sguardo d'Amore. 

 

18-VIII-1968 (Savona) Gesù.  Prepara il tuo cuore a ricevermi più intimamente. Io, Gesù, sono in te nella misura in cui tu ami Me. Voglio che questa misura aumenti e che il tuo cuore divenga per Me un calice che trabocchi d'amore. Allora imprimerò in questo nuovo calice il mio santo Nome: Gesù. Voglio che tu compia ogni azione con Me, che impari a consultarmi prima di prendere ogni tua decisione. Ogni anima deve proporsi di vivere, attimo per attimo, la propria giornata con Me, se essa desidera veramente essere in mia Compagnia. Solo così Io potrò essere il Maestro della sua vita, il pastore della sua anima. Solo così Io la posso condurre per la via stabilita dalla divina Volontà. L'anima che a Me fiduciosa si abbandona non è mai sola, perché Io sono con lei. Impari l'uomo a parlare col suo Dio. Impari a parlare col suo Gesù, suo Fratello. Desidero anche le preghiere che scaturiscono dal vostro cuore: sfoghi, sentimenti espressi con il vostro linguaggio, pensieri rivolti a Me continuamente. Io sono Amico amorevole per ogni cuore che cerca Me. Venite, venite a Me che vi aspetto, vi amo. Io, Gesù, non ricorderò più il tempo in cui a Me non avete mai pensato; il tempo in cui, pur vivendo nella mia Casa, non avete saputo amare né Me, né i vostri fratelli; il tempo in cui vi ho chiamati... e non siete venuti. Io dimentico non appena voi Mi cercate con purezza di spirito, e dimenticherò ancora e sempre non appena l'anima avrà fiducia in Me e imparerà, anche se balbettando, il primo linguaggio d'amore intimo rivolto a Me: Gesù Eucarestia. Tu parla col tuo Gesù; non temere nulla per te, ma ogni tuo pensiero rivolgilo a Me. Devi dire a Me tutto, perché Io viva in te, perché tu non mi escluda dalla tua giornata nemmeno per un attimo. E’ questa una unione di Padre col figlio; di Fratello col fratello; di Amico con chi cerca l'Amico. O Vera, quale gioia immensa viene a voi da questa Unione! Già da qui, voi potete gustare le gioie del Cielo. Allora le vostre difficoltà non vi appariranno, per Me, quale simbolo di Croce penosa, ma di Croce gioiosa; i vostri dolori saranno l'oggetto che vi renderà grati a Me che vi ho beneficati dei miei Tesori; la pace, la serenità saranno il frutto del vostro vivere insieme a Me. 

 

22-VIII-1968 (Porto Maurizio) (nella mattinata) Gesù. Oggi lascio la mia Parola al Cuore immacolato della Madre Mia! Ti dono la mia Mamma, ti dono il Suo Cuore. 

 

22-VIII-1968 (Porto Maurizio) (nel  meriggio) Sono la mamma di Gesù: l'immacolata, Concepita senza peccato per "portare" Gesù. A voi che sarete presto i "Portatori del mio Gesù nelle Sacre Specie" Io, Madre di Gesù e Madre vostra, mi rivolgo per supplicarvi di aderire alla grazia senza misura che Egli ha preparato per la salvezza del mondo. Voi, chiamati e promessi a Dio Padre per Gesù, raccoglietevi in fiduciosa preghiera e attesa. Io, Maria Santissima, sono già intervenuta e interverrò molto di più perché l'Amore del mio Gesù trionfi. Io, Maria Ausiliatrice, guiderò l'Opera d'Amore al Santo Padre, e darò a Lui e poi agli altri, dei segni interiori ed anche esteriori perché vedano che Chi opera è Gesù Eucarestia, la sua Misericordia. Io, col mio Cuore di Madre, mostrerò la verità. Al mondo sconvolto Io, Madre, voglio donare Colui che è Salvezza e Pace: Gesù! Tu, figlia mia, non temere: Io ti ascolto, ti seguo, ti vedo So che temi l'errore, l'inganno, ma Io, l'immacolata, schiaccio il capo al Nemico. Sii forte in Me, tua Madre; accresci la fede e la fiducia in questa Mamma del Cielo che accorre sempre pietosa ai tuoi gemiti. L'Opera d'Amore del mio Gesù, costa, e il mio Figliuolo chiede a ciascun chiamato quanto sa dare. E a chi Gesù chiede per primo? A p. G., servitore fedele del mio Gesù. A te, povera creatura, perché tu ascolti la Voce, ricevi i pensieri del Figlio mio. Tu hai ricevuto molto da Dio, per il mio Gesù e per la mia materna intercessione. Ora Egli, Gesù, ha sposato te e p. G. alla sua Opera d'Amore. Verranno gli altri "chiamati", e alla parola del Santo Padre si spargerà nella terra il seme della nuova Misericordia: i Tabernacoli Viventi. Allora si delinieranno i solchi quaggiù. Quelli stabiliti in Cielo. Sarete ricevuti sotto l'autorità del Papa, perché Gesù, che è Via, percorra le vie del Mondo. Si raddrizzino le vie tortuose, si cancellino i vicoli bui, si purifichino le anime nella preghiera e nel ravvedimento. Il mio Gesù viene a voi con immensa grazia, quale non era mai stata donata prima all'uomo. Gesù Eucarestia verrà su voi per cercare e salvare ciò che era perduto. Poi il mondo verrà purificato da una "visita" di Dio, ed Io, Madre anche vostra, sarò con voi e col mio Figlio, Gesù Eucarestia, a ricevere insieme a voi Dio Creatore nella rivelazione del Suo Amore e della Sua Giustizia. Infatti, ove è Gesù ivi sono Io: sua Madre, la Pura e la Santa, l'immacolata per volontà di Dio. Gesù, mio Figlio, ti detterà sull'Opera sua. A Me, spetta guidarvi, incoraggiarvi nelle prove e concedere di più: quanto manca a motivo delle vostre miserie, e, soprattutto delle tue, figlia mia. Io, Immacolata concepita senza Peccato per volere di Dio, vi benedico in questa piccola comunità che voi ora formate. Benedico i Sacerdoti. Benedico, benedico p. G. e la sua azione apostolica. Vi benedico col mio Cuore di Madre di Gesù e di Madre vostra. Ora il mio Spirito di Grazia ti unirà di più al mio Gesù, perché Io ho la missione di preparare il tuo povero cuore ad accogliere Gesù; Solo Io posso preparare questa "dimora" per Lui: un Tabernacolo intimo ove il mio Gesù sia amato, ardentemente amato. Questa missione è frutto dell'amore del mio Cuore di Madre rivolto a te e a p. G. Abbandono, fiducia, fede, amore: Io sono con voi! Vi unisco nel mio Cuore Immacolato, e vi offro al mio Gesù. La Mamma vostra: l'immacolata, perché Madre di Gesù, perché vera Madre di Dio. 

 

26-VIII-1968 (Savona) Gesù. "...ed Io andrò a lui e farò dimora in lui". Tu mi chiami, ed Io Gesù, vengo a te, ti verso la santa grazia della mia divina Presenza, e la tua anima è illuminata da Me. Sì, Io ascolto il grido delle mie anime come il buon pastore ode e distingue il belare delle sue pecore e accorre a loro e le soccorre secondo le necessità di cui abbisognano, o l'amore di cui Io sono oggetto del loro cercare, del loro gioire e morire; di cui Io sono Soggetto nel soggetto: Gesù - Vita nella vita della "sua " anima -, e l'anima, il soggetto che si lascia penetrare dal Soggetto di Vita: Me. Non sempre l'anima avverte sensibilmente la mia divina Presenza. Io mi velo per vari motivi: prove, prove! infatti chi mi segue nelle prove mi glorifica; chi persevera nella fiducia cieca in Me riposta, mi consola; chi crede in Me quando la notte è scesa e a brillare rimane l'unica stella della mia Realtà divina, la santissima Eucarestia, è in Me, ed Io sono in Lui. Se tutte le anime fossero sensibili ai miei richiami!! Parlo di anime che mi conoscono, che mi amano..., ma non distinguono la mia Voce: Voce dell'anima, Voce mia! Sì, figlia mia, voglio che l'anima percepisca, il suono della mia Voce. Io, Gesù, ho detto, bada bene: l'anima, non l'orecchio. Questo dono, per ora è per te; e per tuo povero mezzo, è rivelato a tutte le anime affinché esse conoscano il mio Amore nell'intimità della sua effusione. Io, Gesù, parlerei a tutte le mie anime se esse imparassero a distinguere il mio "linguaggio". Molti non credono, non hanno fede, e rifiutano il vero conforto dell'Amico. Molti hanno fretta; non sanno raccogliersi in silenzio e umiltà. Qui, nel Tempio d’Amore che Io, Gesù Eucarestia, vado ogni giorno costruendo per la mia sacra Dimora, Io sono in essa lo verso la Vita, e di essa sono il Buon Pastore. Nell'umiltà Io parlo all'anima, e sono per essa il Divino Maestro. Chi ti guida, ti raddrizza, ti esorta, ti ammonisce, ti consola? Colui al quale tu hai aperto l'anima perché ne fosse il Padrone assoluto: Io, Gesù! Dì alle anime mie, dì al mondo ch'Io cerco dimore "stabili" ove non sia soltanto l'Ospite, ma il Padrone. Infatti, tu non hai donato a Me completamente la tua anima? Quindi Io, Gesù, sono il Padrone dell'anima tua. E il Padrone è libero di donare quanto a Lui piace. Io, Gesù, sono libero di dare un suono alla mia Voce. Si, Vera, chiamala pure "Voce dell'anima". Oh, se questa umanità frettolosa imparasse a percepire questa Voce, la Voce del mio Amore! Se le mie anime almeno imparassero a cercarmi nell'umiltà, entro se stesse, scoprirebbero la mia Presenza divina reale umana: Me, Gesù. 

 

27-VIII-1968 (Savona) Gesù e i poveri. Voi li incontrate ovunque: è il fanciullo che chiede rispetto per la sua innocenza: è il vecchio che sa vedere Me; è l'umanità umile che segue Me con cuore fedele. Vorrei che le mie anime imparassero a vedere con Me, per distinguere i miei "poverini" Con i loro occhi, non possono, perché queste anime, quantunque a Me care, abbracciano tutto e tutti, ma non sanno incontrare Me nel povero che Io ho loro messo vicino. Avete un velo che annebbia la vista delle mie realtà spirituali: orgoglio, presunzione... Pensate di abbracciare e di contenere nello spirito del vostro apostolato, delle vostre preghiere, tutti gli uomini, e poi non sapete accogliere il più piccolo che è fra voi: il povero. Ho detto prima: povero è colui che è privo di doni, di ricchezze interiori. Al povero, che fiducia e amore hanno donato le ali del Cielo, Io do, perché umile, perché generoso, perché grato a Dio. Questo povero ha trovato il suo tesoro nella semplicità: Me. Io sono per lui la Ricchezza. Io lo vesto di grazia come il giglio del campo. Ad esso procuro il cibo dell'anima di cui nutrire il suo spirito: le mie Parole. Egli sa amare gli altri poveri, e sa riconoscerli, poiché il suo occhio vede col mio occhio. Egli rispetta tutti. Sa mantenersi nel suo posto di povero, senza aspirare ad altro che a possedere sempre più Me. E voi, anime mie, sapete distinguere questi poveri? O anime sacerdotali, fermate la corsa. Non inseguite i tempi! Seguite Me, cercate Me, vedete Me. Io, Gesù, sono nei miei poveri. 

 

27-VIII-1968 (Varazze) (ore 14) Gesù. Voglio carità fra i miei sacerdoti!  Si amino l'un l'altro quali prescelti dall'Amore mio per la Gloria del Padre in eguale misura di predilezione. Amo il Sacerdote fedele e fervente. Amo il Sacerdote che non sa o non vuole dare allo stesso modo. Uno è motivo di gloria, di riparazione, di consolazione al mio Cuore Sacerdotale; l'altro è causa di sofferenze per gli altri Sacerdoti, di gloria non elevata a Dio per Me, per mio mezzo. Ma Io, Gesù, continuo ad amare, ad offrire occasioni di ritorni al mio Cuore ferito. Il mio Amore infinito si estende ad ogni mio Sacerdote con ineffabile tenerezza. Sono il Buon Pastore che con le mie pecorelle fedeli soffro per contenere nel mio ovile le pecorelle che tramano l'abbandono, la fuga. La Chiesa Cattolica Apostolica, è il mio Ovile in questa umanità. Pastore, è il mio Vicario Paolo VI. Chi ascolta e mette in pratica la sua parola, egli è con Me. Chi non segue la Chiesa nella parola dei Pontefice, è fuori di Me e perciò contro di Me. Voi, Sacerdoti che volete abbandonare la mia Via in nome di una presunta giustizia, badata ai vostri passi: quando avranno preso direzioni false, voi avrete determinato lo scisma. Allora l'umanità verrà sottoposta ai flagelli e alla rovina poiché Dio raccoglierà i "giusti" per formare, di essi con il Papa, il cuore sacerdotale della nuova Chiesa. Venite a Me, a Gesù. Venite al vostro Pastore, accostatevi al mio Amore, e per questo attingete alle fonti infallibili del mio messaggio evangelico: esso è la Via, contiene la Verità, vi porta la mia Vita. Nulla è mutato nei suoi valori e nulla muterà, perché questi sono eterni come eterno sono Io che, per Amore e Volontà del Padre mio, ve li ho trasmessi. Il Sacerdote "nuovo", moderno, si formi sull'esempio del Sacerdote "vecchio". Custodisca gelosamente le verità infallibili alla luce della pratica della spiritualità del Sacerdote di pensiero conservatore, affinché non corra il rischio inconsapevole di essere egli stesso travolto dal cattolicesimo moderno. Sappia fare un'accurata selezione del "nuovo" per integrano col "vecchio". Il Sacerdote conservatore sia guida umile, paziente, operosa, del Sacerdote giovane. Accetti il buono del rinnovamento della Chiesa. Ogni vostro pensiero che si tradurrà in attività pratica di apostolato, abbia due fari di luce che vengono da Me: Il santo Vangelo e la Parola del Santo Padre. Il resto conduce all'errore. E amatevi, amatevi scambievolmente se volete che Io sia con voi fino all'ultimo. Gesù, ai suoi Sacerdoti. 

 

1-IX-1968 (Savona) Gesù. Nei tuoi discorsi ci sia carità, perdono, comprensione per tutti. Quando tu ami chi ti ha ferito, Io, Gesù, esulto in te. Quando dimentichi le ferite del passato per amare Me, Io ravvivo in te la mia santa Grazia. Quando diranno di te ingiustamente, e tu, per amore mio, saprai tacere per morire in Me, Io vivrò in te e il mondo scomparirà per te. L'anima che a Me si dona, vittima nella Vittima, è come un soldato nella lotta. Ogni giorno egli deve conquistare terreno mentre deve difendersi dagli assalti dei nemico. Mentre avanza deve lasciare ogni giorno parte di sé, dell'uomo ancora vecchio che ancora in esso sopravvive; e quando Io in lui, e lui in Me, saremo una sola Anima, egli avrà fatto rivivere Me nella sua umanità. In questa ascesa tu non sei sola, nessuno è solo, poiché Io vi dono Me. Leggere, leggere nei cuori umani l'amore: l'amore contenuto, nascosto, inconscio. Leggere nell'uomo quel canto d'amore per cui Io l'ho creato. Ogni essere umano è la manifestazione più concreta della mia Onnipotenza; la rivelazione più sublime del mio amore di Padre, avendogli donata la mia immagine e Somiglianza. Il figlio somiglia al padre, ma voi deformate il mio sembiante col peccato... Scrivi, scrivi ancora, non ti fermare: sono Gesù. Voglio che tu ami coloro che non ti amano. Voglio che preghi per loro. Tu riconoscerai queste anime dal modo come essi si presenteranno a te: ingratitudine, ingiustizia, abbandono... Io, Gesù, ti dono queste anime. Apri il tuo cuore, e ricevile. Ogni anima che abbraccerai nella sofferenza e nell'amore, riceverà da Me quanto le manca: il mio Amore. E questa la prima consegna che Io dono a te, piccola anima mia. Tu sai di non essere sola perché Io, Gesù, te lo ripeto, mai ti ho lasciata e mai ti lascerò. Io vado preparando nella tua anima la mia Dimora stabile, perché il Padre mio sia glorificato in Me con lo Spirito Santo nella tua anima. Voglio anime, voglio le mie anime schierate come un esercito contro il nemico. Voi avrete un vessillo di gloria: la mia santa Croce; un nome che vi renderà forti: Gesù; una speranza che è certezza perché è verità: possedere Me. Io sono la Verità. Io sarò la vostra gloria. Non vi sgomenti la lotta. Nessuno di voi è solo, poiché Io mi rinnovo in voi, rivivo in voi, mi incarno in voi. Fatemi venire in voi e lasciatemi il posto. Preparate una lampada che arda nel vostro cuore: ove sarà accesa, Io andrò e pianterò la mia Tenda, affinché il mondo sappia che Io prediligo i poveri e gli umili, i pazienti e perseveranti, i sofferenti e i misericordiosi. Per essi Io ritorno a rinnovare Me stesso nella loro umanità affinché essi in Me siano una sola cosa. Ora è tempo che i poveri sappiano che Io vado a loro, e che fra loro ho stabilito la mia Dimora divina: Gesù. Tu, Vera, hai scritto per volontà del Padre Mio, per effusione dello Spirito Santo; ed Io, Gesù, ho donato a te il mio Pensiero e la mia Parola. Per te: Tu hai una chiamata. Sii pronta, buona, misericordiosa. Sii pronta. "insieme" prepariamo il "dono" da offrire alla Mamma nostra, Maria Santissima. Unisci le mani in preghiera. Donale a Maria sempre Vergine, perché operino per il Sommo Bene. Gesù che ti ama, che vi ama, vi aspetta... 

 

5-IX-1968 (Savona) Gesù. Voglio una casa tutta per Me, per la mia Opera d'Amore. Essa deve sorgere a Roma come faro di luce che si effonda in tutto il mondo. La mia Casa dovrà accogliere i chiamati per ivi prepararsi a divenire i Portatori di Me, di Gesù Eucarestia. Questa Casa, la "mia", sarà luogo che ospiterà i Tabernacoli Viventi per turni di esercizi spirituali da tenere aperti tutto l'anno. Qui verranno istruite le anime chiamate ad andare in terra di missione. Qui si rafforzerà e si affinerà la spiritualità del Tabernacolo Vivente alla luce del santo Vangelo. i miei "dettati" dovranno essere integrati col mio Messaggio evangelico, e divenire, nella loro unità, oggetto di meditazione e norma di vita attuale per tutte le anime. Ciascuno troverà Me se si studierà di incontrarmi nei Messaggi d'Amore rivolti ai poveri. Per ogni anima Io, Gesù, sono la Via nella effusione di Parole a voi, consacrati a Me. Io sono nella Parola donatavi dal Padre mio per le anime che cercano sinceramente Me e vogliono seguire Me nel tramonto del mondo corrotto, nello squallore dell'umanità sofferente. Scrivi. La mia Casa sia luogo di orazione, di preghiere fervide e spontanee: sia il raduno di anime in colloquio con Me. Qui vi raccoglierò, vi unirò, e lo Spirito Santo, Spirito di Dio, vi terrà all'ombra delle sue Ali nei Cuore divino del suo Amore. Questa Casa sarà la fondatrice della mia Opera. Altre seguiranno in Italia e poi in Europa, e ovunque, e avranno gli stessi fini, gli stessi indirizzi: preparare le anime dei chiamati ad assumere Me nell'anima, nel cuore, nello spirito di immolazione, per portare e donare Me ai fratelli, a tutti i fratelli. Sacerdoti preparati attenderanno a questo alto compito. Essi riceveranno la grande consegna da Vicari, Vescovi e alti Prelati affinché ciò che sarà legato in Terra sia legato anche in Cielo. Poi i Tabernacoli Viventi verranno inviati nella quattro direzioni stabilite da Dio nel segno della mia santa Croce: Nord, Sud, Est, Ovest. Susciterò molte, molte anime affinché la mia Casa, le mie Case siano piene. Molti Tabernacoli Viventi vivranno nelle loro famiglie; molti serviranno alla Casa; molti andranno nelle direzioni dette prima. Voglio che la Terra sia ricoperta di Me, della mia Misericordia. La mia casa nascerà dalla Provvidenza del Padre mio, ed Io, Gesù, prometto grandi grazie e favori per coloro che chiederanno a Me per intercessione materna della S. Vergine Maria. Quanto domanderete a Lei, secondo la Volontà e la maggior gloria di Dio, Io, Gesù, concederò a voi per mezzo della Madre mia. Voglio che tutto passi per le Mani dell'Ausiliatrice; tutto unito alle Lacrime dell'Addolorata; tutto purificato in Colei che Dio preservò da ogni ombra di peccato: l'immacolata Concezione. Si stabilisca la carità fra i fratelli sull'immagine delle carità materna di Maria Santissima. Si preghi con Lei, si operi con Lei, ci si affidi a Lei. E quanto avrete fatto ad un minimo dei vostri fratelli, l'avrete fatto a lei. Si liberino i cuori da ogni ristrettezza umana, poiché il vostro cuore potrà amare, molto, molto, quando avrete imparato a vivere con Maria SS. Ella sarà ricca di grazie particolari per voi, ricca per coloro che penseranno a far sorgere la mia Casa, la Casa della mia Opera, dell'Opera d'Amore di Gesù. Gesù, nella pienezza dell'Amore e dei lumi dello Spirito Santo, ad una poverina. 

 

14-IX-1968 (Savona) Gesù. L'Amore, solo e tutto l'Amore riversa nella tua anima la dolcezza del mio richiamo. Sono in te, figlia mia, sono Io, Gesù, che ti visito e ti porto la mia Forza affinché tu scriva e non tema. I miei Messaggi devono essere rivelati perché Io mi manifesto a te per le altre anime, per i tuoi fratelli. Non temere coloro che devono condurre la mia Opera d'Amore. Ad essi sarà dato un segno per il quale crederanno. Io lo rivelerò a te e lo detterò affinché tu non possa essere presa dal tormento dei dubbi. Che importa a te l'opinione degli altri? Tu hai la mia parola, la Parola di Gesù. Essi hanno bisogno di credere; di toccare, per credere. Tu abbandonati a Me, e rimetti tutto nelle mie mani. Dammi fiducia completa. Io ho bisogno di questa per continuare a parlare con te. A te, come alla Maddalena, dono il messaggio della mia visita, della mia venuta, del mio ritorno fra voi. Dì alle mie anime dei Dono nuovo che vi porto. Gridalo a tutti che Io, Gesù, cerco le dimore delle mie creature; che Io, Gesù, voglio vivere la loro vita e non essere più escluso né dimenticato. Oh, che la mia Voce risuoni presto nell'umanità! Aprite il cuore a Me, Gesù. Io vi amo. Io vi darò la pace, la mia Pace. Io mi rinnovo, mi immolo nelle mie anime perché Io, Gesù, sono Salvatore. Portami con te. Gesù fatto Uomo discende nella povera anima e a questa manifesta il suo Amore di Padre, di Fratello, di Amico, di Sposo. L'anima è in Gesù, e in Lui vive. La creatura lo dimentica perché è debole: la creatura è difetto. Io, Gesù, sovvengo a lei, come la madre per il piccolo, e le dico: portami anche su te. Io sarò Luce nei tuoi dubbi; Io, Forza alle tue debolezze; il richiamo al "nostro" patto d'amore. Questo Io faccio per il debole. Donami agli altri, donami a tutte le anime. Questo dirò dopo all'anima. E tu usa con i fratelli la mitezza con la quale Io, Gesù, ho trattato e tratto te, Vera. Portami con te, piccola anima mia. Io mi dono a te, perché tu senza Me, nulla puoi fare. Io in te e su te, perché Io, Gesù, vinca e trionfi in te. Si, avrai il permesso dal Papa Paolo VI, di portarmi. Io, Gesù, concedo questo anticipo a te e a p. G., perché ove arriva la mia Voce, ivi deve esserci la mia dimora, la mia tenda. 

 

14-IX-1968 (Savona) Viva Gesù! Si, viva Gesù nella Benedizione che ti dono. Io benedico ancora questo scritto. Benedico coloro che lo leggeranno, perché nella mia Opera d'Amore, Io, Gesù, vivo e benedico. Viva Gesù in p. G., viva per la mia Opera, viva di Me e per Me. Viva nella Luce d'Amore che da "lassù" discende per i miei figli fedeli. Viva in te, G., Gesù! La mia Benedizione ti illumini nei passi che avrai da compiere per Me, Gesù, perché Io, Gesù, viva in tutti. Gesù ti segue. Gesù ti accompagna! 

 

18-IX-1968 (Torino) (ore 12,20) Gesù. Il mio Nome è Gesù, Figlio dell'Altissimo e di Maria SS. sempre Vergine. Io, Gesù, ti porto nel mio divin Cuore, perché il tuo sia nutrito, alimentato del mio sommo Bene: l'Amore! Non tu hai scelto Me, ma lo ho guardato a te, e il mio sguardo d'amore ti ha raggiunta, ti ha ferita. La Ferita del mio Amore è la ferita che cerca la mia gloria. È ferita incruenta, ma ferita: e tu la porti. Io, Gesù, te l'ho donata. Ora i nostri cuori comunicano meglio perché tu vivi di Me, dei miei desideri d'amore, di salvezza, di perdono, di pace. Ti aspetto, ritorna! (segue interruzione...) Ora sei nella mia Pace, perché Io, Gesù, ti libero dai turbamenti. La mia Mamma è con te e Noi non abbandoniamo a se stesse le nostre anime, i nostri figli. Sono proprio i poverini che hanno più bisogno delle ricchezze del padrone. Proprio per le piccole e deboli come la tua Io ritorno ad umiliarmi e "dimentico" di essere Dio. Vive in me, Gesù, il Fratello per i fratelli, l'Amico, lo Sposo, il Padre. Nel sacramento della Penitenza ti ho battezzata col mio Sangue divino e ti ho dato una nuova Luce: luce di grazia che cresce, di grazia che fortifica. Ora ti ho sposata alla mia Opera d'Amore, e in segno di questa unione di Grazia, ricevi la mia Croce. Tu la chiamerai, Croce d'Amore di Gesù. Essa parte da Torino per le mani della mia dolcissima Madre. Lungo questa via dolorosa e gioiosa c'è e ci sarà Lei: Maria Ausiliatrice, nel soccorso, l'aiuto, il conforto; l'immacolata per la purezza con cui desidero sia portata la mia Croce d'Amore. Voi incontrerete lungo la "via", la mia Madre; e anche a voi donerà conforto, gioia. Voi incontrerete molto spesso il suo Cuore di Madre. Quanto dico a te vale per p. G., servitore fedele nel quale ho riposto la mia fiducia. Un altro messaggio sarà rivolto a lui, poiché non solo la mia grazia, ma anche la mia parola, fortifichi il suo spirito sacerdotale. Ecco, Io sono in voi e di voi. Del mio popolo santo mi servo per diffondere amore, tanto e tanto amore. Ho scelto i poveri, per confondere i potenti; ho scelto i deboli per versare in essi la mia forza; ho scelto i fragili per rivelare ai forti che essi, in Me... (altra interruzione). 

 

18-IX-1968 (Torino) (ore 16 nella Basilica di Maria Aus.) Gesù. Scrivi nel mio Nome: Gesù! L'Opera è qui: nelle mani dei Superiori. Da Torino partirà il mio trionfo. Te lo prometto! Vuoi scrivere nel mio santo nome, Gesù? Scrivi tre volte il mio nome santo: Gesù, Gesù, Gesù. Quando essi richiederanno il segno del Cielo, Io, Gesù, darò loro prova tangibile della mia verità nell'Opera d'Amore. 

 

19-IX-1968 (Savona) Gesù per te, Gesù per le anime, Gesù per p. G. Lo Spirito consolatore verrà a confortare l'anima in pena del mio servitore. Io, Gesù, discendo nell'intimo del cuore sacerdotale e infondo pace e fiducia, fortezza e umiltà, scienza e intelletto. Lo Spirito Santo sarà Luce, Guida, Conforto per lui. Egli, p. G., è il mio soldato che lotta per la mia causa, ed Io, Gesù, ho donato a lui un grande Angelo egli apprenderà e sperimenterà l'amore puro che Io desidero sempre da lui; l'umiltà di spirito, e la dolcezza con cui egli deve muoversi nel mio Santo Nome: Gesù. Tali virtù sono e saranno sempre più rivelate a lui dai suo Angelo Custode. Si lasci guidare come un fanciullo da questa Guida luminosa, perché Io, Gesù, in Dio Padre, guardi la mia anima sacerdotale nella purezza dello spirito, spirito angelico, spirito di Dio. Confidi nella mia Misericordia. Accetti con fede e umiltà le prove necessarie perché la mia Opera d'Amore veda la luce sulla Terra. Partirà da Torino, dalla Ausiliatrice, come faro di salvezza per l'umanità che vive nell'angoscia (cf. sogno di Don Bosco delle due colonne: l'Eucarestia e il Santo Padre guidato da Maria SS.!), si diffonderà per la Terra, per i cieli, per i mari. Io, Gesù, Figlio dell'Onnipotente e della Beata Maria sempre Vergine, ve lo prometto. Parte da Torino la mia Croce d'Amore. E perché Croce, sarà Salvezza. Il Memoriale della mia Passione e Morte è la mia divina Presenza nella SS. Eucarestia. Non c'è il SS. Sacramento dell'Amore mio, senza il mio Sacrificio rinnovato dai Sacerdote sull'altare. Senza Offerta, non c'è Sacrificio. Non ci sarebbe la mia Immolazione incruenta, se Io, Gesù, non vi avessi donato Me stesso fino all'ultimo, fino alla Morte in Croce. Perciò non ci sarà trionfo, senza la Mia Croce. Non ci saranno i Tabernacoli Viventi, senza immolazioni di vittime, piccole vittime in Me: unica Vittima a Dio accetta. Perciò vi dico: ogni chiamato accetti la Croce d'Amore che Io, Gesù, gli dono, e la stringa ai suo cuore con gratitudine e sincerità. Essa è un segno di predilezione per le mie anime. Anime mie, venite a Me: portate con Me questo segno d'Amore e lasciate che questa Croce d'Amore vi plasmi, vi purifichi e vi prepari a venire a Me. Dopo il sacrificio, la libertà di spirito; dopo la morte, la risurrezione; dopo l'ultimo respiro reso a Dio Padre nel mio stesso Respiro, Io, Gesù, sarò avanti a voi con la mia dolce Madre, non per giudicarvi, ma per introdurvi nella Gloria del Padre mio. Benedetto dal Padre mio, vieni: tu hai reso a Me testimonianza di fede e di amore avanti agli uomini; Io, Sacerdote Eterno, Gesù, ti riconosco avanti al Padre mio, e non sei più servitore ma padrone in Me nella Casa dei Cieli. Tu mi fosti fedele nella missione che ti affidai, ora parteciperai della mia Gloria, e quivi vedrai quanta festa si fa in Cielo per i peccatori che si convertono, per i poveri che hanno incontrato Gesù nei fratello, per i lontani che sono Stati visitati da Me mediante la SS. Eucarestia portata da te. Tu, G., tu anima sacerdotale che mi leggi, sei quel mezzo, quella dimora che Io ho scelto dai cieli per andare ad altre anime. Vuoi offrirmi una tenda: la tua tenda? Sono Gesù, Dio Uno e Trino, Figlio della Immacolata Concezione. Come per salvare l'umanità mi sono fatto uomo, e, come tale per la Redenzione vostra, ho avuto bisogno degli uomini, della loro testimonianza per tramandare a voi il Messaggio di salvezza, il Vangelo, così, finché il mondo sarà, per portare e donare l'ultima Misericordia, ho bisogno dell'uomo morto ai mondo, l'anima a Me consacrata, vittima nella Vittima. Vuoi che Io venga anche su te, e per te e per le altre anime? Fammi posto preparati, ricevimi. Accetta con generosità la mia nuova Croce d'Amore. Sono Gesù. Portami con te! Gesù nella santa grazia, all'anima piccola e povera. Gesù dà, Gesù dona. Venite a Me! 

 

22-IX-1968 (Savona) (nel Santuario della Misericordia) Sono Maria, la Mamma di Gesù, la Mamma delle vostre anime di tutte le anime. Sei sotto il mio Manto. P. G. è avvolto dal mio Manto. Non temete, non dubitate. Io, Maria SS. condurrò l'Opera d'Amore del mio Gesù. Ove c'è difetto, Io porto la perfezione; ove c'è dubbio, Io porto la certezza; ove c'è confusione Io, misericordia divina, porto ordine. Non si turbino i vostri cuori, ma confidino in Me, Maria SS. sempre Vergine, che sono Madre, e desidero gloria, amore, onore, trionfo per il mio Figliolo Gesù, e salvezza e redenzione per tutte le anime. Io, Figlia dell'Onnipotente Dio, Immacolata Concezione, Madre dell'Unigenito, Gesù, prometto per la maggior gloria di Dio: il trionfo dell'Opera d'Amore di Gesù: i Tabernacoli Viventi approvati e autorizzati dal Santo Padre Paolo VI. A te G., figlio della santa Croce del mio Gesù, la mia chiamata presso la Santa Sede, ove tu, per mia grazia, sarai introdotto e ricevuto, e ivi parlerai per mia ispirazione. Io, Madre dei Buon Consiglio, sarò presente con voi. Ricevete, tu e Vera, la mia materna benedizione con la quale Io, Maria SS. sempre Vergine, rimango a pregare ai vostro fianco. La mia misericordia è con voi! 

 

25-IX-1968 (Savona) (nella mattinata) Gesù. Il mio santo Nome è Gesù. L'ho donato a te! Voglio anime, figlia mia della Croce, anime piccole, crocifisse in Me e per Me. Piccoli crocifissi: crocifissi per mio amore. Tu sei lungo la Via del Calvario con la Madre mia e la mia Croce d'Amore. Tu sei in questa crocifissa in Me. Voglio perciò "crocifissi" che vanno, che avanzano lungo la via. Io sono la Via! La via della croce è per te, per i primi chiamati, la via della mia Opera d'Amore per la mia Gloria. Vorrei poter sollevare dalla terra tutti gli uomini crocifissi caduti, e donare loro la santa croce dell'Amore. Lungo la via dell'Opera, raccogliete i "caduti", e per la Croce santa d'Amore che vi ho donata, chiedete, chiedete i... "crocifissi" caduti. Quando ti donerò più forza per ricevere il mio Spirito d'Amore, ti manifesterò altri desideri di redenzione. Ti darò forza per ricevermi. Presto verrò a te. Gesù che ama. Gesù che non ti lascia. Gesù nella sofferenza per te, per molte anime. Gesù ti benedice, ti assolve, ti perdona. Gesù nei piccoli e per i piccoli. Ora scrivi: viva Gesù! 

 

25-IX-1968 (Savona) Gesù. Voglio parlare ai sofferenti. Il sofferente nei mondo è colui che soffoca nel suo intimo il mio Spirito d'Amore. Lo si vede ovunque ormai. Lo si incontra negli occhi spenti dell'avvilito, nell'atteggiamento ironico del presuntuoso e nell'uomo che vuole fare da sé. Soffre il depresso perché è solo, non cerca Me; soffre il credente perché non mi vede; soffre e sbaglia chi confida solo in se stesso. Ci sono altri sofferenti, ma per ora rivolgo il pensiero a queste creature. Sono i "crocifissi caduti" più comuni. Per essi è più difficile la salvezza perché sono feriti da un grave peccato: la superbia. La mia Opera d'Amore vuole arrivare fino a loro per mezzo dei "miei crocifissi'. Nei Tabernacolo Vivente voglio andare anche "crocifisso" per accostarmi a questi peccatori. Pertanto, nei silenzio più mistico, il mio Tabernacolo deve vivere nella società, poiché Io, Gesù, voglio la mia divina presenza fra gli uomini. I Tabernacoli non eccedano nel "numero", ma siano i "chiamati", e non chi non abbia ricevuto il mio invito. Siano di spiritualità profonda anche se poveri. A quanto manca darò Io, Gesù. Essi sappiano di ricevere con me la mia Croce, e in questa, crocifissi per Me, per i fratelli. Questa croce ora è su te, su p. G. Portatela con amore e gratitudine, e chiedete per questo dono d'amore, i crocifissi caduti. Non dubitare: hai scritto il mio Pensiero. Ora ti detto. i "caduti" sono crocifissi a causa dei più grave peccato. Essi sono i più "malati", poiché la loro anima è tutta una piaga e non hanno né medico né farmaco. Voglio andare fra questi sofferenti, voglio che essi sentano che Io sono. Voglio che credano l'inganno e riconoscano l'errore. Mi basterà un atto di umiltà perché Io mi riveli loro Padre. Così ci saranno quei "chiamati" che andranno ove si governa, ove si discute per il bene dei popoli, ove si cerca accordo e armonia. Si discute: ho detto. Intanto cresce il disordine nei mondo. O uomini di poca fede, cosa potete senza di Me? Io, Gesù, sono la Pace. La mia pace è per gli umili, per coloro che mi seguono fino all'ultimo. Fatevi umili, siate umili e misericordiosi, se volete che il Padre mio vi usi Misericordia. Io, Gesù, nella mia santa grazia d'amore, cerco per la mia infinita misericordia, attraverso i miei Tabernacoli, i "caduti" per donare loro la croce del mio amore: salvezza e redenzione. Questo invito è rivolto ai chiamati più forti in Me. Gesù nella santa Grazia! 

 

26-IX-1968 (Savona) Gesù. Voglio che tu scriva, che tu mi obbedisca. Accostati ai mio Costato, e ivi riceverai forza e grazia, e tutto il calore del mio Amore. Mi hai visto Crocifisso. Ho mostrato i miei Piedi inchiodati alla Croce della sofferenza. Non tanto la sofferenza era visibile a te, quanto la Grazia, grazia di salvezza e di perdono che Io, Gesù Crocifisso, dono a quanti mi invocano e adorano le mie Piaghe. Diffondi fra le anime questa adorazione. ormai nessuno ricorda né medita la profondità dell'amore che mi portò a farmi inchiodare. Il Piede destro fisso alla Croce ha mostrato il mio Sangue vermiglio. La luce con cui era illuminato il Piede sinistro ha mostrato al posto del chiodo una grossa pietra preziosa: la santa Grazia che voi ricevete per queste Piaghe santissime, il Conforto del Perdono allorché con spirito umile vi raccogliete ai miei Piedi. Tale la luce della Grazia, da velare la luce diffusa dal mio Sangue: quel Sangue che Io ti ho fatto vedere nell'altro Piede. La santa Grazia è come una pietra preziosa che illumina ed emana riflessi splendenti in tutte le direzioni. Luce viva, luce che viene dal Cielo e porta alle vostre anime i riflessi azzurri e tersi del firmamento. Io, Gesù, appassionato, non voglio inseguire l'umanità ricordando il mio sofferto amore, bensì la grazia che per questo, Io, Gesù, voglio a tutti donare. L'anima che segue Me, prenda insegnamento da Me. Ogni sofferenza rimane velata se la Grazia vive e cresce in essa. La sofferenza è passeggera, ma la grazia rimane. La sofferenza è sorgente di Vita in Me, e genera la santa grazia. Venite ai miei piedi con umiltà, Io vi darò quanto l'anima vostra abbisogna. Baciate quei Piedi santi, crocifissi per amore, e ivi sostate. Farò scaturire allora dalle Piaghe dei miei Piedi, la contrizione, il perdono, l'amore. Per le sante Piaghe dei miei Piedi, Io, Gesù Crocifisso, donerò a te, a tutte le mie anime, la grazia di divenire i veri Figli della mia Passione e della mia Croce d'Amore. Ora hai rivelato il mio Pensiero, dopo che la tua anima l'ha visto e l'ha sofferto in Me. Io ti benedico, rimango nella tua anima con la mia divina Presenza. Ora copia. Mi manifesterò ancora a te. Aspetta il tuo Gesù. 

 

2-X-1968 (Varazze - Deserto) Gesù. Nei mio santo Nome scrivi per obbedienza e per amore. Offrimi i tuoi sacrifici, le tue sofferenze: Io le vedo e sono care ai mio Cuore. Il mio Cuore è quello dello Sposo che attende gli amplessi d'amore della sposa. Quando mi cerchi con umiltà e sofferenza Io, dalla Croce ove sono inchiodato, ricevo consolazione. Hai sofferto l'abbandono: Io stesso che lo ricevo d'alle mie anime. Questo è stato per riparare il mio Cuore desolato. Quando sarai più forte, l'abbandono sarà più profondo o più prolungato finché le mie anime non ritornino a Me. Non c'è vita senza di Me, e tu sarai come morta allorché Io, Gesù, sensibilmente abbandono la tua anima. Ti sarà di conforto solo questa certezza: Io rimango sempre in te con la santa Grazia. Tu, senza la mia divina Presenza, sarai nell'agonia. Questa è l'agonia che il mio Amore vuoi donarti qui. Tu attendi con fiducia e umiltà il mio ritorno. Senza sfiducia: mai! Ho molte rivelazioni da farti riguardo la mia Opera d'Amore. Desidero che queste siano precedute da questa sofferenza. Il tuo corpo, fragile anch'esso e povero, sarà sostenuto dalla mia Grazia. Le tue tribolazioni quotidiane, alleviate dall'amore materno della Madre mia. Le tue fatiche, ora appesantite, portano il segno della mia santa Croce e per essa sono benedette. Non temere, Io, Gesù, ti aiuterò a fare la mia volontà per glorificare insieme il Padre mio. Non verrai meno, né la tua vita sarà compiuta prima di aver assolto con Me, Gesù, con la Madre mia, Maria SS. sempre Vergine, il tuo compito. Tu sei sulla Terra per questo motivo, e nella scuola, per sacrificare la tua vita a Me nella Vittima innocente. Ora confida; e sempre di più. Io ti vedo; ti ho vista prima in chiesa, e le tue preghiere hanno consolato l'abbandono in cui è lasciato il mio Cuore. Ora vai; cerca i bambini nei mio nome, Gesù. Ti benedico dai santo Tabernacolo. Gesù che vede! 

 

5-X-1968 (Deserto di Varazze) Gesù. Figlia mia benedetta, scrivi in umiltà e semplicità. Scrivi per Me, per la mia somma gloria. Vieni alla mia Croce, raccogliti ai piedi di essa e, immessa nelle mie Piaghe santissime, ascoltami. Voglio portare la tua anima fino alla ferita del mio Cuore divino attraverso la sofferenza e la grazia che io vado donandoti per le Piaghe santissime che Io ho sofferto per amor tuo. Ora vai ai miei Piedi. Devi portarmi le anime mie. Sono i sacerdoti che mi hanno abbandonato. A loro manca l'umiltà. A loro manca la conoscenza dei divino amore, e cioè di Me. La purezza dello spirito dà la mia conoscenza, ma essi non vedono, figlia mia, l'inganno e l'errore proprio per questo motivo. I miei sacerdoti separati hanno riaperto tutte le mie Piaghe, ed Io, Gesù, cerco e desidero anime piccole, umili e generose, che si offrono in Me per il ritorno ai mio Amore sacerdotale di queste anime mie, a me sempre molto amate e attese ardentemente. Alle mie piccole vittime darò tutto Me stesso e verrò a dimorare nei loro cuori; negli umili e perseveranti, nei "poverini" Io, Gesù, trovo la mia consolazione. Questo è il tempo dei miseri che in grazia mia vivono per Me. È il tempo dei poveretti, e cioè dalle spighe nate e germogliate dai semi di orzo. Questi hanno dato e danno quel che possono, ed Io, Gesù, tutto accetto anche se misero e povero. A quanto manca, Io metto, Io dono. Perciò vi dico: venite a Me, anime povere e piccole, poiché Io, Gesù, sono ricco e generoso per tutte le mie creature. Voglio che tu preghi per il Santo Padre con offerte particolari. Si, Io Spirito Santo, per intercessione della Madre mia, la Beata Maria sempre Vergine, ti ha dato una conoscenza nuova quando la tua anima ha visto. Adesso racconta tu. "Ho visto con la mia anima (come dice Gesù) il Santo Padre vestito dei paramenti sacri per la santa Messa. Egli stava davanti alle panche ove erano seduti i bambini, e dietro a lui, la statua della santa Vergine sembrava dominare il quadro. Il Papa sorrideva ai fanciulli e parlava loro con affetto commovente. Io non capivo le parole, ma intuivo dall'espressione del Papa che continuava a sollevare le braccia, quasi avesse voluto accarezzare tutti i miei scolari". Dice Gesù. I Sacerdoti devono essere come dei fanciulli che si lasciano guidare dal loro padre. Essi devono a tal guisa uniformarsi alla Volontà di Dio, stringendosi con amorevole ubbidienza alla voce del mio Vicario: il Papa. Desidero vedere nei miei Sacerdoti l'umiltà, l'obbedienza, la purezza quale sigillo del loro sacramento, l'amore quale comunione perenne fra Me e il Sacerdote e, per suo mezzo, fra le altre anime, la ricerca della mia dottrina d'amore alla luce dello Spirito Santo. Vi ho dato una guida, vi ho dato una Voce che viene da Me, che è Me, che è Dio Padre, è Dio Figlio, è Dio Spirito Santo, nella Persona che rappresenta Me: il Sommo Pontefice, Paolo VI. Al Papa, i sacerdoti ritornino; come bimbi fiduciosi si lascino guidare, attraverso il Papa, e solo per lui, riceveranno la mia parola di fede. Il Papa soffre per le profonde férite della mia Chiesa. Tu hai con te dei fanciulli. Chiamali nel tuo cuore "i fanciulli del Papa", e poi offri quanto, assistita dalla mia Grazia, fai: lavoro, lavoro e preghiera. Tutto nell'amore, in un amore di maternità spirituale, che deve trovare le radici e l'alimento nella più pura maternità che sia e sarà: quella della Madre Mia, l'immacolata Concezione. Mentre offri il "Deserto" alla mia Mamma con Me, Ella ti aiuterà in questo compito, in questa intenzione. Ogni giorno parla così alla mia santa Madre: "E per te, per riparare con Gesù il "deserto" delle tue anime. Perché ritornino a Te. Questo lavoro, questi bambini sono per Te; e Tu, Madre d'Amore, pensa ai Papa, ai Sacerdoti... fà che ritornino "fanciulli" per la gloria del tuo Gesù; fà che diventino "fanciulli" perché nella Casa "del Padre mio - detta Gesù - c'è posto solo per i piccoli, come gli scolari che Io, Gesù, ho affidato a te". Ora ti benedico e ti prometto una nuova visita nella rivelazione dello Spirito Santo. Per ora voglio serenità in te, in p. G. e, pertanto, non parlo dell'Opera mia d'Amore. Soffrite in Me e gioite. Vi unisco in Me, alle mie Piaghe, alle Piaghe rinnovate nella mia santa Chiesa. Questa preghiera, - offerta, consacrazione, consumazione - deve vivere in Me e preparare l'accesso alla mia Opera d'Amore presso il Santo Padre. P. G. lavori nei nuovi laboriosi incarichi che gli vengono dalla mia santa Croce d'Amore. Presto indicherò una via particolare da seguire. Preghi, preghi e faccia pregare perché il mio Cuore aumenti il dono e la misericordia. Io son con lui. Vi benedico con mano paterna. Gesù che non vi lascia mai! 

 

9-X-1968 (Deserto) Viva Gesù, viva Gesù, viva Gesù! Parla il mio Cuore! Per la Gloria di Dio, per la Gloria del Padre mio; per te, per gli altri, scrivi queste Parole: sono Gesù, Gesù nella sua Croce nuova d'Amore; Gesù per i suoi "chiamati; per i suoi Tabernacoli Viventi. Sono Gesù, e vado alle mie anime; a quelle che attendono Me. Il mio Cuore di Padre, di Amico, di Fratello, di Sposo, bussa ai vostri cuori umani, emana una Luce nuova che porta un Fuoco purificatore, e dilaga un fiume di Grazia. Nasce dal mio Cuore divino e scorre nei vostri cuori, irrora la carne vostra coi mio Sangue affinché siate attratti all'amore divino. Vado ai "miei cuori" e dono, a uno a uno, il mio stesso Palpito affinché non muoia il giorno senza che il vostro cuore, divenuto mio, non abbia battuto all'unisono, anche se per un solo attimo, col mio Cuore. In uno di questi battiti in cui non ci sono più due cuori, ma un solo Cuore, il mio, Io, Gesù, dirò, e già dico alle mie anime: portami con te! Questi cuori già mi aspettano, ma non sanno ancora come essi potranno portare Me. Eppure mi attendono. Gli elaborati... Si, sì... si faccia presto! Molto Presto. Io, Gesù, desidero ardentemente il "tabernacolo vivente" e trovare qui la mia Tenda, la mia nuova Dimora. Scrivi ai Papa che si faccia presto, che si interessi, che legga il mio amore. Portate a lui le parole, le Parole di Gesù Eucarestia. Egli vedrà Me perché Io, Gesù, sono in lui, e il Papa "vede" Me. Mandate le mie Parole, poi... arriveranno a lui i pareri dei teologi. Per ora il mio Amore sia manifestato ai Papa. Sia egli il mio "primo portatore", e vi riceva nei mio santo Nome: Gesù. A Torino, a Genova si faccia presto e non si pongano indugi. Si invochi io Spirito Santo poiché lo, Gesù, sono misericordioso verso coloro che invocano Me nella Persona dello Spirito Santo. La Pace verrà dalla devozione, dall'amore che tutta la Chiesa nutrirà verso io Spirito Santo. Questi, in forma di colomba pura e bianca, porta sul petto una croce. E una croce d'oro perché è la croce della salvezza, ma sotto alle piume dorate c'è il mio Sangue. Tosto scenderà sugli uomini, su coloro che invocheranno il mio Sangue divino e lavacro dell'umanità, ed Io farò sgorgare ancora fiumi di sangue sulle anime affinché si redimano e nei mio Sangue prezioso abbiano la mia Pace. Dalla mia Pace nel vostro cuore, l'uomo ritroverà la pace nel mondo. Ecco, io vi ho svelato la fonte alla quale attingere, perché l'umanità ritorni a Dio. I Tabernacoli Viventi porteranno Me e saranno illuminati e guidati dallo Spirito Santo, perché ogni portatore di Gesù agirà e parlerà sotto la guida di questo Spirito Consolatore. Desidero che i miei portatori siano guida, luce, conforto per le altre anime. Spesso, affinché rimangano nell'umiltà, non si avvedranno dei "doni" che io, Gesù, darò loro, poiché chi agirà in essi avrà sempre la mia grazia, e cioè Me, Gesù. Ora affrettatevi. Poi rivelerò altri miei desideri. Gesù per te, per p. G., Gesù per i suoi chiamati, e cioè per i Superiori di Sampierdarena e di Torino. Ripeto con te, per la Gloria del Padre mio: Viva, Viva, Viva Gesù. Si, figlia mia, è vero: Io penso sempre a p. G. Egli lo sa, ma io, Gesù, godo nei dirglielo. Tutto sia, anche questo pensiero tuo, che è mio, per la mia gloria. 

 

14-X-1968 (Deserto) (in chiesa) Sono la Beata sempre Vergine Maria, la Mamma di Gesù. Scrivi il suo santo Nome: Gesù. Io, Maria SS. Decoro del mio Carmelo, ti benedico, vi benedico. Non c'è cuore che mi cerchi, che io non io ascolti, non lo soccorra. Tu mi chiami, mi invochi. Nella serenità ritornerò a te, e per te e per le mie anime. La Madre dei Divino Amore, Maria SS. immacolata. (Più tardi in camera) E’ mia Madre, la S. Vergine Maria che ti parla. Sono Gesù. Te lo dice Gesù in Corpo, Sangue, Anima e divinità: Gesù Eucarestia. Sono Maria SS., l'immacolata Concezione. Sono accanto a te. Io discendo nella tua anima piccola, e la visito e la conforto e dono forza, lumi, pace. Ti dono il mio Gesù. Sono Io, Maria SS. che Io dono a te, alle mie anime. Io vi preparo a riceverlo nelle sacre Specie. Io lo ricevo, Io lo comunico. Io, Madre del Bello Amore, vado preparando in te, nelle mie anime, i Tabernacoli Viventi sacri a Dio perché ospiteranno il più Santo dei Santi: il mio Gesù. O figlia mia, vi darò Gesù, vi darò Gesù. Ma voi lottate, pregate, soffrite amate e cercate il mio Cuore di Madre perché Io sia la Madre dell'Opera d'Amore di Gesù. Io, per volontà di Dio, l'ho dato agli uomini. Per misericordia del Mio Gesù e gloria dell'onnipotente iddio Lo darò alle anime e farò con la mia grazia dei Templi sacri che vedranno Gesù rinnovarsi nei poveri, negli umili. Ameranno e porteranno il mio Gesù perché Egli, prima che il mondo volga alla fine, sia passato per tutte le strade del mondo e abbia visitato tutta l'umanità. Non temere figlia mia, è volontà di Dio. Ora non si deve tardare l'ora della Misericordia, e questo è molto importante anche se non ti è dato saperne il perché. Perciò desidero che in nome della santa obbedienza, p. G. prepari l'opera d'Amore per i Superiori di Sampierdarena, e questi non pongano ulteriori indugi nel leggere con umiltà e gratitudine la Parola dei mio Gesù fatta povera per i poveri. Si mandino al Santo Padre i Messaggi dei Tabernacoli Viventi. Quindi tutta l'Opera d'Amore. Prima di questo santo Natale, il Papa, Paolo VI, deve essere al corrente dell'Opera di Gesù. Dopo si studieranno i "messaggi' alla luce e nell'Amore dello Spirito Santo. Questa è la salvezza che parte da Me: Maria Ausiliatrice. Dal Fondatore, San Giovanni Bosco, voi riceverete lo slancio che Egli chiede ai suoi Salesiani per il trionfo dei mio Gesù. San Giovanni Bosco ritornerà a rivivere nello spirito dei Sacerdoti allorché ogni Sacerdote salesiano avrà abbracciato e sposato la santa Opera d'Amore. Io, Maria Ausiliatrice, vi sarò, ora e sempre, Madre, Guida, Maestra, Dispensatrice di grazie. Vi benedico e vi esorto: fate presto, per amore e gloria del mio Gesù; fate presto per la salvezza delle anime. Il tempo stringe e il mio Gesù cerca le sue nuove Dimore. Io vi preparo e con Gesù vi benedico. Maria SS., sempre Vergine, Madre di Gesù, Madre vostra. 

 

15-X-1968 (Deserto) Scrivi tre volte il mio santo nome: Gesù: a Gloria di Dio Padre - Gesù: a Gloria di Dio Figlio - Gesù: a Gloria di Dio Spirito Santo. Amore a Dio Padre. Amore a Dio Figlio. Amore allo Spirito Santo Rivelatore di Amore, di Me: Gesù. Presto ritornerò a te per i miei Sacerdoti. Attendimi in umiltà. Preparati. Sono Gesù nella santa Passione. Ti offro la mia Croce d'Amore: abbracciala con Me. Gesù per te, per i suoi "chiamati". Scrivi, non temere; Io sono Gesù e la mia Parola è Grazia! 

 

17-X-1968 Deserto) Gesù. Sono Gesù! Con una Mano porgo le mie sante grazie, con l'altra dono la mia Croce d'amore: la sofferenza. La sofferenza vissuta e portata per Me. Le mie Braccia, stese sulla Croce che Io, Gesù, prima avevo abbracciata e portata per amore vostro, ora si aprono alle mie piccole vittime in questo abbraccio di unione. Prendi, ricevi per la santa Piaga della mia Mano destra la grande grazia che ti concedo: misericordia, perdono per le vostre miserie. Io, Gesù Crocifisso, mi chino per raccogliere le mie anime, e col mio Sangue le purifico, le elevo, le porto a Me. Quando esse sono nel mio Amore, e cioè in Me, apro le ricchezze della santa Piaga della mia Mano sinistra. Offro la mia Croce per amore. Tu accetta tutto per amore mio. Così le mie Braccia stese sulla santa Croce, abbracciano le anime "piccole". E in questo divino abbraccio, Io invito le mie piccole vittime alla Mensa eucaristica del loro Sposo Gesù: Una Ostia grande: Io, Gesù; tante, molte piccole ostie: le mie anime piccole. Voi così siete una cosa sola con Me: Gesù. A questa Mensa Io invito tante, tante anime, e le aspetto con pazienza e bontà. Aspetto R., aspetto altre anime. Tu le conoscerai in Me. A questo invito si risponde solo per amore, poiché questo è un invito speciale del mio Cuore di Sposo. Sì, scelgo i poveri, e i perseveranti; coloro che amano con umiltà, e in verità. Io, Gesù, sono anche e soprattutto il "Padre dei Poveri", e sempre per questi Io ancora ritorno, e ho cure particolari poiché alla Casa del Padre mio non rimanga nessun posto vuoto, e il povero quanto il ricco servano a glorificare Iddio ed amarlo eternamente. Ora tu hai scritto il mio Pensiero: il Pensiero di Gesù. Io, Gesù, illumino la tua povera anima per la gloria del Padre mio e il bene delle anime. Ti dissi: Se credi vedrai la mia Gloria. Il giorno non è lontano, ma nell'attesa desidero da te pazienza, perseveranza, umiltà, amore. Io ti soccorrerò. Scrivi nel mio santo Nome: Gesù. Serba nel tuo cuore quanto ti ho detto prima in chiesa. Ora riposa in Me: Gesù. E per finire scrivi: "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie Parole non passeranno in eterno". Scrivi, scrivi ancora, figlia mia: "Viva il santo Nome di Gesù". Viva Gesù in te; viva nelle sue anime; nei suoi chiamati. Viva Gesù nell'umanità. 

 

20-X-1968 (Savona) Figlia mia, scrivi, scrivi non temere: sono Gesù nella santa Grazia. Gesù, al suo Primo Portatore Paolo VI Sommo Pontefice. Messaggio d'amore al mio amato Vicario in Terra, Paolo. Se i Tabernacoli Viventi dovranno essere presto l'espressione del mio più tenero e profondo amore di Padre, di Fratello, di Amico, di Sposo; Tu, Paolo, sei e sarai sempre di più il mio Cuore ferito dall'amore e dal dolore. I tuoi palpiti sono i miei; e già non ci sono più due cuori, ma il mio solo Cuore che soffre, geme, e ama nel tuo. Il palpito dell'amore eucaristico col quale annuncio la mia Morte per gli uomini, è nel tuo cuore di Pastore di anime. Con questo palpito d'amore Tu, Paolo, donerai Me alle mie anime consacrate affinché Io, Gesù Eucarestia, accresca in loro la Grazia. Tu darai Me così come Io mi sono donato ai miei Apostoli nella Ultima Cena affinché le mie anime diventino le mie nuove dimore, i miei nuovi templi per i quali Io, Gesù, potrò visitare tutta l'umanità. Io, Gesù, voglio amore, cerco amore, dono sempre amore ai miei poveri. Donami al mondo così Io, Gesù, ti ho detto affinché i miei piccoli, i miei poveri, nutriti e arricchiti di Me, si diffondano sulla Terra quali stelle del firmamento lasciate cadere dalla volta del Cielo per volontà e misericordia del Padre mio. Ecco Io, Gesù, vivo in te, Paolo, e in te, anima mia, guido il mio gregge, la mia Chiesa. In te raccolgo le mie anime e ne formo una lega, lega di anime, e la preparo quale esercito che, dalla Santa Sede, il Vaticano, partirà benedetto da me in te nel segno della santa Croce verso tutte le direzioni: Nord, Sud, Est, Ovest. Io mi rivelerò a te in tutta la santa Opera d'Amore che Io, Gesù, ho dettato; e lo Spirito Santo discenderà in te. Ho portato sulla Terra una nuova croce d'amore per donarla ai miei chiamati. Ecco, Io ora la metto nelle tue mani di Pontefice. Benedicile, donala alle mie anime perché esse, abbracciandola con gratitudine e rispetto e amore, siano da questa Croce d'amore e di sofferenza trasformati in Me Crocifisso che va, che cerca le sue anime per tutte le strade del mondo. Tu, in Me, amato Paolo, abbracci la croce di tutta l'umanità ed Io vivo, soffro, gioisco in te. Tu conosci il linguaggio del mio Amore; tu conosci l'amore per il povero, per il misero. Tu sai che Io, Gesù, mi servo del povero per parlare e cercare l'altro povero. Io, Gesù, pertanto mi sono ancora fatto povero nella parola affinché l'umile, l'uomo della strada comprendesse Me e familiarizzasse col suo Fratello, Gesù. Tu, Paolo, comprendi questo linguaggio d'amore perché Io vivo nella pienezza del mio amore in te. Tu sai, tu già aspettavi... Ecco a te il mio messaggio d'amore: del tuo Gesù, di Gesù fatto Parola. Che la mia Parola, Parola di Dio Uno e Trino, diventi presto Opera: l'Opera d'Amore di Gesù. Infatti, senza le opere, vane rimarrebbero le mie Parole. Nelle tue mani metto la mia Opera, e desidero che questa giunga a te completa quanto prima. Poi ricevi Me in quell'effusione d'amore che voglio donare ai miei figli, affinché con essi Io possa ritornare a percorrere il mondo e visitarlo e salvarlo prima che questo... volga alla fine. Con questo messaggio d'amore rivolto a te, quale mio Vicario, Io, Gesù, ho aperto la via per la quale tu richiederai tutti i miei messaggi. La SS. Trinità, nel dono della Sapienza dello Spirito Santo, ti sarà di Maestra, ed Io, Gesù, ti dico: chiedi alla Madre mia, Maria SS. Ausiliatrice, il segno rivelatore della mia Parola, ed Io, per la gloria del Padre mio, nell'amore dello Spirito Santo, lo donerò a te e a tutta la mia Chiesa. Io, Gesù Sommo Sacerdote in te, Paolo, perché tu in Me sia una cosa sola con Me per la Gloria del Padre mio e del Regno del mio Amore e della mia Misericordia quaggiù fra gli uomini, miei fratelli. 

 

28-X-1968 (Deserto) Gesù. Scrivi il mio santo Nome: Gesù. Ti darà conforto! O Vera, figlia mia, non temere, hai Me, Gesù. Nessuno potrà nuocerti come tu pensi. Io, Gesù, non lo permetterò. Sopporta queste sofferenze per Me, per la mia Gloria, per la mia santa Opera d'Amore. I Tabernacoli Viventi devono vedere la luce, e tu devi in questa ora di prova, di decisione, soffrire nel nascondimento quel poco e quel tanto che Io, Gesù, permetto, poiché tu in Me sei parte viva della mia Opera. In questo buio del Deserto, in te e intorno a te, in questa disistima, cresce e avanza la mia Luce. Tu sei un povero soldato che combatte fermo in un posto senza armi oltre la mia misericordia. Altri lottano da forti con Me, Gesù. Tu sei poco, sei nulla senza di Me; sei tutto in Me. Vedrai la mia Gloria allorché uscirai dal deserto della tua anima, e sarai felice d'aver sofferto e resistito per amore della mia gioia, del mio trionfo. Non temere, tu sei la mia pecorella e conosci la mia Voce. È la Voce del tuo Pastore: Gesù. Ora riposa e lascia fare. Io, Gesù, ti difendo se tu non cercherai di giustificarti. Io solo conosco la verità, perché solo Io, Gesù, sono la Verità. Io, Gesù, ti guiderò, ti ispirerò nel lavoro perché tu debba rivolgerlo solo e sempre a Me, al tuo Gesù. Questa unione di anime: vita, lavoro, azioni, pensieri, è un dono del tuo Gesù. Tutto è dono e tutto sarà dono. Attendi e spera il più grande dono ch'Io ancora posso donarti quaggiù: Me! Poi Io sarò con te, su te, e temerai meno, sempre meno, finché non temerai più affatto, perché arriverai a capire, a sentire che chi possiede Me nell'anima, chi porta Me, quale Tabernacolo Vivente, diviene un vero soldato capace di ogni lotta e di ogni immolazione per il suo re. Io, Gesù, sono il tuo Re; e tu la mia povera sposa di sangue, Sangue mio, Sangue del tuo Gesù. Gesù a Vera, schiacciata dal... tormento della scuola. Gesù ti benedice; Gesù benedice il tuo povero lavoro, il tuo sforzo; sostiene le tue fatiche, viene in aiuto alle tue incapacità. Confida, figlia mia, Io ti ho sempre salvata. Confida nel tuo Gesù: l'Amore. 

 

29-X-1968 (Deserto) Gesù. Si, scrivi: Viva Gesù! Sono in te nell'amore dello Spirito Santo. Scrivi tutto quello che dico, tutto ciò che ascolti. Sono venuto questa sera perché Io, Gesù, te l'ho promesso. Ora tu sei in Me, povera e piccola cosa. Vedi come sei nulla senza di Me! Cosa ti insegna questo? Che tu esisti, tu sei, tu vivi ed operi solo perché Io, Gesù, lo voglio. Senza di Me sei nel vuoto, sei nel tuo nulla. Ora che hai conosciuto Me, la mia apparente assenza è per te il dolore più cocente poiché rimani sola, smarrita. Ed Io voglio che tu non ti adagi mai nel mio silenzio, ma che con preghiere e sofferenze tu, mi cerchi, e finché Io non sarò commosso dalle tue lacrime tu non riposerai poiché per te non c'è riposo che in Me. Sono geloso, oh, se non sono geloso dell'amore delle mie anime! Persino il loro respiro emesso al di fuori del mio pensiero mi ferisce. E’ vero, sono uno Sposo geloso ma Io a te ho donato tutto il mio Sangue. Guarda le mie Piaghe: le ho sofferte per te, ed ora te le dono. Guarda quel Crocifisso senza Croce: viene a te per donarti tutte le sue Piaghe. Prendile, Vera, sono tue, e impara da Me a donarle alle altre anime. Io ti insegnerò poiché Io sono Maestro, dal modo come Io insegno e agisco con te, tu insegna e agisci in umiltà con le altre anime. Imparerai attraverso l'esperienza mistica. Ora R. sarà consolata dalle mie Parole, poiché queste sono anche per lei, sono per p. G., sono per le anime che desiderano e anelano abbracciare la mia santa Croce d'Amore. Porto sofferenza, sofferenza d'amore poiché non c'è amore che cresca se non nel dolore, e né dolore puro e santo che non si libri nell'amore. Al mio Cuore eucaristico c'è posto per tutti. Vieni, anima mia, e riposa sul mio Cuore. Il tuo Gesù ti chiama, ti aspetta. Vieni anima mia, anima piccola. Io, Gesù, fin dall'eternità ti ho guardata, ti ho amata, ti ho attesa. Vuoi ancora farmi attendere? Dimmi che aspetti Me, dimmi che vuoi vivere solo per Me. Dimmi che vuoi morire per Me come Io, Gesù, ho fatto per te. Dimmi che vuoi Me quale Re del tuo piccolo cuore. Ecco, Io scelgo un regno piccolo e modesto e mi faccio piccolo per te affinché tu mi possa contenere. Io ti tratto da Fratello, da Amico; ti parlo da Sposo in dolcezza e bontà. Dimmi anima mia se attendi il tuo Sposo; dimmi se vuoi preparare il posto in te, su te al tuo Re Ecco che la mia Corte di Angeli mi fa corona; ma Io scendo nell'anima in silenzio, non visto ma circondato dai miei Messaggeri. Ecco il mio tempio. Io lo farò sacro e questa nuova dimora diverrà la mia Chiesa ove tutti andranno, vi si intratterranno, ed Io sarò visitato e visiterò. Io sarò con voi, e voi sarete più vicini a Me. O Vera, o anima piccola, o anime piccole: Portami con te, portatemi con voi. Io, Gesù, Figlio del Padre, nel Padre mio lo desidero, e insieme daremo amore e pace nello Spirito Santo. Prima grazia per te sarà la pace della tua anima poiché nulla più ti turberà. Prima grazia per il mio fedele G., sarà la pazienza. Pregate, sperate, lottate per il trionfo del vostro Re, Gesù. Io vorrò venire su voi nella grazia del mio santo Nome: Gesù. Gesù è stato qui, con te. Sii certa. Egli te lo ha detto. Gesù ha visitato anche questa stanzetta. Tutto Egli ha benedetto; e tutto e tutti porteranno frutti di bene, purché partano dalla Vite i tralci a Lui legati. Tu sei un piccolo tralcio caro e amato dal Buon Gesù perché Egli è buono con te, con tutti. Lo Spirito Santo, lo Spirito d'Amore ti ha parlato nel segno della Croce queste Parole saranno scritte e donate a tutti, e in questo santo Segno trionferanno. Gesù a te, a R., alle piccole anime che lo amano, lo attendono. Gesù a p. G., ai Sacerdoti, Gesù a D. B.; Gesù ai suoi Sacerdoti salesiani, e per essi, un giorno non lontano ai loro giovani "chiamati"; Gesù agli uomini di buona volontà; Gesù alle sue anime nel suo Vicario Paolo VI; Gesù nel Papa, per tutta l'umanità; Gesù Vita. Gesù vive nel santo Tabernacolo, Gesù vivrà anche nei suoi Tabernacoli Viventi. Viva Gesù in te; viva Gesù su te; viva Gesù con te. Uno e Trino nella gloria del Padre e dello Spirito Santo in eterno. Viva Gesù! 

 

5-XI-1968 (Deserto) (davanti al SS. Sacramento) Gesù. Voglio parlare agli uomini di buona volontà. Voglio ricordare loro che Io, Gesù, vado alle anime affinché queste vengano a Me. Cioè: Io vado e andrò per distribuire i miei doni, le mie grazie affinché tutte le anime ne siano partecipi. Perciò il vivere con la mia santa Presenza eucaristica anche sopra i miei chiamati vuol dire cercare le mie pecorelle, quelle del mio ovile che al momento si sono smarrite. Essere portato da voi, anime mie, vuol dire andare per le vie e le strade del mondo, laddove non c'è ancora la mia Chiesa. Portare Gesù Eucarestia vuol dire immolarsi con Gesù, per Gesù nell'Opera vivificante della Redenzione. Io, Gesù, non vengo su voi per le vostre anime solamente, poiché per questo vi basta la grazia santificante che voi nella santa Comunione ricevete. Portare Me significa donare Me. Questo è il vostro fine, il vostro programma. Ciascuno di voi si adoperi a "dare" nel modo in cui Io sarò Maestro di ciascuna anima, e alla luce del santo Vangelo... Si adoperi a donare Me nell'ambiente in cui vive. Ad altre anime darà le ali del Cielo per diffonderli nell'umanità. Voglio che non rimanga un lembo di terra senza Me: Gesù. Il "piccolo" si lasci condurre dal "grande": cioè l'anima piccola si lasci formare e guidare da Me, perché davvero Io, Gesù, potrò con le mie Mani benedette fare di ogni Portatore di Me, una chiesa che cammina: Io divin Maestro che ritorno per le vostre strade per incontrarvi. Oggi è discesa la mia benedizione dal Cielo sulla mia Opera. Essa è ora nel cuore della mia Chiesa. Ora avviene l'incontro tanto atteso fra Me, Gesù, e il mio Vicario. Ora egli "vede" il mio amore, la mia misericordia e... piange. Figlia mia, Io sono a Roma; Io sono qui con te, Io sono con G., Io sono con le anime riparatrici che mi attendono. Io vivo nelle mie anime perché esse possano vivere di Me: Gesù. Io sono la Vite, e voi i miei tralci, voi i miei canali per i quali passerà la mia Grazia ad altre anime. Non temere. Sei qui davanti a Me, davanti al SS. Sacramento; e quanto scrivi viene da Me: Gesù Eucarestia. Io ti ho posto quale segno di prova della mia Parola, e tu in Me vedrai coronato il tuo più intimo desiderio d'unione con Gesù, Sacerdote Eterno. Anche questo è dono del mio immenso Amore Eucaristico. Vieni, fragile creatura mia, sostenuta solo dalla mia grazia, dal mio amore; vieni prega con Me così: "O Padre nostro clementissimo, sono una povera cosa senza di te, sono tutto nel tuo Gesù; sono una creatura tua e appartengo a te; sono solo per darti onore e gloria. O Padre nostro, per le mani di Gesù, tuo unico Figlio e nostro Signore, io, davanti alla Madre mia dolcissima, Maria Ausiliatrice, ai nove Cori degli Angeli, a S. Giuseppe, sposo di Maria sempre Vergine, e a tutti i Martiri cristiani, a tutti i Santi, e in special modo ai miei Santi protettori, mi offro umilmente a te, Dio Onnipotente, nel tuo unico Figlio Gesù, nell'unica Vittima degna di te, nell'unica Offerta a te gradita: ancora umilmente mi offro a te per la tua maggior gloria, per il trionfo dell'amore di Gesù Eucarestia, per i Tabernacoli Viventi, per la diffusione dell'Opera d'Amore di Gesù in tutto il mondo. Quando tu, Padre buono e clemente, mi chiamerai a te ricordati che nel santo Nome di Gesù a te, Dio mio, mi sono donata. Accoglimi, o Padre, all'ombra delle tue ali affinché anche la morte della più povera e indegna e miserabile delle tue creature, possa nel Nome santo di Gesù, rendere a te, Dio mio, Uno e Trino, tutto l'onore e la gloria, e agli uomini di buona volontà testimoniare la verità della tua parola. L'ultima delle tue creature, a te, Dio mio, nostro Creatore e Signore, per le sante Piaghe di Gesù nelle quali spero, per tua bontà paterna, di vedermi e di leggermi, così come tu lasci al tuo diletto Gesù di disporre per la gloria tua e la salvezza delle anime. O Padre nostro, in Gesù ti prego; in Gesù ascoltami; in Gesù perdona le mie colpe; in Gesù benedici questo poverissimo strumento che offre a te la vita nella Vita, perché Gesù questa dona a tutte le anime; perché Egli l'ha donata a me, ed io offro a te la vita terrena nella Vita di Gesù". Discenda in te la mia grazia, e vivi di Me: del tuo Gesù. Presto verrò (interrotta perché chiamata al telefono). Riprendi. Scrivi "Gesù". Scrivi Viva Gesù! Ora sono Io, Gesù, nello Spirito Consolatore, ma sempre Gesù nella Grazia vivificante, nella Parola, nella Pazienza, nella Bontà. Hai scritto così perché così Io ho voluto. Non temere, non lasciarti prendere dai turbamenti. Sono Io che agisco, e non tu; hai capito? Ora aspettami; tornerò più sovente. Tornerò. Devo ritornare e dettare ancora. Ti aiuterò nella scuola, e tu lavora per Me, per la mia gloria. Tu sei qui per Me: per scrivere, per lavorare, per essere di me anche se non mi cerchi nella Parola. O figlia mia, non temere, non temere: non sei ingannata! Aspettami, invece, aspettami sempre di più, finché Io non sarò sempre con te. Mettiti nelle mie Mani sante di Padre; affidati a Me, e fà ch'Io disponga di te secondo il mio amore immenso per te e per tutte le anime. Il tuo Gesù crocifisso! 

 

6-XI-1968 (Deserto) Gesù. Sono Gesù, sono qui con te. Tu hai scritto il mio Nome, Gesù, perché Io l'ho desiderato. Voglio annunciarti la mia pace: la Pace che viene dal mio Cuore. Voglio donarla al mondo, all'umanità afflitta. Donarla per la mia Opera d'Amore. Quando il Santo Padre, Paolo VI, avrà donato Me alle mie anime ed Io andrò per le strade del mondo, Io, Gesù, donerò la Pace, Pace d'amore. Questo è un dono che verrà da Me agli uomini per le preghiere e sofferenze del mio Vicario. A lui, al Santo Padre, farò questo dono, e per lui, all'umanità. Questo sarà il mio grazie d'amore rivolto al Papa Paolo VI, per avermi donato alle anime. Questo è quanto volevo che scrivessi per amore del tuo Gesù. Ed ora ti accontento col dirti: Viva Gesù. In te, anima mia benedetta. Ora hai ubbidito, ed Io ti darò grazia e amore e pazienza con tutti. Sì, scrivi: sono a Roma nella mia Opera d'Amore e nelle mani del Santo Padre. Prega, pregate perché egli ora soffre di più in Me. Il nostro colloquio ora si è aperto, e presto egli vedrà Me. Tu, sugli vicina con la preghiera, l'offerta, il lavoro e nella santa Messa, domani, offriti a Me, Gesù, per il mio Vicario. Io, Gesù, tutto purificherò e trasformerò in incenso" perché salga nei Cieli, davanti al Padre mio. Si, ci saranno altre rivelazioni: aspettale. Per ora Io sono in te e fuori di te; vicino a te così come sarà quando mi porterai nella tua anima e sopra di te. A S. darò la luce della mia grazia nella SS. Eucarestia. Questo sarà il dono per la tua famiglia. Tu non chiedere nulla per te se non amore, amore, amore e perdono e pace. Tu chiedi solo Me, e avrai sempre più Me. Aspettami in tutti i modi affinché Io ti porti dove intendo. In questa settimana sei in Me, nella mia santa Opera d'Amore a Roma e vivrai di Me e del dolore che travaglia l'anima pastorale del mio amatissimo Vicario. Sono Io, Gesù, che porto te. Tu seguimi. Ora il cammino si abbrevia. Presto verrò a dirti: portami con te. Scrivi a p. G.: Gesù ha detto: portami con te. Ricevetemi dalle mani del Santo Padre Paolo VI. Questa è la mia volontà. Gesù Eucarestia. 

 

7-XI-1968 (Deserto) Gesù. Guarda le mie Mani, te le mostro. Osserva le mie Piaghe. Queste emanano luce per le menti ottenebrate dai piaceri del mondo. Io vorrei posare le mie Mani sul capo degli uomini per dissipare le tenebre prodotte dalla materia. C'è un mezzo, e per questo cerco anime che offrano a Me, Gesù, coronato di spine, il capo. Questa offerta può essere emessa dalla "mia anima" in molte forme. Tu, ad esempio, china il tuo capo di fronte a ogni dolore con umiltà, offri la tua testa per una corona di spine, affinché rose di grazie fioriscano nei pensieri degli uomini. Se la mente non è illuminata, lo spirito langue. Se i pensieri terreni dominano nell'uomo, il cuore rimane chiuso e l'anima continua nel mare tempestoso una intima lotta che solo con la mia grazia potrebbe risolvere. Ho bisogno di capi che si sappiano umiliare e portare con Me, con il loro Re, la stessa Corona che Io portai per tutti gli uomini, che Io, Gesù, ho portato per amore tuo affinché in te potesse dominare, liberamente voluto e amato, il mio Pensiero. Ora dammi il tuo capo, figlia mia, affinché Io, Gesù, tuo Sposo, tuo Amico, tuo Fratello, disponga secondo i miei desideri. Io ti aiuterò sempre, e mai meno verrà in te la mia Grazia, il mio ardente Amore, anche se a te sembrerà di rimanere sola sola: senza di Me. Sappi che Io taccio per un amore ancora più grande e fervido. Voglio l'umiltà da te: da p. G. in massimo grado, e la semplicità. Vedi le mie Mani: Io, Gesù, le offro a voi. Venite a Me come Io desidero, affinché vi porti al mio Cuore di Sposo e di Sacerdote Eterno. Sì, la mia Veste è ora bianca; e non sai perché. Un'altra volta te lo dirò. Ora sono contento che tu mi abbia ubbidito a scrivere prontamente. Io ti ho detto, ti ho ricordato, che ti benedico nell'atto stesso in cui ti metti a scrivere per Me. Ho pertanto questa sera le grazie che provengono dalle Piaghe delle mie Mani per tutti gli uomini del mondo: la Luce per le mani chiuse alle "cose del Cielo". Desidero che si chieda la mia Luce per le Piaghe delle mie Mani, ed Io, come la tua anima ora vede, non sono davanti a te Crocifisso, ma Risorto, poiché desidero che l'umanità conosca le ricchezze della mia Passione e i doni della Risurrezione e della Redenzione. Sono Gesù Risorto: hai capito? Io non mostrai, tranne che a Tommaso, le mie Piaghe poiché egli aveva bisogno di credere. Al mondo mostro i doni delle mie Stimmate perenni come il mio Amore eterno come Me per le anime tutte. Ora cerco le mie anime; quelle che desiderano rimanere attorno a Me, come gli Apostoli per le vie della Palestina. Cerco apostoli, martiri, vittime per i "nostri fratelli lontani. Chi vuol venire con Me in questa via d'amore? A te, figlia mia, chiedo il tuo capo. Donamelo nella santa Messa, donamelo attraverso il Sacerdote che da Me riceve, e a te dà Me. Ora, Vera deve essere secondo i miei desideri, crocifissa in Me, poiché essa è la sposa della mia santa Opera d'Amore. A te. G., Io stesso invito d'amore dal vostro Gesù Risorto. Ora è sera, ma verrà l'aurora del mio giorno, e quando Io, Gesù, trionferò, tu scenderai nel mistero della mia Coronazione. Coraggio, figlia mia, il tempo è breve per te, e tutto deve svolgersi in fretta, come in fretta la mia Opera d'Amore deve progredire e trionfare. Ora ti benedico ancora per donarti forza e coraggio e tanto tanto amore per il tuo Gesù, per le anime, affinché tu non mi dimentichi. Io sono geloso, e non voglio essere dimenticato da te che sei piccola e povera e hai bisogno di Me. Gesù che ti ama e ti aspetta presto... 

 

12-XI-1968 (Deserto) Si, figlia mia, il tuo Dio nella Parola: Gesù! Ti riempia di gaudio questo Nome santo che lo dono alle anime per consolazione nel pianto. L'anima povera, l'anima piccola nella mia Anima, e cioè in Me. Questo Io so fare di te, dei piccoli che si sforzano di venire a Me, di seguire Me. A questi ho aperto la porta del mio Cuore. Io sono la Porta per la quale stanno entrando nel mio Ovile le mie pecorelle: i chiamati. Si preparino le anime consacrate a ricevermi a gruppi nelle varie diocesi. L'Opera, dai Salesiani si estenda nelle parrocchie ove c'è vita spirituale, intenso trasporto verso Dio e dedizione ai fratelli. Voglio che la mia Opera sia un soffio impetuoso di grazia che scuota le anime dei sacerdoti adagiati nell'abitudine. Voglio che rinascano alla mia Grazia, alla vocazione del loro ministero: ministero sacerdotale. Presto, nel corso del nuovo anno, l'Opera si estenda nella penisola italiana. Parta da Roma, dalle mani del mio Vicario Paolo VI e si dirami in tutte le direzioni dai salesiani ai parroci, Conventi ove la vita sacerdotale e mistica è ora sterile. Farò fiorire frutti di grazia, di fervore. Desidero una profonda preparazione dai Religiosi. Dai laici un comportamento esemplare, un silenzio sepolcrale poiché nessuno del mondo deve intuire la mia Presenza eucaristica nel Tabernacolo Vivente, ma attraverso questo, deve ricevere la mia Luce di grazia. Dopo si superi la Nazione, e i preparati d'Italia vadano in Europa, in Asia, in America, e ovunque c'è una creatura umana, là Io desidero arrivare. I Tabernacoli delle famiglie serviranno a santificare queste. Ciascuno ricordi che diventerà Chiesa: la mia Chiesa d'Amore. Ora sono nelle mani di alti Prelati con la mia Opera d'Amore a Roma. Si legge, si discute, si medita, ed Io, Gesù, nella più imprevista semplicità penetro le anime dei Consiglieri e rimango in essi con la mia nuova grazia. Il momento è difficile, ma Io posso con le mie piccole vittime, rivelarmi a chi voglio. Il Santo Padre aspetta il loro parere, ma egli non ha fatto attendere il suo Gesù nel suo cuore. Egli ha già detto a Me: Si, Padre. Ora dammi il tuo "sì" in quello che ti ho chiesto in chiesa davanti alla mia Presenza Eucaristica. Di anche tu come il Santo Padre: Sì, Padre. Ora ti benedico, vi benedico; e questa benedizione raggiunga le mie piccole anime, i miei chiamati all'Amore, al banchetto nuziale eucaristico, e vi raduni nel mio santo Nome: Gesù; A te, povera sposa eucaristica, una Croce d'amore e di dolore che porterà il nome del tuo Sposo Gesù: Croce d'Amore Eucaristico. Sia su di te quale segno della mia predilezione e della mia misericordia. Và ora ad aiutare il Padre (P. G., addetto ai ragazzi). Io ti tengo in Me. 

 

13-XI-1968 (Deserto) Sei nella mia santa Grazia. Scrivi: Gesù. Viva Gesù in te, anima mia povera e piccola! Gesù viene a te. Scrivi per i miei amati Sacerdoti. Sto cercandoli radunandoli da un capo all'altro della terra. Sto risvegliando il loro spirito apostolico, ma i più vicini a Me sono ancora legati alla credenza di un Gesù non familiare, di un Gesù che non scende fino alla sua creatura, e specialmente nel sacerdote, per incarnarsi e vivere in essa. Sì, Gesù viene, Gesù scende nell'anima del pellegrino che va in cerca sempre di Me. Io faccio dimora nell'anima, e trasformo le azioni in preghiere, le parole in strumenti di verità, di pace. Oh! se l'anima mia credesse alla potenza e alla misericordia del mio amore! Gesù nelle lacrime... per i Sacerdoti che non sanno accogliere il mio invito d'amore! Gesù offre le sue Lacrime al Padre perché ancora non è creduto dai suoi amici più intimi. Gesù trionferà, ma il Sacerdote che avrà resistito alla mia chiamata soffrirà molto, perché Io, Gesù, ero venuto a bussare al suo cuore di amico e a lui avevo chiesto: aprimi, sono Gesù. Or è tempo di offerte, di sacrifici, di rinunce per i miei chiamati. Ciascuno ora dia nella misura in cui Io chiedo. Figlia mia, il Padre è nel Figlio: Io sono il Padre, Gesù. I miei Sacerdoti "vedranno", ma Io soffro perché essi, alcuni di essi, non sono ancora grati di tanto, tanto amore, perché increduli. Anche sul loro capo dovrei posare le mie sante Mani perché la santa Grazia, che viene dalle mie Piaghe, doni la Luce: la mia Luce, Luce di Gesù Eucarestia. Aspetto le mie piccole vittime quali bianche pecorelle vicine all'Agnello Immacolato. Io, Gesù, sceglierò. Ora desidero che tu non ti risparmi nelle fatiche anche se a te sembrano gravose. Dai, dai sempre come puoi. Dai Me, perchè Io, Gesù Eucarestia, sono spiritualmente sopra di te. Tu, sposa diletta del mio Amore Eucaristico, porti spiritualmente il tuo Gesù. Questo è un dono che offre il mio Cuore, a te e a p. G. Si, ho scelto le mie dimore. Ma quante, quante ne vede e ne contiene il mio Cuore! Verrò a prenderti alle 8 per portarti in chiesa con Me. Gesù in lacrime per i suoi Sacerdoti amati. Scrivi: Gesù Eucarestia vuole amore, fervore, vuole il suo amico sacerdote abbandonato fra le sue braccia di Padre. Desidera fiducia, confidenza, trasporto e tanta, tantissima umiltà. Gesù che aspetta... 

 

13-XI-1968 (Deserto) Sono Gesù nella santa Grazia, nella Parola. Gesù Eucarestia dai santi Tabernacoli, ai Sacerdoti chiamati. Vivo con voi nelle sacre specie: realtà divina-umana e mistica. Cerco voi, cervo in voi un amore tutto rinnovato, vivo fervente. Voglio che i vostri cuori si accendano d'amore per infiammare le anime di altri sacerdoti, le anime dei fedeli. Voi a tanto amore e misticismo non arrivate anche perché vivete in tempi tristi e difficili. Anche voi, come le persone del mondo, siete deboli e vi lasciate distrarre dal mio pensiero, da quel pensiero di comunione continua con Me. Io vi aiuto. Io, Gesù, Gesù, desidero venire a voi affinché non dimentichiate il vostro Sposo, il vostro vero Maestro; affinché voi vi lasciate guidare da Me; prendervi per mano e condurvi per quei sentieri di grazie e di predilezione che, da tempo e da sempre, Io, vostro Fratello e Amico, voglio donare a voi. Ora sono Io, Gesù, l'Eterno Sacerdote, che bussa al cuore del suo Sacerdote. Ancora una volta vi dico: "Aprite, sono Gesù Eucaristia che parla, che chiede, che domanda: portami con te, in te, su te". Il mio Cuore di Sposo trabocca sempre di ardente amore per voi, amici miei. Non ferite il mio Cuore con la vostra incredulità o indifferenza. Questo Io chiedo per amore. I miei Occhi sono ricolmi di lacrime poiché pochi mi amano di puro amore, pochi mi accettano in questo imprevisto Dono d'Amore. Siate puri, siate casti, siate miei, affinché Io sia sempre in voi, viva in voi. Ora aprite la mente alle bellezze dell'Amore e mirate nel firmamento Dio. Da questa volta celeste scenderà il vostro Sposo in un tempo non lontano, e là, ove Egli sarà, sarete voi se mi avrete seguito fino all'ultimo. Io, con i miei Sacerdoti, con le mie anime voglio visitare tutta l'umanità. Io, Gesù, voglio essere "Chiesa" che va, che cammina, e cerco anime generose, anime piccole, pure, anime innamorate del mio Amore. Farò di voi un esercito, una lega di anime, per la quale potrò incontrare e abbracciare tutti gli uomini. Il mio invito è rivolto prima ai miei amati Sacerdoti e primi fra tutti, i Salesiani, perché la mia SS. Madre, Maria Ausiliatrice vi è e vi sarà di aiuto, di sostegno, di maestra e guida individuale della vostra vita; perché S. Giovanni Bosco guiderà le anime dei giovani al mio incontro eucaristico e preparerà questi giovani a "portare Me"; perché a S. Giovanni Bosco dovranno essere affidati i ragazzi, e a Lui, per mezzo della santa Madre mia, la scelta dei "chiamati". Il mio invito è rivolto a tutti i Sacerdoti che anelano ad una unione e comunione e consumazione continua in Me. Per essi, Io passerò poi alle anime di tutti i miei figli. Ho invitato tutti al mio Banchetto nuziale. Chi adduce pretesti per non accettare l'invito d'amore? Io, Gesù, sono paziente e umile. Io so aspettare i miei chiamati. Gesù, Sacerdote Eterno; Gesù che invita i suoi amici alla sua Mensa. Gesù che non vuole più rimanere solo e abbandonato nelle chiese, nei tabernacoli di pietra. Gesù che cerca il Tabernacolo nuovo, il Tabernacolo suo: te! Vera, gridalo alle mie anime: Gesù vuole venire con te e su te. Gesù non vuole più essere trascurato. Gesù vuole vivere con noi. 

 

19-XI-1968 (Deserto) Gesù nella santa Grazia. Viva Gesù! L'hanno cantato i miei Angeli per Me, è il coro d'amore che unisce Cielo e Terra: l'anima del piccolo, al suo Padre creatore; e l'anima vibra perché una nota, quella divina, l'ha toccata. E così che l'anima trova il suo Dio, trova Gesù nell'intimo. Tu cerchi Me perché Io, Gesù, ti guardo con profonda tenerezza. Ti lascio affinché tu mi cerchi, ti lascio perché tu riconosca sempre di più la tua nullità, il vuoto che rimane in te senza di Me. Povera anima piccola, che farà il Padre per questa poverina? Raddoppierà le sue cure, le sue attenzioni affinché non inciampi in scogli grossi. La stessa ghiaia è sufficiente per farla cadere. Ora sai come sa amare Gesù. Vorrei che tutte le anime piccole si lasciassero condurre da Me: giorno per giorno, ora per ora, momento per momento. Come sarei consolato se imparassero a vivere la Paternità del loro Gesù! Mi avrebbero sempre a fianco, sempre vicino. Sono Io, Gesù, che vengo a chiederti di venire in chiesa, di sostare davanti al Tabernacolo ove Io sono ancora di più. Io, Gesù, annullo il tempo: un'ora è come un attimo, un attimo è come un'ora quando tu sei in Me. Vieni, vieni qui ogni sera a trovarmi prima della notte. Io, Gesù, ritornerò a prenderti tutte le sere. Ti porterò là ove sono solo e abbandonato senza anime che preghino e adorino. Cerco consolatori, cerco i cuori degli uomini per i quali Io, Gesù Eucarestia, rimango vivo e presente nella chiesa. Chi si ricorda di Me? Chi pensa di venire da Me? Cerco con infinito e profondo amore di miei nuovi Tabernacoli. Ora capisci perché anch'Io li desidero così ardentemente? Non voglio più essere abbandonato, né trascurato, né dimenticato. Le mie anime devono avere sempre Me, il loro Sposo, l'Amore eucaristico che va preparando la nuova Chiesa di Dio. Io voglio annunziarti nel mio santo Nome Gesù, questo Dono, dono senza misura che trabocca dal mio Cuore: la santa grazia della chiamata da Roma. A voi, a te, a p. G., Gesù dona questo annuncio. Figli miei, la Parola del Papa è la mia Parola: Io, Gesù, ora la dona a voi nell'Autorità della mia Chiesa. Chi mi aspetta gioirà in Me, e presto andrò a coloro che hanno avuto fede in Me. Presto farò dimora nelle mie anime. Tutto bisogna fare in fretta perché l'umanità non può attendere... ed Io mi immolo e mi consumo e, con Me, le mie anime, perché la Misericordia salvi, perdoni, redima. Dì alle mie anime che nell'attesa non mi lascino solo nel Tabernacolo. Se mi amerete tanto, verrò in voi e su voi, e farò dimora presso voi. Si, Gesù con gli uomini; Gesù con i suoi fratelli e i suoi amici; Gesù nelle sue anime, Gesù nei vostri cuori. Gesù che aspetta, Gesù che viene. Scrivi, figlia mia! Ti insegno la Rete di Gesù; La Rete di Gesù, sono i miei "messaggi" d'Amore, la mia santa Opera d'Amore. Voi siete i pescatori che gettano nel mio santo Nome, Gesù, questa rete santa nel mare dell'umanità. Ogni qualvolta diffondete un messaggio d'amore, voi avete gettato la rete. Quando le mie anime faranno questo fra gli uomini, voi sarete come quei pescatori che invitai a seguire Me perché divenissero "pescatori di uomini". Nel mio santo Nome, Gesù, gettate la rete, tirate la rete e accogliete i miei nuovi chiamati nel seno della nuova famiglia eucaristica. Questa Famiglia si comporrà nel seno della Sacra Famiglia ove Maria SS., l'Immacolata, la Pura, sarà Madre di ogni anima e di tutte le anime eucaristiche, e San Giuseppe l'umile Protettore. Entrambi vi insegneranno come portare e custodire Me nelle vostre famiglie. Entrambi faranno dei miei Tabernacoli Viventi la sacra famiglia divina e umana che dovrà attirare grazie dal Cielo su molte famiglie cristiane. Ora Io, Gesù, ti ho spiegato la visione dell'anima tua. Ne rivelo il significato solo al momento opportuno. Sono passati molti giorni, è vero, ma Io imprimo nella tua anima Me, i Messaggi, le Rivelazioni, come a Me piace. Tu, ricevi, ringrazia, rimani umile e sottomessa, e, simile ad un fanciullo che accetta e accoglie tutto dal padre suo, anche se non tutto comprende. A te basta ubbidire e amare, amare, amare e, nel silenzio e nell'umiltà, vivere, soffrire e morire per Me. Io accrescerò questo desiderio per amore, donandoti la sete delle anime. Ricevi con l'aumento di grazia, questo divino Messaggio. Getta la mia rete a Firenze e G. accolga con umiltà e letizia le mie Parole rivolte allo stesso modo a lui e, per lui, ai miei amati Sacerdoti, alle mie anime. Pregate, pregate perché tutta l'Opera sia diffusa, e in breve tempo. Pregate perché la mia Misericordia giunga a tutti. Gesù dal Tabernacolo ai suoi nuovi Tabernacoli. 

 

25-XI-1968 (Deserto) Io ti benedico nel mio santo Nome, Gesù! Non temere non sei ingannata. Io non avrei permesso per sì lungo tempo l'errore. Io ti dò la verità, perché sono la Verità. Tu sei nella verità perché sei in Me: Gesù. Le ostie piccole consacrate sono vicino a Me e in Me. pensa al santo Tabernacolo. Vicino all'Ostia grande ci sono tante piccole particole. Io, Gesù Eucaristia, con le mie piccole anime spose del mio nutrimento d'amore. In ogni piccola Ostia sono Io, Gesù e la mia piccola anima. Io in tutte le anime. Io per tutte le anime e con tutte le anime. Il tormento dei miei "dettati" ti seguirà ovunque. Io, Gesù, non te lo tolgo a ragione dell'umiltà in cui deve inabissarsi l'anima tua. In cambio, figlia mia diletta, ti donerò i miei stessi desideri. Tu desidererai ardentemente con Me i Tabernacoli Viventi e la diffusione della mia Opera d'Amore. Tu anelerai di congiungerti a Me, sommo Bene, man mano che il tuo povero sacrificio si compie nel Mio: Sacrificio di Gesù Sacerdote per i suoi Sacerdoti, per le sue anime. Porterai Me, avrai Me, ma le mie Parole saranno gioia e dolore, conforto e angoscia. Questo a motivo delle tue miserie, a profitto dell'umiltà. Non spiegherò oltre come è la mia Parola nella tua anima. Non servirebbe più. Quando sarai chiamata rassicurati che la mia santa grazia è in te. Rispondi solo nel mio santo Nome, Gesù. Sii sempre sincera, non omettere per timore. Io, Gesù Padre, ti sarò accanto. Io, Gesù Maestro ti insegnerò. Io, Gesù Spirito Santo disceso nella tua anima piccola, parlerò la lingua che sa parlare il povero. Ciò che deve trionfare è il mio Amore, la mia Misericordia, ovunque e sempre. Ciò che gli altri devono vedere è la verità dei miei messaggi, e non la "forma"; la sostanza e non lo "stile". No, figlia mia, non ripeto mai abbastanza il mio Amore per le anime poiché non lo ascoltano. Il mio Amore, il mio Pensiero per voi in questi scritti come un fiume d'acqua limpida, dissetante, ed ha la sua sorgente nella roccia: Me. Gesù. Vieni anima piccola, non temere di ripetere il mio Amore, il mio Messaggio d'Amore: è di Gesù, del tuo Gesù. Non temere se mi dilungo: tale è la sete di parlare alle mie anime consacrate. Domani queste mi benediranno per l'abbondanza della mia grazia. Non tema G. i suoi Superiori: essi verranno a Me, a Gesù. Piccola martire della mia Parola, ora Gesù ritorna nel silenzio e nel santo Tabernacolo vi attende. Gesù Eucarestia. A Rosa. Il suo Gesù l'attende ai piedi dell'Altare, col suo bambino. Gesù chiama la sua anima. Di a R.: "Desidero che ella viva di Me. Ho scelto il suo povero cuore e ivi desidero dimorare. Rassicurala che Io, Gesù, non l'ho più lasciata sola e prometto al mia santa grazia crescente nella sua anima per ogni atto, per ogni pensiero d'amore a Me rivolto nel santo Tabernacolo perché per amore Io viva sempre in lei. Gesù (scrivilo) l'abbraccia, Gesù abbraccia le sue povere anime, Gesù è delle povere anime. R. è in Me: rassicurala. Gesù che ama, Gesù che aspetta. Dice Gesù: il mio Amore vi raggiunge, vi unisce e vi porta a Me; sempre di più. (R. è la sorella di Vera. Sposata, madre di un bambino. È morta a Savona il 29 settembre 1974).

 

3-XII-1968 (Savona) Gesù. Scrivi nell'amore e nell'abbandono dell'anima tua allo Spirito di grazia, allo Spirito Consolatore; Spirito Santo Amore. Non sei tu che parli ma Io in te, nella tua anima. E’ certezza di fede invocare lo Spirito Santo; è dono gratuito, fatto solo per amore, manifestarmi all'anima, trattare con essa, parlare con essa come faccio con te. Non temere, piccola anima, perché così piacque a Dio Padre andare all'umile, al peccatore per mezzo mio, Gesù, e donarsi a te nella luce dello Spirito Santo. Tu, la piccola pecorella che ho raccolto tra i rovi; tu la piccola fiamma che Io ho mantenuto ardente col mio nutrimento d'amore. Figlia mia, quante volte il tuo Gesù ha attratto l'anima tua e l'ha fatta riposare sul suo Cuore! Scrivi, desidero che tu scriva ora per amore. Tutto l'amore che Io, Gesù, ho donato e vado aumentando, crescendo in te, voglio riversano ed effonderlo nelle mie anime. La semplicità e l'abbandono sono le vie più facili. Devi dire che Io, Gesù, mi manifesto all'anima solo se lascia aperte a Me queste due vie dove desidero incontrare un amore ardente e una squisita umiltà. Allora è lo Sposo che va incontro alla sposa e tutto con essa compie, tutto opera, tutto ama, tutto accetta, accoglie e sacrifica perché in essa vive già lo Sposo. Molte anime attendono Me, la Parola di Gesù, la chiamata. Da Dio Padre, per Me, scenderà a te e alle mie anime. Ma il tempo è breve. A te, piccola anima, Io, Gesù, ho rivelato la mia Opera d'Amore nel dono dei Tabernacoli Viventi. Questa Opera mia è a sé, e non va confusa con altre Opere. Essa deve rimanere integra e nella luce di grazia con cui Io l'ho desiderata e dettata. L'Opera d'Amore di Gesù, è il frutto del mio amore eucaristico. Gesù nella Parola di grazia apre all'umanità intera la sua misericordia per mezzo di Sé sopra le sue anime. Quest'Opera è quindi unica; e porta il mio nome santo: Gesù. Torino, in Maria Ausiliatrice, sarà la culla della mia Opera d'Amore. Roma, ne sarà la Madre. I Superiori Salesiani si rallegrino nel mio santo Nome, Gesù; esultino ché grandi sono le grazie riservate a loro dal mio Cuore sacerdotale. Voglio che svaniscano i dubbi nei loro cuori, e vedano Me.; che si affrettino a lavorare per Me. Aggiungi, figlia mia, questa rivelazione. Una profezia è stata loro donata a suo tempo; ora la profezia è verità: è Me, è la mia Opera, sono i miei Tabernacoli Viventi. La mia Parola è Via, Verità, Vita perché è Me: Gesù. Vera di Gesù, Io ti ho chiamata alla mia Opera d'Amore, Io ho fatto di te la Sposa della mia Opera. Non temere, Io ti ho scelta. Ora tu vieni sempre più a Me. Avvicinati al tuo Sposo, a Gesù Eucarestia. Vieni piccola anima, Io ti vengo incontro. Domani, quando la mia luce di grazia sarà diffusa nel mondo, tu esulterai nella mia Gloria. Vera di Gesù, attendi sempre il tuo Sposo. Egli desidera venire a te, fare dimora in te. Ti ho donato il mio Nome santo, e d'ora in poi ti chiamerai e sarai "Vera di Gesù". Stendi sul foglio questo dettato e getta la mia rete a Firenze nel mio santo Nome: Gesù, e nel Cuore della Madre Mia. 

 

13-XII-1968 (Savona) Gesù. Ti dia conforto la mia Croce. Figlia mia, appoggiati ad essa e vai con essa. Sei con Gesù, sei con Me. Io, Gesù, non ti lascio, non ti abbandono. Sei nella prova; è il tempo di "dare" in Me. Ogni sofferenza è segno di amore, ed Io, Gesù, tuo Sposo, ti conduco nella via del mio Amore. Al termine del cammino, "vedrai" Me, e là sarò ad attendere la mia poverina. Coraggio, figlia mia; questo cammino non è lungo né breve, ma "prossimo". Io ti chiamo a soffrire con Me. Qui, nel mio Cuore ferito, c'è posto per tutti. Vieni al mio Cuore e mostrami il tuo amore: voglio vederlo, voglio sentirlo, voglio riceverlo. I "messaggi", Parola di Gesù, donata al povero devono pervenire al Santo Padre. Egli deve conoscere il disegno d'Amore di tutta l'Opera di Gesù. I Sacerdoti Salesiani devono pregare e offrire suppliche e novene perché Io, Gesù, venga a loro e fra i loro giovani quale Lampada invisibile che dona a tutti luce e calore. Io, Gesù, sono la Lampada, e voi quel Tempio ove lo desidero abitare. Voi la finestra aperta al mondo per la quale Io vedrò. Scrivi a p. G., Io vengo a te nella grazia, nell'amore, nella semplicità. Rimani in Me, nella mia chiamata d'Amore perché questa realizzi la chiamata apostolica. I frutti dell'amore vengono da Me. La tua sofferenza è frutto del mio amore sacerdotale per te. Tieni il tuo sguardo fisso in Me, Gesù. Io ti esaudirò, Io ti chiamerò. Deponete i dubbi e le incertezze, e ricevete la mia forza, la mia sofferenza, la mia pace. Io, Gesù, presto sarò con voi. 

 

24-XII-1968 (Savona) Viva Gesù! Sì, figlia mia, è così: Viva Gesù! Gesù ora detta, ora parla. Scrivi nel mio Nome santo: Gesù! Tanto silenzio nei quaderni! Ma non per te. Sofferente, ti ho custodita nel mio Cuore di Padre, ti ho dato la manna del deserto. Tu però sei più viva di prima in Me, e ogni giorno avanzi nella mia Croce d'amore. Questo silenzio è simbolo del mistero in cui deve vivere l'anima eucaristica che va incontrando Me. Questo silenzio precede la mia venuta su voi. In generoso raccoglimento attendete la mia ora. P. G. deve scrivere i miei "messaggi" per farli pervenire con urgenza al Santo Padre. Siano inviati a Roma per mezzo della Persona che Io gli ho fatto incontrare. lo, Gesù, sono la Via; lo andrò al Papa; Io, Gesù, mi manifesterò ancora di più nella Parola. Fai pregare i poverini per la grazia che attendete. Tu prega anche con la sofferenza di cui ti rivesto come una sposa. Accetta tutto per amore mio, e siine certa: Io sono e sarò sempre in te e con te. Si, donerò la luce della mia grazia ai chiamati; donerò anche a te più luce, più forza, ma tu ed altre anime piccole dovrete molto soffrire. Ti farò dono di Me Crocifisso. La luce verrà attraverso la rivelazione di Me operata nei miei Messaggi, e dopo le prove mi manifesterò in spirito di verità, e quanto per bocca del profeta ho annunciato, farò. La mia grazia non avrà sulla terra confine. Gli uomini, i poverini vivranno di Me e con Me. Io, Gesù, mi annuncerò al Santo Padre con un altro Messaggio d'amore. Vivi raccolta e in preghiera e in sofferenza e in umiltà, e attendi. Ti darò forza per scrivere, povertà di spirito per rimanere in Me, sensibilità alla mia Voce perché Vera di Gesù sia sempre quel piccolo strumento di cui Gesù possa servirsi per scrivere. Non temere: prima non hai scritto perché così ho voluto. Anche il silenzio è voce che parla. Se tu mi amassi molto comprenderesti questo muto linguaggio. A chi dirò il mio Amore se non a te, ai poveri, ai miseri, agli innocenti che vivono solo per Me?! Se tu mi amassi molto, mi rivelerei a te (qui Vera annota che Gesù parla all'anima di ogni "chiamato"). Ebbene farò "dono", perché il mio Cuore è ricco di amore. Farò dono di più fervente amore perché la mia anima sia immersa in Me. Gesù che insegna nel silenzio. Gesù che attira. Gesù che dona la sua luce. Verrò a te, presto, con la mia Parola. 

 

 

I MESSAGGI DEL 1969

 

6-I-1969 (Santa Corona) Sì, figlia mia, scrivi, scrivi il mio santo Nome: Gesù! Non sei tu che parli, che pensi; ma Io Gesù, in te, nella tua anima dono la mia Luce. Questa è Parola: la Parola di Gesù per i poverini come te. P. G. continui nella strada intrapresa, e perseveri nel mio santo Nome, Gesù. Ripeto: perseveri con fiducia. Questa è la "notte" della prova; ed Io, nel silenzio, attendo che egli venga a Me per la via che gli sta dinnanzi. Questa è l'attesa. Io, Gesù, aspetto nel silenzio il chiamato. Mi stacco dalla mia Croce, e gli vado incontro. Anima mia, anima mia sacerdotale, vieni a Me. Io, Gesù, sono pronto ad abbracciarti. Vieni, abbandonati a Me, a Gesù Eucarestia, a Gesù Eterno Sacerdote in te, fratello mio! Che la forza del mio struggente amore ti conquisti! Liberati, spogliati dei pensieri terreni e vieni a Me. Guardami, voglio che mi scopri, mi veda nei messaggi eucaristici che ti ho rivolto. Vieni, lascia tutte le cose che ti preoccupano, e seguimi. Segui il tuo Maestro Gesù. Amami nel santo Vangelo. Realizza il mandato che ti ho affidato e cercami nelle Parole che Io, Gesù, ora ho voluto donare ai poveri. Tu le farai conoscere, tu donerai Me in una luce intima che metterà le anime in rapporto d'unione e di confidenza quale non è mai stata se non per i Santi. Questo "dono" Io voglio farlo prima a te. Vieni, e come Giovanni, accosta il tuo capo sul mio petto: sentirai il mio palpito d'amore. Io te lo dono se tu, figlio mio, fratello mio, amico mio, ti abbandoni con fiducia, con fede a Me. Per ora attenda alla sua missione, alla missione che Io, Gesù, Maestro di vita, gli ho affidata. Desidero che la curi in santa umiltà, ed Io mi manifesterò agli altri chiamati. A Vera, Gesù promette l'amore della sua Mamma, Maria SS. sempre Vergine. Vera di Gesù, rialzati! Sono Io che te lo dico: il tuo Gesù. E aspettate fiduciosi Me. Io verrò su voi, Io, Gesù Eucarestia, sarò presto su voi. Credete, credete, credete! La mia Parola è grazia, è luce, è sollievo per tutti. Attendete con amore umile e grato. Vera di Gesù, non temere: Io son con te. Io sono con voi anche nel silenzio. Vera di Gesù, il tuo amore, la tua vita, non ti ha abbandonata mai, e per questo tu sei Vera in Me, Vera in Gesù, Vera per Gesù. Ora ti benedico, e in te rimango Sacerdote Eterno per i miei Sacerdoti e Sacerdoti chiamati. Ti benedico, vi benedico e vi dono la mia Mamma, la santa Vergine Maia, affinché siate confortati nelle prove e nella attesa della sua amorevole Maternità. Obbedisci a p. G. e scrivi ciò che la tua anima vede per Me, Gesù. Io lo desidero. Gesù per tutte le anime! Vi raggiungerò presto. 

 

10-I-1969 (Santa Corona) Io, Gesù, desidero che tu scriva ancora. Abbiamo da parlare, da trattare con i nostri Sacerdoti. Per essi Io voglio ancora manifestare Me nell'annuncio che vi dono. Scrivi, figlia mia diletta, scrivi che Io così desidero. Non sei tu ma Io, Gesù, in te, che agisco, parlo, vivifico, faccio... accetta la santa croce d'amore. Io ti ispirerò come mossa da un fremito di grazia, di perdono e di luce. Tutto ciò che dono a te, voglio donarlo alle mie anime, ai miei chiamati. Devo aprire la ferita del mio Cuore divino, deve essere ancora lacerata perché sgorghi il mio Sangue vivo. Io la riaprirò presto per attrarre le anime sacerdotali ad un amore più nuovo, più vivo, più eucaristico. Stillerà il mio Sangue prezioso da questa Ferita per vivificare il mio Sacerdote. Lo voglio nuovo, lo voglio santo, lo voglio tutto mio. Chi vorrà ricevere questo balsamo divino, accorra a Me: Io lo attendo! Voglio attrarre a Me le anime piccole, le anime grandi e in Me formare una sola anima, un solo cuore. Siate preparati a questo annuncio di grazia che muove dai Cieli, dalla Casa del padre mio, percorre l'universo e scende sulla terra. Vi assicuro che i miei Angeli in Cielo fremono di gioia e glorificano con osanna il Padre mentre gli Angeli sulla terra attendono trepidanti questa ora. L'ora in cui Io rivelerò Me stesso ai miei Sacerdoti. Allora verrà ordine: il mio ordine nelle case, nelle parrocchie, nelle assemblee di laici. Allora vedrete che nessuno è maestro di se stesso e degli altri se non è stato mio vero discepolo. Solo nella verità cercatemi, nell'obbedienza seguitemi, nell'umiltà rivestite la vostra missione. A ciò arriverete solo per amore e amore puro, amore di Gesù. Ora il mio Cuore è pronto a rinnovare la ferita d'Amore affinché tutte le mie Piaghe siano complete nell'offerta al Padre mio e nel dono d'Amore per i miei figli tribolati, poveri e sofferenti. Ora Gesù Crocifisso vi ha rinnovato le grazie delle sue Piaghe. Ora voi pregate e fate pregare perché chi chiede avrà, chi bussa troverà l'uscio socchiuso, chi picchia scorgerà una mano che aprirà la porta. Nel corso dei dettati ho rivelato le grazie delle mie Piaghe e desidero che si preghi e si invochi come ho detto. A Torino devono arrivare i miei messaggi. Al Santo Padre, tutta l'Opera d'Amore. Io sono Gesù! Ora Gesù ti benedice dalla sua Dimora Celeste. 

 

11-I-1969 (Santa Corona) Gesù. Figlia mia, figlia della mia Croce, figlia di Gesù Eucarestia, figlia della Madre mia Madre SS. sempre Vergine! Non sei tu che ami, ma Io in te sto amando, e con questo amore divino sradico la tua anima dalla terra e la elevo. Solo purificandoti in Me conoscerai quale sia il vero e puro amore. Voglio donarti la gioia di amare, voglio comunicarti questa delizia dei Santi. Vuoi, Vera, Vera di Gesù, amare il tuo Sposo eucaristico di puro amore? Lasciati portare da Me. P. G., lo ripeto, ha agito per mia ispirazione: ora non tema perché Io sono con lui. F. di Mondovi scriva a Vera perché sia confermata nella fede, nella mia Parola. Vera preghi per i sofferenti e i moribondi perché almeno in spirito mi desiderino. R. Stia unita a Me nel Sacrificio eucaristico perché solo da Me trarrà luce, conforto e grazia, Non tema, ma preghi e confidi perché Io, Gesù, la vedo. L., P., Raf., sono le anime in cui vorrei sempre abitare, è il richiamo del mio rinnovato Sacrificio. Per anime come la sua Io, Gesù, cerco anime piccole, anime vittime. Ora, questo messaggio riguarda te, ma G. scorga che Io sono sempre: sono, sono Gesù e non altri. Non tu, povera creatura; non interferenze, perché da Me non permesse (sei troppo fragile); non pensieri tuoi. Io in te, così, come nel santo Sacrificio, l'acqua è unita al Vino: Una Cosa sola! Quando la mia Parola scende nella tua anima, è impossibile scinderla da te, così come è impossibile dividere l'acqua e il Vino che si sono mescolati formando un solo insieme: Me. Aspettate la mia Ora, l'Ora della mia Grazia! Non annunzio altro, anche per non turbare i deboli, ma a tutti coloro che attendono Me, dico: confidate, Io, Gesù, trionferò. A Vera la pazienza nella prova. Nella sofferenza sarà in me e più per Me. Poi le mie Piaghe brilleranno, figlia mia, figlia di Gesù Crocifisso. Ora il mio abbraccio discende dalla Croce. Aspettami. Verrò nella Parola. Ti purificherò nella sofferenza e in te rimango come ti ho detto prima; ricorda: Acqua e Vino del santo Sacrificio. Verrò a te perché desidero rivolgermi individualmente ai Sacerdoti chiamati. Sii buona, umile e fiduciosa. Padre Pio ti protegge: siine sicura. Gesù in te ti benedice e in te rimane. Vera di Gesù, non temere: sei con Me perché Io vivo in te e intorno a te. Il tuo Gesù. 

 

20-I-1969 (Santa Corona) Scrivi il mio santo Nome tre volte e gloria delle persone della SS. Trinità: Gesù nel Padre, Gesù il Figlio, Gesù nello Spirito Santo. Io vengo a te, anima mia benedetta, e ti infondo la mia Pace. Desidero che i chiamati Salesiani siano i Templi dello Spirito Santo. Desidero che essi portino Me, Gesù Eucaristia, su se stessi nella teca per donarmi a tutti. Ho elencato le grazie che effonderò per mezzo dei miei Tabernacoli Viventi; Vorrei che fossero meditate poiché in questo Dono eucaristico Io, per mezzo vostro incontrerò, tratterò, abbraccerò tutti i poveri. Verrà tempo in cui nella Teca benedetta si porteranno molte Particole; tempo in cui Io andrò a cercare anime per donarmi a loro, per essere ricevuto da queste. La mia Opera d'Amore deve cominciare presto, subito, ma i suoi sviluppi saranno nel tempo non certo lontano. Preparatevi! Io scendo dai Cieli e sono già con voi perché insieme si prepari l'ora del Padre mio. Io guido l'Opera, Io guido i vostri passi verso la Luce. P. G. si rivolga a P. Colosio per l'inoltro dell'Opera al Santo Padre. Egli preghi per la poverina che scrive perché sia forte e pura e santa. A Vera ho dettato cose nuove e cose vecchie perché siano integrate nel mio disegno d'Amore. Io, Gesù, desidero per le anime piccole, per le anime vittime, la schiavitù di amore verso la Madre mia. Ho raccolto nella mia Opera i frutti più santi e più felici affinché voi troviate di che nutrire il vostro spirito. Delle mie Piaghe vi ho donato altra Luce di Grazia poiché la mia misericordia vuole tutti abbracciare. Ora andate e col santo vangelo diffondete il linguaggio fraterno di amore fra i poveri per i quali Io, Gesù, sto parlando, sto dettando. A R. devono pervenire le mie Parole. A S. la mia benedizione. Al piccolo F. un invito d'amore: vieni, anima pura, Gesù Eucarestia, vuole discendere in te! P. G. lavori con serenità e fiducia. Presto sarà immerso in Me, nella mia Opera, e per questa santa Croce d'Amore è immolato in Me. Al Papa andremo, andremo e il mio Tabernacolo sarà come Io, Gesù, lo desidero. Ora tu sei qui per volontà mia. Mi rivelerò a te nella misura in cui avrai amato i poveretti. Emilia Massoleni - (scriveva a Vera a nome di Padre Pio) - è in Me. Chiedi l'approvazione a p. G. per renderla partecipe del mio disegno d'amore. Figlia mia, staccati..., vieni a Me. Figlia mia, vieni a Gesù, offrimi tutto: la tua indigenza, la tua malattia, il tuo grigiore. In Cielo nel mio Sacrificio, tutto brilla, tutto è gloria in Me al Padre mio. Tieniti pronta ad ogni chiamata, perché Io, Gesù, desidero che tu accetti la mia volontà giorno per giorno e ora per ora. Tieniti pronta, Gesù è vicino a te. Per il Santo Padre, per i Sacerdoti, ancora messaggi: gli ultimi. Scrivi, scrivi ancora! Gesù viene a te. Vera di Gesù, ti attiro a Me. Gesù che ama! 

 

6-II-1969 (Santa Corona) Gesù. Scrivi. la mia Opera d'Amore sgorga dalla Ferita del mio Costato. E’ Amore misericordioso, è Salvezza, è Opera redentrice. Scrivi che Gesù vuole, desidera la sua Opera istituita, autorizzata dal Santo Padre. Dì ai tuoi Superiori che è Gesù a desiderare, a volere i suoi Tabernacoli Viventi. Sono Io, Gesù, che voglio donare Me, la Luce, al mondo per mio Mezzo. Sono Io, Gesù Eucarestia, la Luce che dissipa e fa fuggire le tenebre. Quando Io, sotto le sacre Specie, andrò anche su voi, oltre che in voi, Io porterò la luce alle altre anime. Questo appare un mistero per voi adesso, e per ora accettatelo per Fede. Domani questo atto di fede donerà innumerevoli grazie. Preparate le Vie del Signore, le mie Vie affinché Io viva con voi e insegni a voi e, per voi, ai nostri fratelli, il precetto del mio amore. Preparate ad accogliermi, perché Io, Gesù, verrò... L'ora di Dio si avvicina, e desidero essere con voi e su di voi affinché ove Io sono, e il Padre mio è, sia anche il mio servo. Preparate ad accogliermi con amore. A ciascuno e per ciascuno Io sono e sarò vostro Amico, vostro Fratello, vostro Redentore. Non si turbino i vostri cuori a queste predizioni: i buoni aspettino fiduciosi e umili; i peccatori si ravvedano; i lontani ritornino a Me, alla mia Mensa. Io, Gesù, Eucarestia vi attendo. A Vera di Gesù una promessa: nell'accettazione della mia volontà l'offerta diverrà pura e sincera e umile. A Vera di Gesù la mia forza e il mio Amore. A Vera di Gesù il mio Cuore nei miei amati Sacerdoti per i quali Io, Gesù Sacerdote Eterno sposo la mia piccola anima. Ora il silenzio ritorna in te, ma la mia Voce, Voce di Gesù, ritornerà nell'Amore gratuito dello Spirito Santo, e il Padre e il figlio saranno in te per la gloria Nostra, per la rivelazione e manifestazione del mio Amore verso i miei Sacerdoti. Verrò, verrò, anima povera e piccola, per te e per tutte le anime. Verrò per abbracciarti, per abbracciarvi. Io, Gesù Sofferente, dalla santa Croce vi guardo e vi unisco a Me. Tu non hai niente e hai tutto in Me. Abbandonati a Me e fà che il tuo Gesù porti la sua sposa: Vera di Gesù. Ora Io vi ho benedetti, e voi vivete di gaudio, di amore, di Me, di Gesù. Questo pensiero è rivolto anche alla E. Discendo nell'intimo dello spirito vostro e in voi rimango nella Luce dello Spirito Santo. Sono in te, sono in voi. Rimango in voi: Io, Gesù. Tu chiedi, perché Io, Gesù, desidero parlare? Vi voglio salvi, vi voglio redenti in Me. Scrivi, scrivi per i miei Sacerdoti; scrivi per i tuoi Superiori di Torino, di Sampierdarena, dai quali tu ormai dipendi. In Maria Ausiliatrice, a Torino, voglio che i miei messaggi d'amore siano meditati. Chiedete l'assistenza dal Cielo della Madre mia Maria Ausiliatrice, perché Essa vi sia Maestra e vi insegni la semplicità e la grandiosità della mia Opera. Voglio che voi invochiate e abbiate in grande venerazione il vostro Santo Fondatore, San Giovanni Bosco. Egli deve essere per voi Padre Amorevole che vi guidi nella via dell'umiltà a vedere Me, Gesù, nella Volontà del Padre mio attraverso questi scritti. La mia Mano che scrive nella poveretta è segno d'unione fra Me, Gesù, e le anime poverine. Chi scrive? Non importa. Ciò che è scritto viene da Me, da Gesù, e perciò è verità, è vita, è via di Salvezza. Torino si meditino gli scritti in umiltà. Invocate il Padre mio perché rinnovi in voi una novella Pentecoste, e lo Spirito Paraclito diffonda Luce di grazia, Luce d'Intelletto, Luce di Sapienza, di Amore. Ora il Rettore e Vice-rettore confidino per questa grande e universale missione, nei miei Martiri, negli Apostoli e, torno a ricordarvelo, in S. G. Bosco. Voi fate tridui a tal fine con l'intenzione che Io mi riveli e che la mia Volontà sia fatta. I tridui devono essere tridui di adorazione eucaristica, collettiva e singola, poiché Io, Gesù, donerò tutte le grazie attraverso il mio Amore eucaristico. Più voi mi onorerete nel santo Tabernacolo, più voi rimanete in mia compagnia, più Io, Gesù, verrò a voi, discenderò su voi. Per D. B., a te, mio amato Sacerdote, il palpito del mio amore eucaristico; a te i battiti del mio Cuore. Vieni e riposa sul mio Petto. Il tuo Gesù che ti ascolta. Scrivi, scrivi ancora. Nella santa obbedienza tu mi rendi onore. Nella santa obbedienza mi glorifichi con le mie creature e i miei Santi. Nella santa obbedienza Io sono in te e con te. A p. G., apostolo prediletto della mia Opera d'Amore. Lo sostengo, lo aiuto, lo conforto e lo illumino. Per G. la mia Ferita d'Amore, perché lo stesso Amore, la stessa Sete di bene, lo stesso ardore per le anime, ci consumi insieme. A d. B. G. rivelerò il mio amore e il mandato d'Amore che Io voglio deporre nelle sue mani consacrate. Anch'egli con Vera dica: "Parla, O Signore, rivela la tua Volontà, che io ti obbedisca per amore". E poi ancora scriveremo ai Superiori, e il Cuore di Gesù busserà, picchierà con insistenza al cuore dei suoi chiamati per dire loro: "Aprimi, sono Gesù! Guardami, riconoscimi: sono il tuo Gesù!". 

 

13-II-1969 (Santa Corona) Gesù. Scrivi, sii forte in Me. Ora il mio Pensiero eucaristico è donato e rivelato agli uomini. Ora deve essere accolto dai miei chiamati: essi saranno i Calici che Io, Gesù, colmerò del mio Sangue: di Me. Roma sarà Madre nella Madre mia, poiché ogni luce viene donata agli uomini dalla Vergine Purissima. Essa che ha concepito il Figlio dell'Altissimo per l'Amore dello Spirito Santo, Essa, l'Immacolata, ha portato e porta nel suo Cuore l'Opera della mia Misericordia e del suo Amore. Essa, la Madre che donerà ancora e sempre la Luce al mondo, Essa donerà e rivelerà Me, il suo Gesù, la Parola di Gesù, attraverso la sua divina Maternità: Maternità di Maria SS. sempre Vergine. Questa è la maternità dell'Opera di Amore di Gesù, poiché nulla è donato all'umanità, dall'Altissimo, se non per Maria Immacolata. A Roma la mia Madre rivelerà Me, ma a Torino (il primo gruppo adorante è sorto proprio a Torino) Maria Ausiliatrice formerà la Culla dell'Opera, ove nasceranno, da dove partiranno, per le vie del mondo, i miei Tabernacoli. Andranno, e Io, Gesù Eucarestia, sarò in loro e su loro, e mentre essi porteranno e daranno Me, Luce del mondo, Luce per le altre anime, Io, Gesù, porterò loro così amorevolmente come un Padre porta la creatura sua fra le sue forti braccia. O anime che mi sentite e mi ascoltate, preparate la culla del vostro cuore al vostro Gesù Infante, e imparate da Colei che vi ho donato Maestra Spirituale del mio Tabernacolo Vivente! Figlia mia, Vera di Gesù tutto viene da Me! Confida, non temere. Mi servirò ancora delle tue miserie per donare misericordia, per attirare i cuori della confidenza e alla fiducia. Poi Gesù ti libererà dal groviglio di inquietudini umane, ti scioglierà dai lacci che soffocano il tuo spirito e allora vivrai di Me, di spirito, della mia Pace. Sopporta te stessa e non amareggiarti. È croce la tua miseria, croce più pesante mentre vieni e procedi nella mia via; croce utile per la tua santificazione, per la tua umiltà. P. G. deve confidare in Me di più. Io vivo nel mio Sacerdote, e questi deve abbandonarsi a Me. Scrivi, scrivi tutte le mie Parole. Scrivi e obbedisci a p. G., e fà come egli ti dice. A Roma l'Opera mia sarà presto esaminata, e il Papa disporrà dietro mio misericordioso intervento. Se perseverate nella fede, nella fiducia, Io vi darò a conoscere quei motivi per cui la Santa Sede ha taciuto. Ora interverrò Io, Gesù, nella Madre mia. Che voglio da Vera di Gesù per questo? Che creda senza timori, poiché Io non permetterò che scriva ciò che da Me non viene. Nello scritto è la verità, perché nello scritto è Gesù. Obbedienza, fedeltà, perseveranza, umiltà e atti, atti di amore continui tenendo presente che Io, Gesù, sono nel suo cuore e mai, mai la lascio. A E. queste parole dello Sposo: "Egli verrà, si manifesterà e sarà gioia, sarà luce, sarà felicità eterna". Si, scrivi, Vera di Gesù; parla al tuo Gesù, e vieni avanti; e come avanzi per mia Grazia, mostrami il tuo cuore ferito. Trasformerò queste ferite in ferite di amore, del mio Amore eucaristico. Questo libretto è terminato. E tu offri alla Gloria della SS. Trinità, e per ciascuna Persona, affinché il Figlio, Gesù, sia glorificato nel Padre, e l'Asidero penetrare le vostre menti. Ecco, Io Gesù, mando ancora su voi il mio Spirito di Grazia e in questo dono ricevete Me, Gesù Eucarestia, in voi, su voi, per voi. Io voglio rimanere nei miei Tabernacoli fino alla fine. Gesù che gronda Sangue! 

 

22-II-1969 (Santa Corona) Scrivi il mio Nome Santo: Gesù! Scrivi che Io, Gesù, amo tutti; amo le mie anime, che Io vedo e nelle quali Io soffro, e mi immolo, e con voi offro Me, Gesù Vittima, al Padre mio. Scrivi che le fiamme d'Amore mi consumano nell'Eterno Sacrificio. Scrivi che l'umanità sofferente, l'umanità piagata, l'umanità ribelle sarà salva solo per Me, per il mio Sacrificio ove il mio Sangue rinnovato e offerto a Dio Padre per voi discende su questi ch'Io chiamo ed amo ancora quali fratelli. Rivela questo amore mio inesauribile, col quale voglio eternare le vostre anime nel mio Olocausto. Darò da mangiare ai poveri, lenirò le sofferenze del malato, effonderà Grazia, Perdono e Pace sopra gli ostinati. Io, Gesù verrò su voi, e per voi vorrà andare, quale chiesa che va e che cammina, ovunque. Dalle mani del Santo Padre mi poserà sui miei Tabernacoli, e in questi templi vivi formerà il mio Tempio. Ora è tenebra, ma questa sarà diradata dalla Luce. Io, Gesù, sono la luce del mondo, e in voi, con voi e per voi "Noi" la doneremo ai fratelli. Si preparino i Tabernacoli a questo dono affinché la mia Venuta fra voi sia manifesta ai buoni da questa unione mistica per la quale Noi ci appressiamo ad attendere l'ora di Dio. Rivelerà questo amore inesprimibile ai miei chiamati e rivelerà loro questo mistero di fede e di amore. Interverrà in questo disegno d'amore, la Madre mia presso il Santo Padre, e Lei vi chiamerà dalla Sede di Pietro e vi donerà Me. Attendete con fiducia, con pazienza, con umiltà questi eventi. Le prove servono per la mia Opera, vi fortificano. Le sofferenze sostenute dalla mia Grazia, servono a purificarvi. L'abbandono è salutare perché vi fa constatare la vostra nullità e impossibilità a servire senza di Me. Vi voglio pertanto umili e misericordiosi. Torno a dirvi: nel mondo, ma non del mondo. Siate preparati ad accogliere ogni mia chiamata, che a voi viene sotto varie forme, ma scaturisce sempre da Me, Gesù. Ciascuno l'accolga con profondo amore perché è dono, dono del mio Cuore per ogni chiamato, e serve ad aprire le vie ai miei messaggi, serve a rivelare Me. Quando là mi sarà manifestato, avrà donato agli uomini Me, nella loro vita giornaliera, ed essi cammineranno nella mia via, poiché Io, Gesù, sono la Via. Gesù ai suoi fratelli. Scrivi: Viva Gesù nelle anime. Venga il suo Regno: Amore eucaristico, Unione mistica, Fratellanza e Carità! Venga il tuo Regno sulla terra, e discenda la tua Grazia nei popoli: mistero di fede e di amore, di donazione, per cui lo Sposo va incontro alla Sposa e con essa anticipa le gioie celesti. 

 

24-II-1969 (Savona) Gesù. Sono nel tuo petto, nella tua anime. Scrivi nella santa obbedienza quanto vado dettando. Hai troppa paura, segno, della tua debolezza e della tua miseria. Se scrivi è perché Io, Gesù, lo voglio. Non sei tu a pensare, ad agire, ma Io in te con la mia Grazia. E Grazia significa anche Luce, Lume di Dio, Luce celeste, Amore del mio Cuore oltraggiato dagli uomini e sempre amante del loro cuore, del loro amore. Così Io a te vengo e conquisto il cuore più piccolo che esista fra tutti i miei figli. Vedi, figlia mia, cosa fa il tuo Gesù in te? Senti come Gesù Eucarestia pervade questo povero cuore umano di Sé, del suo Amore? Il mio Amore, come senti è anche Dolore; dolore di amore. Se soffri è perché Io, Gesù, ti amo, e quest'amore è la fiamma che deve consumare le mie nuove dimore. Ora non temere, e soprattutto non dubitare delle mie Parole. Le rivelazioni che Io, Gesù Eucarestia, ti ho donato nella mia Santa Grazia, devono vedere la luce. Esse devono risplendere quale Faro di salvezza per la mia Chiesa. Il silenzio del Papa! E’ fatto di preghiera, di raccoglimento, di fiduciosa attesa della rivelazione di Me, Gesù, e cioè della Verità. Paolo VI attende il Segno dal Cielo del mio Amore Eucaristico, ed Io, Gesù, lo darà attraverso il Cuore Immacolato della Madre mia affinché voi comprendiate sempre di più che nulla Io opero senza di Lei. La Redenzione degli uomini è affidata al suo Cuore di Madre. A Lei ricorrete sempre. Ora i miei Santi pregano nella SS. Trinità. Vedono la mia Opera d'Amore. Ad Essi ricorrete; nella Comunione dei Santi, unitevi. Voglio che le mie anime vivano anche dell'amore dei Santi, affinché Cielo e terra siano una cosa sola nell'invocare la mia Misericordia. Hai scritto nel mio santo Nome, Gesù; nell'obbedienza che ti è stata confermata dal Sacerdote; nell'obbedienza che Io, Gesù Figlio dell'Altissimo, ti rinnovo sempre così sull'altare, il mio Sacrificio d'Amore. Stamani in chiesa, durante la celebrazione, la Madre mia ha interceduto per te, e la tua fragilità mi ha dato pena. Nessuna sposa sarà mai debole e fragile come te: te lo assicuro! Non temere, la Regina del Cielo ti aiuterà a compiere la tua missione per la quale devi vivere. Ti annuncio dolori e sofferenze e, soprattutto tanto amore. Sì, ti darà questa fiamma d'amore che già arde in te ma crescerà mentre verrai a Me. Quando sarai derisa, consolati ed esulta in Me, perché è segno che Io, Gesù, ti rendo simile a Me. Quando Io, Gesù, trionferà tu sarai nascosta e negletta. Godrai della mia Gloria in quel tempo. Presto tutto sarà finito per te. Ora è il tempo delle prove, delle  contraddizioni che preannunciano il mio Trionfo eucaristico. Il Papa crede, siine certa, ma la mia rivelazione è necessaria per donare alle mie anime il Sacramento dell'amore. Torino c'è poco interesse per la mia Causa, ma nella Casa della Madre mia, Maria Ausiliatrice, tanti cuori sacerdotali saranno "comunicati" dalla S. Vergine Maria. Scrivi Vera, Vera di Gesù, scrivi e obbedisci. Le mia Piaghe ti raccolgono e ti custodiscono. Scrivi per amore e gloria del tuo Gesù. Domani queste parole porteranno tanto, tanto conforto ai cuori dei nostri fratelli afflitti. L'agonia di cui soffre e nella quale vive G., è consolazione per Me. Dì a G. che Io ho bisogno di queste sue sofferenze, della fedeltà della sua anima sacerdotale, per la mia Opera d'Amore. Dì a G., che Gesù, nel nome della santa obbedienza, è venuto sulla terra e si è fatto crocifiggere. Perciò, nella mia santa obbedienza, ho chiamato l'anima più piccola che esista ad obbedire a Me. A Gesù, scrivendo le mie rivelazioni, la mia Parola, nell'uso corrente che essa suole adoperare. Nel mio santo Nome, Gesù, non si dubiti più, non si dubiti più. Avevo preannunciato prove, difficoltà ed altro... Siate forti e non temete. La mia volontà sarà fatta in terra come è fatta nei Cieli. Gesù, Padre vostro. 

 

28-II-1969 (Savona) Scrivi, il mio Nome è Gesù! Povera anima mia, ti svuoto di te e ti riempio di Me, di Gesù, del mio ardore. La chiamata è mia, viene da Gesù: tu la riconoscerai dai frutti. Desidero che tu mi scopra e riconosca Me negli eventi ora lieti, ora tempestosi. Ricorda però che dopo la procella segue il sereno. L'Opera mia d'Amore è amata solo da pochi Sacerdoti, mentre Io, Gesù, ho desiderato e continuo a desiderare che molti dei miei chiamati fossero preparati a ricevermi mentre a Roma si legge, si discute, si medita e si attende la mia rivelazione. Se si avesse creduto Io, Gesù, avrei rivelato ad ogni singolo chiamato il mio piano d'amore particolare. Avrei a lui parlato così, cuore a cuore, e il nostro sarebbe stato un colloquio intimo d'amore eucaristico. Perché non mi credi? Perché non si crede a tanto inconcepibile Amore di Padre? O uomini di poca fede, fino a quando Io, Gesù, vi compatirà? Ora vai alla Scala Santa e nel mio Sangue Preziosissimo assumerai il volto della piccola vittima in Me. Allora Io, Gesù, offrirò te al Padre mio, affinché Egli ti veda sempre in Me. Io in te, e tu in Me nella Passione che presto ti donerà per ornarti come sposa che si prepara alle Nozze più mistiche del suo Amante. Vuoi che riveli il mio Amore ai piccoli, così come Io, Gesù, lo rivelo a te? Fatevi una cosa sola in Me, siate uniti, siate umili, e il fratello ami nel fratello se stesso. Vi voglio dare un conforto, una consolazione costante: la fiamma del mio Amore Eucaristico. Ogni anima che con pura intenzione continua a nutrirsi delle mie Carni Eucaristiche sarà destata a Nuova Vita, a vita di unione e di intimità mistica con Me per opera della mia santa Grazia. Voi avvertirete lo Spirito Santo operare nell'intimo per accrescere in voi la fede e la carità verso i fratelli. Siate certi che quanto Io, Gesù, dono a un'anima, donerò a tutte le anime se sapranno seguirmi. La mia Opera d'Amore dovrà poi essere estesa anche ai Carmelitani Scalzi, poiché Io, Gesù, sono venuto a dare il mio amore a tutti. Con la sottomissione che tu devi al Sacerdote, ricevine il consenso per parlare del mio Dono eucaristico a P. Gu. Questi, per ora, deve ascoltare, meditare e conservare nel suo cuore sacerdotale le mie Parole, parole di Gesù per i poverini. Domani, quando ne sarai lontana, tutto servirà a glorificarmi. Essi devono essere partecipi di Me per mezzo della mia Opera d'Amore al momento stabilito e voluto alla fine, e taccia. Questa è la volontà stabilita dal Padre mio. Dopo il consenso e l'obbedienza al Sacerdote, prepara P. Gu. e, alla fine rendilo partecipe di ciò che ti dirà. In questi pochi mesi di permanenza al Deserto, devi dare Me. 

 

4-III-1969 (Roma) La mia Parola è discesa in te quale frutto di grazia grande che il tuo Gesù Eucarestia ti dona. Sei qui al mio servizio, per la mia Causa. Io, Gesù, ti ho chiamata. Ora sei qui perché Io l'ho voluto. Sei nella mia santa Grazia. A piedi rifaremo il cammino percorso: quello che conduce al Calvario. Sei qui per ricevere maggiore grazia; più forza interiore. Sei qui perché Io, Gesù, desidero rivedere la tua anima in Me passare per la "via" che Io, un tempo, irrorai di Sangue per te. Ora tu non puoi, per questo mio Sangue prezioso, venire a Me e rifare la stessa strada, la "mia" strada. Sei qui per Me, per te, per le anime piccole, per le anime dei miei Sacerdoti. Il Cielo ti assiste: credilo! Parola di Gesù. Figlia mia, figlia mia diletta, non c'è inganno: credilo! Io ti ho visto con le mie Parole strette al petto, e così ti ho ricevuta in Me nell'accettazione della mia volontà, del mandato che ti ho affidato. Ora, Vera di Gesù deve difendere il Dono dell'Amato. Tu avrai presto un Angelo che ti guiderà lungo il cammino. L'ho scelto per te affinché sostenga la tua debolezza, e presto ne sarai partecipe. Dopo, rivela al Sacerdote quanto ti accadrà. Questo regalo è necessario per dissipare i dubbi che formano l'oggetto dei tuoi sgomenti. Allora sosterrai con fermezza e serenità le altre prove, le vicissitudini, che avrai da incontrare. Non temere, rimani in Me, nel tuo Gesù, poiché Io ho vinto il mondo. Domani ti attende una giornata intensa, tutta al mio servizio, e tu, povera cosa, potrai con Me rendere onore al Padre mio. Ti saranno riservate sorprese, sorprese d'amore. Fanne tesoro per te e per le altre anime. Ora ti lascio riposare. Io rimango in te. Io, Gesù, vivo in te. Copia, e spedisci nel nome santo dell'obbedienza per la quale Io, Gesù, ti unisco e ti sposo alla mia Croce d'Amore. Gesù sofferente. 

 

6-III-1969 (Roma) Figlia mia diletta, scrivi: è Gesù che lo vuole. Io sono qui con te, davanti a te, nel Sacramento dell'Amore. Non c'è inganno, ma Gesù: la Verità. La mia Opera d'Amore, nella sua croce, avanza. In Cielo i miei Angeli, i miei Santi pregano il Padre mio in Me affinché non tardi l'ora della mia rivelazione. Grande grazia ti è stata concessa stamani in Vaticano, nella Città santa. I miei Apostoli Pietro e Paolo, e Giovanni XXIII e Pio XII, ti hanno beneficato della loro protezione. Andate ai miei Santi con profonda fede e umiltà: nessuno ricorre a Loro invano. La mia volontà è questa: Io, Gesù, darà alle anime piccole e generose gli stessi doni che vado elargendo a te. Nessuna di queste anime dovrà sentirsi sola e smarrita perché avrà nel suo intimo Me. Porterà per i fratelli Me, nelle Sacre Specie Eucaristiche. A queste anime piccole e umili, docili all'azione della mia grazia santificante, parlerà, e guiderà i loro passi. Le aiuterà a superare le incertezze, le difficoltà, poiché tutto faremo insieme. Io, Gesù, e l'anima umile saremo una cosa sola, come l'acqua e il Vino nel santo Sacrificio. Io dò le mie grazie senza misura ai poverini che cercano con purezza di spirito Me. Sulla tua anima lo opero con la mia grazia santificante, e realizzo il mio disegno d'amore. Tu sai perché ti ho scelta. A motivo delle tue miserie e debolezze. Non sono i tuoi peccati, perché Io, Gesù, non li ricordo più, ma sono le tue angosce, le tue incapacità, le tue afflizioni, la nullità del tuo essere, che ti spingono a Me e ti fanno un'anima tutta mia. Al tuo cuore piccolo ho rivelato l'immensità del mio Cuore e la mia Ferita d'amore. Io, Gesù, mi chino su di te e ti apro il mio Cuore. Ora parlo a te. Domani parlerò ad altre anime pure, sante e forti. Presto Gesù sarà con voi nella Parola, affinché il colloquio interiore sia per ogni anima mia rivelatore di Gesù Maestro che guida, che insegna, che conduce alla santità l'anima che allo Sposo tutto vuole e desidera donare. O anime piccole e deboli ma tutte mie, o anime forti e grandi in Me, Io vi dono Me nella Parola interiore quale dono d'amore dello Spirito Santo! Non temere, Vera di Gesù, i silenzi. I Superiori parleranno, intenderanno. Il Papa chiamerà. Non ti preciso le date perché la tua pace sia completa. Io, Gesù, ti darò un segno. Questo ti dirà che Roma, nella sua Madre Chiesa, apre la porta. Quando scenderà in te, gioisci nella tribolazione poiché Io, Gesù, ti assorbo, ti completo in Me. Gesù Eucarestia ti fa dono di Sé, dei suoi Meriti e ti rende partecipe della sua Immolazione. L'offerta è ora nei Cieli, davanti al trono del Padre mio, e la Madre mia l'accompagna coi suoi sospiri d'amore. I miei Angeli trepidano e gioiscono; i miei Santi lodano e ringraziano il Creatore, Dio Padre, di tanto immenso amore per te, per l'umanità di oggi. P. G. sia paziente e prudente. Il suo Gesù molto, molto lo ama ed è contento del suo ministero.  Scrivi, Vera di Gesù. Agli increduli, ai dubbiosi Gesù dice: non voi avete scelto Me, ma Io, Gesù, ho scelto voi. Non sei tu che insegui pie illusioni, ma Io, Gesù, che ti comunico la mia Parola: parola di Dio per i poveri. Qui, davanti a Me, nel SS. Sacramento del mio amore ove Io sono vivo e vero, vero Dio e vero Uomo, confermo la mia Parola, Parola di Gesù, e la mia Volontà. E la mia volontà è questa: diffondere la mia Opera d'Amore, farla conoscere alle anime piccole perché esse aspettano Me. Queste parole sono Luce e, perché mie, devono risplendere; e non rimarranno nascoste. Il mondo ha bisogno di Me, ed Io vado al mondo nei miei Tabernacoli Viventi. Io voglio abbracciare tutto il mondo, perché l'uomo non mi conosce, non mi ama, non mi desidera. Cerco i miei templi, le mie chiese che camminano, e che portino e donino Me. E questa è la volontà del Padre mio: che lo Sposo riposi sul petto della Sposa. Tabernacoli Viventi: la Sposa; e Gesù Eucarestia, consolato, amato, glorificato, che trova le sue delizie vivendo, soffrendo, lottando amando con le sue creature. Tabernacoli Viventi: luce dei miei Occhi, fiamma ardente d'amore che sale a Dio in Me, invocate la mia misericordia, donatevi a Me per l'avvento del mio Regno. Io sono la Luce che dissipa le tenebre. Io sono la Via, Io la Verità, Io la Vita: Gesù! 

 

7-III-1969 (Roma) Sono Gesù Eucarestia. Un ultimo saluto da questa Città che nella sua Chiesa ti è stata Madre misericordiosa. Ora va e continua il tuo compito finché sarà completato. Hai fatto quanto Io, Gesù, ho voluto. Non tutti i fini per ora ti sono palesi, ma sia in te questa certezza: dovevi essere qui per offrirti in Me al Padre mio nel mio Sangue prezioso, per ricevere la benedizione che i miei santi Pontefici ti hanno elargito dal Cielo. Ora continua il tuo viaggio e porta a compimento il mio mandato. Si, le mie parole sono queste: ti aspetto lassù, con i miei Santi, con i miei Angeli quando avrai compiuta tutta la mia volontà. Ti saluto così da questa Città santa: a rivederci in Paradiso. Gesù che ama i piccoli La SS. Trinità viva sempre in te, nelle mie anime, perché Io, Gesù, lo desidero per amore. Ripeti spesso e invocami così: Viva Gesù Eucarestia! Ti sia di conforto pronunciare queste mie parole che esprimono tutta la mia Opera d'Amore. Domani verrò, e tu attendimi e seguimi. Gesù. 

 

10-III-1969 (Savona) L'obbedienza che ti ho affidata è frutto di santa Grazia che tu non meritavi. O Vera di Gesù, se tu capissi quale è e quanto è il mio amore per te, per le anime povere! O figlia mia, sii benedetta ancora nel mio santo Nome: Gesù! Con te, largamente, benedico G. e coloro che credono a questo mio inspiegabile amore per i piccoli e poverini. Benedetto sia perciò D. B. che crede in Me. Benedetti quei Sacerdoti che aderiscono in silenzio, in umiltà al mio disegno d'amore. Benedetta sia R., tua sorella, poiché in Me ha creduto e crede. Io, Gesù, accrescerà questa fede affinché, quando sarà giunta l'ora della mia chiamata dal Vaticano, la vostra gioia sia completa in Me. Tu appartieni alla mia Opera: questa è la mia volontà, la volontà di Gesù Sacerdote Eterno. Scrivi, figlia mia, sii forte! Il Santo Padre crede. Crede a Me, a Gesù, alle mie Parole, ai miei Messaggi. Vera di Gesù, sii umile e paziente, e aspettami. Pazienza nell'attesa della mia Parola, pazienza in famiglia, pazienza col prossimo tuo. Per i tuoi fratelli scrivi; per le anime che attingeranno fede e slancio di fervore eucaristico. Pazienza nell'attesa dell'Angelo che Io, Gesù, ti ho promesso. Si, verrà. Verrà dal Cielo mandato dal Padre mio perché la mia volontà si compia fino all'ultimo in te. Pazienza nell'attesa del "segno" rivelatore del mio Amore e della mia Volontà al Santo Padre. La pazienza che vi chiedo sarà virtù acquistata da voi con sofferenza, ma meritoria. Fatevi pazienti e umili come Me! Io, Gesù, sono con voi e in voi: vi guido, vi sostengo, vi incoraggio, vi ammaestro. Se mi invocate con fede e con amore, Io non mancherà di farmi sentire in voi, affinché la vostra pace, se turbata, ritorni a voi dal mio Spirito Consolatore. Ecco, Io non vi lascio: sono con voi nella santa grazia santificante; sono con voi con la mia parola fino all'ultimo. Io sono il Buon Pastore che non abbandona le sue pecorelle. Vera di Gesù, G., mio amato Sacerdote, anime mie, ascoltatemi, seguitemi! L'anima che vive di Me e per Me nel mio mistico Sacrificio, deve essere sottomessa alla mia Chiesa, al Sommo Pontefice. Deve in Me donarsi al padre mio per mezzo della Madre mia. Deve in Me donarsi al fratello. Ciascuno di voi mi abbracci nelle circostanze quotidiane, nella carità verso i fratelli. Lo sforzo costante sia quello di vedere in tutti e in tutto, Me, Gesù. È così che Io scendo fra voi, è così che vengo e mi rivelo a voi. Allora mi porterete in voi, e mi avrete anche su Voi. Sì, voglio i miei Tabernacoli Viventi perché essi saranno nell'umanità la luce per fratelli lontani dal mio Essere: Dio, loro Padre e Creatore. In queste parole, in questi messaggi, c'è tutta la carità che puoi donare al tuo prossimo, vivendo, soffrendo, scrivendo per esso. Tu, per la gloria del Padre mio; tu per gli uomini tuoi fratelli. Dì alle anime, dì al mondo intero il mio amore di Salvatore, la mia grazia. Ripeti con Me, con i miei Angeli: Viva Gesù Eucarestia. Venga presto il Regno dell'Amore di Dio per Gesù Eucarestia. O Maria Madre di Gesù, insegnaci ad incarnare Gesù Ostia Consacrata; a portare Gesù, a donare Gesù. Maria SS. Ausiliatrice, sii nostra Madre, nostra Maestra, nostra Regina. O Maria, soccorri i tuoi figli! A te la nostra vita, affinché tu la metta in Gesù; e in Lui, sia vita che salva le anime, sia vita che rinnovi e trasformi la vita degli uomini quaggiù. A Gesù Vita, la nostra vita. Umilmente la offriamo per Maria SS. in unione ai nostri Santi, nell'unica, nella sola Offerta di Vittima che è Gesù Cristo Nostro Signore. Sei nella mia santa grazia. Hai scritto nel mio santo Nome: Gesù! L'obbedienza viene da Me, Gesù, ed è unita alla mia Obbedienza al Padre mio nel "fiat" della Madre mia. Gesù a Vera, per rassicurarla che tutto viene da Me: Gesù! 

 

12-III-1969 (Savona) Scrivi nel mio santo Nome: Gesù! Obbedienza, carità, amore: tre fiori della santa grazia con i quali l'anima mia deve venire a Me. Queste sono tre vesti, tra le più splendide, di cui amo vedere adorna la mia Sposa. Vera di Gesù, queste vesti non si indossano, ma si assumono fino a diventare anima orante che prega con Me e in Me, obbedendo al Padre fino a divenire Me, perché nulla è rimasto ormai nell'anima "vecchia", fino a divenire "fiamma" che arde e brucia perché Io, nella pienezza del mio Amore, vivo eternamente in voi. Rifai il cammino della tua vita trascorsa, e soffrirai le pene dell'Agonia che Io, Gesù, soffrii per amore tuo. Ora, un poco alla volta, la tua anima sarà immersa nel tuo passato di peccato perché così Io, Gesù, desidero per il bene tuo e di altre anime. Ora che conosci il mio amore, scorgerai nella mia atroce Passione e Morte tutti i tuoi peccati, e le mie Carni martoriate per amore tuo, e il mio Sangue, soprattutto il mio Sangue prezioso, che ho versato sulla terra, e cioè su te. Ti dissi a Roma: rifaremo insieme il cammino della santa Croce e del mio Calvario. Io ora ti immergo, sebbene nella mia luce, in quella creatura che eri prima. Se in passato il tuo dolore e pentimento è stato sincero e profondo, oggi deve portarti ad agonizzare con Me, e per te, e per i tuoi fratelli affinché anch'essi siano partecipi di Me. Coraggio, Vera di Gesù, Io sono con te. Ricevimi così come lo desidero unire te, povera anima piccola, a Me, nella mia Passione. Questo rinnovamento ti darà quella virtù della umiltà che Io voglio vedere brillare in te come una perla preziosa. Pertanto ti riporto a rivivere, soffrendo, il lungo tempo in cui, non amandomi, eri nel mondo, infangata di mondo. Risaliamo così, insieme, il Calvario, e la Croce di questa penosa sofferenza sia, per il mio Sacrificio rinnovato per te, l'espiazione quaggiù dei tuoi peccati. Vera di Gesù, piccola ostia a Me consacrata dal Sacerdote, non c'è olocausto senza espiazione; non c'è offerta senza dolore, dolore che macera, che distrugge ogni ombra di passato. Io, Gesù, ho perdonato. Io, Gesù, ho dimenticato, e nulla ricordo se non il tuo cuore amante. Tu non soffriresti la mia Passione se non soffrendo per le tue stesse colpe. Ecco perché riapro in te le ferite del tuo passato! Quando l'anima tua troverà sollievo in Me, rivela a p. G. ciò che ho permesso di vedere all'anima tua. Non ora perché sei immersa nell'agonia della mia Passione. A Vera confermo le mie Parole per quell'obbedienza con la quale essa, poverina, è unita a Me nella santa Croce, nella Croce d'Amore del suo Gesù. Vera di Gesù ha scritto per mia volontà: per sé, per le altre anime. Io sono la Porta per la quale le mie anime entrano nel Regno del Padre mio. Io sono la Vita: rimani in Me, nella Vita affinché la vita terrena si estingua nella Mia, e doni frutti di Grazia; doni alla vita umana la mia Vita. 

 

16-III-1969 (Savona) Scrivi le mie Parole perché solo queste possono ridare fiducia agli oppressi. La mia Opera vedrà la luce se si saprà attendere con fiducia e serenità. Verrà tempo in cui voi riconoscerete l'adempimento delle mie rivelazioni. Fatevi trovare pronti e non dubbiosi. Perché dubitate? Di Chi mai dubitate! La mia Opera è lanciata ed Io, Gesù, apro la Via d'Amore. Ti ho dato, prima della chiamata locale, il segno rivelatore del Papa. So che tu l'hai creduto, ed hai atteso. So che G. soffre di incertezze. Vera di Gesù, se rimanessi sola a credere e a lottare, mi seguiresti fino all'ultimo? Io ti darò amore, tanto amore da donare a Me, Gesù, alle anime mie, alle anime tutte. Vieni, povera e piccola sposa, e riposa in Me: sul mio Cuore Eucaristico. Il dattiloscritto doveva essere preparato a suo tempo. Ma Io, Gesù, sarà sempre il Divin Riparatore. Non temere, e confida in Me: Gesù! Io sono con te. Sarà con te fino alla fine! 

 

20-III-1969 (Savona) Gesù. Vera, Vera di Gesù, scrivi. Devi proclamare al mondo la mia Divinità e la mia Umanità racchiusa nelle Sacre Specie. L'Eucarestia! Di questo Pane voglio nutrire le vostre anime. Per questo Pane voi vivrete, perché Esso è Me: Gesù. Perseverate nella mia Parola, nel mio precetto d'amore, e nutritevi di Me. Io, Gesù, vi trasformo in Me! Si, i chiamati alla mia Mensa sono molti, ma pochi raccolgono l'invito del loro Re. Pensa Vera di Gesù, è un Re che vi invita. Egli è Sovrano e ha il suo Regno nei Cieli. È un Re velato nel suo splendore, umile per voi, piccolo per voi di quaggiù. Questo Re Eucaristico è Gesù, è Dio, è la Trinità SS., è lo Spirito Santo: l'Amore. Ora Io sono in te, nella tua anima, Uno e Trino, e verso la mia Grazia. Più l'anima è vuota di sé, libera del mondo, maggiormente Io discendo in questa e vi dimoro. Dimora in te, perciò, il Re: il Re dell'Universo e, soprattutto il Re della tua anima. Ma Io non cerco sudditi, bensì eredi del mio Regno che dono a voi mediante la mia Croce d'amore. La mia Croce d'amore ora è l'Opera dei Tabernacoli Viventi. La diffonderà nelle mie anime, susciterà nei miei chiamati l'ardore eucaristico poiché gli invitati saranno molti. Quanti accoglieranno l'invito del loro Re? Eppure per la via della mia Opera d'amore, Io, loro Re, desidero farli più partecipi di Me, eredi del Regno mio dei Cieli. Vera di Gesù, quanti mi seguiranno? Quanti mi incarneranno? Se le mie anime si abbandonassero più fiduciose al mio amore di Padre, come coprirei le loro miserie con le mie ricchezze, con i miei doni! Non tema il Tabernacolo Vivente la nullità del suo essere. Chiedo, direi quasi esigo, abbandono, fiducia in Me, e a tutto ciò che manca al mio misero tabernacolo, darò Io, Gesù! Chiedo umiltà, generosità, amore, amore, amore. Ho scelto un tabernacolo forse spregevole per il mondo, ma non per Me. Io lo faccio bello con la mia Grazia! A lei sto donando tutto perché Io, Gesù, gioisco nel donare. Svuotate il vostro cuore di voi stessi, perché possa discendere in voi il mio amore. Voglio cercare e trovare riposo in te, figlia mia, nel tuo povero cuore. Perché ti affliggi se non sai amarmi? Bisogna isolare l'anima, staccarla dalla terra perché sia immersa in Me. Allora sentirai di amarmi un po'. Sentirai di amare Gesù di puro amore. Anche questo amore sarebbe limitato poiché Io attiro l'anima alla completezza dell'amore puro. Perciò amarmi vuol dire per ora soffrire: soffrire di non sapermi amare. Anche questo è amore. Ora l'amore puro è simile ad una goccia di miele che Io verso nell'anima attraverso l'Eucarestia. Io venendo in voi; compio lavoro di purificazione, lavoro di redenzione, lavoro di sublimazione dell'anima in Me. Ora nessuno arriverà a questo amore sensibile senza di Me, cioè senza l'Eucarestia. Ora il mio Tabernacolo si rifugi in Me, nel suo Gesù Eucaristico: Io preparerò la sua anima a portare a Me. Confidi e non si turbi. Sono Gesù. 

 

25-III-1969 (Deserto) Vera di Gesù, scrivi, scrivi per obbedienza: obbedienza d'amore e di fede. Io sono Gesù, Figlio dell'Altissimo, incarnato nel seno della Vergine Maria. Ti do un annuncio di pace e di bene per la tua anima: scenderà l'Angelo della promessa, e tu lo chiamerai l'angelo della Croce d'Amore di Gesù. Egli ti aiuterà a portare la mia Croce, e insieme verrete a Me. Io ho promesso. Io, Gesù, mantengo. Parola di Gesù alla sua povera sposa. 

 

28-III-1969 (Deserto) Vera di Gesù, scrivi: sono Gesù Eucarestia! Scrivi che nella mia Grazia è l'Amore. Ti do pace, ti do serenità, ti do Me: Gesù. Ora sono consolato perché hai ascoltato la mia Voce. Tu sei la mia pecorella che Io tengo fra le mie braccia di Padre. Tu, povera e sofferente sei nel mio amore. Come ti porto a Me, come ti attiro, tu ancora non lo sai; né lo saprai mai quaggiù. Non devi temere. Chi ti difende, chi ti protegge è Gesù. Io farò Luce ove c'è tenebra. Io provvederò a tutto e a tutti. Queste tribolazioni presenti sono il balsamo della mia sofferenza. Vedi, Io le ricevo nel mio Sangue prezioso, e lungo la via dolorosa del Calvario, tu mi accompagnerai con la tua povera crocifissione. Ti ho guardata allora come anima da riscattare. Ti ho guardata ancora come anima da conquistare. Ora sei fra le mie "Marie". Ora così Io, Gesù Appassionato, ti vedo. Vieni, anima mia, ti porgo sempre la mia Croce d'Amore. E’ tua; è per le anime a Me consacrate; è per le anime che cercano in purità di cuore, in generosa umiltà, Me, la mia Vita intima, mistica, di fusione di anima con Me: Gesù. Vi ho viste, anime mie, lungo il Calvario, e già da allora il vostro amore mi consolò. Ora cerco questo amore che Io ho pagato col mio Sangue; chiedo questa offerta nella mia stessa Immolazione al Padre. Ricorda, anima mia, e non dimenticare, che tu oggi puoi amare in Me il Padre, essere consumata per Me, per la mia Gloria, perché Io mi sono consumato per te. Ora guarda i tuoi fratelli, i nostri fratelli lontani, e non voler negare loro quanto Io, Gesù, ho donato gratuitamente a te. Non voler negare la gioia eucaristica che viene dal ricevere Me, e le effusioni di amore e di grazie che Io so dare ai miei figli affranti e travagliati. Nell'amplesso eucaristico vedranno Me e si salveranno. Figlia mia, tesori di grazie riverserò per i miei chiamati, per i miei Tabernacoli, se essi vorranno seguire Me: Gesù. 

 

30-III-1969 (Savona) Scrivi, Vera di Gesù, sono Gesù Eucarestia in te! Vivo nella tua anima, in questa abito e ho fissato qui la mia Dimora. Sì, è vero, porti Me perché hai Me. Insieme dobbiamo andare a visitare i fratelli per attirarli ai pensieri di pace e di eternità. Scrivi, Vera di Gesù; mi manifesto. Ho visitato questa casa con la santa grazia. Io, Gesù, ho preso dimora nelle sacre Specie in questo Tabernacolo, ma c'è chi mi resiste. Io, Gesù, vi ho guardate e vi guardo perché siete nel mio pensiero. Ora, la Madre mia Maria SS., farà opera di persuasione per ogni vostra anima affinché voi intendiate il linguaggio di Dio! R. mi segua affiancata a te, con lo sguardo fisso alla meta. Indulgente nei limiti, sgombri la mente e il cuore dai pensieri terreni. Si elevi a Me, al suo Gesù, per mezzo della mia grazia eucaristica. Io, Gesù, voglio trarla dalle tribolazioni che soffocano lo spirito. Io voglio che venga a Me per la via che ho insegnato a te. Perciò essa, con l'aiuto della mia grazia, rimuova con fermezza gli ostacoli che le impediscono di venire a Me: Gesù Eucaristico. Se mi brama, mi cerchi; e se mi cerca Io, Gesù, mi farò trovare. Lo sforzo compiuto per raggiungere la meta, sarà da Gesù enormemente ricompensato. Devi dire che Io, Gesù, ho vinto anche la morte. Chi rimane in Me e persevera sino alla fine, vincerà in Me, perché insieme vinceremo lo spirito di questo mondo. Allora, come Lazzaro, risorgerà l'anima che le è cara, che mi è cara. Ma tutto questo non avverrà se l'anima di R. non sarà in Me non vivrà che per Me, per la gloria del mio Regno. Ora R. ha una guida intima da seguire, e che il suo Gesù le rivela per riversare in essa onde di tenerezza, amore filiale, conforto e luce. Voglio che cammini nella luce; voglio che veda che Io, Gesù, tanto la amo perché, se pur nelle miserie, tanto la prediligo. O Vera di Gesù, scrivi ancora! Portami con te, Vera. Portami ai piccoli; portami a chi muore senza di Me! Portami nei tuoi dolori, portami in umiltà e carità. Io, Gesù, resto sempre con te. 

 

1-1V-1969 (Deserto) Gesù. Figlia, figlia mia, è Gesù che ti parla. Vengo a te, scendo in te, e la mia divina presenza, come nel santo tabernacolo è reale. Ora, in questo momento, mi porti, e tu divieni il mio Tabernacolo santo perché ospiti Me, Gesù Eucaristico. Questo accade quando ti parlo, ti detto, mi rivelo a te. Nel mio sacro Tempio cerco l'anima mia per attirarla a Me, la elevo, le do consolazioni perché il suo spirito trovi in Me la forza, la forza che può attingere solo dal mio amore. Venerdì Santo ti darò una pena per amore mio. Vuoi che lo Sposo privi la sposa di sé proprio in quel giorno? Tu attendimi in umiltà e in silenzio. Ciò gioverà alla tua anima e sarà di consolazione per Me. Devi lodare Iddio che in Me ti ricopre di grazie, frutto della mia misericordia. Quando farà dimora stabile in te, ti manderà il mio Angelo: l'Angelo della Croce d'Amore di Gesù! Sarà presto, perché Io, Gesù, voglio con le mie Mani formare il mio Tabernacolo: un tabernacolo povero per i poveri, un tabernacolo tutto mio ove dimorare insieme ai poveri, un tabernacolo piccolo, molto piccolo, per andare a visitare i piccoli. Consolati, anima mia, perché Io presto verrò per te e per coloro che soffrono, che abbisognano di Me. Tu mi devi "dare", tu mi devi "portare", perché questa è la volontà mia. Tu aspettami fiduciosa! Ora non sei sola: hai Me, hai gli Angeli che adorano Me. Rimarrò ancora in te, nella tua anima, sensibilmente. Preparati ad accogliermi nel Sacramento dell'Eucarestia, nel mio dono d'amore alle anime. Gesù ti aspetta. Gesù vi aspetta. Vieni a Me, anima mia, Io, Gesù, ti cerco. Ti cerco con amore. Queste parole, Parole di Gesù per i poveri, si diffonderanno ovunque, e porteranno la mia gioia. No, non temere: tu non ci sarai poiché Io, Gesù, ti difenderò da te stessa. Ti sottrarrò al mondo come ti dissi, e in Me sarà consumata la tua vita. Tanto ti ho promesso, tanto manterrà Io, Gesù. Per G. valgano le stesse parole rivolte a te, Vera, Vera di Gesù. lo sono con voi! 

 

6-IV- 1969 (Savona) Sono Gesù nella santa grazia. Scrivi. Scrivi che Io ho detto: la mia Presenza eucaristica in te è voluta da Dio che ricopre le sue povere creature del manto della mia Misericordia. Perciò non temere: sei nella mia santa grazia e nell'obbedienza. Ora la pena cessa, ed Io, Gesù Risorto, risorgerò nella tua anima per trarla dalle oppressioni, alla gioia, alla mia gioia: gioia di Gesù Eucarestia! Ora sei inferma. Hai sofferto in Me. Ma l'uomo vecchio stenta a morire. Vera di Gesù, fiducia! Scrivi, scrivi, figlia mia diletta, sono Io che verso la grazia delle mie parole. Se il mio Tabernacolo Vivente esiste, Io vivo la mia Opera d'Amore. Ciò non induca affatto gli altri ad stendere questo anticipo, poiché solo per voi Io, Gesù, faccio una eccezione. Gli altri attenderanno l'autorizzazione dalla Santa Sede. P. G. e tu, siete le mie povere "pietre" sulle quali Io intendo elevare l'Opera dei Tabernacoli Viventi. Se queste pietre non portano Me, non edificheranno la mia Opera d'Amore. Ripeto: è un privilegio per voi poverini che lavorate per Me, e in Me. Io sono consolato in voi, e voi siatelo in Me: in Gesù Eucarestia. Questo dono d'amore è per Vera, perché non si turbi più, e creda che il suo Gesù mai l'ha lasciata e mai la lascerà. Benedico, si benedico tutti: anche chi non mi ama. Benedico e attendo che tutti i vostri cuori vengano a Me: a Gesù Eucarestia. Gesù Risorto vi dona la Pace, la Pace che Io ho acquistato col mio Sangue. Ecco Io ve la dono: si diffonda nel vostro spirito per vedere Me, per cercare Me, per farvi felici in Me. Gesù Risorto con la sua grazia in te. Risorto per te, per tutte le anime. Và in pace. Io rimango in te per attirarti, ora per ora, a Me. 

 

12-IV-1969 Savona) Scrivi il mio amore per te, per le anime tutte. Mi rivelo ai piccoli poiché essi hanno bisogno di Me. Al piccolo insegno come si ama il proprio fratello, e lo aiuto a portare il fardello delle sue stesse miserie. Se egli mi ascolta troverà in Me la via che lo farà salire sino a Me: l'amore. Dall'amore umano, sentito e vissuto per mio mezzo, egli verrà rapito all'amore divino. Allora egli sarà libero, sarà felice. Sarà tutto in Me. Il piccolo abbracci quindi con tenerezza i propri piccoli anche se fanno soffrire, e cerchi in essi sempre e solo Me. Questo è l'unico mezzo per venire a Me; per rimanere ancora nel mondo e non essere del mondo. Vi do un precetto nuovo: amatevi l'un l'altro; vi dissi una volta. Vi ricordo con amore, con amore insistente, lo stesso precetto poiché voi siete le anime elette del Regno mio Eucaristico. Ho scelto fra i poveri la mia Dimora, e qui vi voglio abitare nella pace e nella carità. Io sono qui per questo: per aiutarvi nell'amore, per unirvi nell'amore, perché diventiate tutti miei come Io, Gesù, sono del Padre. Sono qui per te, sono qui per i tuoi familiari, e le mie grazie, grazie dell'anima, verranno, perché i frutti matureranno a loro tempo. Io vengo a voi per amore e vi abbraccio e vi benedico. Benedico l'anima tua, l'anima dei tuoi fratelli. Allo stesso modo benedico il povero e il ricco, il giusto e il peccatore, perché adesso è l'ora della mia misericordia. Tale e tanta misericordia, da essere qui pane vivo disceso dal Cielo per rigenerarvi nella mia Grazia costantemente. Frutto dell'Amore è la mia eterna Consumazione nelle anime. Io voglio eternarla fra le pareti domestiche, perché la mia Vita, la mia Luce non vi manchi mai, non ci manchi più. Vera di Gesù, scrivi, scrivi. Hai questo compito. Devi compierlo perché sono Io che detto: il tuo Gesù Eucaristico. La pena che mi offri, Io la vedo. T'insegnerò, Vera di Gesù, ad accompagnarmi, ad assecondarmi, a lasciarti portare da Me. Tu non potrai fare nulla senza di Me. Lasciati guidare anche nel silenzio, e in questo attendimi umile e fiduciosa. Nel silenzio, per servirmi, devi confidare di più in Me, e rimanere nell'umiltà. Se sei arida, guarda con più amore il Cielo: questa è la Patria tua, la Patria che ti attende. Questa promessa ti sia di conforto fra le tenebre che ora verranno per te. Dopo sarà la luce, la luce del mio immenso amore eucaristico. Vedi, Vera di Gesù, come ti guardo, ti seguo!? Vedi quanto e come ti amo!? Ora và in pace. Io sono in te, con te, e non ti lascio. Ho promesso, e con te ho stabilito questo patto d'amore. Io rinnoverò questo patto d'amore per ogni anima che si nutre di Me: e ciò sarà fino al Giudizio Universale. In questo patto, Gesù Eucarestia e l'anima saranno fusi. Non dimenticare: il Vino e l'acqua. Così: ogni anima in Me, ed Io in ogni anima; fino all'ultimo. La mia mano benedicente ora su te, sui poveri di questa casa, sui poveri della strada. Gesù per tutti. 

 

14-IV-1969 (Deserto) Gesù nella santa grazia, Gesù nell'amore, detta a te, povera. Scrivi, il mio amore eucaristico, è dono eucaristico. Lo rivelo a te per tutte le anime. Voglio anime "povere" che seguano Me, che portino Me. Le cerco fra i poveri, i depressi, i calunniati, gli offesi, i puri, i semplici. Voglio che essi abbiano la certezza del mio grande amore di Padre, poiché nemmeno questi piccoli Io, Gesù, intendo lasciare orfani. Quante volte ho ripetuto e spiegato questo mio sofferto amore per i poveri! Non mi stancherà di ripeterlo finché i miei figli hanno bisogno di Me. Discenderà ancora la notte su di te, ma tu sappimi attendere. Io, Gesù Eucarestia ritornerà per sempre. L'anno in corso donerà anche delle consolazioni a voi che mi aspettate, e la luce della mia Opera d'Amore sarà in te, sarà nei miei chiamati. Roma, in S. Pietro, benedirà la prima pietra del mio grande Edificio eucaristico perché l'anno della grande grazia è prossimo. Figlia mia, accettami nella Croce, accettami nel dolore, accoglimi nell'amore. 

 

18-IV-1969 (Savona) Il mio nome è Gesù, Figlio dell'Altissimo Onnipotente Dio. Seconda Persona della SS. Trinità, Pane Vivo disceso dal Cielo per sfamare i poveri, per alimentare i dubbiosi dei tesori della verità, per condurre a compimento l'opera di salvezza degli uomini, miei fratelli, consegnatami dal Padre mio. Io, Gesù, in Cielo nella mia gloria: Dio Uno e Trino, con la Madre mia SS. la Vergine Immacolata, i miei Santi, i miei Angeli. Io, Gesù qui con voi, in voi, su voi, per la sete di anime che è in Me. Io sono Gesù Eucarestia. Parlo da un Tabernacolo Nuovo e misero. Vorrei che questo divenisse parte di Me, donandosi totalmente a mia Madre. Ella è il Tabernacolo d'oro capace di portare Me. Porta la tua anima, porta il tuo cuore, porta questo tabernacolo a Maria. 

 

27-IV-1969 (Savona) Sono Gesù. Viva Gesù Eucarestia! A Vera, il mio Angelo S. Raffaele, Arcangelo di Dio, perché nel cammino sia guidata da un "inviato di Dio" col quale essa potrà condurre a termine il compito assegnatole da Dio Padre per mezzo mio. Questo Angelo ti guiderà, ti proteggerà fino al termine della tua vita terrena, fino a condurti a Me: nella Patria, nella dimora mia del Paradiso. Ti prometto la mia Parola più sovente. Io voglio essere amato molto, molto, molto. Amami e dimenticati in Me. Io, Gesù Eucarestia, voglio rimanere in te. Sono Io, Gesù, che lo desidero. Hai la mia Parola: Parola di Gesù. Figlia mia, ti benedico. 

 

30-IV-1969 (Savona) Scrivi, figlia mia diletta, è il tuo Gesù che ti parla! Vieni, figlia mia, accostati a Me; al mio Costato? Qui c'è l'amore, il vero amore. Si, per obbedienza scrivi; e in nome di questa santa obbedienza verrai a Me. Ti avvicini sempre di più all'amore, al puro amore mediante l'obbedienza e l'umiltà. Ora abbandonati a Me. Non voler vedere il mondo se non attraverso Me. Io, Gesù, ti farò grazia: vedere tutto e tutti in Me. Devo formare il mio tempio nuovo, devo purificarlo: ma a ciò verrà il mio Sangue. Scrivi: sono Io, Gesù, che guido la tua anima. Io, Gesù Sacerdote Eterno Pastore di anime. Io erigo il mio Tempio con la mia Grazia, dalla tua pochezza e su questa costruisco... la mia Chiesa. Sono Io, Gesù, che la formo, la adatto secondo i tempi e secondo la verità. Io sono la Via, la Verità, la Vita. Vangelo di Vita, per la vita di domani Io, Gesù, continuo a insegnare come è sempre possibile venire a Me. Tu sei un povero esempio sul quale il Padre mio si è compiaciuto cominciare. R. tua sorella, sarà un altro esempio. E altri esempi ci saranno per convincere le anime che Io, Gesù, nell'amore e nell'azione dello Spirito Santo, sono colui che pasce le sue pecore. Vi guido, vi inseguo, e se saprete essere sensibili alla mia Voce, non camminerete mai nel buio perché avrete Me quale Luce. Quanto hai scritto viene da Me. Tu non pensare agli altri. Pensa solo che hai fatto contento Me obbedendo. Non voglio in te altra preoccupazione. Tu servi a Me come sei; servi alla mia Opera d'Amore. Oltre l'obbedienza ai Superiori, al Sacerdote non ci sarà per te comprensione, nè guida, nè rifugio spirituale. Riferisci tutto a Me, alla mia Gloria,e convinciti che, già da questa terra, tu hai cominciato con Me a vivere per il Cielo. Se non lo vedi, Io però lo preparo per te, per le anime mie in particolare. Coraggio e fiducia! Vera di Gesù, il mio Cuore ferito d'amore è un Cuore di Sposo; perciò è anche geloso della più povera e misera cosa quale tu sei per Me. Tu mi porti ed Io ti conduco e insieme ci avviciniamo alla dimora celeste. Rimani in Me, sposa del mio Sangue! Io, Gesù, ho voluto rivelare la mia Presenza Divina attraverso la mia Parola per testimoniare agli uomini di buona volontà che, attraverso la grazia santificante della SS. Trinità, Io, Gesù, dono la mia Parola ai poveri. 

 

6-V-1969 (Deserto) Vera, sono Io, Gesù, non temere! Mi riconosci? Ora scrivi. A G. deve arrivare il mio incoraggiamento per il lavoro intrapreso. Io lo assecondo con la mia grazia; lo dirigo secondo la mia volontà che è desiderio di esternare il mio amore a lui e alle anime mie. Sono prigioniero, prigioniero per amore. No, non voglio lasciarti, lasciarvi: voglio rimanere con te, con le anime, sempre. Per ora è così: silenzio, silenzio, silenzio. Cammina con Me. Io sono la luce che guida la tua anima anche se non vedi, non senti, non sai più che Io in te vivo, vivo. Il mio amore fatto di carità ti perdona, ti solleva, ti attira. Spera in Me, spera in Gesù! Ritorna, ti aspetto, ti darò forza, ti aiuterò a non temere. Gesù a te, piccola anima eucaristica! 

 

11-V-1969 (Savona) (Santuario della Misericordia) Scrivi, Io detto. Sono Gesù nel mio Sangue preziosissimo, nella mia Immolazione al Padre per voi, per ispirare in voi pensieri e desideri buoni di amore, di carità, di purezza. Sono nelle sacre Specie l'Eterna Vittima che si offre e ripara per voi. Oggi la mia Misericordia si espande per Colei che presso Dio invoca per te, per le anime tutte, Misericordia. 

 

12-V-1969 (Deserto) Scrivi. Parla Gesù Eucarestia. Son qui nella mia Parola d'amore per consolarti, per consolarvi. Devi dire a R. che Io, Gesù, la amo molto, molto. Che i miei messaggi d'amore sono rivolti a lei, ad anime soprattutto come la sua. Devi dire che Io, nella mia immensa Bontà, l'ho prescelta quale Sposa mia eucaristica. Vera, Vera di Gesù, cerco anime che abbraccino la mia santa Croce con Me. Cerco nei piccoli questo amore nell'offerta costante in Me. Cerco te nel tuo dolore nel tuo squallore. Cerco chi mi ama; cerco gli afflitti, i sofferenti, gli oppressi; cerco i diseredati dai beni del mondo; cerco queste anime. Con quale esercito Io, Gesù, combatterò il nemico delle anime? Siete voi, figli miei amati, la lega di anime: sono le vostre lacrime, i vostri dolori; è l'accettazione della mia volontà, è Me in voi nella santa Croce! Il silenzio non vi opprima, non vi scoraggi. Io, Gesù, sono con voi. Vera di Gesù, non abbandono le anime per le loro miserie, ché per voi Io sono venuto e con voi voglio rimanere. I Tabernacoli Viventi sono la rivelazione più ardita del mio amore: il Padre che non abbandona mai il figlio, lo Sposo che non sa staccarsi dalla sposa, l'Amico che vuole l'amico col quale conversare ed effondere la sua amicizia. Mentre l'umanità si perde, Io avanzo con i miei Poveri, e con essi Io, Gesù, vincerà, trionferà. Ti insegnerà che è croce, croce accettata con amore, quella del Tabernacolo. L'esperienza è dura più ora che nel passato, ma tu, attraverso le ispirazioni del tuo Angelo, imparerai. Per te è dolore portare Me, e lo sarà per lungo tempo. Ti ho mandato un Angelo: l'Angelo della Croce d'Amore di Gesù, perché ti aiuti a portare Me: l'Eucarestia; e ti guidi, e adori e ripari. Figlia mia benedetta, vieni a Me. Il tuo Sposo ti attende! Il nostro incontro è nel mio Santo Sacrificio. Qui Io, Gesù, ti immergo in Me. Qui tu sei in Me e nella mia santa Grazia. Io ti offro in Me al Padre mio. Venite anime mie, lo Sposo attende! Vera di Gesù, sono Io, sono il tuo Gesù: non temere, non essere vittima della depressione: offrila a Me, offriti in Me. Tutto accetto, tutto prendo e tutto purifico. Offriti per il lavoro di G. Offriti per la mia Opera: perché giunga presto nelle mani del Santo Padre. Dopo le offerte, scriverai: scriveremo, lavoreremo insieme: Io e te. Tu sii umile e paziente. E sii grata a Gesù che sparge nella tua vita anche la grazia della sofferenza. Resto in te, e ti effondo i profumi del mio Amore. Figlia mia benedetta, riposa in Me. Lo Spirito Paraclito discenda sui miei chiamati. Io, Gesù; lo mando, lo voglio. 

 

13-V- 1969 (Deserto) Sono Io, sono il tuo Gesù nell'anima. Voglio rimanere con te, voglio conversare con te. Io parlo alla tua anima, e tu rispondimi. Vera di Gesù, scrivi il mio amore, quello che Io dono a te. Chi ti porta, chi ti conduce ai verdi pascoli? (Tu, Gesù mio). Chi ti sostiene nelle incertezze? Ora rispondo Io: la mia grazia. Nelle tenebre in cui ti lascio, come cammini? Ora rispondi tu. (Non cammino, mi sento ferma e soffocata). Invece cammini e avanzi, malgrado le tue misere cadute, perché Io Crocifisso mi offro per te al Padre mio, e prego e riparo. Se vacilli, Vera di Gesù, Io mi chino e ti rialzo. Nelle tentazioni, quando l'inquietudine ti assale, Io ti riconduco alla preghiera. Se non sai insegnare, Io ti guardo e soffro di questo amore che non sai dare. O Vera di Gesù, quanto sei niente, quanto sei piccola e quanto ti amo, Io, Gesù! Ti rinnovo e ti purifico tutti i giorni. Ti preparo sempre per Me. E questo dono il battito del mio Cuore Eucaristico. Così tu lo devi ascoltare perché la mia tenerezza pervada il tuo cuore. Vuoi scrivere ancora per Me? (Sì, Gesù, subito). Scrivi ad un Salesiano che mi sta molto a cuore, così. Tu non pensare chi esso sia perché il suo nome te lo rivelerò in ultimo. "Tu mi rappresenti nella Chiesa, tu sei per mia volontà nell'autorità ecclesiastica; ogni tua parola si riflette pertanto sugli altri miei amati Sacerdoti. (Vera di Gesù, scrivi nell'obbedienza queste parole, parole di Gesù). Si astengano dai commenti sfavorevoli coloro che non aprono la mente e il cuore alla mia Opera d'Amore. Perciò vi dico: è meglio tacere che esternare pensieri contrari alla mia volontà. Ora Io, Gesù Eucaristico, vi dico: Le parole rivolte ai poveri nei miei messaggi d'amore, non passeranno perché, come quelle del S. Vangelo, vengono da Me, dal mio amore eucaristico. Desidero che tu e gli altri preghiate affinché la mia luce discenda in voi; desidero che vi rivolgiate alla Madre mia per conseguire questo fine. Desidero che voi chiamati i primi prescelti, veniate a Me per la via dell'amore che Io, Gesù Eucarestia, vi ho donato. Ora pregate, pregate e siate umili, profondamente umili come Me. Gesù. A Roma la mia volontà sarà fatta ma Io desidero che in quel giorno anche in voi la gioia mia sia completa. Ogni Sacerdote che conosce i miei messaggi riferisca a se stesso queste amorevoli esortazioni, e venga a Me, ritorni a Me nell'umiltà. Io lo esaudirò se sarà sincero. Vi chiamo ancora. Vi attendo. 

 

15-V-1969 (Deserto) Vieni anima mia benedetta, vieni al mio amore eucaristico. Sono in te: ti ispiro e ti parlo. Oggi attiro le mie anime al Cielo. Oggi Io, nella Gloria, vi assumo in Me e, quali piccole ostie eucaristiche, siete nell'Ostia Consacrata Una Sola Ostia. Una Offerta davanti al Trono del Padre mio: qui e nei Cieli. Ecco perché voi vivete già della vita dei Santi in Me. Oggi è gran festa! Il Padre mio è glorificato in Me, e a larghe mani effondiamo lo Spirito d'Amore su voi. Ricevetelo con gioia, con umiltà. Sono in te per comunicarti i miei Pensieri affinché tu rivolga i tuoi a Me, al Cielo, alla Mensa Eucaristica e alla Dimora del Padre ove Noi ti aspettiamo. Ancora un poco, Vera di Gesù, ancora un poco e poi saremo alla meta, perché lo, Gesù Crocifisso, ti abbraccerà dalla mia Croce d'Amore. I Salesiani verranno a Me! In Cielo si prega perché la mia volontà sia fatta anche in terra. Io nei miei Santi, ed essi in Me, in una sola preghiera rivolta al Padre. Io, in Voi, nelle mie povere spose eucaristiche, in una sola preghiera - offerta - consumazione al Padre: "Venga il tuo Regno, la fusione eucaristica - Gesù e le anime - nel dono e nella luce dello Spirito Santo. Quando il mio Regno d'Amore si sarà diffuso così, Io scenderò nei cuori più duri perché le mie anime si saranno consumate in Me. Ora và, e dona al mondo i miei messaggi di pace, di amore e di perdono. Vivi la vita che ti offro, e domani tutto sarà trasformato in gioia.  Ora và con Me, e sempre, poiché, attraverso te, Io voglio confermare la mia Volontà: quella che ho spiegato nella mia Opera d'Amore. Sono i Tabernacoli Viventi la luce della chiesa che in Me Eucarestia risorgerà rinnovata. Voi siete i primi sentieri, le prime pietre che presto si moltiplicheranno per virtù della Madre mia che al Santo Padre condurrà ogni cosa. Voglio allora che anche la vostra gioia sia completa in Me. Gesù nel Cielo, Gesù qui con te: nell'anima, nella mente, nel cuore, nella SS. Eucarestia. Ti benedico, vi benedico, vi benediciamo: con la Madre mia! 

 

20-V-1969 (Deserto) Scrivi, Vera di Gesù! Io sono il Padre Onnipotente e Buono. Io ti condono i tuoi peccati e rimetto nella Piaga del Sacro Costato del Figlio Mio. Io ti voglio pura perché il mondo a te non appartiene più. Ti voglio nel mio Gesù e nel suo Cuore ferito per l'amore. Qui deve albergare la tua anima finché sarà peregrina sulla terra. Allora non temerai, e il mio stesso Gesù sarà la tua rocca. Ora hai pianto, ed Io, Dio tuo, ti ho mondata, ti ho benedetta. Cammina sicura perché le mani della S. Vergine ti guidano nella via da Me, Dio Padre, voluta. L'ombra della terra è fugace, perché Io mando la luce dall'Alto. Ora segui il Figlio mio diletto nella Passione. Attingi forza, virtù e meriti in Lui. Dopo la Passione, è la Morte e la vita vera. Dopo il cammino della speranza e dell'attesa ci sarà la vittoria. Io sono il Padre del mio Figlio, e a voi Io dono nella S. Eucarestia perché voi lo amiate sempre di più, perché voi siate trasformati per la santa grazia, per la sua perenne presenza, in anime sue: anime eucaristiche. Portate Gesù e portate Me, il Padre, e lo Spirito Santo si effonda nel vostro Spirito. Ti parlo, Vera di Gesù, nel nome del Padre dal quale tu dipendi, e dal cui amore infinito scaturisci e a Lui ritorni per Me, per Gesù. È il Padre provvido, elargitore di grazie, che dona le prove. È il Figlio che lava, purifica e intercede presso il Padre. Discende lo Spirito Consolatore perché è conforto, sollievo, amore. Quale lavoro compie Gesù nella tua anima! Figlia mia benedetta, benedetta nel Padre, nel Figlio, nello Spirito Santo, perché Io Gesù sono l'Amore. 

 

20-V-1969 (Deserto) Scrivi per amore e per obbedienza tre volte il mio santo Nome: Gesù, Gesù, Gesù. Poi ritorna a letto. Ti do un annuncio di pace: le anime per cui tu implori, sono nel Pensiero di Dio Padre, e in Dio vivono. 

 

21-V-1969 (Deserto) Sono Io, Gesù: per G. Lavoro con te, vivo con te e soffro con te! Tu hai Me, ed Io ho te nel tuo sacerdozio ove ti faccio santo per Me, per il regno delle anime mie eucaristiche. Per questo regno ti ho donato la mia Croce d'Amore. Abbracciala con struggente amore sino alla fine. Coraggio! Ti ripeto: vivo in te, nel tuo sacerdozio mi rinnovo, mi consumo e mi dono. Per te, Io passo alle anime, e tu per me ti avvicini al Padre. Discenda la mia Grazia per comunicarti i miei doni che ti rinnovo nella vicina Pentecoste. Andate a Maria, andate a chiedere luce per i Superiori: questo sarà dono del suo Cuore Immacolato. Pregate, invocate! Voglio che si ricorra a Lei, che si onori Lei: la Mamma dell'anima. Gesù per te. 

 

1-VI-1969 (Deserto) (Festa della SS. Trinità) Figlia mia, figlia mia prediletta dalla mia Croce, e Croce d'amore eucaristico, scrivi nel santo nome della SS. Trinità e nell'obbedienza con cui tu sei legata a Me, al mio dono eucaristico nella mia sanguinante Passione. L'anima tua è nello stato di purificazione, e le tue intime sofferenze si approfondiranno. Non temere, l'anima tua viene più a Me e avanza nella Luce. Ti do un segno: quando amerai tutte le creature in Me e il mondo non ti apparterrà, perché liberamente per amor mio l'avrai lasciato; quando, creatura vivente, vivrai solo di Me e di Cielo, allora la mia Opera d'Amore sarà quasi ultimata nel mio Tabernacolo Vivente. Il mio piccolo Tempio sarà purificato e offerto, vittima nella sola Vittima, nell'ultimo sacrificio. Intendi bene, piccola sposa eucaristica, la purificazione del Tabernacolo. Esso è sacro, esso è dimora di Dio! Opera d'amore, nel mio Tabernacolo; opera d'amore, i miei scritti, i miei messaggi. Io sono nella mia Opera d'Amore, come nelle Sacre Specie Eucaristiche: per un'anima sola come per tutte le anime. Io sono disceso nella Parola in un'anima per confortarla, assisterla e trasformarla in Me. Questo amore di Padre verrà rinnovato in tutte le anime che a Me verranno nell'amplesso eucaristico e mi daranno onore, gloria, amore. Ho una Sposa, ho già molte spose eucaristiche dalla Madre mia, ma voglio elargire a profusione la mia grazia su altre, su tante, moltissime anime. Ora Gesù ti mostra il suo ardente desiderio: rimanere sempre con te, rimanere sempre con la sua creatura, nel suo Tabernacolo anche se spoglio e squallido. Io, Gesù, Via - Verità - Vita, sono e sarà nell'Ostia consacrata che tu porti. Questa sacra Particola dirà alle anime mie quanto e come Io voglia unire la mia Divinità e Umanità anche alla loro vita. Dirà loro che Gesù Eucarestia è Amore infinito, è Dono, è Promessa di pace, è Pace. Oh, quante cose dirà la mia divina Presenza in questa stessa Ostia consacrata! Tieni questa sempre per Me, per amore mio, per obbedienza. Riponi tutta la fiducia in Me, nel tuo Sposo Eucaristico, e credi a Colui che è in te: Gesù! 

 

3-VI-1969 (Deserto) Scrivi, figlia mia diletta, sono Gesù: Ostia Consacrata. Voglio scendere in te e sollevarti. Ti allievo la croce per amore. Ti santifico con la mia Parola e ti dono la Luce. Le sofferenze di oggi sono permesse dal Padre mio, e in Me si trasformeranno presto in luce di pietà. Sei nelle mie Mani sante e trafitte, ed Io ora dispongo di te, della tua vita intimamente eucaristica. Si, hai ascoltato bene ciò che ho detto ieri l'altro. Il braccio: tu sei il mio Braccio! Lasciami fare, e Io agirò per te, attraverso te. Sei un umile, povero ma grande strumento nelle mie Mani, e tu servi a Me, alla mia Opera d'Amore. Fidati di Gesù, e sempre di più. Dalle prostrazioni ti sollevo Io, Gesù, attirando l'anima tua sempre più a Me, al mio Cuore. O Vera di Gesù, non cerchi questo per amarmi? Il mio Costato va aprendosi anche per te, e un giorno il tuo povero cuore vedrà il Mio! Sarà l'incontro, sarà l'unione. Ora dammi il tuo povero braccio, donamelo nel silenzio perché così Io opero, e tu sii umile, non domandarmi - come hai fatto sinora - a cosa ti serve?! Io ti ripeto: serve a Me, al tuo Gesù Eucaristico, al suo trionfo. Ora in Cielo si prega per te, per G., per i Salesiani. Si prega per voi e con voi, perché abbiate a obbedire e corrispondere alla mia Grazia. Non temere le spine che qui ti trafiggono: anche queste sono preziose nel mio Sangue Eucaristico. Accetta ogni sofferenza: Io la permetto, e tu donamela al mio Altare, nel mio Sangue. Poi aspetta. Gesù è qui, è con te, è vicino a te, e l'anima tua vede Me perché Io mi mostro a te. Ti aiuterà a terminare la scuola; ti aiuterà, vi aiuterà. Sii generosa e donami quanto ti ho chiesto. Vera di Gesù, voglio parlarti ancora. Scrivi per amore e per obbedienza. L'acqua che Io verso dal mio Costato nel S. Sacrificio è per le anime sofferenti - come la tua -; il Sangue che ne sgorga, vi attira alle dolcezze intime del mio Cuore. Con l'una, lavo, purifico, sollevo, infondo fiducia; con l'altro, vi chiamo all'Amore, all'Unione. Ora, se mi dai la tua anima dopo l'elevazione, Io farò anche con la tua volontà quanto già faccio da Me. Vieni, venite a Me, anime mie, perché Io dono a tutte; sono per te qui, ma sono per tutti. Hai capito bene? Ti aiuterà! Gesù Padre. 

 

8-VI-1969 (Savona) Scrivi, figlia mia, è Gesù che te lo chiede. L'aurora di un nuovo giorno non è lontana; le tenebre si dissipano, e lasciano il posto alle prime luci, ai primi chiarori di un grande giorno: quello dei miei predestinati a compiere in Me e con Me la nuova età del Cristianesimo. Come tra le nubi più dense Io vi ridono il sole, vi mostro l'azzurro del mio cielo; così fra le oscurità dei tempi verrà, quasi improvvisa ma desiderata, la mia luce per tutti. Io sono il sole che ho donato a te stamani. Io ti ho dato il cielo nel suo azzurro perché me lo hai chiesto con amore filiale. Chiedi la luce della mia Opera per le anime; chiedimi anime eucaristiche e siate le fiamme dei miei Tabernacoli. Ancora un po', figlia mia, ancora un po' e poi verrai a Me; sarai tutta del tuo Gesù. Ti voglio buona e ubbidiente e paziente. Sii serena. Io agisco, lavoro in te! Vera di Gesù, sei già crocifissa con Me, e quanto tu soffri è ora mio. Sii felice del mio dono. Questo è il primo dono del tuo Sposo Eucaristico. Ce ne saranno altri di egual misura, ma l'ultimo è nel mio Cuore, nel mio palpito di vita per te e per le anime. Sii benedetta da Me, dal Padre mio, dallo Spirito Paraclito affinché sia Esso per te Consolatore e Sostegno. Non ho gioia più grande che radunare sotto le mie ali, le mie spose eucaristiche; desidero con ardore il mio Tabernacolo; l'unione di Me con l'anima: la fusione dell'Acqua e del Vino nel santo Sacrificio. Ardo di vivere anche su voi per trasformarvi più in Me, per rapire i vostri cuori al mio amore, incessantemente. Ardo, Vera, ardo! Ho un fuoco che brucia le vostre miserie. Ho una fiamma che vi avvolge e vi vuole penetrare... Ardo nel mio Tabernacolo, e così sarà per te man mano che questo va purificandosi. Ardo e attendo. Ora, Vera di Gesù, sii sempre in Me: nell'amore, nella croce, nella sofferenza, nei dolori, nelle consolazioni, nelle intense unioni che Io ti dono, nelle piccole manifestazioni di paterna bontà di cui ti allieto, nella lode, nel sonno, nel riposo, nel lavoro e nel tempo. Sii sempre con Me, Vera di Gesù; ora e sempre. Io, Gesù, lo desidero, lo voglio. Gesù Cristo tuo Dio! 

 

14-VI 1969 (Savona) Vera di Gesù, scrivi: sono Gesù, Gesù Eucarestia! Scrivi: sono qui per te. Per R., per S., per F. Sono qui per la tua mamma, sono qui per le anime mie, per non lasciarle più, per vivere con loro, per difenderle, per custodirle, per aprire loro i miei sentieri di grazia. Vera di Gesù, ora sei sposata a Me, alla mia Croce d'Amore, e tu per essa vivi. Ancora un po', ancora un po' nel tuo Gesù Crocifisso... Sei in Me, nella mia Passione, nella mia Sofferenza, nel mio Amore. Poi sarai nel mio Costato, nel mio Cuore. Sii serena, fiduciosa, fiduciosa del tuo Gesù. Verrà presto, mi manifesterò presto per sorreggerti e confortarti. Verrà a te, in modo nuovo e diverso, interiormente. Ti porterò con Me, ti condurrò a Me. Vieni anima mia, Gesù ti abbraccia e benedice tutti. 

 

18-VI-1969 (Deserto) Si, figlia mia, parlo a te. Sei nella tribolazione per amore mio. Parlo a te per donarti forza, forza. Sono con te, vivo con te, ed Io, Gesù, ti porto in Me. Sei nel mio Costato, vicino alla Ferita del mio Cuore. Presto ti farò conoscere i tesori del mio Cuore divino. Ti darò serenità, ti darò Me più nell'intimo. Per questo giorno Io, Gesù Eucarestia, ti sto preparando. Vieni a Me, al tuo Gesù, anima mia benedetta, Io ti abbraccio e ti tengo stretta a Me, per te, per le anime mie benedette. Tu non lo immagini nemmeno! Vorrei manifestarlo a tutte, se esse pensassero veramente a Me. Io dono queste parole, le mie parole, a tutte. Parlo a te, anime piccola; parlo a te, anima grande; parlo al peccatore e al giusto. Tutti attendo, tutti aspetto, e per questo fine ho cercato le mie nuove dimore. Non vedo l'ora che i Tabernacoli Viventi siano approvati dal Santo Padre. Anelo l'ora in cui sarà con tutte le grazie promesse nei miei portatori. Per questo fine bisogna ancora lottare e soffrire, ma la prova sarà presto superata per l'intervento della Madre mia Maria Ausiliatrice. Essa debellerà le forze nemiche, difenderà quale madre, la sua creatura, la mia Opera e il Tabernacolo nuovo. Pertanto Essa dovrà essere proclamata Madre della mia Opera d'Amore. Ora Gesù ti abbraccia, Gesù ti benedice, Gesù ti aspetta. 

 

7-VII-1969 (Santa Corona) Io, Gesù Sofferente, ti unisco a Me, e nel mio Costato, ricevo te sofferente. Io ti benedico dalla mia santa Croce d'Amore, e con essa, mi chino su di te per assolverti e benedirti. Scriveremo presto al Papa, al mio amato Vicario Paolo VI, prima del suo viaggio in Uganda. Voglio che il mio Tabernacolo lo accompagni. 

 

15-VII-1969 (Santa Corona) Vera di Gesù, scrivi: sono Gesù nella Parola. "E il Verbo si fece carne e abitò fra noi". Proprio così, figlia mia. Anche in te, nelle mie povere creature, dacché Io, Gesù Eucarestia, abito nella vostra anima e la tengo nelle mie Mani sofferenti e piagate. Senti, anima mia, questo amore del tuo Dio? Sono Io, sono Gesù, che ti porto e ti accompagno verso lieta dimora. Lascia che Io ti conduca, e tu accetta e accoglimi. Io guido tutto e tutti. Anche la mia Opera d'Amore ha la sua guida. Non temere, Vera di Gesù, è già in buone mani, in giuste mani. Ora al mio Vicario in terra, Paolo VI, devono pervenire queste mie sante Parole: "I tuoi viaggi devono moltiplicarsi perché Io, Gesù Maestro e Redentore, in te che mi rappresenti, voglio anche con la mia santa Umanità visitare tutti i popoli della terra prima che giunga il giorno in cui Dio Padre farà giustizia. Domandami le grazie che Io, Gesù, ho promesso nella mia Opera d'Amore. Domandami la Chiesa nuova, rinnovata nel mio Sacrificio, purgata nel mio Sangue. Chiedimi le piccole e nuove dimore che Io, per amore e misericordia, mi sono scelto: i Tabernacoli Viventi. Desidero che tu approvi e autorizzi, affinché Io, Gesù, mantenga quanto ho promesso. I Sacerdoti Salesiani sono confermati nel mio messaggio d'Amore, e la loro incredulità di ora sia motivo domani di profondo rinnovamento interiore per il bene e l'amore che essi dovrebbero a Me, Gesù. Tu vai, mio amato Paolo, e Io con te: nella croce, nella santa croce che ti ho donata, e con la testa coronata per Me e in Me di spine; tu và, e porta Me, dona Me, e nella santa Eucaristia diffondimi. Nei miei Tabernacoli Viventi Io desidero essere, e con essi vivere in mezzo a tutti gli uomini. Raccolgo le mie piccole vittime, e in Me, nel mio perenne olocausto, le offro al Padre mio affinché a te sia data libertà di autorizzare ciò che è palpito d'amore, ciò che è Vita, Verità, Via: Gesù nelle sacre Specie nella Chiesa che va, che cammina perché avanzi e incontri e benedica tutti prima di quel giorno. Quel povero tabernacolo scelto dal Padre mio perché il più misero, ora ti accompagna nella mia croce d'amore. Io, Gesù, voglio rimanere con voi sino alla fine. Gesù, Sacerdote Eterno, al suo Vicario in terra, Paolo VI. Ti benedico, e in te e con te benedico, nella SS. Trinità, nella gloriosa Madre mia, l'immacolata, nei miei Santi e nei miei Angeli, tutta l'umanità sofferente che con Me visiterai. Io, Gesù Crocifisso, sono con te!". 

 

21-VII-1969 (Santa Corona) C'è da scrivere ancora per l'Opera, ma da riflettere e meditare, e quindi lavorare. Ora ti confermo nella santa obbedienza, poiché sei timorosa. Rassicurati, sono Gesù accanto a te. Vuoi scrivere a G. queste mie parole, queste parole di Gesù? "Rassicurati, malgrado le prove anche dure, i miei Tabernacoli Viventi saranno approvati dalla Santa Sede. A te chiedo umiltà e semplicità, soprattutto con i confratelli increduli. Non la tua parola sarà suadente quanto gli eventi e la mia grazia. Da te esigo fiducia nelle mie Parole, nelle mie Promesse, anche se tarderanno a venire. È l'ora più dura per i miei Tabernacoli, e ciascuno di voi in Me deve dare la sua parte nel mondo e nel giorno e nell'ora che Io, Gesù, avrò stabilita. Ora voi non appartenete più a voi stessi, ma a Me. Sposati alla mia Opera d'Amore siete immolati in Me, ciascuno nel modo voluto da Me. Vera scriverà ancora per poco. La conclusione è prossima. Parlerà a Vera, mi servirà di lei perché della sua povertà ho fatto un mezzo, ma i "dettati" volgono alla fine. Sono sufficienti per la mia dottrina d'Amore rivolta alla pratica della vita dell'anima, alla meditazione profonda e confidenziale a cui Io, Gesù, voglio suscitare le mie anime eucaristiche. Volevo raggiungere i cuori di molti amati Sacerdoti Salesiani, ma la loro incredulità domani sarà motivo di profonda umiltà. Don Formento (Canonico Cattedrale Savona) sia presto un Tabernacolo Vivente, poiché in lui desidero con ardore porre la mia dimora. dimora. Ecco, gli dono la santa Croce, la mia santa Croce d'Amore, perché Io, Gesù Eucarestia, tanto lo amo. Egli crede in Me, ed Io, Gesù, andrò presto a lui. Ora hai obbedito a Me, Gesù; sei nell'obbedienza conferita a te in nome di Dio, dal Sacerdote. Hai fatto la mia santa volontà. Gesù sofferente in te, vive nel tuo intimo con te. Amami, Vera di Gesù, amami, amami, amami. Gesù, nell'Ostia Consacrata che porti! 

 

25-VII-1969 (Santa Corona) Sono Io, Gesù! Scrivi: ora e sempre, viva Gesù Eucarestia! Nelle mie anime, anime consacrate. Vorrei che dalle vostre anime si elevasse un canto, un inno d'amore capace di arrivare nei Cieli, e dinnanzi al Padre mio ascoltare da voi l'eco d'amore che voi dalla terra elevate al Cielo. "Gesù viva nei nostri cuori, nel nostro spirito, riposi sul nostro petto. Viva Gesù, Gesù Eucarestia che ha riscattato l'anima mia". Dall'intensità, dal fervore del vostro amore Io, Gesù, sarò consolato per gli oltraggi ricevuti nella mia Chiesa, nel mio Vicario Paolo VI. Chi si offre in Me per i peccatori e per sé, consola il mio Cuore, ed Io comunico grazie di fervore per sé e salvezza per altre anime. Chi si offre in Me al Padre per i miei amati Sacerdoti, questi non è solo amico, ma figlio dell'amore che trabocca dal mio Costato nei due segni esteriori: Sangue e Acqua. Che farà di questo mio povero figlio? Gli donerò Me stesso, il mio Cuore, la mia Passione, la mia Croce e la risurrezione immediata in Me. Egli cerchi Me, solo per amore mio e delle anime. Solo per la mia gloria. Il resto vi sarà dato sempre in sovrappiù. Vera di Gesù e figlia spirituale di P. Pio, il Cielo ti assiste ed Io ti perdono, ti compatisco, ti vedo e pur tanto ti amo. Coraggio, avrai da soffrire, ma lo sarà con te fino all'ultimo. 

 

26-VII-1969 (Santa Corona) Vera di Gesù, figlioletta mia, scrivi. Ho promesso che avrei dettato e parlato. Tu hai obbedito, ed Io godo nel rivelarmi a te. Dove sei non rimarrai a lungo. Presto faremo dimora altrove. Per ora portami così. Lunedì mi deporrai. Ti manderò un mio inviato. Scrivi: Gesù è anche in te, nella tua anima. I timori cesseranno quando di avrà dato grazia. Gesù a p. G. dice di pregare molto per Vera di Gesù. L'Opera mia deve concludersi col mio trionfo eucaristico. Io, Gesù, vi esorto a perseverare; e tu dà al tuo Gesù Eucaristico la sofferenza che ti purifica e ti unisce a Me. Poi, dalla sofferenza da te serenamente accettata, passerai all'offerta della tua vita nella mia Vita, affinché le mie parole eucaristiche scorrano come fiumi sulla terra. Vera di Gesù, sono nella tua anima e mai Io ti ho abbandonata. Sii umile e paziente. Attendi con fede che Gesù concluda col suo amore misericordioso l'Opera d'Amore dei tabernacoli Viventi. Sì, detterà ancora. Ancora per un po'. Poi ti parlerà. La mia Mamma, l'Immacolata, ti segue e ti è vicina. Essa ti va proteggendo e tu avrai il conforto gradito di scoprire e avvertire la sua Maternità divina nelle circostanze e negli eventi che si preparano per la tua anima. Tutto deve servire per i miei amati Sacerdoti, per il mio Paolo. Tutto deve contribuire a condurre a termine il mio anelito divino: i Tabernacoli Viventi. Dì sempre così: "è per te Gesù mio, per la tua maggior gloria!" Tu parla, parlami. Io ti ascolto anche se pensi che Io taccia, che non voglia ascoltarti. Gesù è Amore, è Vita; ed Io sono la vite che comunica la linfa: la mia Vita. Vera di Gesù, non temere mai. Io rimarrò in te. 

 

14-VIII- 1969 (Santa Corona) Scrivi. È Gesù che parla. Sei in Me, ti immergo in Me. Ti assorbo nel mio amore che è luce, è grazia, è Vita. Cammina ancora e andrà lontano, molto lontano, la mia Grazia trasfusa nell'Opera d'Amore. Tale è la volontà del Padre mio, tanto immensa è la mia misericordia ch'Io voglio arrivare ad abbracciare e a visitare tutti prima che tutto si compia. Perciò avrai gioie e dolori, spine e croci, perché tu, perché G. siete crocifissi nella mia croce d'amore. Coraggio, Io sarò sempre con voi fino all'ultimo, e i vostri giorni saranno contati e santi in Me. Ora informa p. G. che Io opero e agisco in lui. Non tema: egli fa i miei desideri e compie la mia volontà. Vedremo anime incredule sacerdotali tornare a Me, al mio amore eucaristico con slancio generoso. Ogni vostra sofferenza unita a Me porta gran frutto; e i frutti che Io bramo vedere maturare dai miei tralci sono le mie anime, i miei Sacerdoti. Ora l'Opera è lanciata, e bisogna che i canali si moltiplichino, affinché la mia grazia, quale linfa, scorra fra l'umanità. Pregate, e siate vicini e uniti al mio Vicario Paolo VI. Io, Gesù, vi benedico in lui. 

 

2-IX-1969 (Santa Corona) Sono Gesù nella mia santa Parola. Do ai poveri più di quanto essi possano meritarsi perché il mio amore è puro santo e guarda l'eternità. Do a te dei doni sublimi che riconoscerai solo nella mia dimora celeste. Ti porto nel mio Cuore come una cosa piccola e preziosa, e ciò tu lo devi alla Mamma tua divina. Vado con G., cammino col mio Sacerdote, e in lui mi trasformo e agisco e opero. Io sono con voi con la mia reale presenza divina e eucaristica e albergo nel vostro cuore. Ora, questo deve divenire completamente mio. Mi rivolgo, soprattutto a te, e tu verrai così eletta mia sposa per sempre. G. attenda con fiducia e pazienza le decisioni della Santa Sede. Voi, miei primi Tabernacoli, sarete ancora provati, ma Io, Gesù, vi darà tanta, tanta grazia e forza. Vera di Gesù sia prudente nel portare la teca, e l'Angelo S. Raffaele t'assisterà anche in ciò. Vi ho dato due Angeli per custodirvi e per accompagnarvi nel compito e nel cammino della Chiesa che va... Avete ricevuto aiuti divini straordinari, e non verranno mai meno, ma secondo le circostanze, aumenteranno. Tutto deve compiersi secondo la volontà del Padre mio, e la salvezza di tanti, tanti miei figli. Accetta con pazienza e umiltà le prove. La sofferenza che tu provi per l'impossibilità di raccoglierti ed attendere alla mia Parola, è permessa da Dio affinché tu ami ancor di più, e adori le mie parole, le Parole di Gesù. Per ora è così. Domani sarai libera, sarai per Me, per il tuo Sposo Eucaristico. Ma allora il tuo esilio sarà quasi terminato. Parlerà del lavoro che dovrà iniziare in Calabria p. G. Io, Gesù, desidero che egli, sotto l'autorizzazione della Chiesa, formi i miei Tabernacoli. Questa missione non deve essere limitata ad un centro solo, ma in tutti i paesi d'Italia, devono sorgere questi nuclei eucaristici dai quali emergeranno i Tabernacoli Viventi. Perciò ripeto a G.: non andrà solamente in Calabria, ma in molte regioni, allorché il Santo Padre farà le prime concessioni. Tu rimani con Me nella sofferenza e nell'amore. Io, Gesù, ti ho prediletta perché ti ho donato tutta la mia Vita. Ora, Vera di Gesù, non esitare a donarmi la tua così come te la chiedo. Ti benedico con G., coi miei Tabernacoli Viventi. Ti benedico con i miei chiamati - e tu sai chi sono - ti benedico ove sei, con coloro con cui vivi e per i quali Io, Gesù, voglio rimanere. Ti benedice la Madre mia. Ti benedice Papa Giovanni, ti benedice Padre Pio. Intercedono per voi, tutti i Santi, e gli Angeli adorano anche per voi la mia Divinità. Gesù ha accontentato p. G. per amore, dettando alla Sua povera serva Vera di Gesù. Sono con te, sono con voi; voglio rimanere con la mia creatura. Resto con te per sempre. 

 

5-IX-1969 (Santa Corona) Gesù a te, alle mie anime consacrate. Voglio che il mio amore eucaristico raggiunga i confini della terra. Voglio salvare i miei figli. Perciò vi dico, anime mie, siate i miei portatori poiché per mezzo vostro ho stabilito il mio trionfo eucaristico per il quale molte anime verranno a Me e passeranno dalla morte alla Vita. Abbracciate con amore e prudenza la mia croce d'amore e cioè: Me Eucarestia su voi! Venite a Me per i sentieri che vi verranno segnati, e nella profonda umiltà e riconoscenza ricevete il mandato eucaristico: nell'obbedienza alla santa Madre la Chiesa; nell'obbedienza al mio Vicario, il Papa. Ora aggiungo: verrà giorno in cui la mia Chiesa sulla terra sarete voi, i Tabernacoli Viventi. Verrà l'ora in cui il mio Sacrificio Eucaristico verrà offerto al Padre insieme a voi, per le vie, per le strade e ovunque ci sarà un Sacerdote preparato a celebrare. Ciò sarà più possibile se Io, Gesù, sarò con voi nelle sacre Specie, e per mio divino intervento ci sarà il vino e l'acqua. Il Vino sarà sempre il mio Sangue, sparso per voi; l'acqua sarà l'anima mia consacrata, che per amore mio è divenuta Tabernacolo, Tempio dello Spirito Santo. Se l'anima eucaristica è vittima in Me, il Sacrificio verrà concelebrato, e per Me si troveranno gli elementi che verranno transustanziati: il Vino e l'Acqua. Voi capite quanto mi sia cara e preziosa l'anima mia, offerta in Me, con Me e per Me. Cercate anime piccole, sofferenti, anime vittime. È quanto di più prezioso Io desideri per salvare i miei figli, tutti i miei fratelli, tutti gli uomini. Anime eucaristiche, preparate le mie vie! Io sarà per voi prodigo di grazie e di consolazioni. Vera di Gesù, hai obbedito e ti benedico. Sono in te e vicino a te. Ora andremo insieme a visitare gli ammalati. Ti darà fervore, e cioè forza. Vera di Gesù, dì a p. G. che Gesù Maestro lo benedice e gli darà tanto... mare! 

 

Nota: "Mare" vuol dire che P.G. desiderava essere trasferito in una città di mare (era Ligure) invece era stato trasferito in un paese interno della Calabria. 

 

28-IX-1969 (Santa Corona) Sono le prove d'amore, del mio amore per p. G. Sono predilezioni che sgorgano dalle Ferite del mio Costato. Ferite: che si rinnovano, si riaprono per i miei Sacerdoti... (Egli, Gesù, era felice di dare queste prove...) …andrà, andrà nel mio santo Nome. Io lo voglio, lo desidero. Il suo ardore e la sua pena mi glorificano. Diglielo. Deve continuare ad avere fiducia in Me che rimango Crocifisso affinché egli vada, cammini e lavori ed operi in Me e con Me. Dai dubbi, dalle incertezze dei suoi Confratelli trarrà motivo per effondere la mia Grazia sui chiamati. O figli miei tanto amati e consumati in Me, portatemi per i vostri fratelli e non dubitate del mio amore eucaristico. Nel momento dell'istituzione della SS. Eucarestia, nella mia ultima Cena, voi eravate presenti in Me e già con Me. Voi eravate le future lampade ardenti che già custodivano Me, e la luce del mio Corpo e Sangue mistico vi annullava... Io vi vedevo risplendere della mia Luce, della mia Grazia, perché Io, Gesù, amandovi fino a consumarvi in Me, vi trasformavo in quelle fiamme d'amore di Cielo e di Vita che ora voglio diffondere sulla terra. Di che cosa illuminerà questa terra se non di Me, Luce eucaristica? Di quale fuoco brucerà i peccati dell'umanità se non del mio fuoco d'amore? Chi mi donerà se stesso? Chi liberamente vorrà accettare di divenire il mio "braccio"? O anime mie eucaristiche, o G., mio amato sacerdote, và, prepara le mie anime, dischiudi i miei sentieri. Non ti affliggano le prove, ma credi in Colui che ti ha sposato al suo divino Sacerdozio: Gesù, tuo Eterno Sacerdote. Và, figlio mio, il mio amore di Padre ti accompagna, ti segue, ti benedice, ti ispira. Accetta con fede ed umiltà questo contrattempo. Ne seguiranno altri, ma in Me vincerai. Ti ripeto: tutto serve per la mia Gloria. La mia Opera d'Amore entra nel mondo per la via stretta, per la via santa. Aspettatemi; tornerà per sorreggervi, perché Io sono con voi, e insieme faremo tutto. Ti affido la povera Vera: conducila al mio altare per mano, e donala a Me. La mia voce è qui. Io sono qui e ho dettato quasi all'insaputa di chi scrive. Essa è povera, è debole: aiutala! Scrivi che amo questi poveri. Sei più povera di prima, Vera di Gesù. Sei ricca di Me, solo e tutto di Me. Si, ho dettato; ti ho assorbito nella mia grazia, perciò i tuoi sensi si sono annullati. Tanto, tanto ti dono perché incomprensibile è questo amore per te, per le mie anime. Rimani in Me. Cercami in umiltà crescente. Verrà a te. Ti isolerò dagli altri per ascoltare Me: Io Sposo dell'anima tua. Ancora benedico G., mio fedele sacerdote, e la missione che l'attende. Essa porterà ogni giorno, ogni notte, il mio santo Nome, cosicché Io, Gesù, lavorerò, amerò, mi manifesterà! Gesù, Gesù, Gesù! Esultate: sono con voi, sarà con voi fino all'ultimo, e per tutta l'eternità. 

 

5-X-1969 (Santa Corona) Gesù nel suo santo Costato custodisce le sue anime. Così è per G., così per i suoi seguaci, per coloro che abbracciano e abbracceranno questa sublime croce d'amore che è la mia Opera d'Amore eucaristica vissuta, amata, sofferta dal mio portatore e donatore di Me alle anime. Ora il Cielo si schiude e già lascia penetrare sulla terra la luce della misericordia mia divina. Mentre qui si comincia a diffondere il mio Amore eucaristico per voi, nella Santa Sede, Io, Gesù, rivivo e rinnovo la mia Passione d'amore e di dolore in chi mi rappresenta il Santo padre Paolo VI. Egli è la mia amata vittima che come Me si offre liberamente al Padre perché la mia volontà si compia, la mia misericordia sia manifesta, il mio messaggio d'amore arrivi fino all'estremità del globo terrestre. Pertanto Io, Gesù, vi esorto a perseverare sino alla fine. Giorni tenebrosi potrebbero trarre in inganno la vostra fede. Voi rimanete saldi in Me, poiché è bene che la mia Opera d'Amore nasca, prenda vita dalla sofferenza. Io rimarrò in voi, con voi, su voi per aiutarvi a superare le difficoltà, poiché voi, poverini, siete le mie creature predilette. Si, Vera di Gesù, le prove saranno di breve durata, ma intense. Tu soffrirai e nel corpo e nello spirito, ma l'anima tua rimarrà qui, in Me, nel mio Costato. A G. darò prove, prove d'amore unitamente a tanta grazia. Grazia che cresce, che lo identifica a Me. Dal nulla farò sorgere le mie cose; dalle piccole anime ispirerò l'Amore eucaristico. Egli raccoglierà le mie pecorelle nel mio Ovile, ed Io mi donerò ad esse per suo mezzo. Sappiate che è ora di riunirvi, di raccogliervi nella mia Casa di Padre perché l'esercito col quale Io, Gesù, combatterò siete voi. Da Roma avrete molte sorprese, ma, come nel firmamento timide e tremule compaiono le stelle, le approvazioni verranno a gradi, e solo la mia santa grazia donerà vigore alle prime concessioni. Per ogni consenso donato a Voi dal Santo Padre, avrò benedizioni da elargire e frutti da far maturare. Saranno questi che riveleranno misericordiosamente Me, Gesù Eucarestia, e che diranno che Io, Gesù, voglio per la salvezza della anime i Tabernacoli Viventi. Siamo nella terza parte delle mie rivelazioni che si concluderanno con l'approvazione della Santa Madre Chiesa. In questo mese, dedito alla Madre mia, inizia a vivere, con permesso ecclesiastico, la mia Opera d'Amore. Tutto deve portare il nome e la benedizione di Colei che vi assiste dal Cielo. E ora, è l'ora dei miei Tabernacoli Viventi! È ora che il mio Regno si dilati; è ora che Io vada con voi per cercare insieme i fratelli perduti. Gesù, alle piccole Ostie consacrate. Gesù ti benedice, vi benedice. 

 

21-X-1969 Dì a G. queste parole: lo sono il Buon Pastore che veglia sulle sue pecorelle perché il lupo non le azzanni. Io sono in lui e con lui per operare insieme. Vera di Gesù, scrivi per la mia gloria. Dì, ripeti che la notte è lunga e breve anche per te. Vi ho uniti alla mia dolce Passione eucaristica. Il vento disperde i vostri pensieri perché siete poveri, ma Io, Gesù, rimango in voi e sopra di Voi. Non temete, piccolo gregge mio, perché così piace a Dio Padre scegliere fra voi coloro che diffonderanno Me. Siete nella mia Via, siete in Me. Angeli e Santi vi assistono per assolvere al mio mandato. Ciascuno di voi mi glorifica se accetta la mia croce d'amore così come Io gliela porgo. G. nell'apostolato, tu nella sofferenza a me cara e gradita. Io ti ho unta col crisma della sofferenza. C. sia forte, sia umile, sia povero in Me. Verrò, e con me, le grazie desiderate, sospirate e promesse. Gesù benedice voi e quanti lavorano a diffondere il mio Regno d'Amore eucaristico. Siete in Me, parte viva di Me; e nel mio Sacerdozio vi consacro. Vera di Gesù, sii forte. Devi vivere di Me, solo di Me. Scrivi che solo l'amore, l'amore vi vivifica, vi salva, vi unisce all'Amore, e vi fa Me: Gesù! 

26-X-1969 (Santa Corona) (Festa di Cristo Re) Scrivi, Vera di Gesù. Io ti darò luce. L'albero fiorito in primavera ha dato i suoi frutti. Molti alberi dovranno rifiorire nella stagione opportuna perché i frutti siano copiosi. È necessario pertanto che tu ed altre mie anime consacrate diate quanto vi sto chiedendo. Non temere povera anima, questo sacrificio è permesso dal Padre mio, e già vive di Me, di Gesù. Sii forte e buona, paziente e umile. Io ti assisto con la mia santa grazia. Perché G. cammini e avanzi portando la mia croce d'amore, il mio messaggio eucaristico, è bene che tu stia ferma, sofferente in Me. Questa è la mia via per la quale tu verrai purificata e, così avanzando, ti appresserai sempre di più al mio Altare. Tutto qui è croce. Ti chiedo di accettare con fede ogni prova, ogni dolore per Me. Vedrai i frutti, i primi frutti della nuova fioritura. Io sono Gesù, Re del tuo cuore. Io sono Gesù, Re della Parola. Io sono Re; il tuo Re: Gesù!

 

 9-XI-1969 (Santa Corona) Sono Gesù! Viva Gesù Eucarestia nelle mie anime piccole e deboli come sei tu! Io, Gesù Sofferente e Crocifisso, ti impreziosisco con i miei dolori e ti faccio partecipe di Me. Sei nella mia croce d'amore, nel mio Olocausto offerto da Me, nel Sacerdote celebrante, al Padre mio Eterno. Ora ti guardo dalla mia Croce, e ti mando i miei sguardi d'amore e di dolore. Tu hai già incontrato i miei Occhi, e tu li vedi perché Io a te continuo a mostrarli. Leggerai nel mio sguardo, e in questo ti parlerò. Ti terrò vicina a Me. Poi vedrai i miei Occhi, e il passato di dolore, scomparirà. Vedrai lo sguardo mio che riflette la gloria dei Cieli, del Padre mio. Per ora, Vera di Gesù, Io, Gesù Sofferente, continuo a guardarti dalla mia Croce d'Amore. Ci separeremo per poco, perché tornerò presto a te. Abbi fiducia, e riconoscerai il mio intervento divino. Io, nelle sacre Specie, vivo su di te. Nell'intimo dell'anima tua sto formando e purificando il mio Tempio, e la luce che vedi è il riflesso della mia grazia, della mia presenza divina. Sono in te e con te. Ama, figlia mia, ama quest'amore immenso che Io ti vado donando. Ama i miei Salesiani, i miei Sacerdoti. Amali così come sono. Essi sono parte di Me. Scrivi a D. B. che Gesù conosce tutti i suoi affanni, le sue pene, e che desidera santa rassegnazione per le sue stesse miserie perché sono queste che ornano l'anima sua di tante virtù, fra cui l'umiltà. Per il resto egli deve abbandonarsi fiducioso a Me, alla mia divina misericordia. Mi è caro, gradito, prezioso il suo Sacerdozio, ma desidero che la sua anima, pur fra le croci, riposi in Me. Egli ha la Madre mia quale Madre e Protettrice ha il dono più grande che lo possa fare ad un amico: la mia stessa Madre. In Lei si rifugi, ed Ella sempre nel mio santo Nome, Gesù, lo accoglierà. I Sacerdoti "lontani" fanno parte della Croce che Io ho offerto. Anche tu prega e offri per essi. Io, Gesù, li amo! Ora smetti di scrivere e offri questa rinuncia a Me. Io la metterò nel mio Calice. Quando sei disturbata dall'ambiente, devi tralasciare, affinché la tua anima ascolti nel silenzio la mia Parola. Gesù ti benedice, vi benedice. Gesù   con voi e vive in voi! 

 

 

APPENDICE

 

LETTERE DI VERA GRITA A PADRE GABRIELLO

 

Viva Gesù Eucarestia! 14.2.1969 (Santa Corona) Reverend.mo Padre Gabriello, ho ricevuto la sua del giorno dieci. Gesù, ha permesso che scrivessi al Superiore Rettore, ho copiato, (dopo il dettato del giorno 13) quello del g. 6, tralasciando quei tratti che non riguardando l'Opera. Dopo averne fatto due copie (una per Torino e l'altra per Sampierdarena) mi sono accorta, rileggendo, che i tratti inerenti l'Opera dovevano essere contenuti nello stesso foglio - lettera rivolta al Rettore. Mi pare che questa svista, non voluta da me, sia stata permessa. Ho tolto tutto ciò che poteva riferirsi a "me" ed il "dettato" non ha subito trasformazioni, nè presenta dei vuoti. Non ho copiato i tratti rivolti ai sacerdoti individualmente. Dopo la fleboclisi copierò la lettera per il Rettore e per l'ispettore di Sampierdarena. Gesù, qualche giorno fa, mi aveva detto: "Obbedisci a Padre Gabriello. Come vede, prima che lei m'informi, Lui mi prepara. Ho scritto a Don Borra accludendo il messaggio. Ho scritto a Don Bocchi facendo la stessa cosa. Ho ricevuto un suo scritto ove mi parla di una sua iniziativa. Le trascrivo il tratto in questione: "Mediante le preghiere dei buoni sto costituendo un "cenacolo" di piccoli cuori innocenti che ardono d'amore per Gesù Eucaristia e, quindi, per il Tabernacolo, i futuri: Tabernacoli viventi. Unisca le sue preghiere e sofferenze anche per questa modesta iniziativa. Gesù ha bisogno di amore e di essere amato. Il Suo Fuoco d'Amore vuole che arda e bruci in tutto il mondo". Prima che da casa mi portassero questo scritto (don Bocchi), Gesù aveva rivolto, allo stesso, il messaggio che ho sentito quale "mandato". Penso che Gesù con le Sue Parole abbia voluto confermare l'iniziativa del "Cenacolo". Le pare? Sabato scorso, 8 febbraio, prima che il Sacerdote entrasse nella corsia per portarci la S. Comunione, l'anima mia ha visto entrare un Angelo. Era di alta statura. Giunto ai piedi del mio letto, si è inginocchiato: aveva fra le mani il S. Calice. L'Angelo ha immerso nel Calice un'Ostia piccola e bagnata di Sangue e me l'ha data. Tutto ciò spiritualmente ed io ho provato tanta, tanta gioia, tanta forza e pace. Sentivo di avere ricevuto Gesù nelle Sacre Specie. Quando è venuto il Sacerdote a me è sembrato di fare la S. Comunione per la seconda volta. Caro Padre, credo di essere alla fine della prigionia. Domani il "via" per il ritorno a casa. Le sono tanto grata per le costanti preghiere rivolte a Gesù per i miei cari e per me. Preghiamo. Nella S. Messa io mi offro tutta a Gesù per la Sua Opera, i Suoi Tabernacoli, i Suoi Sacerdoti. Mi benedica tanto, tanto. Sua dev.ma serva F.to Vera di Gesù 

 

Viva Gesù Eucarestia! 20.3.1969 (Savona) Reverend.mo Padre Gabriello, il dattiloscritto è arrivato il giorno 18, festa dell'Apparizione della Madre di Misericordia dì Savona. L'ho trovato al mio ritorno dal Santuario. Nel pomeriggio l'ho riletto. per ora sorvolo sulle mie riflessioni e vado ai fatti. Ieri, S. Giuseppe, porto l'incartamento al Sacerdote in Chiesa e mi assicura l'avrebbe consegnato al Vescovo il giorno seguente. In serata, invece, una telefonata, alle ore 17 circa, era già nelle mani del Vescovo. Stamani, dopo una telefonata, vado in Curia. Il Sacerdote mi consegna l'incartamento. Il Vescovo, ieri sera, aveva letto ogni cosa e le sue impressioni sono state favorevoli. So che risponderà subito al Vaticano in merito alla richiesta di informazioni a lei rivolta, più o meno in questi termini: "È pervenuta al Santo Padre una lettera del Sacerdote Salesiano Zucconi Gabriello di Firenze presentando (forse c'era un verbo) l'Opera dei "Tabernacoli Viventi" di cui è promotrice un'insegnante, Grita Vera, abitante a..., ecc... Assolvendo il venerato incarico prego con premurosa cortesia, di voler dare informazioni e sull'Opera e sulla persona (seguono saluti). Come vede è una richiesta di informazioni circa l'attendibilità e dell'Opera e di chi ha scritto. In tal senso la risposta è positiva. Gloria a Dio! Il Sacerdote incaricato (don Formento) mi ha detto che il Vescovo non poteva fare una relazione poiché non è stata richiesta, bensì a parere del Vescovo, l'Opera deve interessare molto al Papa e ciò lo ha dedotto dalla lettera che la Santa Sede gli ha inviato. Non ha ritenuto opportuno conoscermi poiché egli aveva materiale sufficiente per giudicare, o meglio, conoscere l'Opera e sulla vita di pietà ha garantito più che a sufficienza don Formento. "Persona degna di fede" questo ha detto. Ho chiesto al Sacerdote informazioni più prevedibili per lo sviluppo dell'Opera e di quanto ci sta a cuore. A me pare che quanto adesso le dirò lo abbia detto il Vescovo. Per Savona, per il momento, il compito è chiuso. La Santa Sede, ricevuta la risposta del Vescovo, richiederà al Sacerdote che ha inviato l'Opera sunteggiata (mi ha detto che era molto, ridotta) e cioè a lei, l'Opera intera per essere sottoposta al giudizio dei teologi della Santa Sede. Quindi chiameranno lei e... me. Tutto ciò richiederà tempo e pazienza. Pertanto, ha aggiunto don Formento, sarà bene che si prepari un dattiloscritto per la Santa Sede poiché le verrà chiesto per essere esaminato. Io spedirò per la fine del mese l'incartamento. Io vedo che tutto procede bene e oggi il sacerdote mi ha detto: "si trattava di muovere l'ingranaggio, ormai, si è mosso". Grazie, Gesù! E contento, Padre? Desidero tanto che Gesù lo ricolmi di gioie e di benedizioni. Sì, abbiamo avuto le nostre incertezze (pensi un po' ai miei dubbi...) Gesù ci ha perdonati. La penso vicina al nostro caro direttore (Don Borra) e godo per la pace che Gesù vi dona e vi sta donando in questi giorni di fervida attesa. Ha ricevuto il telegramma? Non sapevo come comunicarle l'esito al più presto affinché anche lei gioisse con me, insieme a Don Borra. Ora, "insieme" ringraziamo Gesù nel Cuore della Madre Sua e la S. Vergine nel Cuore del Figlio Suo. Caro padre Borra, le sono grata per le costanti preghiere rivolte a Gesù per me e per l'Opera. La prego di continuare ancora e di pregare per l'anima mia. Io parlerò a Gesù di lei, appena rientrerò al Deserto. Chiedendo, umilmente ogni loro santa benedizione, porgo saluti devoti in Gesù. La povera serva F.to Vera di Gesù 

 

Viva Gesù Eucarestia! 15.7.1969 (Santa Corona) Reverend.mo Padre Gabriello, grazie per il suo scritto pervaso di parole di conforto, che sanno far sentire Gesù di più in noi, intorno a noi ed in quella natura incantevole che lei ha ammirata durante il suo viaggio di ritorno da qui, per cui ha ancora trovato motivo di lode, di ringraziamento, di adorazione verso Gesù, nostro Bene. Grazie, Padre di tutto (scrivo dal letto, quindi, scusi se la calligrafia è più brutta del solito). Grazie alla sua cara mamma per le preghiere. Le dica che ci conto e che continui ancora (perché Gesù e la S. Vergine mi diano la grande Grazia di fare la Volontà di Dio con umiltà, semplicità e amore fino all'ultimo) Gesù e Maria ricompenseranno le preghiere della sua mamma per me, ed io ho fiducia, desidero le sue preghiere. Glielo dica, per favore. Quando Dio vorrà andrò a trovarla... Per ora devo stare qui per essere curata, poi operata e, quindi, ancora curata. Dagli accertamenti risulta che ho un tubercoloma nell'intestino cieco. Dovranno eliminare un tratto d'intestino. Questo è il dono d'Amore di Gesù col quale Egli prepara "la poverina" e purifica il "suo" squallido tabernacolo. Gesù aveva dettato questi pensieri, ricorda? Sono contenta di non appartenere più a me stessa, di sentire che Egli dispone di me, secondo la Sua Immensa Misericordia. Mi conforta pensare che il tempio d'oro dello Spirito Santo, l'Immacolata, riguarda con carità questo povero "tabernacolo vivente" e interviene presso il Figlio perché sia purificato. Sono serena, e tanto, anche perché Gesù, ogni tanto, mi dice queste parole: "Vera di Gesù, Figlia di Gesù". Poi tace, ma io l'abbraccio forte, forte. La mia mamma è stata operata venerdì di calcoli al fegato. Tutto è stato superato miracolosamente e sta benino. Come vede ci sono tutte le prove, ma Gesù è con noi, sempre. Aspetto rivederla per il 22 o 23 di questo mese come mi ha promesso. Sento che si avvicina il medico per la flebo e devo smettere. Scriverei più sovente, ma sento l'incapacità di tradurre i pensieri in parole e in sentimenti. L'anima è in Gesù e la materia è sempre più nella miseria. Avverto come una profonda scissione fra le mie parole e ciò che l'anima, in Gesù, poteva e sentiva di dire. Così mi dico che non so scrivere. La prego di salutarmi affettuosamente la sua mamma ed Augusto. Le chiedo di non dimenticarmi, quando lei, sacerdote tanto amato da Gesù si offre al Padre Suo, al Nostro. Col suo cuore di sacerdote dica a Gesù il mio nome secondo la Sua Volontà, per la Sua Opera d'Amore, per i Tabernacoli. Padre, nelle sue mani consacrate rinnovo i voti ricevuti da Gesù per mezzo di Maria Vergine, per Sua Divina Misericordia. Mi benedica e si degni di rinnovarli e di accettarli. Grazie. sua dev.ma e umile serva f.to Vera di Gesù 

 

Viva Gesù Eucarestia! 6.IX. 1969 (Santa Corona) Reverend.mo Padre, ho ricevuto la sua lettera e quella di Don Bocchi anche se c'erano delle inesattezze nell'indirizzo e, stamani, quella del 4 u.s. da Firenze ove ho saputo dell'arrivo dell'espresso. Come vede nessuno scritto si perde e qualche Angelo custodisce anche la corrispondenza. Poiché sono in tema, spedirò la presente ed il "dettato di Gesù" a casa sua (Sampierdarena) poiché ritengo che non arrivino in tempo a Firenze. Si, Gesù ha dettato, ha parlato all'improvviso, l'Angelo mi diceva di andare sul terrazzo a scrivere. Malgrado la presenza di qualche ammalato ho potuto scrivere perché sentivo la "Grazia" di estraniarmi, malgrado le difficoltà. Se fossi stata sola la Voce di Gesù si sarebbe levata dall'intimo con più limpidezza. Ma Egli sa che è così e ciò - deve essere a Lui gradito perché io rimango sempre assetata della Sua Parola. Più tardi copierò il "dettato". Sono consolanti le risposte che lei mi fa, premurosamente, pervenire e della Madonna e di Padre Pio. Quante consolazioni mi recano! Anche Gesù nel dettato che le ho spedito, parla di altre prove. Quanto conforto nelle Parole della S. Vergine e, soprattutto, in queste: "...Continui la Sua benedetta missione, essa reca tanta pura gloria al Buon Dio". Già quando chiedo a Gesù (per intercessione di Maria) grazie, ecc. cerco e desidero la Sua Gloria (poi, purtroppo, nella pratica non rifletto) e Gli ripeto tante volte che se Egli prende l'anima mia e la lava col Suo Preziosissimo Sangue benedetto, può rendergli la Gloria che Gli ha rapito perché lo spirito cerca di glorificare il Padre nel Figlio Gesù e nello Spirito Santo. Queste preghiere personali si prolungano e sento ondate di dolcezza invadermi, mentre cerco con la Sua Grazia, la Sua Gloria, il Suo Trionfo. Perciò quanta consolazione nel sapere che l'Opera d'Amore di Gesù reca tanta e pura gloria a Dio! Gesù è tanto delicato e premuroso con noi. Ci fa arrivare per altre vie le risposte, le conferme dei nostri desideri. Le sono tanto grata della visita che mi ha fatta e del Dono, che mi ha lasciato. Questa volta è meglio della volta precedente. Non sento tormenti e so che è Gesù che me li toglie per darmi la Sua Pace. Io sono viva solo nella S. Messa. Per il resto della giornata sono a servizio delle cure che mi riducono un essere vuoto e dolorante. Per evitare certi disturbi avevo ridotto (di mia iniziativa) il bagaglio di pillole giornaliere (16 al giorno). Oggi, primo sabato del mese, le ho riprese per offrirle alla S. Vergine. Sono piccole cose, ma poiché io sono fragilità e miseria, avverto il peso di ogni sacrificio, o meglio, tutto per me è sacrificio e tribolazione. Qualcuno potrebbe anche ridere, ma io no. Avevo detto alla Madonna: "da sola non ce la faccio a sopportare le pillole, aiutami ad obbedire". Queste piccolezze gliele offro con amore, perché desidero tutto il Suo Amore, anche se so che me ne vuole tanto, tanto. Ma io desidero tutto il bene, tanto, tanto, tanto bene per andare a Gesù con Lei. È venuto don Formento ed ha molto gradito i suoi saluti ricevuti per mezzo dei salesiani di Savona. Scriverò a Don Bocchi. Gesù la conforti, l'arricchisca di Grazie. Sua dev.ma e umile serva F.to Vera di Gesù. 

 

Viva Gesù Eucarestia! 2.XI.1969 (Santa Corona) Reverend.mo Padre Gabriello, finalmente ho ricevuto la sua del 29. u.s. ove ho avuto modo di conoscere l'inizio della sua nuova attività di "missionario". Quanto lavoro! Che Gesù in lei e con lei operi con la Sua Santa Grazia e si manifesti ai poverini così come il Suo ardente Amore desidera. E quando lei, caro Padre, è stanco, quando una  mano amica può infonderle coraggio, quando le difficoltà sembrano sopraffarci, lei invochi il padre per la tenerezza, il figlio - Gesù per l'Amore, lo Spirito - Santo per la luce delle anime, Gesù - maestro perché c'insegni: l'abbandono..." Questo Gesù ha detto a me e, penso, gradirà queste Parole che le ripeto. Gesù attraverso la sua lettera mi ha donato forza. Spesso, mi ripeto: noi, ora, siamo nella situazione in cui siamo, proprio per questa Opera... Ora vedo molto chiaramente la Volontà di Dio e la vivo nella Sua manifestazione; la vedo realizzarsi in lei e se Gesù conquista le anime degnandosi di accettare le offerte anche del più povero e di unirle a Sé, penso, quanto più soffro che il Regno dell'Amore Eucaristico si dilaterà, si diffonderà, penso che verrà il giorno in cui, Gesù, Re Eucaristico, trionferà. 

 

3.XI.1969 (Santa Corona) Ieri ho dovuto interrompere per ricevere la flebo. Anche oggi è passata fra le cure pomeridiano proprio nell'ora della S. Messa... Sono cure che mi stordiscono, però alleviano i dolori. Domattina riceverò Gesù in reparto e così sarò sicura di averlo, di non essere priva di lui, anche se è qui, con me. Cosa ho? Un'infiltrazione (di pus o simile) nella parte dove sono stata operata e che fa pensare un ascesso. Il medico ha detto che è pericoloso incidere in quanto può dare il via ad una serie di ascessi a catena. Pertanto si pensa che, con le cure, possa riassorbirsi (venne invece operata. N.d.A.) Dato il volume e la durezza a cui è pervenuto, mi sembra impossibile, ma ho chiesto a Gesù che se è nella Sua Volontà e ciò accresce la fede ad altre anime che si degni di mettere la Sua Santa Mano ove c'è tanto male. Se Gesù vuole, così sia... Se serve questa sofferenza per l'Opera sia fatta sempre la Sua Volontà. O Padre Gabriello, com'è profonda la Croce d'Amore di Gesù! Stamani, giorno dei defunti, non sono riuscita nemmeno a pregare e, pur trascinandomi ho dovuto lavare le mie cose e spero domani... mentre offro quanto soffro. So che il Papa piange. Un anno fa, nel novembre 1968, Gesù dettava così, presso a poco. "Il Papa piange mentre legge", ricorda? Continuerò a scriverle domani. 

 

5.XI.1969 (Santa Corona) Riprendo per chiudere e mi riservo di scrivere meglio, domani (se Dio vorrà).  Spero, così, che lei riceva questa mia anche se poco soddisfacente, ma lei sa vedere attraverso le miserie umane la Mano Misericordiosa di Dio che, nonostante queste, purifica, lava ed attira a Sé. Grazie, Gesù mio! Mi benedica tanto, tanto, tanto e mi offra sempre a Gesù per mezzo della Santa Vergine. Sua dev.ma serva F.to Vera di Gesù.

 

 

PREGHIERA Dl GRITA VERA 

 

Mio Crocifisso Gesù, giacché negli adorabili disegni del Vostro Amore, Vi è piaciuto visitarmi con questa tribolazione, io mi rivolgo fiduciosamente a Voi che Vi siete assoggettato a tutte le nostre sofferenze per alleviarle e santificarle. Dinnanzi a Voi innocentissimo che abbracciaste per me le ignominie della Passione e le agonie del Calvario, come posso lamentarmi io miserabile peccatrice? Accetto dalle Vostre mani quanto di me avete disposto. Vi offro i patimenti miei in isconto dei peccati miei e di tutto il mondo. Ve li offro per il Sommo Pontefice, per la Chiesa, per i Missionari, per i Sacerdoti, per tutti quelli che sono lontani da Voi e per le Anime del Purgatorio. Voi che siete sempre vicino a chi soffre assistetemi con la Vostra Grazia e fate che come ora mi volete partecipe della Vostra Croce così purificata e santificata da queste sofferenze, mi rendiate un giorno partecipe della Vostra Gloria. Così sia. 

 

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