QUINTA
      TAPPA:
    IL RISORTO SI MANIFESTA ALLO SPEZZARE DEL
    PANE
    C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
    T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
     
    DAL VANGELO DI LUCA (Lc 24,28-35)
    Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: "Resta con noi perché
    si fa sera e il giorno già volge al declino". Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione,
    lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un
    l'altro: "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci
    spiegava le Scritture?". E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti
    gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: "Davvero il Signore è risorto ed è apparso a
    Simone". Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello
    spezzare il pane.
     
    COMMENTO
    Il bivio di Emmaus. Il buon cuore fa esclamare ai due: "Resta con noi". E lo invitano alla loro mensa. E vedono
    sotto i loro occhi trasformarsi la povera tavola di una piccola locanda nella grande tavola dell'ultima Cena. Gli
    occhi bendati si aprono. E i due discepoli trovano luce e forza per ripercorrere la strada verso Gerusalemme.
    Nella misura in cui si accolgono i poveri di pane, i poveri di cuore, i poveri di senso, ci si dispone a fare
    l'esperienza di Cristo. E a correre sulle strade del mondo di oggi per annunciare a tutti la bella notizia che il
    Crocifisso è vivo.
     
    PREGHIAMO
    Gesù risorto: nell’ultima tua Cena prima della Passione hai mostrato con la lavanda
    dei piedi il senso dell’Eucaristia. Nella tua Cena di Risorto hai indicato
    nell’ospitalità una via per la comunione con te. Signore della gloria, aiutaci a vivere
    le nostre celebrazioni lavando i piedi stanchi degli ultimi, ospitando nel cuore e
    nelle case i bisognosi di oggi. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
    T. Amen
    T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!
     
     
      SESTA
      TAPPA:
      IL RISORTO SI MOSTRA VIVO AI DISCEPOLI
      C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
      T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
       
      DAL VANGELO DI LUCA (Lc 24,36- 43).
      Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!".
      Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: "Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i
      miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io
      ho". Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: "Avete qui qualche cosa
      da mangiare?". Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
       
      COMMENTO
      La paura del fantasma, il pregiudizio dell'impossibile impediscono di accettare la realtà. E Gesù invita i suoi:
      «Toccatemi». Ma essi sono ancora titubanti: è troppo bello per essere vero. E Gesù risponde con la richiesta di
      mangiare con loro. La gioia a questo punto esplode. L'incredibile si fa palpabile, il sogno si fa segno. Allora è proprio
      vero? Allora non è proibito sognare? Sognare che l'amore vince sull'odio, che la vita vince la morte, che l'esperienza
      vince la diffidenza. È vero, Cristo è vivo! La fede è vera, possiamo fidarci: è il Risorto! Per conservare la freschezza
      della fede, occorre rinascere ogni alba; occorre accettare la sfida di passare, come gli apostoli nel cenacolo, dal terrore
      alla sicurezza, dall'amore pauroso all'amore coraggioso.
       
      PREGHIAMO
      Gesù Risorto, donaci di trattarti come il Vivente. E liberaci dai fantasmi che di te ci
      costruiamo. Rendici atti a presentarci come tuoi segni, perché il mondo creda. 
      T. Amen
      T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!
       
       
      SETTIMA
      TAPPA:
      IL RISORTO DÀ IL POTERE DI RIMETTERE I PECCATI
      C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
      T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
       
      DAL VANGELO DI GIOVANNI (Gv 20,19-23).
      La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si
      trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e
      disse: "Pace a voi!". Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il
      Signore. Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi". Dopo
      aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno
      rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi".
       
      COMMENTO
      Il terrore chiude. L'amore apre. E l'amore entra anche a porte chiuse. L'Amore risorto entra. Incoraggia. E dona. Offre
      il suo soffio di vita, lo Spirito Santo, vita del Padre e del Figlio. Lo offre non come una cassaforte da vigilare, ma
      come un'aria nuova da comunicare. Aria nuova nel mondo; i peccati non sono rocce insuperabili. Dunque è possibile
      ringiovanire. Il soffio dei Risorto è oggi ricevuto nel sacramento della riconciliazione: «Sei nuova creatura; va' e porta
      aria nuova dovunque».
       
      PREGHIAMO
      Vieni, o Spirito santo. Sii l’entusiasmo del Padre e del Figlio in noi, che nuotiamo nella noia e
      nel buio. Spingici verso la giustizia e la pace e sbloccaci dalle nostre capsule di morte. Soffia
      su queste ossa inaridite e facci passare dal peccato alla grazia. Rendici donne e uomini
      entusiasti, rendici esperti della Pasqua. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
      T. Amen
      T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!
       
       
      OTTAVA
      TAPPA:
      IL
      RISORTO CONFERMA LA FEDE DI TOMMASO
      C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
      T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
       
      DAL VANGELO DI GIOVANNI (Gv 20,24-29)
      Tommaso,
        uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
        Gli dissero allora gli altri discepoli: "Abbiamo visto il
        Signore!". Ma egli disse loro: "Se non vedo nelle sue mani il
        segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la
        mano nel suo costato,  non crederò". Otto giorni dopo i
        discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne
        Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a
        voi!". Poi disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le
        mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più
        incredulo ma credente!". Rispose Tommaso: "Mio Signore e mio
        Dio!". Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli
        che pur non avendo visto crederanno!". 
       
      COMMENTO
      Tommaso conserva dentro il cuore l'atroce dubbio: ma può mai essere? Provvidenziali il suo dubbio e la sua ironia,
      perché hanno curato preventivamente i nostri dubbi e le nostre facili ironie. «Vieni qui, Tommaso, metti il tuo dito,
      stendi la tua mano». Il dubbioso, ma onesto, si arrende e la luce dello Spirito fa il resto: «Mio Signore, mio Dio!». La
      fede è scommettere sull'inconcepibile, ben sapendo che Dio è totalmente altro. È accettare il mistero. Che non
      significa rinunciare a ragionare, ma ragionare in alto e in avanti. Fede è credere al sole quando si è nel buio, all'amore
      quando si vive nell'odio. É salto sì, ma fra le braccia di Dio. Con Cristo tutto è possibile. La ragione della vita è la
      fede nel Dio della vita, la certezza che quando tutto crolla, lui non viene meno.
       
      PREGHIAMO
      O Gesù risorto, la fede non è facile, ma rende felici. La fede è fidarsi di te nelle
      tenebre. La fede è affidarsi a te nelle prove. Signore della vita, aumenta la nostra
      fede. Donaci la fede, che ha radice nella tua Pasqua. Donaci la fiducia, che è il
      fiore di questa Pasqua. Donaci la fedeltà, che è il frutto di questa Pasqua. Tu che
      vivi e regni nei secoli dei secoli.
      T. Amen
      T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!
       
       
      NONA
      TAPPA:
      IL RISORTO SI INCONTRA CON I SUOI AL LAGO DI TIBERIADE
      C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
      T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
       
      DAL VANGELO DI GIOVANNI (Gv 21,1-9.13).
      Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade.
      E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo,
      Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro
      Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: "Veniamo anche noi con te".
      Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.
      Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù
      disse loro: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Gli risposero: "No".
      Allora disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non potevano
      più tirarla su per la gran quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: "È il
      Signore!". Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era
      spogliato, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di
      pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un
      fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e
      così pure il pesce.
       
      COMMENTO
      Il Risorto si incontra sui crocicchi del quotidiano: case, locande, strade, lago. Si inserisce nelle pieghe dei drammi e
      delle speranze degli uomini e vi porta un soffio di giovinezza moltiplicando i beni, soprattutto quando pare che le
      speranze umane siano al capolinea. E i pesci straripano; e il convito si può imbandire. Qui, presso il lago, si apprende
      la nuova legge di vita: soltanto dividendo si moltiplica. Per moltiplicare i beni bisogna saperli condividere. Per
      capitalizzare veramente bisogna solidarizzare pienamente. Quando io ho fame è un problema personale, quando l'altro
      ha fame è un problema morale. Cristo ha fame in più della metà del genere umano. Credere in Cristo è diventare
      capaci di far risorgere chi è ancora nella tomba.
       
      PREGHIAMO
      Gesù Risorto, apparendo risorto per quaranta giorni, non ti sei mostrato il Dio
      vittorioso tra fulgori e con tuoni, ma il Dio semplice dell’ordinario, che ama
      celebrare la Pasqua anche sulla riva di un lago. Tu siedi alle nostre mense di
      uomini sazi ma vuoti. Siedi alle mense degli uomini poveri che hanno ancora
      speranza. Facci testimoni della tua Pasqua nel quotidiano. E il mondo che tu ami
      sarà modellato sulla tua Pasqua. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
      T. Amen
      T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!
       
       
      DECIMA
      TAPPA:
    IL RISORTO CONFERISCE IL PRIMATO A
    PIETRO
    C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
    T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
     
    DAL VANGELO DI GIOVANNI (Gv 21, 15-17)
    Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di
    costoro?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci i miei agnelli". Gli
    disse di nuovo: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio
    bene". Gli disse: "Pasci le mie pecorelle". Gli disse per la terza volta: "Simone di Giovanni, mi vuoi
    bene?". Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: "Signore, tu
    sai tutto; tu sai che ti voglio bene". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecorelle".
     
    COMMENTO
    «Simone di Giovanni, mi ami tu?». É quasi un Cantico dei cantici del Nuovo Testamento. Per tre volte il Risorto
    domanda a Pietro: «Mi ami?». Il Cristo è lo sposo dell’umanità nuova. Infatti con la sposa condivide tutto: il Padre
    suo, il Regno, la Madre, il corpo e il sangue nell'Eucaristia. Come Pietro, anche noi siamo convocati, chiamati per
    nome. «Mi ami tu?». E noi, come Pietro che per tre volte lo aveva tradito, ci sentiamo intimoriti nel rispondergli. Ma
    con lui, con il coraggio che ci viene dallo Spirito suo, gli diciamo: «Tu sai tutto, tu sai che ti amo». Amare significa
    vedere l'altro come Dio lo ha ideato, e donarsi, donarsi sempre.
     
    PREGHIAMO
    Noi ti ringraziamo, Gesù risorto, per il dono della Chiesa, fondata sulla fede e
    sull’amore di Pietro. Ogni giorno tu interpelli anche noi: «Mi ami tu più di
    costoro?». A noi, con Pietro e sotto Pietro, affidi la costruzione del tuo Regno. E
    noi ci affidiamo a te. Persuadici, Maestro e datore di vita, che soltanto se amiamo
    saremo pietre vive nell’edificare la Chiesa; e soltanto con il nostro sacrificio la
    faremo crescere nella tua verità e nella tua pace. Tu che vivi e regni nei secoli dei
    secoli.
    T. Amen
    T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!
     
     
       UNDICESIMA
      TAPPA:
      IL RISORTO AFFIDA AI DISCEPOLI LA MISSIONE UNIVERSALE
      C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
      T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
       
      DAL VANGELO DI MATTEO (Mt 28, 16-20)
      Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro
      fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E
      Gesù, avvicinatosi, disse loro: "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra.
      Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò
      che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del
      mondo".
       
      COMMENTO
      Essere chiamati è un onore. Essere mandati è un impegno. A ogni convocazione succede una missione: «Io sarò
      sempre con voi, e voi agirete in nome mio». Compito schiacciante, se lo si considera sulle spalle dell'uomo. Non è
      energia umana, è sinergia divino-umana. «Io sono con voi, non abbiate paura». I compiti sono diversi, la missione è
      unica: far propria la causa di Gesù, ciò per cui egli è vissuto e si è offerto: il Regno di giustizia, amore, pace. Andate
      dovunque, su tutte le strade e in tutti i luoghi. Occorre dare la bella notizia che tutti attendono. 
       
      PREGHIAMO
      Gesù risorto, giunge confortante la tua promessa: «Io sono con voi tutti i giorni». Da soli
      non siamo capaci di portare il minimo peso con perseveranza. Noi siamo la debolezza, tu
      sei la forza. Noi siamo l'incostanza, tu sei la perseveranza. Noi siamo la paura, tu sei il
      coraggio. Noi siamo la tristezza, tu sei la gioia. Noi siamo la notte, tu sei la luce. Tu che vivi
      e regni nei secoli dei secoli.
      T. Amen
      T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!
       
       
      DODICESIMA
      TAPPA:
      IL RISORTO SALE AL CIELO
      C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
      T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
       
      DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI (At 1,6-11)
      Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: "Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di
      Israele?". Ma egli rispose: "Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla
      sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a
      Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino agli estremi confini della terra". Detto questo, fu
      elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il
      cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: "Uomini
      di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo,
      tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo".
       
      COMMENTO
      C'è uno stretto rapporto tra terra e cielo. Con l’incarnazione il cielo è sceso in terra. Con l'ascensione la terra è ascesa
      al cielo. Costruiamo la città dell'uomo in terra, per abitare la città di Dio in cielo. La logica della terra ci fa rimanere
      terra-terra, ma non ci rende felici. La logica dell'ascensione, invece, ci porta dalla terra al cielo: ascenderemo al cielo
      se faremo ascendere nella vita della terra chi è umiliato e senza dignità.
       
      PREGHIAMO
      Gesù risorto, sei andato a prepararci un posto.. Fa’ che i nostri occhi siano
      fissi là dove è l’eterna gioia. Guardando alla Pasqua piena, noi ci impegneremo a realizzare sulla terra la Pasqua per ogni uomo e per tutto
      l’uomo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. 
      T. Amen
      U. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!
       
       
      TREDICESIMA
      TAPPA:
      CON MARIA IN ATTESA DELLO SPIRITO
      C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
      T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
       
      DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI (At 1,12-14).
      Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il
      cammino permesso in un sabato. Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C'erano
      Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e
      Simone lo Zelòta e Giuda di Giacomo. Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con
      alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui.
       
      COMMENTO
      La madre di Gesù, presente dall'inizio, non può mancare al culmine. Nel Magnificat aveva cantato il Dio della pasqua
      che dava alla storia un volto umano: «Ha rimandato i ricchi, ha deposto i potenti, ha messo al centro i poveri, ha
      innalzato gli umili». Ora veglia con gli amici di Gesù per l'inizio dell'aurora nuova. Anche i cristiani sono in regime di
      veglia, con Maria. Essa ci educa a tenere le mani giunte per saper tenere le mani aperte, le mani offerte, le mani pulite,
      le mani ferite dall'amore, come quelle del Risorto.
       
      PREGHIAMO
      Gesù, risorto dalla morte, sempre presente nella tua comunità pasquale, effondi su di
      noi, per intercessione di Maria, ancora oggi, lo Spirito santo tuo e del Padre tuo
      diletto: lo Spirito della vita, lo Spirito della gioia, lo Spirito della pace, lo Spirito della
      forza, lo Spirito dell’amore, lo Spirito della Pasqua. Tu che vivi e regni nei secoli dei
      secoli.
      T. Amen
      T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!
       
       
      QUATTORDICESIMA
      TAPPA:
      IL RISORTO MANDA AI DISCEPOLI LO SPIRITO PROMESSO
      C. Ti adoriamo, Gesù risorto, e ti benediciamo.
      T. Perché con la tua Pasqua hai dato vita al mondo.
       
      DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI (At 2,1-6)
      Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello
      stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte
      gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di
      fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni
      di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.
      Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel
      fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua.
       
      COMMENTO
      Lo Spirito promesso viene e trasforma tutto quello che tocca. Tocca il grembo di una vergine, ed ecco diventa madre.
      Tocca un cadavere umiliato, ed ecco il corpo risuscita. Tocca una folla di uomini ed ecco un corpo di credenti pronti a
      tutto, fino al martirio. La Pentecoste è il soffio che dona slancio in un mondo piatto di mediocrità, monotono e senza
      speranza nel futuro. La Pentecoste è fuoco, è entusiasmo. Il sole che tramonta oggi spunterà più bello domani. La
      notte non spegne il sole. Dio non ci pone nelle mani la soluzione ai nostri problemi. Ma ci dà le mani per risolvere i
      problemi.
       
      PREGHIAMO
      O Spirito Santo, che congiungi ineffabilmente il Padre e il Figlio, sei tu che unisci noi a
      Gesù risorto, respiro della nostra vita; sei tu che unisci noi alla Chiesa, di cui sei
      l’anima, e noi le membra. Con sant’Agostino, ognuno di noi ti supplica: «Respira in me,
      Spirito santo, perché io pensi ciò che è santo. Spingimi tu, Spirito santo, perché io
      faccia ciò che è santo. Attirami tu, Spirito santo, perché io ami ciò che è santo.
      Fortificami tu, Spirito santo, perché io mai perda ciò che è santo». Tu che vivi e regni
      nei secoli dei secoli.
      T. Amen
      T. Rallegrati, Vergine Madre: Cristo è risorto. Alleluia!
       
       
      PROFESSIONE
      DI FEDE BATTESIMALE
      A ciascuno dei partecipanti viene distribuita una candela. Il celebrante accenderà la candela al cero pasquale e offrirà la luce ai
      presenti dicendo loro:
       
      C. Ricevi la luce del Cristo risorto.
      T. Amen.
      C. Il Battesimo è la Pasqua del Risorto partecipata all’uomo. Concludiamo il nostro
      itinerario rinnovando le promesse battesimali, grati al Padre, che continua a
      chiamarci dalle tenebre alla luce del suo Regno.
       
      C. Felici coloro che credono in Dio, il Dio dell’amore che ha creato l’universo visibile e
      invisibile.
      T: Noi crediamo.
       
      C. Felici coloro che credono che Dio è nostro Padre e che vuole condividere con noi la sua
      gioia.
      T: Noi crediamo.
       
      C. Felici coloro che credono in Gesù Cristo, il Figlio di Dio, 
       nato dalla Vergine Maria duemila
      anni fa.
      T: Noi crediamo.
       
      C. Felici coloro che credono che Gesù ci ha salvati morendo sulla croce.
      T: Noi crediamo.
       
      C. Felici coloro che credono all’alba pasquale nella quale Cristo è risuscitato dai morti.
      T: Noi crediamo.
       
      C. Felici coloro che credono allo Spirito Santo che abita nei nostri cori e ci insegna ad amare.
      T: Noi crediamo.
       
      C. Felici coloro che credono al perdono di Dio! E alla Chiesa dove noi incontriamo il Dio
      vivente.
      T: Noi crediamo.
       
      C. La morte non è l’ultima parola, tutti un giorno risusciteremo e Gesù ci radunerà presso il
      Padre.
      T: Noi crediamo.
       
       
      RITI
      DI CONCLUSIONE
      C. Lo Spirito di santità renda salda la vostra fede.
      T. Amen.
      C. Lo Spirito d’amore renda disinteressata la vostra carità.
      T. Amen.
      C. Lo Spirito di consolazione renda fiduciosa la vostra speranza.
      T. Amen.
      C. Su tutti voi, che avete partecipato a questa celebrazione, discenda la benedizione di Dio onnipotente,
      Padre e Figlio e Spirito Santo. 
       T. Amen.
      C. Nella fede del Cristo risorto, andate in pace.
       T. Rendiamo grazie a Dio.
       
      