UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

22° Aprile

 

IL TESTAMENTO DEL SACRO CUORE - LA VOSTRA TRISTEZZA SI CAMBIERÀ IN GIOIA 

 

Un poco e non mi vedrete, e di nuovo un poco e mi rivedrete, perchè io vado al Padre. In verità, in verità vi dico che gemerete e piangerete: il mondo poi godrà: voi sarete in tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gaudio (S. Giov., XVI, 16). 

 

1° Preludio. Nostro Signore vuol lasciare gli apostoli sotto un'impressione di confidenza, e questa è la sua ultima parola per noi: confidenza e coraggio. 

 

2° Preludio. Signore, cambiate la tristezza e lo scoraggiamento del mio cuore in gioia ed in confidenza. 

 

1° PUNTO: «Voi piangerete e gemerete». — «Il vostro cuore è gonfio di tristezza» disse nostro Signore agli apostoli. Ed infatti egli ha annunciato loro avvenimenti assai tristi: la dipartita per il cielo, la prossima morte, il tradimento di Giuda, il rinnegamento di Pietro. Essi sono tristi ed abbattuti, occorre quindi consolarli annunciando loro che ritornerà presto. Anche noi abbiamo le nostre tristezze: l'assenza di nostro Signore, che qualche volta lascia l'anima nell'oscurità e nell'aridità, i peccati passati che si rappresentano alla memoria, il pericolo continuo di peccare e la debolezza, a noi ben nota, gli scandali che regnano nel mondo, le pene e le prove di questa vita. Sopportiamo queste prove con coraggio: i figli di Dio conservano la serenità nelle pene, le offrono a Dio, le uniscono alle sofferenze del Cuor di Gesù, ed esse divengono leggere: le offrono in riparazione per l'espiazione dei peccati loro e di quelli del mondo. Se poi sono ferventi, giungono sino a rallegrarsi di portar la croce con Gesù. 

 

2° PUNTO: «La vostra tristezza si cambierà in gioia». — Questa promessa doveva aver compimento prossimo per gli apostoli. Ancora tre giorni ed essi potrebbero palparne le ferite delle mani e del cuore: lo vedrebbero sovente per quaranta giorni, poi un altro consolatore verrebbe a riempirli di una gioia soprannaturale, di una gioia che supera tutte quelle del mondo, cioè lo Spirito Santo, il gran dono del Cuor di Gesù. E qualche anno più tardi godrebbero il trionfo del martirio e l'entrata trionfale in cielo. Anche presso di noi la gioia succederà alla tristezza. La tristezza dell'anima colpevole si cancella, quando noi vogliamo, col pentimento e la penitenza. La tristezza dell'aridità e delle prove passa molto rapidamente; Gesù non era lontano, ed ecco che ritorna. Vi è poi una santa tristezza: quella che viene dal cuore penitente, ed è accompagnata da una specie di dolcezza reale che ci fa conoscere che Dio ne è l'autore. Ve n'è un'altra causata dalla vista dei peccati del mondo, e questa è grata a Dio che ce l'ispira. La tristezza che viene dalla sofferenza, dalla malattia o dagli accidenti della vita è di ordine naturale, ma può venir santificata dalla virtù della pazienza e del sacrificio. La tristezza del mondo, invece, è irrimediabile e la gioia n'è malsana. Il mondo gode nei piaceri cattivi, e la sua gioia termina nell'amarezza. Signore, cambiate la mia tristezza in gioia mercè il dono del pentimento, del sacrificio, dello spirito d'immolazione e di riparazione. 

 

3° PUNTO: Confidenza: nostro Signore ci esaudirà, mentre il Padre ci ama. — «Fin ora, ci dice nostro Signore, voi non avete chiesto nulla al divin Padre in mio nome e con fede viva: domandate e riceverete e la vostra gioia sarà piena». «Domandate in mio nome, ed io non ho bisogno di dirvi che pregherò il Padre mio per voi, e che sarò vostro potente intercessore, poichè voi potete pensarlo. Del resto lo stesso mio Padre vi ama teneramente, ed è sempre pronto ad esaudirvi, perchè voi mi avete amato, avete amato me suo Figlio, e mi avete seguito. Voi vi siete uniti a me, avete creduto alla mia divinità, domandate al Padre, e riceverete.» Nostro Signore dovette aggiungere tuttavia che queste promesse consolanti non si realizzerebbero che dopo la prova della sua morte. «Prima di questi bei giorni, in cui la vostra preghiera sarà onnipotente, voi sarete scoraggiati e disperati, ma io vi ho prevenuti affinchè la vostra fede sia ferma nella persecuzione». In quanto a noi, la risurrezione del Salvatore e le meraviglie dell'azione dello Spirito Santo sono fatti acquisiti, procuriamo quindi d'avere una confidenza invincibile nella bontà di Dio e nel prezzo dei meriti di nostro Signore, cerchiamo d'avere confidenza nel Cuor di Gesù che ci è stato aperto simbolicamente dalla lancia del centurione. 

 

Risoluzioni. — Confidenza! Confidenza! ma sopratutto umiltà, preghiera ed unione col Cuore di Gesù. In quest'unione tutto è dolcezza, pace e gioia: non vi è posto che per la dolcezza salutare del pentimento e della riparazione. 

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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