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MESE DI GENNAIO

DEDICATO A GESU' BAMBINO

 

 

GIORNO 25

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Indice

 

  

MEDITAZIONE

 

 

PRIMI ANNI DI GESU' A NAZARETH 

 

TESTO. — «Sono stato nella fatica e nella pena sin dall'infanzia» (Salmo). 

 

1. PRELUDIO. — Penetrerò con discrezione nell'intimo santuario della santa Casa, per contemplare Gesù, Maria, Giuseppe. Vedrò l'officina dell'artigiano... la camera comune nella quale la Regina del Cielo e della terra disimpegna le cure della sua piccola famiglia... gli umili e poveri lettucci per la notte... 

 

2. PRELUDIO. — Insegnami a lavorare e ad amare come Te, Gesù mio; è tutta la mia vita quaggiù, aspettando la vita eterna. 

 

1. PUNTO. — Il figlio di Dio lavora. — Egli ha sette anni, otto anni, dieci anni e già maneggia con le sue manine gli strumenti dei quali il buon San Giuseppe Gl'insegna a servirsi... Egli impara come se non sapesse, Egli che con una parola ha fabbricato i mondi!... Ma fa mostra d'ignorare come ignorano gli altri figli degli uomini, lavora con una imperfezione apparente, come i piccoli della sua età, progredisce come loro e non fa apparire che gradatamente la saggezza e la scienza che sono in Lui. «Gesù cresceva in sapienza, in età e in grazia innanzi a Dio e agli uomini» (Luc. II, 52). Bella lezione per il nostro orgoglio che si mette innanzi con la pretesa di sapere tutto, che sopporta con pena che altri, più istruiti o più saggi, gli diano i loro lumi e il frutto della loro esperienza. Gesù lavora, Gesù progredisce, Gesù fa bene ciò che fa, con cura, con perfezione in tutti i particolari, completamente: le sue giornate sono feconde perchè le sue opere sono perfette. 

 

2. PUNTO. — Il figlio di Dio salva il mondo. — Sì, attraverso la sua vita nascosta, le fatiche, le umiliazioni di lunghi anni, l'esercizio di un povero mestiere nella piccola casa di una piccola borgata, Gesù salva il mondo. Poteva fare grandi e numerosi miracoli fin dall'età più tenera; operare conversioni strepitose, ma no; noi avevamo bisogno dell'esempio della sua vita silenziosa e umile, Egli ce lo dà; dovevamo comprendere che la preghiera sentita solamente da Dio nel santuario del nostro cuore, che il lavoro assiduo offerto per la nostra salute e per le anime, che una vita semplice e tranquilla non sono perduti per la santificazione del mondo; Gesù vive trentatrè anni fra noi e non si fa conoscere che tre anni! Non la lunghezza del lavoro, nè la molteplicità delle opere fanno il merito e la ricchezza dell'anima, ma la generosità dei sentimenti, il fervore dell'amore, la purità d'intenzione e la perfezione delle azioni. Mio Dio, che una tale vita sia la mia in unione con Gesù a Nazareth.

 

RISOLUZIONI. — Compiere ogni mia azione con tanto spirito di fede di amore, di zelo quanto ne metterei se Gesù l'aspettasse per unirla alle Sue nell'intenzione di redimere le anime. 

 

ESEMPIO.
S. Teresa, dopo aver fondato il Convento di Villanova di Xara, ne fece Provveditrice e Custode della Ruota la Madre Anna di S. Agostino; e per darle un buon compagno nell'ufficio assegnatole le fece dono d'una statuetta di legno rappresentante il S. Bambino Gesù, dicendole che quando avesse mai avuto bisogno d'alcuna cosa per il governo delle Religiose, facesse ricorso a quel S. Bambino, con fiducia d'esserne all'occorrenza sicuramente aiutata. La Madre Anna alloggiò quella Statua in un armadietto accanto alla Ruota; e qui spesso colloquiava con il suo piccolo compagno, e a lui con gran fede ricorreva per tutte le necessità del suo Convento. Una volta, per un lavoro fatto in casa, si dovevano al muratore sei ducati. La Madre priora non poteva soddisfare il debito perchè sfornita dei denari e se ne affliggeva molto anche perchè il muratore la pressava per ottenere il pagamento. Andò quindi dal suo Bambino, esponendogli la necessità e chiedendogli la grazia di soccorrerla presto. Fatta la preghiera, cosa meravigliosa, ecco scendere dalla nicchia il sovrano Bambino che le disse: "seguimi!". Andò con lei al giardino del convento, e con il dito indicò una buca, dove erano riposti sei ducati, proprio la somma necessaria. E il Bambino, lasciata piena di gioia e di meraviglia la sua devota, se ne tornò alla sua nicchia.

 

FIORETTO - Ripetere durante il giorno la giaculatoria: O Santissimo Bambino Gesù, abbi misericordia di me.

 

 

 

 

 

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