MESE DI GENNAIO

DEDICATO A GESU' BAMBINO

 

 

GIORNO 15

 

 

MEDITAZIONE

 

GESU' NELLE BRACCIA DI SIMEONE 

 

TESTO. — «Quando i genitori introdussero nel Tempio il Bambino Gesù per offrirlo a Dio, secondo il rito della legge, Simeone lo prese tra le braccia e benedisse Dio». (Luc. II, 27). 

 

1. PRELUDIO. — Vedere il Tempio, le sue proporzioni grandiose, i suoi magnifici particolari... profusione di marmi e d'oro. 

 

2. PRELUDIO. — Prendi e ricevi, mio Dio, il tuo Gesù, mio Salvatore e ricevimi con Lui. 

 

1. PUNTO. — Simeone prese Gesù tra le braccia. — Dopo una lunga carriera di giustizia e di meriti, ecco la sua ricompensa: portare tra le braccia il figlio dell'Eterno. Ah, egli non rimpiange d'aver vissuto a lungo puro e santo, d'avere aspettato, di non essersi scoraggiato, di avere fatto sua occupazione e sua professione il pregare per la venuta del Messia e lo sperare, senza debolezza, di vederlo finalmente. Egli Lo vede: «Molti profeti e molti giusti desideravano di vedere quel che voi vedete e non lo videro, e di udire quel che udite e non lo udirono» (Matt. XIII, 15). E voi, santo vecchio, avete questa felicità. «Arrivato all'estremo limite del vecchio tempo, gli è dato di vedere l'aurora dei tempi nuovi, d'essere dopo San Giuseppe e San Giovanni Battista, l'ultimo e il primo, l'ultimo della legge di Mosè, il primo della legge della grazia di Gesù Cristo; giudeo per la sua religione, cristiano per il suo amore e la sua riconoscenza». Ha avuto il bene di non morire «prima d'aver visto il Cristo del Signore!». 

 

2. PUNTO. — Simeone benedice Dio; e con quale cuore! Alzando verso il cielo nelle sue braccia tremanti questo Bambino Salvatore, egli L'offre a Dio e Lo ringrazia d'averlo dato alla terra. Le sue lacrime scendono dolci ed abbondanti, inondano le sue guance rugose, la sua veneranda barba e forse anche il caro piccolo Gesù ch'egli stringe al cuore; vorrebbe stringerlo così forte da farlo entrare, dimorare ed essere uno solo con lui... La sua felicità non va fino a questo punto e la mia invece vi arriva nella santa Comunione. E' lo stesso Dio che è deposto sulle mie labbra; lo stesso che introduco nel mio cuore, lo stesso che offro al Padre per la mia salute e per la salute del mondo, lo stesso che mi fa uno con Lui... Quale onore, quale grazia, quale felicità, e potrò io mai ringraziare benedire Dio come Egli merita per avermeLo consegnato, anzi abbandonato!.... 

 

Colloquio con il Bambino Gesù nelle braccia di Simeone e nel mio cuore. 

 

RISOLUZIONI riguardanti il ringraziamento dopo la santa Comunione. 

 

ESEMPIO.
Il Re D. Filippo Terzo di Spagna e la Regina Donna Margherita stavano in gran desiderio di ricevere da nostro Signore un frutto del loro matrimonio. Era in quei tempi famosa la virtù eroica di fra Francesco Carmelitano Scalzo, grande devoto del S. Bambino Gesù. A questo Servo del Signore si raccomandarono quelle Maestà per ottenere il desiderato frutto. Il Religioso ricorse al Santo Bambino, e non passò un anno, che la Regina si trovò in attesa dell'Infanta Donna Anna, la quale fu poi Regina di Francia. Ma quantunque il parto dell' Infanta fosse di gran consolazione a quei due Regnanti, non restarono pienamente consolati, dal momento che il lor maggior desiderio era d'avere un figlio maschio per lo stabilimento della loro Monarchia. Di nuovo si raccomandarono a fra Francesco, e questi in un colloquio che ebbe con quelle Maestà in Madrid, promise di impetrare questa nuova grazia dal Santo Bambino con la speranza di una felice riuscita. E tale fu veramente: la Regina ebbe in seguito il felice Parto del Principe Filippo Quarto, che fu poi Re delle Spagne. 

 

FIORETTO - Ripetere durante il giorno la giaculatoria: O Santissimo Bambino Gesù, istruisci l'anima mia.

 

 

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