UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

28° Gennaio

 

IL GIUDIZIO PARTICOLARE - III 

 

Lungi da Dio l'empietà e dall'Onnipotente l'ingiustizia. Egli infatti renderà all'uomo secondo le sue opere e retribuirà a ciascuno secondo la sua condotta. Di certo Dio non condanna senza ragione e l'Onnipotente non perverte la giustizia (Gb. 34,10-12). 

 

1. Il giudizio è fatto nella verità: «Ciascuno vedrà ciò che fece» (S. Girol.). Verità consolantissima per i buoni. La vita è milizia: ogni giorno vi sono tentazioni da vincere, sacrifici da compiere, doveri da soddisfare. E il numero maggiore delle vittorie, dei sacrifici, dei doveri compiuti è noto a Dio solo; nè può essere premio sufficiente il testimonio della buona coscienza. Ma nulla è dimenticato: neppure un bicchiere d'acqua dato al poverello per amor di Dio. Tutte le opere di pietà e i doveri religiosi compiuti, tutti gli obblighi dello stato soddisfatti, tutti gli atti delle virtù teologali, cardinali e morali, verranno ricordati, apprezzati secondo verità... I Santi solevano nasconderli o dissimularli; ma il Signore ha tutto presente. 

 

2. Giorno di terribile verità per i cattivi. Vedranno allora tutti i disordini e i peccati nella loro malizia, in tutte le circostanze di luogo, di tempo, di persona. Vedranno la pietà tralascita, l'istruzione religiosa trascurata, i doveri calpestati. Vedranno i sacrilegi, le disonestà, le bestemmie, le inimicizie, gli odii, i furti, le falsità. Vedranno i desideri peccaminosi, le compiacenze cattive, le letture disoneste, la vita vuota, inutile, le promesse non adempiute, l'ostinazione nella colpa. Nè essi potranno trovare scuse; nè vi saranno attenuanti; nè speranza di perdono. Non vi sarà possibilità di pregare, non vi sarà un intercessore, non un amico, non un padre (Eusebio).

 

3. Voglio essere presentato già giudicato, non da giudicare, Vi dirò, o Signore, con S. Bernardo: «Giudice mio, Vi prego: qui fatemi conoscere i peccati, qui datemi il pentimento, il perdono, la conversione. E' in nostro potere stabilire la qualità del nostro giudizio». Il giudizio sarà come io me lo preparo, secondo che vi porterò meriti o peccati. 

 

ESAME. - Che giudizio mi sono finora preparato? qual è la mia vita? che cosa sto preparandomi? 

 

PROPOSITO. — Farò una confessione veramente buona, se necessario anche generale. 

 

PREGHIERA. - Mio Signore Gesù, se non Vi placo ora, non Vi potrò placare in quel giorno di verità. Io ho ripagato con continue ingratitudini l'amore ed i continui benefici Vostri. Quale soddisfazione degna potrei darVi? Oh! Signore, Vi ringrazio che nella Vostra misericordia mi avete anche provveduto il modo di soddisfarVi: il Vostro sangue nel Sacramento della Penitenza. Deh! concedetemi la grazia del dolore. Io detesto ogni peccato; desidero di amarVi ora e per tutta l'eternità. Maria, speranza mia, ottenetemi la santa perseveranza. 

 

 

FIORETTO: — Fa un'opera di carità, corporale o spirituale.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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