UN ANNO CON DON ALBERIONE

 

29° Gennaio

 

IL GIUDIZIO PARTICOLARE - IV 

 

Ho detto agli iniqui: «Non vogliate agire iniquamente» e ai peccatori: «Non alzate tanto la testa, non alzate la testa contro il cielo, non vogliate parlare iniquamente contro Dio. Perché né dall'Oriente né dall'Occidente né dalle montagne deserte verrà il soccorso: Dio è il giudice: Egli umilia l'uno ed esalta l'altro. Nella mano del Signore vi è un calice di vin pretto pieno di droghe. Egli ne mesce di qua e di là; la feccia di tal vino non è certo esaurita: ne berranno tutti i peccatori della terra» (Sal. 74,5-9).

 

1. La sentenza sarà data da Gesù Cristo che la comunicherà subito dopo la morte. Dolcissima sentenza per i buoni: «Venite, o benedetti nel regno del Padre mio» (Mt. 25,3-4). E' un invito di Gesù; è un premio per la fedeltà; è una ricompensa per il lavoro fatto. L'anima, se trovata totalmente pura, farà subito il suo ingresso in Paradiso. Dio l'attirerà a Sè come una calamita attrae il ferro. I meriti solleveranno l'anima al cielo. Gioia ineffabile, gioia eterna: vedere Dio; amare Dio; godere Dio. Quale dolcezza nel ricordare i sacrifici compiuti, il lavoro fatto, la pietà fervida, lo zelo per la salute delle anime! 

 

2. Sentenza terribile per i cattivi: «Andate lontani da me nel fuoco eterno» (Mt. 25,41). Subito sarà eseguita. Dio è onnipotente; alla Sua volontà nulla potrà resistere. Il peso stesso delle colpe farà precipitare il peccatore nell'abisso; come una pietra abbandonata a sè cade in basso. Tutto si svolgerà così in un istante: così che quasi la morte sarà un addormentarsi affannoso per un immediato risveglio nell'inferno. Dal letto dei dolori ad un letto di carboni. Dalla vita alla morte eterna. Dallo stato di peccato allo stato di irreparabile dannazione. 

 

3. Signore, io mi avvicino momento per momento al giudizio. Il dimenticarlo non lo allontana; anzi mi espone ad un sicuro pericolo di arrivarci impreparato e di averne una sentenza di condanna. 

 

ESAME. - La mia coscienza, o meglio, la mia vita quale giudizio mi prevede? mi sentirò precipitare verso l'abisso dal peso dei peccati? oppure la forza dei meriti mi solleverà verso il cielo? 

 

PROPOSITO. - Penserò spesso una delle due sentenze: «Vieni, o benedetto»; oppure: «Allontanati, o maledetto». 

 

PREGHIERA. - Con il Sacerdote nella sepoltura degli adulti dico: «Non Ti atteggiare a giudice, o Signore, col Tuo servo; perchè nessun vivente sarà trovato giusto presso di Te, se Tu non gli avrai rimessi tutti i peccati. Quindi, Te ne preghiamo, la Tua sentenza da giudice non condanni chi ha il suffragio della vera preghiera della fede cristiana; ma meriti per il soccorso della grazia, scampo dal giudizio di vendetta colui che, mentre era in vita, fu insignito del segno della Santa Trinità. Tu che vivi e regni per i secoli dei secoli». 

 

 

FIORETTO: — Recita tre Pater. Frenando la impazienza, tratta tutti con dolcezza.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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