UN ANNO CON DON BOSCO

 

17° Maggio

 

171) Che cos'è l'empietà? 

 

L'empietà è il rifiuto a Dio d'ogni culto. 

 

43 - I Massoni. 

 

Si suol dare il nome di Frammassoni, Franchi o Liberi Murator ad una società di uomini, che a fine di essere liberi nell'appagare senza freno le passioni umane adoperano tutti i mezzi per combattere la religione e le civili autorità. Si dividono in vari gradi. I primi si chiamano Adepti o principianti, e ad essi viene manifestata la Massoneria soltanto come società di filantropia o di mutua beneficenza. Quelli che si dicono compagnoni o società degli operai, per lo più appartengono a questa setta, sebbene parecchi di loro lo ignorino interamente. Ma di mano in mano che si avanzano a gradi superiori, sono condotti all'ateismo, alla negazione d'ogni religione, dell'anima, dell'eternità, e a riporre ogni loro felicità nei godimenti della vita presente. Di qui si scopre la ragione, perchè l'incauta gioventù si lasci più facilmente sedurre, e come i Liberi Muratori rifiutino i conforti religiosi tanto in vita quanto in morte. Le loro adunanze si sogliono appellare conventicole; il luogo segreto, dove si radunano, loggia massonica. L'origine della Massoneria si vuole molto antica. Alcuni la fanno rimontare sino ai Maghi Egiziani dei tempi di Mosè; ma benché da tempo antichissimo siano state delle società segrete, il cui oggetto era l'empietà e l'appagamento d'ogni passione, tuttavia la massoneria d'oggi forse non ha la sua origine più in su di qualche secolo; mentre sul principio del secolo passato Dervent-Water stabilì la prima loggia nell'Inghilterra, e di poi se ne fondarono nella Francia, e finalmente per tutta Europa. La loro dottrina in parte sembra quella dell'eresiarca Manète, di cui adottarono le cerimonie ed i segreti. In parte è panteismo, materialismo, ateismo. Prima di ammettere qualcheduno, gli fanno proferire queste parole: « Iura, pcriura, secretum prodere noli: Giura e spergiura di non violare mai il segreto ». Questo segreto vien confermato da giuramento così severo che al padre è rigorosamente proibito di svelarlo al figlio, il figlio al padre, il fratello alla sorella, la sorella al fratello. Pazzia della mente umana! Si vuole distruggere Dio e religione, e con questa stessa religione si obbligano con giuramento a quel Dio che si pretende distruggere. Clemente XII e Benedetto XIV condannarono questi fanatici, ed eccitarono i sovrani a cacciarli dai loro stati. Ma purtroppo i re e i principi furono o concorrenti, o negligenti: e molti di essi ne pagarono il fio. Perchè i massoni con le loro segrete adunanze cagionarono e cagionano ancora oggidì mali immensi alla religione, ai governi civili ed alle famiglie. Si può dire che sono la peste del genere umano. Miseri coloro che si lasciano cogliere in questa rete infernale! (Bosco, Storia Eccl.). 

 

(...)

 

45 - Se tu diventassi cieco? 

 

Nel 1850, a porta Palazzo Don Bosco si tratteneva, come era solito, a parlare di cose spirituali con un bel crocchio di gente. Un giovanotto lo interruppe, dicendo che non voleva sentir prediche e che cessasse. E Don Bosco a lui: — E se diventassi cieco in questo momento, verresti allora ad ascoltare la parola di Dio? — In quell'istante stesso quegli divenne cieco tra lo spavento generale. Il giovanotto si butta in ginocchio piangendo e la gente supplica Don Bosco di guarirlo. Don Bosco gli fa recitare l'atto di dolore e gli promette che appena confessato riacquisterà la vista. Il giovanotto sul far della notte si fece condurre a confessarsi; ciò fatto, riebbe la vista. (M. B., III, 491-492). 

 

46 - Il contravveleno. 

 

Il figlio di un illustre generale, giovanetto sui dodici anni, aveva molte belle doti di mente e di cuore. Il padre, brav'uomo ma poco sagace nell'educazione, lasciava nel salotto giornali d'ogni colore, senza pensare quali effetti potevano avere sul cuore del suo figliuolo. Credeva che bastasse raccomandargli di non leggere questo o quello... Don Bosco un giorno andò a visitare il generale, il quale gli mosse incontro, gli baciò la mano e gli fece mille feste. Il figlio era presente e stava in sussiego. — Su, Carlino, gli disse il padre, vieni a baciare la mano a Don Bosco. — Io baciar la mano ad un prete?! — esclamò con disprezzo. Il padre restò mortificato, Don Bosco sorpreso. Carlo si era ritirato e il padre addolorato per aver scoperto nel figlio quell'astio contro la religione, disse a Don Bosco: — Come avrà fatto mio figlio a mutare così sentimenti, mentre prima era così religioso? Don Bosco che conosceva la bonomia di quel signore, aveva girato lo sguardo attorno ed aveva visto sul tavolo giornali irreligiosi. — Lei, signor marchese, cerca la causa? Eccola là sul tavolino! — Che cosa vuole che i giovanetti capiscano di certe questioni? E poi mio figlio è obbediente ed ama suo padre... E Don Bosco: — È chiaro che a queste incisioni si deve l'astio che il suo Carlino ha concepito contro le cose di Chiesa. Si persuada che nella fantasia di un giovane s'imprime ciò che vede, e non si cancellano mai più le prime impressioni. Bisogna sostituire buone stampe alle stampe cattive e tentare con queste di dargli un contravveleno. Il marchese accettò il consiglio. Questo povero giovane però a poco a poco fu preso da cupa melanconia e moriva senza mutare sentimenti a 16 anni. (M. B., V, 329-331). 

 

FRASE BIBLICA. - Non vi lascio orfani!

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Tanto i cattivi consiglieri quanto i consigliati corrono gran rischio di rovina. 

 

PREGHIERA DEL MESE. - Venite, o Spirito di fortezza, e date forza al mio cuore, mantenetelo costante nelle tentazioni e traversie, datemi vigore e fortezza a respingere gli assalti dei miei nemici, affinchè non mi lasci mai indurre ad abbandonare Voi, mio unico bene. Così sia. Pater noster... (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco)

 

FIORETTO: - Fa oggi, o proponi di fare al più presto, una Comunione con tutta purezza e umiltà.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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