UN ANNO CON DON BOSCO

 

25° Settembre

 

265) Perchè Gesù Cristo, nelle Beatitudini evangeliche, disse beate, contrariamente all'opinione del mondo, le persone umili e tribolate? 

 

Gesù Cristo, nelle Beatitudini evangeliche, disse beate, contrariamente all'opinione del mondo, le persone umili e tribolate, perchè avranno premio speciale da Dio; e c'insegnò così ad imitarle, senza curare le fallaci massime del mondo. 

 

631 - Umiltà di Don Bosco. 

 

Nell'ottobre 1853 si erano radunati circa quaranta sacerdoti torinesi. Volevano trattare della piega che prendevano le cose del giorno  riguardo alla Chiesa e alla salute delle anime. Presiedeva l'assemblea  l'abate Amedeo Peyron, professore di lingue orientali nell'Università  di Torino. A suo lato sedeva Don Bosco. Dopo che furono discusse varie  questioni, da taluno venne proposto che si dovessero moltiplicare le  pubblicazioni di scritti educativi popolari. Don Bosco si raccomandò a  tutti perchè volessero aiutarlo nella propaganda delle Letture Cattoliche.  Come Don Bosco ebbe finito, l'abate Peyron:  — Sta bene, disse, io ho voluto leggere attentamente quei fascicoli; ma, se volete che producano un buon effetto, procurate che siano  scritti con maggior proprietà di lingua, con meno sgrammaticature,  minori inesattezze nei termini, più diligenza nelle correzioni.  Questo rimprovero sembrò aspro a tutti i radunati. Don Bosco,  senza mostrarsi offeso, con tutta calma e umilmente rispose:  — E apposta per questo io prego tutti ad aiutarmi e a consigliarmi in questa impresa. Mi raccomando a loro. Mi dicano tutto quello  che trovano da correggere, ed io volentieri correggerò. Anzi, sarei ben  fortunato se taluno, che fosse più perito di me nella lingua italiana, volesse rivedere gli scritti delle Letture Cattoliche prima che vengano pubblicate. (M. B., IV, 651-653). 

 

632 - Riposeremo in Paradiso. 

 

Don Belmonte, direttore della casa salesiana di Sampierdarena,  stanco del grande lavoro, disse un giorno a Don Bosco:  — Io non posso più continuare questa vita: non ho mai un minuto  di riposo.  Per tutta risposta il buon Padre, si piegò alquanto della persona  verso terra, alzò la veste e, mostrandogli le gambe tutte gonfie che parevano due colonnette a cuscini, aggiunse:  — Mio caro, fatti coraggio! Riposeremo in Paradiso!  (M. B., XIV, 421). 

 

633 - Non è per sè. 

 

Il 30 gennaio 1880 Don Bosco andò a celebrare dallo suore della  Visitazione a Marsiglia. Giaceva colà gravemente inferma la signorina  Périer, accolta nel monastero, perchè già allieva dell'Istituto e nipote  di una superiora. Il Santo, avendo facoltà di entrare nella clausura, si  recò nell'infermeria, e, giunto vicino alla Périer, le disse:  — Su, alzatevi.  — Ma non sa, gli osservò sommessamente la superiora, che ha un cancro? È incurabile.  — A mezzodì alzatevi, rispose Don Bosco, e andate a pranzo con le altre.  Benedettala, uscì. Egli era appena fuori della stanza, che l'ammalata prese a dire:  — Ma io non ho più nessun male. Io sono guarita, voglio alzarmi; datemi le vesti.  Infatti l'ulcera maligna era scomparsa. Don Bosco aveva detto alla  superiora di pregare il medico, che attestasse per iscritto la natura miracolosa della guarigione. Il medico, buon cristiano, prese scandalo di  tale domanda e andava dicendosi:  — Fra le virtù di Don Bosco non c'è l'umiltà? La sua richiesta  non sa di vana gloria? Vorrebbe forse approfittare di questa guarigione  per proprio interesse?  Venuta quindi la sua volta di essere introdotto da Don Bosco,  entrò. Che cosa passasse tra lui e il Santo, nessuno lo seppe; il fatto è  che dopo un'ora, si vide il medico in ginocchio piangente e con le mani  giunte in atto di preghiera e Don Bosco stava per benedirlo. Uscito, diceva a Don Bologna:  — Non è per sè, ma per gli altri e per la gloria della Madonna.  (M. B., XIV, 410-411). 

 

FRASE BIBLICA. — Sei la roccia su cui ci sentiamo saldi. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. — Nelle fatiche e nei patimenti non dimenticar mai che abbiamo un gran premio preparato in cielo. 

 

PREGHIERA DEL MESE. — Signor, la libertà tutta vi dono; Ecco le mie potenze, il voler mio; Tutto vi do, che tutto è vostro, o Dio, E nel vostro voler io mi abbandono. Per gradirvi ed amarvi, o mio Signore, Grazia datemi solo e vivo amore. Oh Dio! se voi mi amate, e se io vi amo. Già son ricco abbastanza e più non bramo. (Don Bosco, chiave del paradiso)

 

FIORETTO: — Se provi qualche rancore quest'oggi e sempre, reprimilo; recita tre Pater per i tuoi nemici.

 

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