UN ANNO CON DON BOSCO

 

27° Settembre

 

PARTE III 

 

MEZZI DELLA GRAZIA 

 

CAPO I 

 

SACRAMENTI IN GENERALE 

 

267) Che cosa sono i Sacramenti? 

 

I Sacramenti sono segni efficaci della Grazia, istituiti da Gesù Cristo per santificarci. 

 

1. Il superuomo. 

 

A Valdocco, Don Bosco un mattino incontrò un signore che lo attendeva. Al suo fianco stava un giovanetto vestito pulitamente, di  graziosa fisionomia, con occhi vivaci, che palesavano un'intelligenza  non comune. Entrato in camera, quel signore diceva a Don Bosco:  — Ha visto quel giovane che ho condotto con me? È mio figlio,  ma se lei sapesse quanti dispiaceri mi cagiona!  — Possibile?  — Ascolti: prima l'ho collocato nel collegio di O... e poi in quello di R... Non so come sia andata la cosa, ma lo so dire che è divenuto  tanto cattivo, che io non so più come fare a mutare i suoi sentimenti.  Ha letto di tutto. Ha vinto di tutto. Ne ha fatto di ogni colore. Specialmente contro la religione nutre un astio del quale non so darmi spiegazione. Io e mia madre diamo desolati. Mi aiuti lei! Se avesse la bontà  di collocarlo in mezzo agli altri suoi figliuoli, chissà che ciò non potesse  ricondurlo sulla buona strada. Lo accetterebbe?  Don Bosco per qualche momento rimase pensoso, poi disse sorridendo:  — E perchè no? Ma il suo giovanetto vorrà fermarsi qui?  — Ora glielo presenterò: lo interroghi, gli parli, e quindi io gli  farò la proposta.  Quel povero padre allora fece entrare il figlio, il quale si presentò a  Don Bosco con disinvoltura, e, dopo alcune parole, divenne amorevolmente espansivo. Don Bosco, con quell'attrattiva che era sua propria, seppe interessarlo in modo che ne rimase incantato. Il padre, vedendo che Don Bosco aveva fatta tanta impressione sul ragazzo gli disse:  — Saresti contento di stare con Don Bosco?  — Per parte mia non ho niente in contrario... anzi;... però a tre  condizioni: la prima, che non mi parlino mai di confessione; la seconda, che io sia dispensato dall'andare in chiesa, perchè non voglio metterci  piede; la terza, di poter fuggire quando voglio.  Don Bosco accettò . Il padre era fuori di sè per la contentezza e  lasciò il figlio all'Oratorio esso pure soddisfatto.  Don Bosco prese a trattarlo con tutta bontà, come se fosse uno  degli alunni migliori, ma senza dirgli una sola parola di religione.  Nella prima settimana, quando la campana suonava per andare in chiesa, il giovanetto si ritirava a passeggiare sotto i portici, canterellando talora qualche canzone profana. Ma siccome nessuno lo rimproverava o lo invitava a stare alla regola, incominciò ad essere quasi stizzito per la noncuranza che gli pareva dimostrassero gli altri per i  fatti suoi, ed anche a provare noia per la solitudine alla quale egli  si condannava in quell'ora. Quindi, anche per curiosità, si risolse di entrare in chiesa. Don Bosco intanto pregava e faceva pregare per lui. Il giovane aveva posto tanto amore a Don Bosco che gli sembrava di  non poter vivere senza di lui. Incominciò a ragionare tra sè: « I miei  compagni vanno in chiesa, si confessano, si comunicano e sono tanto allegri e si divertono tanto di cuore! Ed io... ». Riflettè seriamente,  risolse, andò in chiesa con quelli della sua classe e pregò. Ed ecco un  giorno lo si vide avvicinarsi a poco a poco al confessionale dove era  Don Bosco, ed inginocchiarsi. Viene il suo turno e si confessa, quindi  si ritira dal confessionale come trasfigurato, cogli occhi pieni di lacrime. La sua fisionomia naturalmente molto bella, aveva presa un'espressione tale che sembrava quella di San Luigi. Ritornato in chiesa  al suo posto, pregò a lungo, si confessò ancora due o tre volte e finalmente si comunicò con molto fervore. Da quell'istante egli divenne un alunno tra i più esemplari.  (M. B. V, 366-372).

 

FRASE BIBLICA. — Guarda a coloro che piangono, e consola. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO.Solamente coloro che vivono male e non si accostano mai o molto di rado ai sacramenti, hanno da temer la morte.

 

PREGHIERA DEL MESE. — Signor, la libertà tutta vi dono; Ecco le mie potenze, il voler mio; Tutto vi do, che tutto è vostro, o Dio, E nel vostro voler io mi abbandono. Per gradirvi ed amarvi, o mio Signore, Grazia datemi solo e vivo amore. Oh Dio! se voi mi amate, e se io vi amo. Già son ricco abbastanza e più non bramo. (Don Bosco, chiave del paradiso)

 

FIORETTO: — In ogni tentazione volgi lo sguardo fiducioso a Dio; recita tre Pater per gli agonizzanti

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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