
UN ANNO CON DON BOSCO
12° Novembre
342) A qual età comincia l'obbligo della Comunione pasquale?
L'obbligo della Comunione pasquale comincia all'età in cui si è capaci di farla con sufficienti disposizioni, cioè, d'ordinario, circa i sette anni.
85. La prima Comunione di Giovannino Bosco.
Nel marzo del 1826 Giovanni Bosco fece la sua prima Comunione. Mamma Margherita preparò ella stessa con ogni diligenza il figlio al grande atto. Tre volte lo condusse a confessarsi. A casa lo faceva pregare, gli dava a leggere un buon libro e gli suggeriva quei consigli che una madre industriosa sa trovare opportuni per i suoi figliuoli. Al mattino della prima Comunione non lo lasciò parlare con alcuno. In quel giorno non volle che si occupasse in nessun lavoro materiale, ma tutto lo impiegasse a leggere e a pregare. La pia genitrice gli ripetè più volte: « O caro figlio, questo per te è un gran giorno. Sono persuasa che Dio abbia preso veramente possesso del tuo cuore. Ora promettigli di fare quanto puoi per conservarti buono fino alla fine della vita. Per l'avvenire va sovente a comunicarti, ma guardati bene dal fare dei sacrilegi. Di' sempre tutto in confessione; sii sempre obbediente; va volentieri al catechismo ed alle prediche; ma per amor del Signore, fuggi come la peste coloro che fanno cattivi discorsi ». (M. B. IV, 550).
86. Il primo amplesso divino.
Ecco il pensiero di Don Bosco sull'età richiesta per fare la prima Comunione: « Si tenga lontano la pestifera opinione di taluno, che vorrebbe differire la prima Comunione ad un'età troppo inoltrata, quando per lo più il demonio già ha preso possesso del cuore di un giovanetto con danno incalcolabile della sua innocenza. Secondo la disciplina della Chiesa primitiva, si solevano dare ai bambini le ostie consacrate che sopravanzavano dalla Comunione degli adulti. Questo serve a farci conoscere quanto la Chiesa ami che i fanciulli siano ammessi per tempo alla Santa Comunione. Quando un giovanetto sa distinguere tra pane e pane, e palesa sufficiente istruzione, non si badi più all'età, e venga il Sovrano Celeste a regnare in quell'anima benedetta ». (M. B. IV, 550).
87. Comunione dei fanciulli ancor piccoli.
Nel 1883, Don Bosco viaggiava per la Francia. A Hyères presso Tolone, una mattina mentre celebrava la S. Messa gli apparve in visione il nobile fanciullo Luigi Antonio Fleury Colle, prediletto da Don Bosco e morto in odore di santità. — Cosa c'è da fare, Luigi — gli domandò il Santo. Ed egli, dopo aver parlato delle missioni d'America, disse: « Bisogna che i fanciulli si comunichino con frequenza. Lei deve ammetterli presto alla s. Comunione. Dio vuole che si nutrano della Santa Eucaristia. » — Ma come si fa a comunicarli, quando sono ancora troppo piccoli? — Dai quattro ai cinque anni si mostri loro la santa Ostia e preghino Gesù guardandola: sarà questa una comunione spirituale molto efficace. I fanciulli devono essere ben compresi di tre cose: amor di Dio, comunione frequente, amore al Sacro Cuore di Gesù. (M. B. XV, 87-88).
88. Date da ricordarsi.
Don Bosco, finito il catechismo, ogni giorno con un suo chierico andava a rinchiudersi nella biblioteca del Convitto Ecclesiastico per scrivere i suoi opuscoli. Alla vigilia della festa di San Giuseppe, onomastico di Don Cafasso, egli di ritorno dalla sua camera ove gli aveva presentate le sue felicitazioni, vi mandò per lo stesso fine il chierico che aveva condotto con sè. Il buon chierico trovò Don Cafasso nell'atto di recitare il Breviario. Questi accolse benevolmente gli auguri e gli domandò: — Chi siete? — Sono il chierico A... — In qual giorno avete fatta la vestizione chiericale? — Per verità ora non mi ricordo bene — rispose il chierico dopo aver riflesso. — E in qual giorno avete ricevuta la prima Comunione? Il chierico pensò alquanto e rispose: — Non saprei indicarlo precisamente. — Vedete, certe date non bisogna dimenticarle mai, e quando col volgere dei mesi ritornano questi anniversari, dobbiamo celebrarli con allegrezza, e con devozione. — Quindi, ringraziandolo degli auguri, lo congedò. (M. B. V, 635-636).
(...)
FRASE BIBLICA. — Non siamo più schiavi, ma figli.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO. — Comunione frequente: cibo dei forti, cibo di vita.
PREGHIERA DEL MESE. — «O Signore Onnipotente, il quale per l'amore, che portaste agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, vi prego di volgere uno sguardo pietoso ai tormenti che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che partendo da questa valle di pianto in grazia vostra soffrono gli ardori di quelle fiamme per scontare i debiti che hanno tuttora verso della vostra Divina Giustizia. Accettate dunque, o pietosissimo Iddio, le preghiere che per esse vi porgo, traetele da quel carcere tenebroso, e chiamatele alla gloria del Paradiso. Vi raccomando particolarmente le anime dei miei parenti, benefattori spirituali e temporali, e in special modo quelle a cui posso essere stato occasione di peccato col mio mal esempio. Vergine SS. Madre pietosa, consolatrice degli afflitti, intercedete voi per quelle anime, affinchè per la vostra potentissima intercessione volino a godere quel Paradiso che loro sta preparato.». (Da Il giovane provveduto, San Giovani Bosco)
FIORETTO: — Un Pater, Ave e Gloria allo Spirito Santo : se Dio ti chiede un sacrificio, non rifiutarti.
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