UN ANNO CON DON BOSCO

 

25° Novembre

 

358) Quante e quali cose si richiedono per fare una buona  confessione? 

 

Per fare una buona Confessione si richiedono cinque  cose: 1) l'esame di coscienza; 2) il dolore dei peccati;  3) il proponimento di non commetterne più ; 4) l'accusa  dei peccati; 5) la soddisfazione o penitenza. 

 

132. Neppur uno rise. 

 

Sabato, 7 dicembre 1872, vigilia dell'Immacolata Concezione,  Don Bosco confessava nella sua camera, circondato da una moltitudine  di giovinetti così stretti fra di loro, che i confessati per venir via dovevano fare un grande sforzo onde aprirsi la strada. Un Piccolino,  con un giubbetto corto, dopo essersi confessato, si volge per passare,  cerca di farsi far largo con le mani e coi gomiti. Ma non potendo uscire  da quella calca punta i piedi all'inginocchiatoio e spingendo si getta  avanti col corpo, ma gli altri invece di aprirsi si restringono di più  ed egli, il poverino, preso in mezzo, sgambetta, si dimena, intanto  gli si stracciano le bretelle dei pantaloni, e dovette ritornar via, vittorioso, ma coi pantaloni in mano. Don Bosco che, anche senza volerlo,  dovette essere spettatore di questa scena, per non ridere dovette farsi  non poca violenza; invece tra tutti quei giovani neppure uno diede un  sorriso, dimodoché egli ne rimase edificato e se ne rallegrò coi giovani  quando il lunedì a sera, 9 dicembre, raccontava loro questo fatterello. (M. B. X, 403). 

 

133. È il frutto che importa. 

 

Diceva Don Bosco: « Confessatevi ogni otto giorni, ma non più  spesso: perchè, tenete ben a mente, non sono le frequenti confessioni  che fanno buoni, ma è il frutto che si ricava dalle confessioni. Eccetto però il caso in cui taluno avesse da fare la Comunione ed avesse  qualche cosa che gli facesse pena, allora può accostarsi al confessore,  esporgli la sua inquietudine, domandargli un consiglio: questo non  sarebbe propriamente confessarsi, ma riconciliarsi ». 

(M. B. VII, 84). 

 

134. È una pazzia. 

 

Accadendo qualche volta che si conducessero i giovani a fare  una passeggiata al sabato od alla vigilia di qualche solennità e ritardando essi perciò alquanto alla sera a venire per confessarsi, Don Bosco  ne richiedeva ripetutamente e con insistenza la ragione, e poi al sentire il motivo, tutto corrucciato soleva dire: « Ma questa è una pazzia!...  Come è possibile che i giovani dopo il passeggio possano ancor raccogliersi per le confessioni e non siano distratti? Questo è un grave inconveniente, è un disordine che va assolutamente rimediato ». Ordinava  quindi a chi di ragione, affinchè non fosse più ripetuto. (M. B. VII, 496). 

 

135. Chiusura di Esercizi Spirituali. 

 

Al termine degli Esercizi Spirituali degli artigiani nel maggio del  1875, Don Bosco insistè sulla necessità di fare delle buone confessioni,  per riparare al passato, risolvere per il presente e pensare per l'avvenire. Riandare le confessioni passate perchè per lo più ci sono:  a) Cose dimenticate e trascurate a cui non si pensa più.  b) Cose a cui non ci si pensò ancora, credendole non cattive,  benché offesa del Signore; per es. molte cose contro la modestia, commesse da fanciulli, piccoli furti e altre mancanze non confessate perchè  si credevano leggere. Son tutte cose piccole, ma se una goccia messa  in un bicchiere non si vede, aggiungendo goccia a goccia il bicchiere  si riempie e così facendo le piccole mancanze diventan grandi così da  doverle confessare. Molte volte si bada poco a confessare lo scandalo,  dato anche con un'azione cattiva non del tutto volontaria. Il peccato  non è ben confessato se si dice solo: « Ho fatto la tal azione ». Ma bisogna dire anche d'aver dato scandalo.  c) Ci sono poi cose taciute apposta che bisogna invece assolutamente confessare. Qui non c'è via di mezzo: bisogna fare un bucato  generale e mettere tutto a posto. (M. B. I, 247-248). 

 

136. Il miglior dono. 

 

Da pochi giorni era tornato all'Oratorio un alunno della terza  ginnasiale, recatosi in famiglia per malattia. Salito a salutare Don Bosco, gli disse che i suoi genitori assolutamente non potevano più pagare nè i debiti arretrati nè la pensione corrente.  — L'unica cosa — soggiunse — che abbiamo potuto fare per  compensarla in qualche modo, si fu di mandarle queste sei robiole  (piccole forme di formaggio).  Ciò disse con molta grazia e disinvoltura, come osservò Don Bosco, il quale sapeva pure come fosse il primo della classe e molto buono.  — Altro dunque i tuoi parenti non potrebbero proprio fare? — incalzò Don Bosco.  — Nulla, nulla! Quello che potrei ancora darle io, è di fare la  mia confessione generale.  Rise Don Bosco, credendo che il fanciullo scherzasse, Il giorno  dopo invece, tutto serio e composto, il giovane fece la sua bella confessione generale. (M. B. I, 237). 

 

FRASE BIBLICA. — Grandi e mirabili sono le tue opere, Signore Dio onnipotente.

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Confessatevi ogni otto giorni, ma non più spesso, perché tenete ben a mente, non sono le confessioni che fanno buoni, ma il frutto che si ricava dalla confessione. 

 

PREGHIERA DEL MESE. — «O Signore Onnipotente, il quale per l'amore, che portaste agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, vi prego di volgere uno sguardo pietoso ai tormenti che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che partendo da questa valle di pianto in grazia vostra soffrono gli ardori di quelle fiamme per scontare i debiti che hanno tuttora verso della vostra Divina Giustizia. Accettate dunque, o pietosissimo Iddio, le preghiere che per esse vi porgo, traetele da quel carcere tenebroso, e chiamatele alla gloria del Paradiso. Vi raccomando particolarmente le anime dei miei parenti, benefattori spirituali e temporali, e in special modo quelle a cui posso essere stato occasione di peccato col mio mal esempio. Vergine SS. Madre pietosa, consolatrice degli afflitti, intercedete voi per quelle anime, affinchè per la vostra potentissima intercessione volino a godere quel Paradiso che loro sta preparato.». (Da Il giovane provveduto, San Giovani Bosco)

 

FIORETTO: — Usa particolare compostezza in chiesa: recita tre Pater per quelli a cui hai dato cattivo esempio in chiesa.

 

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