UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

21° Gennaio

 

SANT'AGNESE MARTIRE DEL SACRO CUORE 

 

Sono vergini... Questi seguono l'Agnello dovunque vada. Questi sono comprati di tra gli uomini primizie a Dio e all'Agnello. Non si è trovata menzogna nella loro bocca, perché sono scevri di macchia dinanzi al trono di Dio (Ap. c. XIV, 4). 

 

1° Preludio. Questo vergini martiri sono le primizie che la Chiesa offre a Dio ed all'Agnello. Sono come olezzanti boccioli di rosa. 

 

2° Preludio. Cara santa, che avete desiderato il martirio per andare a riposare sul Cuore di Gesù, datemi un po' di quell'amore che vi struggeva in cuore verso il nostro buon Maestro. 

 

1° PUNTO. Vergine fedele, sposa di Gesù Cristo. Sant'Agnese amava ardentemente il Salvatore. Era una fanciulla di tredici anni, pura, semplice e bella. La sua bellezza la fece ricercare da parecchi giovani, ma siccome non aveva già consacrata la sua verginità a Gesù Cristo, rigettò tutte le proposte di matrimonio tanto che qualcuno di questi pretendenti la denunciò per dispetto, e la fece arrestare come cristiana. Il giudice deve averla ben stimata, se pensò che Agnese sarebbe stata più sensibile alla perdita della sua castità che ai supplizi! Le disse che, se avesse adorato Minerva, egli l'avrebbe fatta esporre in un luogo infame. Agnese, fidente nel suo Sposo divino, rispose che Gesù Cristo non avrebbe permesso che si profanasse un corpo che gli era stato consacrato. Il giudice, irritato, la fece condurre in un luogo di prostituzione, ma Dio la protesse così visibilmente che nessuno osò guardarla, eccettuato un malvagio il quale volle impudentemente fermare i suoi occhi su di lei; ma l'imprudente cadde tosto colpito da male misterioso. Il Cristo aveva vendicata e protetta la sua sposa. 

 

2° PUNTO: Coraggio. Agnese non aveva che tredici anni, ma la barbarie dei persecutori non si arrestò davanti alla tenera età. E quando la vergine si abbandonò calma e serena ai carnefici, questi si meravigliarono che un corpo, così debole per sopportare le torture, potesse rinchiudere un cuore tanto forte per vincerle. Gli strumenti del supplizio sono troppo larghi per serrare le sue membra delicate. Questa fanciulla che dovrebbe ignorare la morte, è già pronta a soggiogarla, ed offre senza tremare il suo debole corpo alle mani dei soldati, e le sue membra delicate alle catene, di cui l'hanno caricata. Trascinata davanti agli altari dei falsi dèi si vuole obbligarla a bruciare l'incenso, ma essa si lascia bruciare le piccole mani dalle fiamme, ed oppone ai sacerdoti idolatri il segno della croce. Martire di nuovo genere, cantano i suoi panegiristi, non ancora formata per i tormenti, e già matura per la vittoria! Strano combattimento, in cui il nemico trova appena posto per i suoi colpi, ed ove non incontra che una fronte da incoronare. Agnese è vergine, dice sant'Ambrogio, imitiamo la sua purezza; è martire, offriamo come lei sacrifici. Il suo nome stesso è una lode; il nome di agnello presagisce la vittima. Una sposa si reca con minor fretta alla camera nuziale, di questa fanciulla al luogo del supplizio. Ci va gioconda ed allegra, e mentre i testimoni piangono, ella è così forte che meraviglia tutti quelli che la vedono così prodiga di una vita appena cominciata. Eccola già testimone della divinità, ella che ha appena giunta l'età, in cui possa essere cosciente dei suoi atti. Il carnefice prova di tanto in tanto di intimorirla e di guadagnarla con l'adulazione, ma Agnese gli dice: Perchè tardi? distruggi questo corpo esposto ad affetti che io non voglio. Il carnefice trema. Gli assistenti sono commossi, ella sola è ferma e gioconda. Ammiriamo in lei un doppio martirio: quello della verginità e quello della religione. Quale lezione per le nostre anime sempre deboli e fiacche! 

 

3° PUNTO: Martire del Sacro Cuore. Il suo segreto è l'amore. È con gioia che ella ode pronunciare la sentenza di morte. Il fidanzato che s'avanza verso la sposa che si è scelta, non cammina così raggiante, quanto Agnese verso il supplizio. Perché ella ha un fidanzato divino che la morte rende a lei presente. Che attendete? dice ai carnefici. Non sono la fidanzata del Signore? Affrettatevi ad inviarmi al mio divin sposo. Perisca il mio corpo, se, eccitando la vostra pietà, si ritarda il momento in cui io mi possa riposare sul seno di colui al quale mi sono consacrata. Ecco il segreto! L'amore di Gesù l'attira e la chiama. Ella vuol andarvi a riposare. Prega, tende la sua testa al ferro del carnefice; le gocce di sangue ornano il collo della fidanzata come tanti rubini. E Agnese sale al cielo a ricevere la doppia corona del martirio e della verginità. Sant'Agnese ha preferito perdere la vita del corpo piuttosto che la castità, e noi rifiuteremo ancora i piccoli sacrifici che la castità ci domanda: la modestia degli occhi, dell'immaginazione, la prudenza nelle letture e nelle relazioni? 

 

Risoluzione. Mi confermerò nell'amore del Cuor di Gesù per essere pronto a qualsiasi sacrificio. Per questo sarò più fedele alle mie pratiche quotidiane e specialmente all'unione con nostro Signore e detesterò ancora una volta tutte le immodestie e le imprudenze che possono offuscare la mia purezza.

 

 

FIORETTO: — Recita tre Pater, Ave e Gloria al Beato, e proponi di praticare la virtù che ti sei prefisso.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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