UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

25° Febbraio

 

SAN MATTIA 

 

E ne nominarono due: Giuseppe detto Barsaba soprannominato il Giusto, e Mattia. E fecero orazione dicendo: Tu, o Signore, che vedi i cuori di tutti, dichiara quali di questi due abbi eletto... e tirarono a sorte, e toccò la sorte su Mattia (Atti, I, 23). 

 

1° Preludio. Occorreva un apostolo della riparazione per sostituire Giuda: erano due i piissimi discepoli che sembravano meritare quest'onore, ma la sorte favori Mattia. 

 

2° Preludio. Signore, datemi, come deste a Mattia, lo spirito di riparazione, vi faccio ammenda onorevole per le mie colpe e per tutte quelle che rattristano il vostro cuore.

 

1° PUNTO: Fedeltà. — Occorre, disse San Pietro, rimpiazzare il traditore, e scegliere un altro apostolo; cerchiamo quindi un discepolo fedele,. un discepolo che sia stato tutt'il tempo con noi, dal principio della vita pubblica fino alla morte del Salvatore. E ne scelsero due, i più fedeli, i più zelanti discepoli di Gesù: Giuseppe Barsaba, soprannominato il Giusto, e Mattia. Questi non aveva il soprannome di Giusto, ma ne godeva tutta la stima. Entrambi avevano seguito assiduamente il Salvatore; non l'avevano mai abbandonato: avevano inteso e messo in pratica tutti i suoi insegnamenti. Erano i più devoti, i più assidui, i più fedeli dopo i dodici. Avevano visto tutto, udito tutto, tutto meditato. Avevano quindi fatto gli studi ed il noviziato necessari, potevano ricevere l'imposizione delle mani, il sacerdozio, il carattere episcopale e la missione apostolica. Ma quale dei due bisogna scegliere? Entrambi sono degni di questo grande onore e di questa grande missione. San Pietro ha la pia ispirazione di affidare la scelta a Dio, lasciando decidere la sorte, e la sorte cadde su Mattia. E’ dunque lui il fedele per eccellenza, il discepolo perfetto, il quale, meglio di tutti, insegnerà la dottrina del Cristo, e riprodurrà meglio di tutti le virtù del Divin Cuore. Se voglio avere i divini favori, ecco i mezzi: seguire fedelmente Gesù, meditarne tutti i misteri dal principio alla fine, pascermi dei sentimenti del Cuore sacratissimo e riprodurne le virtù. 

 

2° PUNTO: Apostolato. — Ma che cercavano gli apostoli? un testimonio della vita e della risurrezione di Gesù. E che cosa volevano affidargli? Il ministero e l'apostolato, da cui Giuda era decaduto. — Ecco le sorgenti dell'apostolato: la conoscenza e l'amore di Gesù, con una divina missione speciale, se si tratta di un ministero ufficiale. Ma per tutte le anime apostoliche in generale occorrono queste due condizioni: la conoscenza e l'amore di Gesù. Gli apostoli cercavano un testimonio che avesse seguito fedelmente Gesù dal principio alla fine della vita pubblica e della passione. Se noi vogliamo prepararci all'apostolato che incombe a ciascuno di noi secondo la propria vocazione, seguiamo Gesù dal principio alla fine. Seguiamolo leggendo e meditando il Vangelo. Per mezzo di meditazioni quotidiane impariamo a conoscere la vita di Gesù, le virtù, gli insegnamenti, i miracoli, le sue sofferenze. E' un tema infinito, sempre fecondo, sempre luminoso e fortificante. Seguiamo Gesù secondo le norme della sacra liturgia. Riprendiamo ogni anno la meditazione della infanzia con il tempo Natalizio, e degli altri misteri seguendo i diversi tempi dell'anno. Seguiamo Gesù come san Mattia, non solo ascoltandolo, ma vivendo con lui, in lui; vivendo della vita sua. Bisogna che noi diventiamo testimoni della risurrezione, intellettualmente e moralmente; intellettualmente con studi che ci rendono capaci di divenire veri apologisti di Cristo e della religione; moralmente, con la propria risurrezione spirituale e con quella delle anime che noi gli guadagneremo. Bisogna che egli viva in noi con la virtù e la santità, affinché noi possiamo manifestare veramente la risurrezione. 

 

3° PUNTO: Riparazione. — Consideriamo i preludi di questa elezione. San Pietro ricorda l'avarizia, il tradimento, la morte spaventevole di Giuda. Ricorda poi le profetiche maledizioni formulate contro il traditore nei salmi: «La sua casa rimanga deserta ed inabitata! Il suo episcopato passi ad un altro!» (Salm. LXVIII e CVIII). E' sotto l'impressione di queste maledizioni e di questi ricordi che si fa l'elezione. E la sorte cade su san Mattia. Egli è là, e piange certamente al ricordo di Giuda. L'aveva conosciuto, l'aveva creduto giusto e buono; ed ecco che gli affidano il ministero e l'apostolato da cui Giuda è decaduto. Ebbene lo rimpiazzerà, compierà magari le funzioni di economo finchè gli apostoli saranno riuniti. Ha dunque la missione di sostituirlo e di farlo dimenticare, non solo dagli uomini ma da Gesù stesso. Come fare? Occorre ch'egli sia un riparatore. Con quale prudenza toccherà il danaro che ha sedotto Giuda! Con quale tenerezza amerà Gesù per fargli dimenticare Giuda! Egli deve amarlo doppiamente, deve amarlo più degli altri. Farà la riparazione dell'amore e quella della penitenza. Sarà modello e protettore delle anime riparatrici e degli amici del Sacro Cuore. 

 

Risoluzione. — Grande Santo, prendetemi alla vostra sequela per vivere con Gesù dal principio alla fine, per meditarne la vita, per amarlo, per fargli dimenticare Giuda col mio disinteressamento, con la fedeltà, con 'amore vero e sincero. Ma, e non ho fatto anch'io qualche volta come Giuda ? E nostro Signore non mi ha rigettato! Mi ha lasciato ancora tempo di far penitenza. Voglio riparare con San Mattia, e con lui consolare il Sacro Cuore. 

 

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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