UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

1° Maggio

 

SAN FILIPPO E SAN GIACOMO 

 

Ma la sapienza di lassù primieramente è pura, di poi pacifica, modesta, arrendevole, fa a modo dei buoni, è piena di misericordia e di buoni frutti, aliena dal criticare e dall'ipocrisia. Ora il frutto della giustizia si semina nella pace da coloro che han cura della pace (Ep. S. Giac., III, 17). 

 

1° Preludio. S. Filippo e S. Giacomo sono stati due apostoli assai cari a nostro Signore. S. Giacomo, descrivendo nella sua epistola la saggezza cristiana, ci dipinge il suo,proprio cuore. 

 

2° Preludio. Santi apostoli, ottenetemi l'amicizia di nostro Signore. 

 

1° PUNTO: San Filippo l'amico familiare di nostro Signore. — San Filippo di Betsaida fu uno dei primi discepoli di nostro Signore. Gesù l'incontrò nei primi giorni della vita pubblica, e gli disse: «Seguimi» Filippo lo seguì immediatamente, e gli condusse uno dei suoi amici, Natanaele. Per la semplicità e rettitudine Filippo merita di essere uno dei discepoli più familiari di nostro Signore. Quando Gesù moltiplicò i pani nel deserto, domandò a Filippo ove si potrebbero comperare pani per nutrire una folla così considerevole. Quando nostro Signore fece l'entrata trionfale a Gerusalemme, qualche giorno prima della Passione, alcuni pagani si rivolsero a Filippo, e gli manifestarono il loro desiderio di vedere Gesù. Filippo ne parlò ad Andrea, e tutt'e due presentarono i pagani al Salvatore. Nell'ultima cena Filippo domanda a nostro Signore di mostrar loro il Padre. Gesù gli risponde: «Colui che vede me, vede il Padre» perchè il Padre ed il Figlio non formano che uno solo. San Filippo morì sulla croce nella Frigia dopo venti anni d'apostolato. Io pure posso ottenere l'amicizia familiare di nostro Signore, se mi sforzo costantemente di unirmi al Sacro Cuore. 

 

2° PUNTO: San Giacomo, fratello del Signore. — Lo chiamavano Giacomo il giusto, o Giacomo il minore per distinguerlo da san Giacomo il maggiore, fratello di san Giovanni. Lo chiamavano sovente anche il fratello del Signore, perché era parente di nostro Signore. Si dice che egli avesse sul viso alcuni tratti di evidente somiglianza col divin Salvatore. Era il fratello di san Giuda che fu pure apostolo. Dopo la Pentecoste, egli venne nominato vescovo di Gerusalemme. Era austero come san Giovanni Battista e dolce come il buon Maestro. Durante tutta la vita si astenne dalla carne; non beveva che acqua, e non portava sandali: aveva un mantello grossolano ed una sola tunica, passava lunghe ore in ginocchio in orazione. Al concilio di Gerusalemme prese la parola per domandare che non s'inquietassero i Giudei convertiti, e che non si obbligassero i pagani a seguire le pratiche mosaiche. Egli era venerato da tutti, anche da molti Giudei: san Pietro lo fece avvertire della liberazione dal carcere: san Paolo lo andò a visitare. Il fratello del Signore è per tutti un consigliere spirituale. Confessò altamente la divinità di nostro Signore, ed il Sinedrio lo condannò a morte come aveva condannato Gesù. San Giacomo morì come il suo buon maestro pregando per i carnefici e dicendo a Dio: «Perdonate loro, Signore, perchè non sanno quello che si fanno». Se io voglio che il mio apostolato sia fecondo, come quello di san Giacomo, bisogna che io confessi nostro Signore non solamente con le parole, ma anche con la pratica di tutte le virtù cristiane. 

 

3° PUNTO: Consigli di sapienza. — San Giacomo ci ha lasciato una bella epistola indirizzata a tutte le Chiese. Vi è descritta in maniera luminosa la vita cristiana, quale egli la praticò quotidianamente. Stabilisce la necessità delle buone opere, raccomanda la costanza nelle prove, la carità verso il prossimo, il buon uso della lingua. Parla del sacramento dell'estrema unzione che si amministra agli ammalati. Riassume tutta la vita cristiana sotto il nome di sapienza che viene dall'alto, come san Paolo l'ha riassunta sotto il nome di carità «La sapienza è casta, dice, è modesta, pacifica, docile ai saggi consigli, piena cli misericordia, consacrata al compimento delle opere buone. Evita i giudizi temerari, le menzogne, la doppiezza. i sopratutto amica della pace interiore e del raccoglimento che sono la condizione per intendere la voce di Dio e per praticare la giustizia nella purità d'intenzione». Sì, è nella pace interiore, nell'unione col Sacro Cuore, che io potrò praticare la vita d'amore e di riparazione che nostro Signore attende da me. La modestia, il raccoglimento e l'umiltà mi ci prepareranno. 

 

Risoluzioni. — Ammiro l'amicizia familiare di san Filippo e di san Giacomo con nostro Signore, ma quest'amicizia non mi è interdetta, anzi mi viene offerta da nostro Signore. Non mi ha chiamato particolarmente alla devozione del suo Sacro Cuore? Egli mi ha chiamato per fare di me un amico intimo, un apostolo, un discepolo amante ed amato. 

 

FIORETTO: - Abbi pazienza nel sopportare i cattivi.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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