UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

14° Maggio

 

DEI MOTIVI CHE CI PORTANO ALLA DOCILITA' ALLA GUIDA DELLO SPIRITO SANTO

 

Queste cose ho detto a voi conversando tra voi. Il Paraclito poi, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, insegnerà a voi ogni cosa, e vi ricorderà tutto quello che ho detto a voi (S. Giov., XIV, 25). , 

 

1° Preludio. Lo stesso nostro Signore ci dirige con il suo Spirito. Che follia non prestarvi attenzione! 

 

2° Preludio. Parlate, Signore, per mezzo dello Spirito santo: il servo vi ascolta. 

 

1° PUNTO: La perfezione e la salute dipendono dalla docilità alla grazia. — I due elementi della vita spirituale sono la purgazione del cuore e la direzione dello Spirito Santo. Ecco i due poli di tutta la spiritualità. Per mezzo di queste due vie si giunge alla perfezione secondo il grado di purezza che si è acquistato, ed in proporzione alla fedeltà esercitata nel cooperare ai movimenti dello Spirito Santo ed a seguirne la guida. Tutta la perfezione dipende da questa fedeltà, e si può dire che il compendio della vita spirituale consiste nel notare le vie ed i movimenti dello Spirito di Dio nell'anima nostra, ed a fortificare la volontà nella risoluzione di seguirle, impiegando per questo tutti gli esercizi e tutti gli atti religiosi: l'orazione, la lettura, i sacramenti, la pratica delle virtù e delle buone opere. Lo scopo a cui noi dobbiamo aspirare, dopo che ci saremo esercitati lungamente nella purità del cuore, è di essere talmente posseduti e governati dallo Spirito Santo, che esso sia il solo a condurre ogni nostra potenza e tutti i nostri sensi, e che ne regoli i movimenti interiori ed esteriori come egli dirigeva la santa umanità del Salvatore, e di abbandonarci interamente a lui con una rinuncia spirituale delle volontà e delle proprie soddisfazioni. Così noi non vivremo più in noi stessi, ma in Gesù Cristo e secondo il suo Cuore con una fedele corrispondenza alle operazioni del divino Spirito, e con un perfetto assoggettamento di ogni nostra ribellione ai voleri della grazia. 

 

2° PUNTO: Pochi conseguono le grazie che Dio aveva loro destinate. — La maggior parte dei fedeli mancano di coraggio nel vincersi e di fedeltà a ben trafficare i doni di Dio. Quando entriamo nel cammino della virtù noi camminiamo dapprima nell'oscurità, ma se seguiamo costantemente e fedelmente la grazia, noi giungeremo infallibilmente ad una grande luce per noi e per gli altri. — Noi vorremmo essere santi in un giorno, e non abbiamo la pazienza d'attendere il corso ordinario della grazia. Questo viene dall'orgoglio e dalla viltà. Procuriamo di essere solamente fedeli a cooperare alle grazie che Dio ci presenta, ed egli non mancherà di condurci al compimento dei suoi disegni. Il punto principale della vita spirituale consiste nel disporsi alla grazia con la purità del cuore; chè di due persone che si consacrino nello stesso tempo al servizio di Dio, l'una dandosi tutta alle opere buone, e l'altra applicandosi interamente a purificare il cuore e a rintracciare ciò che in lei si oppone alla grazia, questa arriverà in un tempo doppiamente più breve alla perfezione dell'altra. Così la nostra più grande cura deve essere non tanto di leggere libri spirituali, quanto di far molta attenzione alle ispirazioni divine le quali ci bastano, con un po' di lettura, a renderci estremamente fedeli, a corrispondere alle grazie che ci vengono offerte. — Noi dobbiamo anche domandare sovente a Dio che ci faccia riparare, prima di morire, tutte le perdite di grazia che noi abbiamo fatte, e che ci faccia arrivare a quel colmo di meriti, a cui ci voleva condurre secondo la sua prima intenzione, che noi abbiamo fin qui frustrato con le infedeltà; infine che egli ci perdoni i peccati che noi abbiamo fatto commettere, e che egli ripari negli altri le perdite di grazie di cui noi siamo stati la cagione (Padre Luigi Lallemant). 

 

3° PUNTO: Il male è che molte anime non seguono quasi in tutto che la natura ed i sensi umani. — La maggior parte dei religiosi, anche buoni e virtuosi, non seguono nella condotta particolare ed in quella degli altri, che la ragione ed il buon senso molte volte eccellenti. Questa regola è buona, ma non basta alla perfezione cristiana. Tali persone si regolano ordinariamente col sentimento comune a quelli coi quali vivono, e siccome questi sono imperfetti, quantunque la loro vita non sia sregolata, poichè il numero dei perfetti è piccolissimo, perciò essi non arriveranno mai alle vie sublimi dello spirito: essi vivono come la generalità degli uomini e la loro maniera di governare è imperfetta. — Lo Spirito Santo attende un po', perchè essi entrino nel loro interno e notandovi le operazioni della grazia e quelle della natura, si dispongano a seguire la sua condotta: ma essi abusano del tempo e del favore che egli Offre loro, finchè li abbandona a loro stessi, e li lascia nell'oscurità ed ignoranza del loro interiore che hanno amato, e nelle quali vivranno fra grandi pericoli per la loro salute. Pochi si tengono costantemente nelle vie di Dio, molti si allontanano incessantemente: lo Spirito Santo li chiama con le ispirazioni, ma siccome essi sono indocili, pieni di se stessi, attaccati ai loro sentimenti ed ai loro sensi, non si lasciano condurre, e non entrano che raramente nella via dei disegni di Dio. Essi sono sorpresi dalla morte, non avendo fatto che venti passi, mentre ne avrebbero potuto fare dieci mila. 

Risoluzioni. — Vi supplico, Signore Gesù, di poter riparare coi meriti del vostro divin Cuore tutte le perdite di grazie che ho fatto. Fatemi arrivare a quel punto, in cui mi volete condurre. Mettetemi sotto la condotta dello Spirito Santo, come ci siete stato voi pure. Perdonatemi i peccati che ho fatto commettere, e riparate anche le perdite di grazie che si sono fatte per colpa mia. 

 

FIORETTO: - Prega Maria ad accoglierti come figlio, e prometti di non lasciare mai quella piccola pratica abbracciata per amore suo.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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