UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

28° Agosto

 

SANT'AGOSTINO 

 

Perchè io, o Signore, sono tuo servo, io tuo servo e figliuolo di tua ancella. Tu hai spezzate le mie ritorte: a te sacrificherò ostia di lode, e invocherò il nome del Signore. Scioglierò i voti fatti da me al Signore alla presenza di tutto il suo popolo (Salmo CXV, 16). 

 

1° Preludio. S. Agostino amava ripetere questo grido del cuore: O Dio mio, voi avete rotto i miei legami, io vi offrirò un sacrificio incessante di lode e d'amore. 

 

2° Preludio. Non dovrò fare anch'io di ogni azione tanti atti d'amore e di riconoscenza per i benefici innumerevoli che ho ricevuto da Dio? 

 

1° PUNTO: La misericordia di Dio verso di lui. — Sant'Agostino ci ha raccontato nell'ottavo libro delle confessioni il grande combattimento che ebbe luogo fra le due parti della sua anima, l'inferiore e la superiore, e come sentì finalmente il potente intervento divino che decise della vittoria. «O Signore, esclamava, voi avete guardato il servo e il figlio della vostra serva!» Gli sembrava che nostro Signore l'avesse guardato come aveva guardato san Pietro nell'atrio di Caifa, poi sentendosi sciolto dagli attacchi al peccato ripeteva le belle parole di David: «Signore, mi avete sciolto dai legami, che farò io in ricompensa di tanto favore? Vi offrirò un sacrificio incessante di lode». Ed io non ho sentito molte volte lo sguardo di nostro Signore posarsi su di me? Non sono stato sciolto molte volte dai peccati? Dov'è la riconoscenza ed il mio canto di lode? 

 

2° PUNTO: La conversione e la riconoscenza. — Che miracolo di bontà divina e quale sforzo di coraggio personale occorse per operare questa conversione? Sant'Agostino ci descrisse egli stesso la forza dei suoi legami. Era incatenato dai legami della voluttà, e la natura gli diceva che non poteva vivere senza abbandonarsi a questi detestabili piaceri. — Era legato dalla vanità per i successi nell'eloquenza pagana. — Era assoggettato dall'avarizia per i guadagni considerevoli che gli procuravano le lezioni di retorica tanto ricercate. Gli occorse la mano potente di Dio per aiutare gli sforzi personali. Ma una volta liberato eccolo testimoniare la viva gratitudine a Dio, senza mai venir meno fino al termine della vita. «Dal momento della conversione, S. Agostino non ha più cessato di lodare Dio in ogni azione, di giorno, di notte, bevendo, mangiando, parlando, scrivendo, cantando le lodi della misericordia e della grazia del Signore. Era così devoto di questa divina grazia, dice san Francesco di Sales, che non poteva saziarsi, non solamente di lodarla, ma anche di parlarne e di scriverne le lodi. Voi vedete dunque come il gran santo diceva giustissimamente, dopo la conversione, queste parole del salmista: «Voi avete rotto i miei legami, o mio Dio, io vi offrirò un sacrificio di lode, e chiamerò tutte le creature a lodarvi in riconoscenza delle misericordie che mi avete usate».

 

3° PUNTO: Fu un precursore della devozione al Sacro Cuore. — Sant'Agostino non ha conosciuto il simbolo del Cuor di Gesù uscito dal petto per significare l'amore, ma in tutto il resto possiamo chiamarlo un santo del Sacro Cuore. Nessuno ha parlato meglio di lui del costato di Gesù aperto dalla lancia per lasciarne sfuggire il sangue e l'acqua, simbolo dei sacramenti e della Chiesa. Egli ha visto nelle piaghe di Gesù un rifugio per l'anima. Le belle invocazioni della preghiera Anima Christi sono tratte dalle espansioni d'amore di Agostino verso il Salvatore: «Acqua del costato di Gesù, purificatemi. — Gesù, nascondetemi nelle vostre piaghe» diceva. E chi meglio di lui ha cantato l'amor di Dio ? «O Dio, diceva, è possibile che si sappia che voi siete Dio, e che non vi si ami? — O bellezza sempre antica e sempre nuova, troppo tardi vi ho conosciuta, troppo tardi vi ho amata! —. O Signore, ci avete fatti per voi, e il nostro cuore è sempre impaziente, finchè non riposa in voi!» La regola composta da lui per il suo Ordine religioso è stata giustamente chiamata la regola dell'amore; essa respira il più puro amor di Dio e del prossimo. 

 

Risoluzioni. — Dirò anch'io con sant'Agostino: «Che vi renderò, o Signore, per tutti i beni che ho ricevuto da voi? Prenderò il calice della salute, e invocherò il nome del Signore». Io prenderò il. calice del sacrificio nell'adempimento di tutte le obbligazioni d'ogni giorno in spirito d'amore, di riconoscenza e di riparazione verso il Sacro Cuore di Gesù. 

 

FIORETTO. — Fa tutte le cose con grande amore per imitare S. Agostino; recita tre Pater a S. Agostino.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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