UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

29° Agosto

 

ZACCHEO E LA RIPARAZIONE

 

Ma Zaccheo si presentò, e disse al Signore: Ecco che io, o Signore, dò la metà dei miei beni ai poveri, e se ad alcuno ho tolto qualche cosa, gli rendo il quadruplo. E Gesù gli disse: Oggi questa casa ha ottenuto salute: poichè anche questo è figliuolo d'Abramo (S. Luca, XIX, 8). 

 

1° Preludio. Gesù e l'anima pentita si cercano a vicenda come il figliol prodigo il padre. L'umiltà porta le anime semplici e rette alla riparazione. 

 

2° Preludio. Signore, convertite la mia povera anima. Mettete nel mio cuore lo spirito d'umiltà e di riparazione. 

 

1° PUNTO: L'anima penitente cerca Gesù. — Zaccheo desiderava veder Gesù per conoscerlo, «per conoscere, dice san Giovanni Crisostomo, colui che il suo cuore aveva divinato; per vedere i lineamenti di colui che aveva considerato in spirito da tanto tempo». Zaccheo esce dall'abitazione, corre fra la folla, avanza, vince il rispetto umano; sale sopra un albero senza temere le derisioni, vede Gesù, lo contempla a suo agio, proprio come desidera. Si lascia veramente guidare dalla fede; è semplice ed umile, sprezza l'opinione umana, proprio come occorre fare per andare a Gesù. Nel cuore di Zaccheo insieme alla confidenza vi è un principio d'amore. Vuol vedere per conoscere, vuol conoscere per amare, riverire, servire. Che semplicità in un uomo del mondo, in un pubblicano, in un uomo d'affari, in un pagano!. Quante volte Gesù ha incontrato, fra i pagani, questa fede che egli rimpiangeva di non vedere fra i Giudei! Non avrà poi ragione di fare gli stessi rimpianti, quando vede l'indifferenza, la freddezza, e la nostra ingratitudine? Non potrebbe rimproverarci la durezza del cuore? Signore, aumentate la fede, e fortificate la mia volontà. 

 

2° PUNTO: Il Cuor di Gesù cerca l'anima penitente. — Zaccheo aveva desiderato di vedere Gesù, ma il desiderio di Gesù di veder Zaccheo e di guadagnarlo alla fede non era meno vivo. Egli stesso lo disse: «Il Figlio dell'uomo è venuto per cercare e per salvare quelli che erano perduti». Gesù si fermò, gettò uno sguardo sul sicomoro, e disse: «Zaccheo, affrettati, bisogna che oggi io venga ad alloggiare in casa tua». Lo sguardo di Gesù era dolce e penetrante, e Zaccheo ne rimase profondamente impressionato. — «Affrettati» gli disse Gesù. Il Salvatore era spinto a trattenersi con quest'anima per guadagnarla. Bisogna: è un ordine, Gesù lo vuole, è una grazia efficace che egli offre al povero pubblicano. Bisogna; e oggi stesso, senza dilazione ed al più presto possibile. E non è una visita superficiale che Gesù gli vuol fare. «Alloggerò in casa tua» gli dice. Gesù vi resterà, vi mangerà, vi dormirà: essi potranno discorrere lungamente insieme. Zaccheo è rapito; discende radioso; si affretta, accorre a Gesù, e lo conduce a casa sua. Così Gesù viene nelle anime: vi porta la gioia e la pace: ascolta, ciò che l'anima vuol dirgli, si comunica a lei, l'infiamma, l'incoraggia, le comunica i più generosi disegni. La nostra anima deve ascoltare, corrispondere: deve quindi essere raccolta e attenta ai lumi ed alle ispirazioni della grazia: deve lasciarsi convincere senza indugi, oggi stesso, deve darsi generosamente e giocondamente: deve tenersi pronta alle più generose risoluzioni, ai più coraggiosi sacrifici. Per noi le visite di Gesù sono frequenti: egli viene nella preghiera, nell'orazione, nella santa comunione, soprattutto, nella lettura spirituale. Cerchiamo di essere sempre attenti alle chiamate, alle cure, alle sollecitudini di Gesù. 

 

3° PUNTO: La riparazione. — Zaccheo sente che ha molto da riparare, ma è anche pronto a fare questa riparazione con generosità e sovrabbondanza. «Do la metà dei miei beni ai poveri» dice. È stato egoista, interessato; ha cercato le ricchezze con avidità, ma che bella riparazione! Tutto lo scandalo passato viene cancellato e dimenticato; ecco che egli dà la metà dei beni. La carità otterrà la benedizione dello stesso Gesù che gliel'ha ispirata. «Se ho fatto qualche torto a chicchessia, io gli darò il quadruplo». Ecco un'umile confessione, certamente accompagnata da lacrime, e da uno slancio di generosità che nota il fervore d'un neofita. Egli vuol edificare tanto quanto ha scandalizzato, e anche di più. Nulla costa a colui che ama, ed egli darà tutto l'avere, senza tanto pensarvi, dice il Cantico dei Cantici. Questa generosità di Zaccheo ci deve far vergogna, poichè le nostre riparazioni sono così poco spontanee e così poco ardenti! Il cuore vi prende troppo poca parte. Se noi non abbiamo, come Zaccheo, restituzioni pecuniarie da fare, offriamo a nostro Signore riparazioni spirituali e gli atti d'ammenda onorevole che egli aspetta da noi. Noi gli abbiamo rapito qualche cosa di più importante del denaro, gli abbiamo rapito l'onore che gli era dovuto e soprattutto l'amore, che egli aveva il diritto di ricevere in compenso di tutto il suo. Proviamo quindi a sforzarci per rendergli il quadruplo amandolo molto, amandolo con tutto il nostro cuore. 

 

Risoluzioni. — O Gesù, venite nell'anima mia, fate di essa la vostra casa. Restate con me, e ispiratemi i sentimenti coi quali devo ricevervi. Io vorrei farvi festa come Zaccheo, onorarvi e consolarvi con la generosità, con la pratica delle riparazioni per i peccati dei fratelli. Illuminatemi. Aiutatemi. 

 

FIORETTO. — Studia, con il buon esempio, di trarre altri al bene. Recita una preghiera per gli scandalizzati da te.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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