UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

16° Settembre

 

IL SACRAMENTO DELL'ORDINE - LA SUA ISTITUZIONE 

 

Io ho appreso dal Signore quello che ho anche insegnato a voi, che il Signore Gesù in quella notte in cui era tradito, prese il pane, e rese grazie, lo spezzò e disse: Prendete e mangiate, questo è il corpo mio che sarò dato per voi. Fate questo in memoria di me. Similmente anche il calice dopo di aver cenato, dicendo: Questo calice è il nuovo testamento nel sangue mio. Fate questo tutte le volte che lo farete in memoria di me (I Cor., XI, 23). 

 

1° Preludio. Gesù dà agli apostoli il potere di consacrare il suo corpo e il suo sangue. 

 

2° Preludio. È questo il gran dono del Cuor di Gesù: il Salvatore si lascia lui stesso in eredità a noi. 

 

1° PUNTO: il potere di celebrare il sacrificio eucaristico. — «Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue, fate questo in memoria di me» . Con queste parole il Salvatore ha consacrato l'ostia eucaristica, e ha dato agli apostoli ed ai loro successori, vescovi e sacerdoti, il potere di fare la stessa consacrazione fino alla fine del mondo. Con queste parole divine, così efficaci nella brevità, Egli ci significava che voleva dimorare con noi; che il suo Cuore amante faceva le delizie nell'abitare con i figli degli uomini; che voleva continuare la vita di vittima per offrire quotidianamente al Padre i suoi meriti infiniti per la nostra salute; che voleva anche divenire nostro alimento e mantenere in noi la vita della grazia mediante la partecipazione del suo corpo e del suo sangue. E il gran dono del Cuor di Gesù è il colmo dell'amor divino, come l'esprime san Giovanni: «Il Cristo avendo amato i suoi, li amò fino alla fine». Come riconoscere tanto amore? Io non mi stancherò di ringraziare nostro Signore per il dono del sacerdozio e dell'Eucaristia. 

 

2° PUNTO: Il potere pastorale. — «Andate, dice il buon Maestro dopo la risurrezione; predicate a tutte le nazioni e battezzatele nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Insegnate ad osservare tutto ciò che io vi ho prescritto; io sono con voi fino alla consumazione dei secoli» (S. Matt. XXVIII, 19). Nello stesso tempo disse loro: «Come il Padre ha inviato me, io invio voi». Soffió sopra di loro ed aggiunse: «Ricevete lo Spirito Santo; i peccati saranno rimessi a coloro a cui li rimetterete, e saranno ritenuti a quelli a cui li riterrete» (S. Giov. XX, 21). Sono queste parole feconde. Nostro Signore diede autorità a quelli che avrebbero dovuto esercitare in suo nome il ministero pastorale. Essi predicheranno, amministreranno i sacramenti, il Battesimo, la Penitenza, l'Eucaristia ecc. Saranno i pastori delle anime. Nostro Signore ha già detto: «Quelli che ascoltano voi, ascoltano me, quelli che vi ricevono, mi ricevono». Essi saranno i ministri, gli ambasciatori di Gesù Cristo, essi saranno rivestiti della sua potenza, della sua autorità. Passeranno, come è passato lui, attraverso a prove e persecuzioni, saranno sacerdoti e vittime; ma nostro Signore sarà con loro, sarà in loro, ne feconderà i lavori; li aiuterà, e li consolerà. Che bella vocazione! Che grazia per i sacerdoti, e che grazia anche per i fedeli che troveranno nel sacerdozio tutti i soccorsi spirituali, di cui hanno bisogno!. 

 

3° PUNTO: La grande preghiera per i sacerdoti: — Dopo che il Salvatore ebbe dato agli apostoli le ultime raccomandazioni, alzò gli occhi al cielo, e pregò per i sacerdoti: «Padre mio, ho consumato l'opera che mi avete affidata, ora glorificatemi, glorificate la mia umanità. Io vi raccomando anche i discepoli: li ho separati dal mondo, ho fatto loro conoscere la mia origine e la mia missione, vi prego caldamente per loro. Presto io li lascerò per venire a voi, non abbandonateli, proteggeteli per amor mio; conservateli nel vostro amore e nella carità fraterna; che essi formino una cosa sola tra di loro e con noi. Essi dovranno vivere nel mondo per compiervi l'apostolato, ma vi prego di preservarli da ogni influenza malvagia. Proteggeteli contro il demonio, conservateli nella verità e nella santità, perchè essi siano capaci di compiere la loro missione. Io li invio nel mondo per convertirlo e per santificarlo, come voi avete inviato me; ed ora vado a sacrificarmi e ad immolarmi per loro, al fine di fecondarne il ministero. Per i meriti del loro sacrificio essi riceveranno lo Spirito Santo, che sarà la loro guida, fortezza e il loro santificatore» (S. Giov. XVII). 

 

Risoluzioni. — Grazie, grazie, Signore, per tanti benefici! Il sacerdozio è il grande dono del vostro cuore! Moltiplicate i sacerdoti, fecondatene il santo ministero. Noi uniamo le deboli preghiere alla vostra grande supplica, affinchè la falange santa dei sacerdoti sia veramente il sale della terra e la luce del mondo. 

 

FIORETTO: — Pensa sovente che Dio ti vede. Recita cinque Pater per chi vive dimentico di Dio.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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