UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

28° Settembre

 

GLI APOSTOLI E LA GERARCHIA ECCLESIASTICA 

 

E disse loro: Andate per tutto il mondo, e predicate il Vangelo a tutti gli uomini. Chi crederà, e sarà battezzato, sarà salvo; chi poi non crederà sarà condannato... Ed essi andarono. e predicarono per ogni dove cooperando il Signore, il quale confermava la sua parola con i miracoli dai quali era seguita (S. Marc., XVI, 15). 

 

1° Preludio. Il buon Maestro ha organizzato tutto, ed invia gli apostoli nel mondo intero con una nuova promessa di potenza e di grazia. 

 

2° Preludio. Ma una grande missione non è proficua, se non è unita ad una gran santità. Noi dobbiamo pregare per la santificazione di tutti i ministri del Signore. 

 

1° PUNTO: Fondazione della Chiesa. — La più notevole delle apparizioni del buon Maestro dopo la risurrezione, è quella che ebbe luogo «sopra una montagna di Galilea», la montagna delle beatitudini, senza dubbio, ove i dodici apostoli si recarono, per ordine di nostro Signore, seguiti da una grande moltitudine di Galilei. Tutti i discepoli anziani, prevenuti dagli apostoli si sono affrettati certamente ad accorrere per vedere il Salvatore diletto nella gloria della risurrezione. «Egli apparve a più di cinquecento riuniti» disse san Paolo (Ai Cor. XV, 6). Quando Gesù apparve, essi si prostrarono. Qualcuno dubitava, ed egli si prestò a confermare la fede mostrando le stigmate. Poi parlò loro maestosamente. «Mi è stato dato ogni potere in terra ed in cielo; ma io ho scelto voi, apostoli miei, per stabilire il mio regno spirituale. Andate, percorrete il mondo intero, istruite tutti i popoli e battezzateli: ed ogni uomo che crederà, e praticherà la sua fede, sarà salvo» . 

 

2° PUNTO Scienza e santità sacerdotali. — Andate, dice nostro Signore, predicate, insegnate, convertite... A questo scopo vi converrà una scienza veramente sovrumana e divina e una santità superiore. San Paolo nelle belle lettere a Tito ed a Timoteo ci spiega le condizioni di questa missione. Egli non parla che di Vescovi e di diaconi, e san Giovanni Crisostomo dice che è senza dubbio per farci rilevare che vi è ben poca differenza fra il vescovo ed il sacerdote, in ciò che riguarda la dignità ed il potere spirituale. Il sacerdote, come il vescovo, consacra il corpo ed il sangue di nostro Signore, rimette i peccati e governa le anime, quantunque in un modo subordinato. Il vescovo, dice san Paolo a Timoteo, deve essere prudente, colto, dotto ed in stato di istruire. La stessa cosa dev'essere detta del sacerdote (I Tim. III, 2). «La somma delle virtù episcopali, dice sant'Ilario, è la scienza, è la dottrina» (Libr. VIII de Trinitate). Scrivendo a Tito, san Paolo sembra unire, distinguendoli, i vescovi ed i sacerdoti: «Stabilite, dice, sacerdoti in ogni città». Ed intende dire, vescovi per le città importanti e semplici pastori per le altre. Ed aggiunge: «Bisogna che il vescovo possieda la vera dottrina e che sia in istato d'istruire gli altri, di confutare gli errori». E per questo san Paolo consiglia ai cari discepoli, divenuti pastori, di dare tutte le cure allo studio, e soprattutto allo studio della Sacra Scrittura. Ma domanda soprattutto al vescovo ed al sacerdote, la santità: vuole che essi pratichino tutte le virtù, e che ne diano l'esempio; vuole che siano sobri, prudenti, modesti, casti, ospitali. — Domandiamo al Sacro Cuore di Gesù di vivere lui pienamente e interamente in tutti i sacerdoti. 

 

3° PUNTO: La santa gerarchia. — Nostro Signore ha abbozzato la santa gerarchia mediante i due gruppi degli apostoli e dei discepoli: lasciava poi alla Chiesa la cura di determinare i diversi gradi di partecipazione al sacramento dell'Ordine e di concorrere alle funzioni ecclesiastiche. Il Concilio di Trento ci dice che è di fede che «nostro Signore ha voluto l'istituzione nella Chiesa della santa gerarchia, composta di vescovi, di sacerdoti e di ministri». —San Tommaso d'Aquino, dopo san Dionigi, paragona la gerarchia al corpo umano, nel quale tutti i membri sono coordinati. San Giacomo d'Antiochia scrivendo ai Filadelfi dice loro che il vescovo non è che un tutto con i suoi sacerdoti e ministri. Contempliamo dunque questa gerarchia tanto ammirabile. — Il tonsurato viene preparato agli ordini: egli si separa dal mondo, ed entra nella famiglia levitica. — I minori sono gli angeli del santuario, sono consacrati al servizio del tempio e dell'altare. — I suddiaconi contraggono con Gesù nozze mistiche, spirituali: essi entrano nella vita di unione intima con lui. — I diaconi sono associati all'immolazione della sacra vittima: essi devono immolarsi con lei. — I sacerdoti soprattutto sono vittime con Gesù: tutti i loro atti devono essere offerti secondo i quattro fini del sacrificio: omaggio, riconoscenza, riparazione, preghiera.. Il sacerdote è l'intercessore e il mediatore con Gesù; è apostolo ed associato all'opera del Messia. Egli deve lavorare per il trionfo del regno di Gesù Cristo. 

 

Risoluzioni. — Signore, i sacerdoti oggi devono lavorare per il trionfo del regno del vostro divin Cuore, e tutti i fedeli devono unirsi a lui, pregare per lui. «Formino un tutto, come Gesù ed il divin Padre, mentre sono pure un tutto con lo Spirito Santo». 

 

FIORETTO: — Esamina se quella persona, quel luogo, non è per te tentazione volontaria... Troncala presto.

 

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