UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

29° Settembre

 

LA DEDICAZIONE DELLA CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO 

 

E seguì in cielo una gran battaglia: Michele con i suoi angeli combatterono contro il dragone, e gli angeli di lui combatterono ma non la vinsero, nè vi fu più luogo per essi nel cielo. E fu gettato quel gran dragone, quell'antico serpente, che diavolo chiamasi (Apocalisse, XII, 7). 

 

1° Preludio. S. Giovanni ci descrive il combattimento che durerà fino alla fine del mondo: Satana sempre vinto, e S. Michele sempre vittorioso. 

 

2° Preludio. Potente protettore della Chiesa; soccorreteci, aiutateci. 

 

1° PUNTO: Preparazione della Chiesa. — L'occasione di questa festa è la dedicazione della Chiesa del monte Gargano. San Michele è l'angelo di nostro Signore, il capo del celeste esercito, il portabandiera. La prova degli angeli nel principio fu senza dubbio l'adorazione del Verbo incarnato che era stata mostrata loro: San Michele s'inchinò davanti la visione del Salvatore, e divenne il ministro e l'amico di nostro Signore. Al tempo dei patriarchi e dei profeti egli presiedette alla preparazione della redenzione. Fu lui che trattenne la mano d'Abramo, e salvò la vita d'Isacco, figura di Gesù: fu lui che apparve a Mosè nel roveto ardente, e diresse la nube che conduceva gli Ebrei nel deserto: e poi disputò con il demonio il quale toccava il corpo di Mosè, che egli seppelliva. E si manifestò a Giosuè, a Gedeone, e sterminò l'esercito di Sennacherib: protesse Daniele nella fossa dei leoni e i compagni nella fornace ardente: flagellò con verghe il sacrilego Eliodoro, e sostenne Giuda Maccabeo contro i nemici. San Dionigi c'insegna nel libro della Gerarchia celeste, che san Michele, secondo la tradizione, aveva, preparato la redenzione proteggendo la Sinagoga. 

 

2° PUNTO: Il protettore della Chiesa. — S. Michele è anche il protettore della Chiesa: egli ha un amore ardente per nostro Signore e uno zelo infuocato per il trionfo del regno di Gesù Cristo. Si crede che sia lui l'angelo che apparve a nostro Signore nell'Orto degli Ulivi, e che annunciò la risurrezione a Maria Maddalena ed alle sante donne, lui che seguiva nostro Signore ovunque e sempre. Ed ha ora lo stesso zelo per la Chiesa che è il corpo mistico di nostro Signore; libera san Pietro dal carcere, ed appare frequentemente a san Giovanni per rivelargli i misteri dell'Apocalisse. Parla di S. Michele il sacerdote nella santa messa, quando dopo la consacrazione domanda a Dio che il sacrificio gli sia presentato per le mani del suo angelo. È lui ancora che la Chiesa invoca alla morte dei fedeli, e che riceve le anime nel momento della separazione: è lui che le difende nel giorno del giudizio, e che porta le anime giuste nelle delizie del cielo. Si pensa che sia stato lui a rivestire le sembianze di nostro Signore per imprimere le stigmate a san Francesco. Protettore della Chiesa lo è pure della Francia, la figlia primogenita: combattè per Clodoveo a Tolbiac; si fece innalzare il santuario di san Michele, e ne fece una difesa per la Francia: suscitò Giovanna d'Arco, e la condusse alla vittoria. Ripetiamo ogni giorno con fervore la preghiera che il Papa ha stabilito di far recitare dopo la Messa: «O san Michele, difendici nella lotta: vieni in nostro aiuto contro la malvagità e le insidie di Satana. Fa che Dio gli comandi, te ne supplichiamo umilmente: e tu, principe della milizia celeste, incatena nell'inferno con il divin potere Satana e gli altri spiriti maligni, che scorrazzano nel mondo per perdete le anime. Così sia». 

 

3° PUNTO: L'angelo del Sacro Cuore. — L'angelo di Gesù, l'angelo della Chiesa, doveva essere l'angelo ed il portabandiera del S. Cuore. Santa Geltrude ebbe questa ispirazione, e ci fa dire questa preghiera: «Vi saluto, arcangelo san Michele, nobile capo della milizia celeste. Vi saluto onore e gloria delle celesti gerarchie; o principe illustrissimo, voi siete riconoscente al vostro creatore che vi ha fatto così grande, e vi ha arricchito di tante virtù. O eroe augustissimo, ornamento del Paradiso, pietra preziosa del più sublime sfolgorio nel celeste palazzo, voi siete il sigillo dell'Immagine di Dio, pieno di sapienza, e colmo di bellezze. Ogni pietra preziosa ha concorso ad ornarvi (tutte le virtù simboleggiate da queste pietre). L'oro (della carità) finisce con il far risaltare il vostro sfolgorio nelle delizie del paradiso di Dio. Siete stato stabilito da Dio a principe del cielo per ricevere le anime ed introdurle nel paradiso della gloria. Io vi ricordo, o benedetto principe, queste grazie e tutte quelle che la liberalità infinita di Dio vi ha accordate sopra tutti gli ordini di angeli, e vi domando, per l'amore reciproco che unisce il vostro cuore angelico a quello di Dio, di ricevere la mia anima nell'ultimo estremo della vita e farvi intercessore ed avvocato presso il mio Giudice Supremo». 

 

Risoluzioni. — O santo Arcangelo, così amante del Cuor di Gesù e così amato da lui, aiutateci a farlo regnare nella società e nelle anime. Proteggete particolarmente gli amici e gli apostoli del Sacro Cuore. Vi invocherò sovente lungo il giorno insieme a Maria, a Giuseppe, a san Giovanni, perché mi conduciate al Cuor di Gesù. 

 

FIORETTO: — Recita nove Angele Dei a S. Michele. Detesta la tua superbia.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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