UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

 

28° Settembre

 

ULTIMI ANNI DI SAN GIUSEPPE.

 

Atto della presenza di Dio ecc. come il primo giorno.

 

Rappresentati la santa casa.

 

Virtù: Penitenza.

 

Come il sole aumenta di fulgore e bellezza dall'alba al mezzogiorno, così avvenne alla virtuosissima anima di S. Giuseppe. Non dobbiamo immaginarci che, perchè ordinariamente non si parla di penitenze esercitate da S. Giuseppe, egli non ne facesse. Tutti i santi furono attentissimi a coprire le loro austerità. Quanto più Giuseppe, il più umile fra tutti! Il P. Cochem dice che la Madonna rivelò a una santa Vergine «che Giuseppe non volle mai avere un letto, e solo si sedeva a qualche modo, in qualunque sito, per concedere un breve riposo al suo corpo affranto dalla fatica, appoggiando per solito il capo ad una mano; e che così morì anche in ginocchio, perchè era oltremodo penitente in tutto». Anche a un'altra Santa, dice il P. Cochem, rivelò Maria le seguenti cose, sulla loro vita in Nazaret, che provano sempre più la grande austerità di vita della Sacra Famiglia. «Il nostro cibo era cattivo e povero, e i giorni di digiuno (che erano molti) li osservavamo in tutto il rigore. Non si mangiava mai carne durante tutto l'anno, eccetto l'agnello pasquale, o quando c'invitavano a qualche pranzo. In tali casi preferivamo farci simili agli altri, per poter avere più buon ascendente sulle anime loro, e tirarle a Dio». Come sono commoventi queste parole della Madonna! Anna Caterina Emmerich racconta in vari punti delle sue rivelazioni, con quanta temperanza si regolava sempre la Sacra Famiglia nel prender cibo. Per lo più essa li vide mangiare solo dei piccoli pani con delle fave, oppure degli erbaggi; talvolta un po' di pesce. Solo nel deserto, dove l'acqua non era potabile, vide mescolarvi qualche goccia di balsamo. Maria d'Agreda dice pure della loro completa astinenza dalle carni quanto segue. Mangiavano ben poco, e subito spartivano fra i poveri, e specialmente ai malati, le loro vivande, ed anche il denaro che avevano guadagnato con i loro lavori. Tanto Maria come San Giuseppe visitavano con frequenza gl'infermi, e spesso Giuseppe prendeva con sé il Bambino. Questi alle volte concedeva la salute del corpo, e più spesso grazie grandi alle anime. In Egitto, dove era necessario risvegliare la fede, Gesù operò anche con i malati delle guarigioni miracolose, ma non così a Nazaret, dove voleva vivere sconosciuto, finché fosse giunta l'ora di manifestarsi in pubblico. Però, come dissi, alcuni malati guarirono quando Giuseppe li visitava con il Bambino; ma si attribuiva la cosa all'Onnipotenza Divina, senza che i risanati comprendessero che essa era nascosta in Gesù Cristo». Dopo la morte di Sant'Anna, che (come dice la Emmerich) li aiutò sempre molto, caddero le tre SS. Persone in una grande miseria. Ecco come ne parlò la Madonna a Santa Brigida: «Quando eravamo in un gran bisogno, Iddio non ci procurava denari, ma solo ci esortava ad avere pazienza. Il necessario si riceveva alle volte dalla pietà d'alcune anime buone, ed altre volte con la vendita dei nostri lavori, per cui quello che ci abbisognava per vivere, non ci mancò, e lo avevamo ma scarsamente. Ciò che ci avanzava dal pranzo, lo davamo ai poveri, e si stava contenti con il poco che si aveva, ringraziando il Signore per esso, perchè non cercavamo altro fuorchè di servire Iddio solo». Fin qui la Madonna a Santa Brigida. Non sono queste parole capaci di smorzare (in un cuore che crede ed ama il Signore) quella disgraziata ansietà per l'aumento della propria fortuna? Senti ora che cosa soggiunse un'altra volta alla stessa Santa. «Giuseppe mi serviva tanto fedelmente, che non udii mai dalla sua bocca una parola, nè leggera nè di cattivo umore. Era molto paziente nella povertà, attento al lavoro, mansueto con chi lo offendeva, ubbidiente nel mio servizio e zelantissimo nel difendere la mia purità, contro quelli che la diminuivano; insomma un ben fedele testimonio delle opere portentose di Dio. Per il mondo era morto, talmente che non desiderava altro, fuorchè il cielo: Aveva tanta fede nelle promesse divine, che diceva continuamente: «Oh se potessi vivere per veder compiuta la volontà di Dio!» Rarissime volte andava in riunioni di gente, perchè il suo desiderio era Dio solo. Perciò la sua gloria in Paradiso è ora inesplicabile, e la sua intercessione potentissima, perchè cercò sempre in tutto di adempiere nel nascondimento il volere di Dio». Così la Madonna a Santa Brigida. La Venerabile Margherita dice che Gesù non ha mai arricchito nessun altro Santo di tante grazie, come San Giuseppe. Eppure quante non ne accordò ad una Santa Geltrude, ad una Santa Teresa, ad un San Francesco d'Assisi, ad un Sant'Ignazio, a San Francesco Saverio, ed a tanti altri!...

 

MASSIMA. – I gradini per cui Giuseppe salì a così alta santità furono: umiltà, nascondimento, conformità al volere di Dio, e vita dura e poverissima.

 

GIACULATORIA. - Siate il mio maestro, o purissimo e penitentissimo San Giuseppe, affinchè ancor io intraprenda una vita veramente mortificata.

 

ORAZIONE. - O vero modello di un'anima penitente, caro San Giuseppe, quanto pochi anche dei vostri più devoti servitori, sanno il rigoroso metodo di vita che voi facevate! E chi crederebbe che un uomo il quale (come voi) non ha mai peccato, nemmeno venialmente, dovesse negarsi ogni più giusto ristoro, sicuro com'eravate di andare un giorno a regnare con Gesù e Maria nel Cielo? Oh come questo esempio riempie di contrizione me, che non passai giorno senza offendere il mio Dio, che gli fui infedele in mille modi, appena osservo i digiuni a cui sono strettamente obbligato, e sono sempre attentissimo a provvedere al minimo mio bisogno. Oh quanto sono lontano dall'imitarvi! O San Giuseppe benedetto, mostrate il vostro potere presso Iddio: cambiatemi questo cuore così debole in forte, e tutto ciò che Iddio m'ispirerà, e il mio confessore mi consiglierà che io intraprenda in mortificazioni, fate che lo persegua finchè ne avrò la forza.

 

FIORETTO. - Fa' qualche mortificazione con il recitare qualche Pater inginocchiato sulle mani, o senza appoggio, con le braccia aperte, o in altro modo che crederai.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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