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UN ANNO CON DON ALBERIONE

10° Marzo

IL CUORE: l'amicizia 

 

L'amico fedele è una forte protezione e chi lo trova ha trovato un tesoro. Nulla può essere paragonato ad un amico fedele e l'oro e l'argento non possono esser messi sulla bilancia con l'eccellenza della sua fedeltà. L'amico fedele è il balsamo della vita e della immortalità, e quelli che temono il Signore lo troveranno (Ecl. 6, 14-16). 

 

1. L'Amicizia secondo Dio è frutto del cuore buono. «Chi teme il Signore si procaccia un'amicizia buona» (Ecl. 6, 17). A che serve il cuore buono se non ad amare? E non è appunto perchè ama che è compassionevole, devoto, benevolo, riconoscente? Dunque il buon cuore è amante, si dona, si commuove. Esso è caldo come un focolare al quale vengono per riscaldarsi tanti assiderati dal gelido vento che spira nel mondo. Vi sono giornate, nella vita di ognuno, fredde in modo tutto particolare. Giornate stanche in cui si cerca riposo; giornate difficili, troppo assolate; si ha bisogno di refrigerio, di riposo, di protezione, di conforto. Allora si prova la verità della parola Scritturale: «Chi trova un amico, trova un tesoro. Un amico fedele è protezione potente» (Ecl. 6, 14). E' un forte sostegno; non tradisce coloro che vi si appoggiano; a lui si confidano volentieri progetti, speranze, timori. I frutti poi sono infiniti e dolcissimi. 

 

2. Il buon cuore è ripagato, quasi sempre; sarà amato nella misura in cui ama. Che, se qualche volta il suo affetto cade su di una terra ingrata, generalmente, almeno, risveglia delle simpatie; viene ricercato almeno nei giorni di dolore. Se non altro, in cambio di qualche amaro abbandono e penosa ingratitudine, raccoglie molte e dolci consolazioni. Il cuore cattivo non ama: quindi non è amato. Poco per volta viene abbandonato da tutti. Anche se per condizioni sociali avesse molte relazioni, resterebbe ancora abbandonato quanto ad affetto. Egli non ha appoggi, nè alcuno fa assegnamento su di lui. Non ha nessuno per confidarsi, nè alcuno si confida con lui. Nessuno lo protegge; spesso è ingannato da bugiarde insinuazioni. 

 

3. Signore, io concludo che devo adoperarmi a dirigere, santificare, reggere e governare il mio cuore. Esso può essere un semenzaio di fiori vaghi e profumati, e può essere anche un covo di serpenti schifosi ed avvelenati. Esso non deve atrofizzare le sue attività; ma deve essere capace degli slanci più generosi verso le cose buone e belle. Non solo devo evitare di avere un cuore cattivo; ma non posso neppure tollerare di avere un cuore insensibile, indifferente. Devo sviluppare tutti quei sentimenti che rendono buono il cuore. 

 

ESAME. - Sono un amico fedele per quanti si sono confidati a me? Ho degli amici o almeno un amico vero? So compiere i doveri dell'amicizia? 

 

PROPOSITO. - A misura che occupo un posto più largo nella vita, io devo guidarlo con maggior fermezza. Quanto importa di avere il cuore in mano! Altrettanto è necessario che io abbia la mano sul cuore. 

 

PREGHIERA. - Cuore Divino di Gesù, per la ignominia della lanciata al Vostro costato sulla croce, Vi prego a infondere nel mio cuore i sentimenti d'un'amicizia fedele e ferma, di una dedizione generosa, di una pietà sincera, di una benevolenza stabile. Create in me un cuore puro, o Dio, e rinnovate nelle mie viscere lo spirito retto. 

 

 

FIORETTO: — Recita tre Pater al Crocifisso per quelli che hai offesi.

 

 

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