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UN ANNO CON DON ALBERIONE

19° Marzo

S. GIUSEPPE

 

Giuseppe, Figlio di David, non temere di prendere con te Maria, la tua consorte, perchè ciò che è nato in lei è dallo Spirito Santo. Partorirà un Figlio cui porrai nome Gesú, poichè sarà lui che salverà il popolo suo dai peccati (Mt. 1,20-21). 

 

1. S. Giuseppe fu l'uomo fedele alla sua missione. Il Signore l'aveva destinato a compiere tre uffici nell'ordine della Sua Provvidenza. Doveva essere il custode virginale della Madre di Dio. Innanzi agli uomini egli copriva il mistero del concepimento virginale. Egli tutelava e difendeva Maria nei viaggi e nelle difficoltà come a Betlemme, in Egitto, nello smarrimento di Gesù nel tempio. Doveva essere il Padre putativo, il custode, il nutrizio di Gesù. Da lui il Fanciullo venne salvato; sotto di lui, Gesù esercitava le virtù domestiche; con lui il Fanciullo lavorava, pregava, santificava la casa con le Sue virtù domestiche. Doveva apparire come il Padre: «Non è costui il Figlio del fabbro?»; doveva scomparire perchè risplendesse nella Sua grande luce Gesù; doveva poi essere il custode della grande famiglia cristiana, la Chiesa, nel corso dei secoli. 

 

2. E S. Giuseppe corrispose in tutto per la sua docilità, che è umiltà. Egli desiderava solo di compiere il divino volere per assecondare in tutto il suo Dio. Questa era disposizione di amore e di umiltà: Dio poteva disporre di lui secondo i desideri e i disegni del Suo amore. E quanto più un'anima si trova in queste disposizioni, tanto più viene adoperata da Dio in cose grandi, ed innalzata a molta perfezione: Dio abita ed opera in lei. Dio potè prepararlo a custodire i due Suoi tesori: Gesù e Maria. Dio potè adoperarlo per tanti anni dall'Annunciazione alla nascita del Figliuolo di Dio, nel periodo della fanciullezza e giovinezza di Gesù. Dio potè adoperarlo nel creare e presentare al mondo il tipo del grande silenzioso, del lavoratore modello, dell'anima più perfetta dopo la SS. Vergine. 

 

3. S. Giuseppe è, infatti, chiamato l'uomo giusto. Con questa espressione lo Spirito Santo lo mostra come l'uomo ornato di tutte le virtù. Era giusto con Dio, poichè a Dio dava il culto, l'onore, l'obbedienza, il cuore, interamente. Fu giusto col prossimo, al quale dava rispetto nella persona, nelle sostanze, nell'onore; dava aiuto e soccorso nelle tante necessità; dava stima e onore. Fu giusto con se stesso: sottomettendo i sensi allo spirito, compiendo ogni dovere come sposo, come padre putativo, come operaio. 

 

ESAME. - Ho compiuta la volontà di Dio secondo la mia vocazione in generale? E ogni giorno compio i doveri del mio stato? E mi rimetto in tutto alle quotidiane disposizioni del Signore? 

 

PROPOSITO. - Ogni mattina dirò al Signore: Ecco il Tuo servo ed il figlio della Tua ancella, Maria: parla, perché egli Ti ascolta. 

 

PREGHIERA. - Volgete benigno lo sguardo su di me, o Giuseppe Santo. Rendetemi docile esecutore dei divini voleri; piegate la mia mente, il mio cuore, la mia volontà perchè sempre possa dire il mio sì al Signore. Vorrei, o gran Santo, imitarvi! Vorrei che voi guardandomi trovaste in me un'anima del tutto sottomessa a Dio; come lo era il vostro Gesù, in ogni cosa. 

 

 

FIORETTO: - Le sette allegrezze e i sette dolori di S. Giuseppe; fa una visita al suo altare.

 

 

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