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UN ANNO CON DON ALBERIONE

8° Maggio

IL CINEMATOGRAFO 

 

Magnificate il suo nome, glorificatelo con le opere della vostra bocca, con i cantici delle vostre labbra, e sulle arpe celebratelo dicendo: Le opere del Signore sono tutte molto buone... Le opere di ogni mortale gli stanno davanti, e nulla può esser nascosto agli occhi suoi. Egli volge gli occhi da un secolo all'altro, e niente è meraviglioso davanti a Lui (Ecl. 39, 20-25). 

 

1. E' dolorosamente vero che molte invenzioni umane sono usate più come strumenti di male che come mezzi di bene. Così avvenne per la stampa, così per la radio, così per il cinema. Pio XI scrisse una bella enciclica, per ricordare a tutti i loro doveri rispetto al cinematografo. Pio XII, poi, in una udienza a rappresentanti del cinema disse: A volte viene da chiederci se i dirigenti delle industrie cinematografiche valutano a pieno la vasta potenza che essi hanno di influenzare la vita sociale, sia nella famiglia, che nelle più estese comunità cittadine. Gli occhi, le orecchie, sono come spaziose strade che conducono direttamente all'anima dell'uomo. Che cosa è quello che entra dallo schermo negli intimi recessi della mente; dove il fondo della gioventù cresce e le norme ed i motivi dell'agire che modelleranno il carattere definitivo sono formati ed acuiti? E' qualche cosa che contribuirà a fare dei cittadini migliori, industriosi, amanti della legge, timorati di Dio, che trovano la loro gioia e ricreazione nel piacere e nel sollievo sano? San Paolo apprezza Menandro, antico poeta greco, quando scriveva ai fedeli di Corinto che «i cattivi discorsi corrompono i buoni costumi» (1 Cor. 15, 33). Ora quanto più efficacemente sono corrotti quando i discorsi sono accompagnati da una condotta dipinta al vivo, la quale si prende beffa della legge di Dio e della decenza. Oh! l'immenso cumulo di bene che può essere prodotto dalla cinematografia! Ecco perché lo spirito cattivo vuol pervertire questo strumento per i suoi scopi empi. 

 

2. I nostri doveri sono: astenerci dalle rappresentazioni empie ed immorali, allontanando anche da esse le persone dipendenti. Mettere tutti in guardia dai pericoli e promuovere la «promessa cinematografica». Pregare e lavorare, diffondere il cinema sano, come un apostolato vero e moderno, ed oggi di grande necessità. Tutto il creato è mezzo per arrivare alla salvezza dell'anima. Anche ogni invenzione, i mezzi più celeri ed efficaci devono usarsi per il regno di Dio e per estendere la redenzione e la salvezza degli uomini. Arrivare a tutto. Opporre cinema buono al cinema cattivo. E' un rendiconto grave che dovremo presentare a Dio. 

 

3. Pio XI scrive: «Oggi è necessaria una più accurata ed estesa vigilanza per i libri licenziosi e per gli spettacoli cinematografici». 

 

ESAME. - Ho coscienza e idee sane sopra il cinema? Compio il mio dovere di astenermi e mortificarmi? Promuovo, secondo la mia condizione, l'apostolato cinematografico? 

 

PROPOSITO. - Ricorderò le parole di Pio XI. La voce della Chiesa, che è maestra e modello di ogni apostolato ed i vari bisogni della società, indicheranno i mezzi adatti e le varie forme convenienti perché la parola di Dio si propaghi e sia glorificata. 

 

PREGHIERA. - Benedite, o Maestro divino, a quanti operano e pregano per l'apostolato del cinema. Illuminate e convertite tanti infelici e ciechi produttori, propagatori e spettatori di pellicole corrompitrici. Vostra è la scienza e Vostre sono le forze del creato: che tutto venga usato per la Vostra gloria e per la salvezza nostra! Che nessuno Vi offenda, o Signore, convertendo in veleno e corruzione quello che Voi avete preparato con tanto amore agli uomini. 

 

FIORETTO: - Se serbi rancore contro qualche persona, oggi perdona per amor di Maria : prega per chi ti ha dato dispiacere.

 

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