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UN ANNO CON DON ALBERIONE

20° Maggio

LA CARITA' - III 

 

Siate dunque imitatori di Dio come figli diletti, e vivete nell'amore, come Cristo che ci ha amati e ha dato per noi se stesso a Dio in olocausto come ostia di soave odore (Ef. 5, 1-2). 

 

1. La preziosità dell'amor di Dio è descritta meravigliosamente da S. Paolo: «Se io parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, e non avessi la carità, sarei un bronzo sonante e timpano fragoroso. Se avessi il dono della profezia, conoscessi tutti i misteri ed ogni scienza e se avessi una fede che trasportasse i monti, ma non possedessi la carità, sarei nulla. E se distribuissi ogni ricchezza ai poveri e sopportassi ogni martirio, perfino il fuoco, ma senza carità, a nulla mi gioverebbe. La carità è paziente, è benigna; la carità non invidia; la carità non si vanta, non si gonfia, non è ambiziosa, non cerca il suo, non s'irrita, non imputa il male, non gioisce dell'ingiustizia, ma gode della verità; tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non viene mai meno» (1 Cor. 13, 1-8). «Abbiamo dunque, la fede, la speranza, la carità: queste tre cose. Maggiore, però, è la carità» (1 Cor. 13, 13). 

 

2. La carità è la virtù più santificatrice. Infatti: unisce interamente l'uomo a Dio: mente, volontà, sentimento. Trasforma in Dio l'anima; stringe con Dio una intima amicizia; moltiplica gli slanci e le forze: «L'amore è forte come la morte» (Cn. 8, 6). L'imitazione di Cristo descrive gli effetti della carità: Allevia i dolori e i pesi; porta il giogo senza fatica e rende dolce e gustosa ogni cosa amara: ci innalza a Dio, perchè è nata da Dio; ci dà ali per volare lietamente ad atti sempre più perfetti ed ai dono totale di noi; ci stimola quindi a grandi cose facendoci mirare al più perfetto; vigila continuamente, non lamenta fatiche, nè si turba per timore; ma come fiamma vivace, si spinge sempre più in alto e, superando ogni difficoltà, va innanzi sicuro. 

 

3. Voi, Divino Maestro, ci avete invitato a gustare la dolcezza del Vostro giogo e la soavità del Vostro peso. Questo giogo e questo peso sono l'amore: «nulla è più dolce, nulla è più giocondo, nulla vi è di meglio in cielo e sulla terra». Infatti esso è una pregustazione dell'eterna beatitudine, che preannuncia il paradiso del cielo: «Stare con Gesù è un dolce paradiso...» Infatti, «se Tu sei presente tutto è giocondo; ma se Tu sei assente tutto è noioso». 

 

ESAME. — Conosco la scienza della carità? la desidero? ne ho provata la pratica? gli effetti? 

 

PROPOSITO. — Avrò sete di conoscere la sovraeccellente scienza della carità di Cristo: quanto sia lunga e larga; quanto alta e profonda. 

 

PREGHIERA. — Contemplerò il Vostro cuore o Gesù: Esso è la teologia, la pratica, la preghiera dell'amore vivente. Esso si manifestò a S. Margherita Alacoque circondato da viva luce, sormontato da fiamme, portante una croce, trafitto da una lancia e da una corona di acutissime spine. La luce è la scienza dell'amore; la croce la prova dell'amore operativo; le spine i nostri peccati veniali; la lanciata il simbolo del peccato grave. E' via, verità, vita. Amando il Cuore di Gesù si arriva presto alla perfezione. 

 

FIORETTO: - Ripeti, lungo il giorno, la preghiera del Cottolengo: "Vergine Maria, madre di Gesù, fateci santi."

 

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