UN ANNO
CON DON BOSCO
12° Marzo

93) Perchè Gesù Cristo, dopo la sua risurrezione, rimase in
terra quaranta giorni?
Gesù Cristo, dopo la sua risurrezione, rimase in terra
quaranta giorni per mostrare che era veramente risuscitato, per confermare i discepoli nella fede ili Lui e istruirli
più profondamente nella sua dottrina.
94) Ora Gesù Cristo è solamente in cielo?
Ora Gesù Cristo non è solamente in cielo, ma come
Dio è in ogni luogo, e come Dio e uomo è in cielo e nel santissimo Sacramento dell'altare.
293. - Fuga di Elia.
Gezabele inferocita per la morte dei sacerdoti di
Baal, giurò di
farne terribile vendetta contro di Elia, che ne era l'autore. Elia, ciò
saputo, si salvò fuggendo nel deserto. Ivi, stanco del cammino e annoiato
della vita, si gettò all'ombra di un ginepro, e si addormentò. Allora Iddio
per consolarlo gli mandò un Angelo, il quale messogli accanto pane ed acqua, lo svegliò e disse: — Elia, alzati e mangia.
Egli mangiò e bevette, ma adagiatosi ripigliò sonno. Se non che l'Angelo, nuovamente destatolo, gli ordinò che mangiasse di bel nuovo,
perchè gli restava ancora da fare lungo cammino. Il profeta alzatosi mangiò e bevette la seconda volta, e col ristoro di questo solo cibo viaggiò
quaranta giorni ed altrettante notti fino al monte Oreb. Questo cibo di Elia è figura della SS. Eucaristia, che il Signore ci lasciò per fortificarci
ed aiutarci a camminare nella via del Cielo; ma non basta prenderne una sola volta, bensì sovente. (Bosco, Storia Sacra, 115).
294. - Festa del Corpus Domini.
Quanto più il dogma della presenza reale era combattuto,
altrettanto più cresceva nei cattolici il fervore verso Gesù sacramentato: quindi
la beata Giuliana e la beata Eva di Liegi ed altre piissime persone promossero la
solenne festa del Corpus Domini. Papa Urbano IV, dopo molte rivelazioni e vari miracoli che
si operavano, decretò nel 1264, che quella solennità fosse celebrata per tutta la cristianità. San Tommaso
d'Aquino a richiesta del Papa ne compose l'uffizio nella forma che ancora
oggidì si mantiene. (Bosco, Storia Eccl, 165).
295. - Miracolo del SS. Sacramento.
La storia ecclesiastica riferisce molti miracoli da Dio operati in
conferma della reale presenza di Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento,
come già abbiamo potuto vedere. Di questi uno pubblico e solenne avvenne in Torino, e le meritò il titolo di Città del Sacramento.
La sera del 6 giugno 1453 passavano per Torino alcuni ladri non conosciuti per tali, che conducevano un mulo, sul dorso del quale erano
involti, come di masserizie. Essi venivano da Exilles, fortezza vicino a
Susa, che in mezzo a gravi trambusti di guerra era stata messa a sacco. La stessa chiesa era stata derubata d'ogni cosa, sino dell'ostensorio
con l'ostia sacra, il quale insieme con altri effetti rubati fu posto su quel
giumento. Passando per Torino, quando furono innanzi alla chiesa di San Silvestro, il mulo diviene restio, si ferma e cade a terra. I condottieri
battendo a furia si adoperano invano perchè si alzi e cammini, ma esso non si muove ; e in quel mentre rottesi le fasce di un involto, s'innalzano
in aria il sacro vaso, e l'ostia santa risplendente più che il sole apparve
alla vista di tutti gli astanti. Avvisato il vescovo Lodovico dei marchesi
di Romagnano accorre col clero e con grande folla di popolo, alla cui presenza si aprì e cadde l'ostensorio, rimanendo raggiante e sospesa in
aria l'ostia divina. Allora da tutte le parti si udì la moltitudine esclamare :
— Dimorate con noi, o Signore. — Novello prodigio! L'ostia santa fino
allora sospesa in aria a poco a poco scende nel calice apprestatole dal vescovo, e viene solennemente portata al duomo.
Nel luogo dove seguì questo prodigio fu eretta la chiesa intitolata del
Corpus Domini. Ecco d'onde ebbe origine la singolare devozione che i Torinesi mostrano verso il SS. Sacramento. Per mantenere ed
accrescere questa devozione l'arcivescovo Luigi Franzoni instituì in questa città
le Quarant'ore perpetue, le quali successivamente e ripetutamente hanno luogo in ciascheduna delle chiese; e mai non manca uno stuolo eletto
d'anime che adorano Gesù Sacramentato esposto alla pubblica
venerazione. (Bosco, Storia Eccl. 180).
296. - La Fonte delle Grazie.
Nella Buona notte del 24 febbraio 1865 Don Bosco disse: —
Volete che il Signore vi faccia molte grazie? Visitatelo sovente. Volete che
ve ne faccia poche? Visitatelo di rado. Volete che il demonio vi assalti?
Visitate di rado Gesù in Sacramento. Volete che il demònio fugga da voi ?
Visitate sovente Gesù. Volete vincere il demonio? Rifugiatevi sovente ai piedi di
Gesù. Volete esser vinti? Lasciate di visitare Gesù. Miei cari!
La visita al Sacramento è un mezzo troppo necessario per vincere il
demonio; andate dunque sovente a visitare Gesù, e il demonio non la vincerà contro di voi. (M. B.
VIII, 49).
FRASE BIBLICA. -
Insegnaci a contare i nostri giorni.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO.
- Nel tabernacolo vi é il tesoro più grande che possa trovarsi in Cielo e in terra, vi é il padrone di tutto il mondo
PREGHIERA DEL MESE. -
Venite, o Spirito d'intelletto, ed illuminate l'anima mia, affinchè io conosca e creda, come si conviene, i misteri della fede, conformi ad essi la mia vita con
riconoscenza ed amore, e finalmente giunga a contemplarli al lume della eterna luce arrivando alla perfetta cognizione di Voi, del Padre e del Figliuolo. Così sia. Pater
noster... (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco).
FIORETTO: — Esamina attentamente ogni giorno la tua coscienza.