UN ANNO
CON DON BOSCO
13° Marzo

CAPO V.
Venuta di Gesù Cristo alla
fine del mondo.
I due giudizi, particolare e universale.
95) Gesù Cristo tornerà mai più visibilmente su questa terra?
Gesù Cristo tornerà
visibilmente su questa terra alla fine del mondo per giudicare i vivi e i morti, ossia tutti gli
uomini, buoni e cattivi.
297. - Gesù parla del giudizio universale.
Il Salvatore un giorno parlava del giudizio universale, e gli
Apostoli gli domandarono quando sarebbe questo avvenuto e da quali segni
sarebbe stato preceduto. Gesù rispose: — Badate bene che nessuno v'inganni,
perché verranno parecchi, i quali diranno: Io sono il Cristo, e sedurranno molti. Udirete
parlare di guerre, di sedizioni; si ribellerà nazione contro nazione, in vari
luoghi. Il Cielo darà segni di terrore grande, ma ciò non sarà che il
principio dei mali. Quando il Vangelo sarà predicato per tutto il mondo,
allora verrà la fine. Vedrete l'abominio nella città santa, la tribolazione
sarà grande, quale non fu mai dal principio del mondo, nè sarà mai più.
Si leveranno falsi Cristi e falsi Profeti i quali faranno meraviglie e
prodigi da ingannare gli stessi eletti, se fosse possibile. Ma ricordatevi che
ve l'ho detto, non credete loro. Se vi diranno: Cristo è quà, Cristo è là,
non uscite fuori. Dopo la tribolazione di quei giorni si oscurerà il sole,
la luna non darà pù chiarore, cadranno le stelle dal firmamento, gli
elementi dell'aria saranno in scompiglio e gli uomini tremeranno per lo
spavento. Apparirà quindi nel Cielo il segno del Salvatore, cui tutte le tribù
della terra, battendosi il petto, vedranno venir sopra le nuvole in grande
maestà. Egli manderà i suoi Angeli, i quali a suono di tromba e con gagliarda voce raduneranno gli eletti dai quattro venti, da un'estremità
all'altra dei Cieli. Verranno numerosissime schiere di Angeli assisi con
lui sul trono della sua gloria. Allora le nazioni si raccoglieranno dinnanzi
a lui, dividerà i buoni dai cattivi; e il Re della gloria dirà a coloro che
sono alla sua destra : « Io aveva fame e voi mi avete dato da mangiare ;
aveva sete e mi avete dato da bere; ero nudo e mi avete vestito; ero pellegrino e mi avete ricevuto ad albergo a casa vostra». Diranno i
giusti: « Quando mai abbiamo noi fatto tali opere? ». Gesù risponderà:
«Ciò che faceste agl'infelici, faceste a me stesso. Voi pertanto, o
benedetti dal mio celeste Padre, venite a possedere il regno che vi fu
apparecchiato dal principio del mondo». Si volterà poi a coloro, che sono
alla sinistra, farà loro un aspro rimprovero, perchè non usarono carità
verso i poveri, e appresso dirà: « Lungi da me, o maledetti, andate nel
fuoco eterno ». Quant'è al giorno in cui avverranno queste cose, nessuno
lo sa, eccetto il Padre celeste e coloro cui gli piacerà di rivelarlo. Perciò
vegliate e pregate, acciocché non siate colti all'improvviso. In verità vi
dico che passeranno cielo e terra, ma le mie parole non verranno meno. (Bosco, Storia Sacra, 207).
298. - Il dono dei miracoli.
Don Bosco pensava spesso al conto terribile che si dovrà rendere
al tribunale di Dio per ogni grazia ricevuta. Ecco un fatto che ci fa pensare.
Don Trione con gioia (nel 1886) raccontava a Don Bosco i frutti mirabili delle sue prediche, dopo una breve missione. Il Santo sorridendo
gli disse: — Ti voglio ottenere da Dio il dono dei miracoli. Egli con semplicità rispose:
— Niente di meglio! Così potrò più facilmente,convertire i
peccatori. Don Bosco facendosi serio in volto soggiunse con gravità: — Se tu avessi questo dono, ben presto, piangendo, pregheresti
Dio che te lo togliesse ! Che tremenda responsabilità, dinanzi al Signore,
ha colui che riceve tali doni straordinari! (M. B. XVIII, 261-262).
FRASE BIBLICA. -
Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO.
- Una delle magagne della pedagogia moderna è quella di non volere che nell’educazione si parli delle massime eterne e soprattutto della morte e dell’inferno.
PREGHIERA DEL MESE. -
Venite, o Spirito d'intelletto, ed illuminate l'anima mia, affinchè io conosca e creda, come si conviene, i misteri della fede, conformi ad essi la mia vita con
riconoscenza ed amore, e finalmente giunga a contemplarli al lume della eterna luce arrivando alla perfetta cognizione di Voi, del Padre e del Figliuolo. Così sia. Pater
noster... (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco).
FIORETTO: — Sopporta volentieri le offese, per riparare gl'insulti recati a
Gesù.