UN ANNO
CON DON BOSCO
29° Maggio

185) Perchè dobbiamo fare atti di culto esterno? non basta adorar Dio, che è Spirito, internamente nel cuore?
Non basta adorar Dio internamente nel cuore, ma dobbiamo anche rendergli il culto esterno comandato, perchè siamo soggetti a Dio in tutto l'essere, anima e corpo, e dobbiamo dare buon esempio ; e anche perchè altrimenti si perde lo spirito religioso.
115- Tempio di Salomone.
Apparecchiati i materiali che potè rinvenire nel suo regno e nei regni confinanti, Salomone pose le fondamenta del magnifico tempio. A condurlo a fine lavorarono più di sette anni 160 mila operai, ai quali sopraintendevano 3300 prefetti. Era costruito a tre ordini con grandi pietre esattamente riquadrate e connesse. Le pareti, il Santuario,
l'altare, i cherubini accanto all'arca, tutto era coperto di lastre d'oro
maestrevolmente scolpito. Al di fuori era un gran vaso rotondo di bronzo, per la sua ampiezza appellato Mare, sostenuto da dodici buoi dello stesso metallo. Dentro e fuori del tempio tutto era preziosissimo, sì per la materia, sì
per il lavoro. (D. Bosco, Storia Sacra).
116 - Solenne dedicazione
Finito il tempio, Salomone con una solennità di quattordici giorni ne celebrò la dedicazione. Vi convenne tutto il popolo pieno di
indicibile gioia. Furono sacrificati ventimila buoi, e centoventimila pecore. L'arca, in cui erano le tavole della legge Divina, fu dal monte Sion
processionalmente portata nel tempio e posta sotto le ali dei cherubini. Mentre con armonia di suono e melodia di voci lietamente si cantava: Date gloria al Signore, perchè è buono, perchè la sua misericordia è eterna, la maestà Divina si manifestò per mezzo di una prodigiosa nube, che coprì tutto il tempio. A quella vista Salomone, compreso da riverenza, si prostrò davanti al Signore;
quindi levate al cielo le mani: Mio Dio, esclamò, voi che vi siete degnato di gradire questa casa, che vi ho edificato, deh! vi prego, fate che tutti quelli che oppressi dalle angustie,
o stretti da qualche bisogno, verranno a supplicarvi in questo santo luogo, siano
esauditi. Iddio dimostrò il suo gradimento con altro miracolo, mandando un fuoco dal cielo, che
bruciò le vittime preparate per il sacrificio. La Chiesa Cattolica, fedele interprete dei divini voleri, appoggiata sopra questi e sopra altri fatti, dedica al divin culto i sacri
edifici, con riti e cerimonie analoghe a quelle dei libri santi. Ad esempio pure di quanto Dio aveva ordinato nella legge antica, si sogliono usare nelle chiese cristiane vasi per l'acqua benedetta, altari, candelieri, turiboli, incenso, statue. Ciò dimostra quanto siano in errore coloro che col pretesto di una religione pura, escludono ogni atto esterno,
introducendo un culto contrario a quello della Sacra Bibbia. (Bosco, Storia Sacra).
(...)
121 - Tutto al Signore.
Un giorno in ricreazione Don Bosco si accorse che un giovane aveva qualche cosa da dirgli: « tu vorresti dirmi qualche cosa, non è vero? ». — « Ha indovinato ». — « E che cosa vorresti dirmi? ». — « Mah... non vorrei che gli altri sentissero... ». E in così dire tirò Don Bosco in
disparte e gli sussurrò all'orecchio: « Vorrei farle un regalo che le farà piacere... vorrei regalarle me stesso, perchè d'ora innanzi faccia di me quello che vuole e mi tenga sempre con
sè! ». — « Non potresti farmi un regalo più gradito — disse Don Bosco — io lo accetto, non già per me, ma per
offrirti e consacrarti tutto al Signore ». Quel giovane divenne uno
zelantissimo sacerdote salesiano. (M. B., XII, 330).
122 - Liturgia cattolica.
Don Bosco ammesso da Pio IX a ricevere le palme dalle sue mani e ad assistere alle funzioni della Settimana Santa dalla loggia dei
diplomatici era tutt'occhi perchè conosceva l'importanza delle funzioni
liturgiche. Al suo fianco, un milord inglese stupiva per la solennità dei riti. Si levò una voce di soprano solista della Cappella Sistina, e quel milord, commosso fino alle
lacrime, si volse a Don Bosco e gli disse: « Post hoc, Paradisus! ». Poco tempo dopo si convertì: fu prete e poi
vescovo cattolico. (M. B., V, 899).
123 - Per il buon esempio.
Il giovane Luigi Bussi diceva un giorno sottovoce ad un compagno, mentre gli allievi si radunavano per le orazioni: « Chi sa se Don Bosco, quando si trova in casa, vien sempre a dire le orazioni con noi? ».
Intanto si dava principio alle preghiere; come furono terminate, Don Bosco salì in cattedra, parlò e quando discese, Bussi gli si avvicinò dicendogli: « Don Bosco, mi dica una parola! ». E Don Bosco gli sussurrò
nell'orecchio: « Si dicono le orazioni insieme cogli altri, per il buon esempio! ». Il giovane strabiliò essendo certo che il buon prete non poteva averlo udito.
(M. B., VIII, 226-227).
FRASE BIBLICA. -
Il Signore ha posto il suo trono nei cieli.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO. -
Guardatevi di beffare o ai parlar mele di tutto ciò che riguarda al culto di Dio.
PREGHIERA
DEL MESE. - Venite, o Spirito di fortezza, e date forza al mio cuore, mantenetelo costante nelle tentazioni e traversie, datemi vigore e fortezza a respingere gli assalti dei miei nemici, affinchè non mi lasci mai indurre ad abbandonare Voi, mio unico bene. Così sia. Pater
noster... (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco)
FIORETTO: - Ripeti sovente il Gloria Patri con attenzione.